Il blog di Joe7

  1. ROCKY JOE: NORIKO, DOPPIAGGI ITALIANI, ALTRO

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    Rocky Joe
    By joe 7 il 30 May 2018
     
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    NORIKO HAYASHI (NORINA): L'AMORE RIFIUTATO

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    Noriko accanto a Joe


    Noriko Hayashi è la ragazza più vicina a Joe, almeno fisicamente. Ma i due non riusciranno ma a capirsi veramente. Figlia del proprietario del negozi di alimentari nel quartiere degradato di Tokyo dove vivono Joe, Danpei e gli altri bambini mezzi orfani che seguono sempre Joe, Noriko vive una vita normale, per quanto possibile, in quell'ambiente. Va a scuola, aiuta i genitori al negozio, incontra Joe, che cerca di fare un lavoro per guadagnare qualcosa nel negozio del padre, facendo disastri. Infatti,oltre al pugilato, Joe non sa fare praticamente nulla, rimanendo così una persona con una visione piuttosto limitata della vita. E' una caratteristica del personaggio su cui si è riflettuto poco.

    Ma a Noriko questo non interessa: la ragazza è attratta da Joe e, senza esserne cosciente, cerca di renderlo una persona normale, meno fissato sul pugilato. Lo invita ad uscire insieme, ma i risultati saranno sempre scarsi. Nel dialogo qui sopra, Joe dice a Noriko che "è insolito vederla accanto al ring dove farà lo scontro di pugilato". Infatti, Nori (il suo soprannome) eviterà sempre di vedere Joe direttamente sul ring, e questa è stata un'eccezione. La risposta di Noriko non è: "volevo vederti sul ring", ma: "sono qui al posto di Nishi che doveva farti da aiutante". Insomma, non mostra nessun entusiasmo nel vedere Joe "il pugile", vorrebbe vedere Joe "il ragazzo normale". Noriko metterà in ordine la palestra di Joe, porterà a lui e a Danpei qualcosa da mangiare, gli curerà le ferite, ma non seguirà mai gli scontri di Joe sul ring.

    Noriko è l'esatto contrario di Yoko Shiraki, che, invece, desidera vedere Joe sul ring, e un Joe in piena forza. Alla fine, Noriko, una volta che vede che Joe è determinato a seguire la strada del ring fino in fondo, arrivando anche a danneggiare la sua stessa salute, gli chiede di abbandonare il pugilato. Ma il ragazzo le risponde col famoso discorso sulla polvere bianca: da quel momento, Noriko capisce che non può più seguire Joe.

    Lei non può capire la passione di Joe, il suo interesse, o meglio, la sua strada. Continueranno a frequentarsi, ma, da quel momento ciascuno prenderà la sua strada, l'uno separato dall'altra. Noriko comprende che non potrà mai essere con Joe. E si arriva alla conclusione: Nishi, il collega di Joe, che aveva incontrato al riformatorio e aveva fatto pugilato insieme con lui sotto Danpei Tange, a poco a poco abbandona la boxe e inizia a lavorare nel negozio di Noriko, aiutando il padre e, alla fine, da cosa nasce cosa e lui e Yoko si sposano. E Joe è invitato al matrimonio insieme con gli altri.

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    L'ultimo saluto di Joe


    Joe fa un discorso pieno di ironia e allegria, e lo fa dopo aver mostrato prima, durante la cerimonia, una faccia seria e pensosa. Chiaramente, il discorso di Joe è una mascherata, un atteggiamento, in cui lui nasconde qualcosa. E cosa? Il fatto è che Joe, in questo punto della storia, sa già quello che Yoko sta cercando di dirgli disperatamente, e che riuscirà a farlo solo poco prima del suo scontro con Mendoza. E cioè che il corpo di Joe si sta rovinando a causa dei sintomi da punch drunker (pugile suonato) dovuti ai terribili colpi che ha subito negli scontri precedenti. Ma non vuole assolutamente sottrarsi dall'affrontare Mendoza, e quindi sa che, molto probabilmente, morirà.

    E, per ogni uomo che sa che la sua morte, la sua fine, è vicina, la vista di nuovi inizi - come un matrimonio - non può non renderlo pensieroso. Mentre Joe guarda i suoi amici sposarsi e iniziare la nuova fase della loro vita, non può fare a meno di chiedersi: "E se non avessi percorso questa strada verso l'autodistruzione? Che cosa potrebbe tenere in serbo la vita per me?" Non è che ci stia ripensando, ma sta semplicemente meditando su quello che avrebbe potuto essere e non sarà mai.

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    Rimpianto?


    Il suo discorso quindi appare noncurante, come quello di uno che non ha problemi di nessun genere e non li vuole condividere con nessuno. E questo è un altro esempio del carattere chiuso di Yabuki, di cui avevo già accennato.

    E Noriko? Il suo sguardo è assai più che pensieroso. E' lo sguardo di una donna che si è rassegnata alla sua seconda scelta (Nishi), ma non può fare a meno di riflettere su cosa avrebbe potuto essere stata una vita con Joe. Curiosamente, tutti e due stanno pensando la stessa cosa.

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    Un silenzio eloquente



    L'ANIME DI ROCKY JOE IN ITALIA: LE DIFFERENZE DEI NOMI TRA LA PRIMA E LA SECONDA SERIE

    Se, nella versione italiana, la prima serie aveva avuto un doppiaggio aderente ai nomi dei protagonisti, la seconda serie, invece, parte per la tangente inserendo dei nomi americani assurdi. Così, se Joe Yabuki - almeno lui - è rimasto inalterato nel suo nome italiano Rocky Joe che aveva nella prima serie, Danpei Tange, l'allenatore, è diventato il manager Frank Miller, detto anche Zio Frank. Un nome americano uguale a quello del famoso autore di fumetti come Dark Knight Returns, Sin City e 300! Perchè abbiano scelto, tra tanti nomi, proprio quello, è uno dei soliti misteri italiani...

    Danpei


    Ma siamo solo agli inizi: Yoko Shiraki assume il nome mascolino di Alex Shiraki, che sta per Alexandra. Ma sentirla chiamare Alex dà un senso di straniamento per il significato maschile del nome. Almeno un nome chiaramente femminile potevano darglielo, tipo Jane, Jenny, Kate. Macchè, vanno a scegliere ALEX! O_o

    Yoko


    Il rivale di Rocky Joe, Toru Rikishi, che nella seconda serie era già morto, non l'hanno lasciato in pace nella sua tomba cambiandogli il nome in Eddie Morgan. Dico, EDDIE. Un nome anonimo, perchè può essere la forma abbreviata di un mucchio di nomi come Edgar, Edwin, Edmund e così via. OK, in Italia hanno scelto proprio dei nomi penosi: ma la cosa che fa più accapponare la pelle è il fatto che, per tutta la seconda serie, Eddie/Rikishi è presentato come il più grande amico di Rocky Joe. Ma quale grande amico, se si erano pestati come scaricatori di porto appena si erano conosciuti al riformatorio! Si sono picchiati poi sul ring, con rispetto, vabbè, ma sempre di botte si tratta. Ma la seconda serie insiste quasi ad ogni episodio con la fola del "grande amico". E qui bisogna essere onesti: il doppiaggio italiano non c'entra nulla, è stata una fesseria del doppiaggio giapponese originale.

    Rikishi


    L'altra ragazza di Joe, Noriko Hayashi, è stata la più maltrattata, poverina: nella prima serie era Norina, evabè, non è un nome molto comune, ma esiste (è il diminutivo di Eleonora). Nella seconda serie invece accade di peggio: è chiamata Niki. NIKI. Lauda? Va bene che sta per Nicoletta, ma qui ci prendono davvero in giro. E' il secondo nome similmaschile che danno qui alle donne. Alex e Niki. Che nomi balordi...

    Noriko


    Ma qui arriviamo alla perla finale. Mammut Nishi, il pugile partner di Joe, nella prima serie, per fortuna, lo chiamano Nishi. Ma nella seconda...lo chiamano IGOR. Sul serio, IGOR!!! Il miserabile servo di Frankenstein Junior??? E la gobba? Dov'è la gobba???

    Nishi


    La cosa curiosa è che Josè Mendoza e Carlos Rivera, i rivali principali di Joe, hanno avuto i loro nomi inalterati.

    JOE YABUKI: MA E' UN NOME?

    Quello che mi colpisce, tra le altre cose del manga, è il nome del protagonista. "Joe" non è un nome giapponese, ma ebraico, perchè sta per Giuseppe, e non mi è chiaro perchè Takamori abbia scelto proprio quel nome. Inoltre, "Yabuki" è il nome di una città giapponese. Sembra quasi un nome inventato per una persona che non ha mai avuto un nome: e infatti Joe è orfano, anche se non si sa nulla dei suoi genitori. Può darsi che quello non sia nemmeno il suo vero nome, quasi un "John Doe" giapponese (John Doe è il nome dato dalla polizia per le persone sconosciute). Takamori non poteva dare un nome migliore per un vagabondo: un nome che non è nemmeno giapponese e un cognome che è quello di una città e quindi sembra fittizio. La cosa curiosa è che anche il campione del mondo che provocherà la morte di Joe, Josè Mendoza, ha il suo stesso nome.

    NON SOLO JOE HA UN DOMANI

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    Ashita no Joe significa "Joe del domani", ma in diversi manga sportivi il termine Ashita, "domani", era presente: per esempio, in "Mimì e le ragazze di pallavolo" nell'originale era Ashita e Attack, "Attacco verso il domani". Non solo: il termine "Ashita" è presente anche oggi in molti shojo manga (quelli riservati alle ragazze, con storie d'amore).

    IL PONTE DELLE LACRIME

    Ponte_delle_lacrime


    Il famoso ponte delle lacrime della serie, sotto il quale scorre un fiume e sulla riva c'è la palestra di Danpei Tange e Rocky Joe, era chiamato così perchè era il ponte attraversato dai reietti della società, che abbandonavano la città, dove non potevano più vivere perchè ridotti alla fame e alla povertà, per raggiungere la baraccopoli in cui vivono i nostri protagonisti. L'obiettivo di Danpei è percorrere al contrario il "ponte delle lacrime" insieme a Joe e ritornare nella città abbandonando la loro miseria.

    Ebbene, questo "ponte delle lacrime" a Tokyo esiste davvero: è detto Namidabashi. "Namida" ("lacrime") è l'invocazione buddista per i defunti. Vicino a questo ponte si giustiziavano i criminali. Il fiume sotto quel ponte ora non c'è più, ma separava il campo delle esecuzioni dall'istituto penale, chiamato Suzugamori (di cui oggi restano solo delle rovine). Sul ponte delle lacrime i familiari salutavano i condannati a morte. Gli abitanti non amano chiamare il ponte con quel nome e lo chiamano Hamakawabashi, cancellando il funereo "Namida". Inoltre, oggi non è più un ponte e non c'è più neanche un fume: l'hanno sotterrato e al suo posto adesso c'è un incrocio stradale, appunto l'incrocio Hamakawabashi.

    Ponte_delle_lacrime_2




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    Edited by joe 7 - 24/12/2022, 17:18
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    Sì, quando ho sentito i nomi italiani della serie 2 mi sono cadute le braccia.
    Ma dico io, un pochino d'impegno no?
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 11/4/2020, 12:55) 
    Sì, quando ho sentito i nomi italiani della serie 2 mi sono cadute le braccia.
    Ma dico io, un pochino d'impegno no?

    Credo sia stato per via di diritti. E' un'ipotesi, ma se hanno cambiato i doppiatori italiani nella seconda serie, per risparmiare coi diritti hanno voluto cambiare i nomi.

    E non è la prima volta: nel film Mazinga contro Goldrake, la prima volta al cinema, Goldrake lo chiamavano Goldjack, Actarus lo chiamavano Icarus, poi Hydargos Gordon Green, Alcor Rio, Procton Yumi...un macello.

     
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    Ho ben presente quell'adattamento selvaggio.
    In certi momenti, i personaggi parlavano in giapponese.
     
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    Commento sotto questo articolo per una ragione ben precisa, ossia quella legata al doppiaggio ma colgo ugualmente l 'occasione per parlare generalmente di Ashita no Joe. E' un 'opera che probabilmente mi ha cambiato; un capolavoro di dimensioni assolute e immortale. Faccio sonori complimenti perché queste pagine di analisi sono scritte e realizzate benissimo (mi riferisco, soprattutto, a quelle legate allo spiritualismo e alla purificazione, vera chiave di lettura a questo punto della storia). Io ho visto principalmente l 'anime ma ho letto di pari passo anche il manga, per accertarmi di eventuali differenze; inutile dire che quando ho visto il finale ho pianto come una fontana. Per quanto riguarda il doppiaggio: questo è davvero grave, ma molto grave. Partendo dal presupposto che ancora una volta è palese come dietro la scelta dei nomi (diritti o meno non mi interessa), non ci sia alcuna scelta logica (ma qui logica è un termine esagerato, dal momento che ci sono nomi del tutto assurdi come quelle delle ragazze, che mi sembrano anche abbastanza sessisti; e confesso di questa porcheria di adattamento non ne sapevo nulla, perchè io la seconda serie l 'ho guardata in originale; ho scoperto e presunto l 'esistenza di un doppiaggio italiano della 2a serie dalla sigla di Dorati trovata casualmente su YT, tra l 'altro anche bella, solo che purtroppo è caduta nella disgrazia con questo scempio di adattamento, a buone ragioni). Questo si chiama vandalismo nei confronti dell' opera originale. E anzi c 'è di più: quei folli, chiunque fossero, ho scoperto che hanno cambiato anche il finale, riscrivendo completamente i dialoghi e rendendolo più romantico (Joe che ad un certo punto dice: "Ah, pazienza se ho perso. L 'importante è aver trovato te, o mio amore" e lei ribatte esclamando: "O grande Rocky (Balboa probabilmente), e Joe conclude dicendo: "Chissà quante battaglie ci aspetteranno o amore mio ma sono sicuro che le sconfiggeremo tutte assieme". Non ho da commentare. Ovviamente di tutto questo non avremo mai una risposta perché rimarrà in eterno un giallo tipico italiano avvolto dal mistero. E come ho letto poco più su in un altro commento, ad alcuni ha giustamente ricordato quell 'altro scempio di Goldjack made by Enrico Bomba, altro punto più basso assoluto, penso, del doppiaggio nostrano. Parliamo di una versione, tanto per aprire parentesi, che probabilmente venne piratata, perché non fecero la fatica neanche di distinguere le due tracce audio, nella quale tradussero ad orecchio, senza minimamente porsi il problema di assumere un traduttore (Icarus deriva probabilmente da Hikaru, ossia la nostra Venusia), condito ulteriormente con scene ridicole quali il doppiatore di Barendos/Marengos che anticipa i tempi di battuta e sotto si sente il silenzio quando si spara (in un momento comico alla Renato Pozzetto) o triplici comandi multivocali, voci confuse e un casino totale nella parte finale nella quale nessuno in sala di doppiaggio ci stava più capendo una beata minchia.
     
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    CITAZIONE (Pierfrancesco Piazzi @ 31/3/2023, 01:52) 
    Per quanto riguarda il doppiaggio: questo è davvero grave, ma molto grave. Partendo dal presupposto che ancora una volta è palese come dietro la scelta dei nomi (diritti o meno non mi interessa), non ci sia alcuna scelta logica (ma qui logica è un termine esagerato, dal momento che ci sono nomi del tutto assurdi come quelle delle ragazze, che mi sembrano anche abbastanza sessisti;

    "sessista" è un termine che non ha senso. E comunque i nomi italiani di Yoko e Noriko non sono certo il massimo della scelta, ma non sono per nulla offensivi. Yoko è stata chiamata Alex, diminutivo di Alessandra, e Noriko è stata chiamata Niki, che sta per Nicoletta. Sono diminutivi, non c'è nulla di offensivo. Semmai è ridicolo il nome Frank Miller per Danpei Tange o Igor per Nishi, ma comunque sono tutti nomi orecchiabili per gli italiani. Ogni nazione ha il diritto di cambiare, per le trasmissioni estere, i nomi poco comprensibili in nomi più facili da capire per gli abitanti di quella nazione. Per esempio, in Giappone Spiderman è stato chiamato Supaidaman; in Francia Kyoko Otonashi è stata chiamata Juliette Rozier; in America Duke Fleed è stato chiamato Orion Quest e Actarus Johnny Bryant. A ciascuno il suo. Non c'è nulla di scandaloso in questo.

    CITAZIONE (Pierfrancesco Piazzi @ 31/3/2023, 01:52) 
    e confesso di questa porcheria di adattamento non ne sapevo nulla, perchè io la seconda serie l 'ho guardata in originale; ho scoperto e presunto l 'esistenza di un doppiaggio italiano della 2a serie dalla sigla di Dorati trovata casualmente su YT, tra l 'altro anche bella, solo che purtroppo è caduta nella disgrazia con questo scempio di adattamento, a buone ragioni). Questo si chiama vandalismo nei confronti dell' opera originale.

    La sigla di Dorati è molto bella, ma ormai la più famosa è la classica degli Oliver Onions, che in fondo è arrivata prima. Il doppiaggio italiano della seconda serie non è brutto: semplicemente c'è stata una scelta infelice nei nomi, ma non mi sembra una cosa tanto tragica. Quello che conta è la capacità di esprimere i sentimenti dei personaggi, cosa che i doppiatori hanno fatto secondo me in modo egregio. Dopotutto parliamo di professionisti come Riccardo Niseem Onorato (Rocky Joe), che ha doppiato anche il film, Stefania Patruno (Yoko), Gino Pagnani (Danpei Tange), e tutti gli altri.

    CITAZIONE (Pierfrancesco Piazzi @ 31/3/2023, 01:52) 
    E anzi c 'è di più: quei folli, chiunque fossero, ho scoperto che hanno cambiato anche il finale, riscrivendo completamente i dialoghi e rendendolo più romantico (Joe che ad un certo punto dice: "Ah, pazienza se ho perso. L 'importante è aver trovato te, o mio amore" e lei ribatte esclamando: "O grande Rocky (Balboa probabilmente), e Joe conclude dicendo: "Chissà quante battaglie ci aspetteranno o amore mio ma sono sicuro che le sconfiggeremo tutte assieme". Non ho da commentare.

    Guarda che era la prima volta che un protagonista perde e muore alla fine. Una cosa che non era mai stata fatta nemmeno nei film. Non si poteva accettare, così di botto, un finale così traumatico, che non sarebbe stato preso bene dai ragazzi. Per me hanno fatto benissimo a modificare il finale perchè era troppo forte da accettare a quei tempi. Solo in un secondo tempo, pian piano, è stata fatta trasmettere la versione reale. Ed è giusto che sia andata così.

    La stessa cosa è stata fatta nelle Edizioni Fabbri, che avevano pubblicato il finale modificato del Grande Mazinga di Ota, in cui, al posto di Tetsuya che si uccide in una mossa kamikaze, portando con sè tutti i mikenes, abbiamo un Tetsuya che si allontana coi suoi rimorsi, sperando di ritrovare la forza di tornare a combattere. Un finale strano, sì, ma non certo traumatico come quello vero.

    Il Giappone è la terra della religione orientale dei kamikaze, delle persone che vivono per il lavoro, muoiono per il lavoro. E' una mentalità tutta opposta a quella di noi cristiani e italiani, che invece lavoriamo per vivere, mai il contrario. Sono delle differenze di cultura abissali. Non si potevano inserire, così di punto in bianco, delle scene così sconvolgenti.

    Se si deve rispettare la cultura giapponese, bè, ricordiamoci che dobbiamo prima rispettare la nostra.

    CITAZIONE (Pierfrancesco Piazzi @ 31/3/2023, 01:52) 
    Ovviamente di tutto questo non avremo mai una risposta perché rimarrà in eterno un giallo tipico italiano avvolto dal mistero. E come ho letto poco più su in un altro commento, ad alcuni ha giustamente ricordato quell 'altro scempio di Goldjack made by Enrico Bomba, altro punto più basso assoluto, penso, del doppiaggio nostrano.

    Quella era stata un'azione illegale, in cui si era piratato un film: non puoi paragonarla a quella dei doppiaggi legali fatti in Italia.

    CITAZIONE (Pierfrancesco Piazzi @ 31/3/2023, 01:52) 
    Parliamo di una versione, tanto per aprire parentesi, che probabilmente venne piratata,

    Infatti era stata un'edizione pirata.

    CITAZIONE (Pierfrancesco Piazzi @ 31/3/2023, 01:52) 
    perché non fecero la fatica neanche di distinguere le due tracce audio, nella quale tradussero ad orecchio, senza minimamente porsi il problema di assumere un traduttore (Icarus deriva probabilmente da Hikaru, ossia la nostra Venusia), condito ulteriormente con scene ridicole quali il doppiatore di Barendos/Marengos che anticipa i tempi di battuta e sotto si sente il silenzio quando si spara (in un momento comico alla Renato Pozzetto) o triplici comandi multivocali, voci confuse e un casino totale nella parte finale nella quale nessuno in sala di doppiaggio ci stava più capendo una beata minchia.

    Cose normali in un'edizione pirata. Ed esperienze simili le avranno fatte sicuramente tutti quelli che avranno comperato qualcosa di piratato: non puoi certo pretendere delle garanzie di professionalità in quel campo.
     
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