Il blog di Joe7


Replying to FANFICTION LA GRANDE OMBRA - 106

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  1. Posted 14/7/2016, 14:36
    FANFICTION GOLDRAKE: LA GRANDE OMBRA 106
    ASSALTO A BEDLAM: JEZABEL AVANZA

    Se volete seguire la storia sul blog, la prima puntata è qui. Invece, se la volete seguire sul forum, la prima puntata è qui. Inoltre, c'è il riassunto a fumetti delle puntate dalla prima alla 79 qui.

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    RIASSUNTO: Actarus e Venusia si sono sposati e sono andati a vivere su Fleed come re e regina. Rex, il loro figlio appena nato, è stato rapito dall’Oscuro, che lo sacrificherà a Darkhold, il suo pianeta-castello, quando sette stelle saranno allineate, ottenendo così il potere assoluto. Dopo diverse peripezie, gli amici di Goldrake si sono riuniti a Darkhold, proteggendo i sei cristalli disposti sulle torri. Manca il settimo cristallo, da mettere sulla settima torre: Goldrake sta combattendo contro l’Oscuro in persona per prendergli il settimo cristallo. Una volta collocato sulla settima torre, si otterrà la vittoria finale. Intanto, lo scontro si fa più difficile del previsto: tra i tanti, sono caduti anche Daitarn 3 e Getter Robot. Venusia, alla fine, dopo una lunga avventura, è arrivata all’altare del sacrificio per salvare Rex: riesce a vincere lo stregone nero Sukeli, aiutata da Isparana e Jocasta, le sue amiche amazzoni. Ma, all’improvviso, compare Jezabel, il braccio destro dell’Oscuro stesso, che odia Venusia per via della ferita sul volto che quest’ultima le fece tempo fa…

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    La mano, ricoperta di metallo scuro, che brilla davanti ai fuochi dell’altare del sacrificio della Teocalli, stringe il polso di Venusia in una morsa che lei non aveva mai sentito prima. Jezabel la sta afferrando con una forza inumana: Venusia si meraviglia che non le si siano ancora rotte le ossa. Cerca di liberarsi, ma la presa dell’avversaria è inamovibile.
    “Mollala subito!” grida Jocasta, alzando un pugnale, mentre Isparana si prepara ad attaccare.
    Inaspettatamente, Jezabel molla la presa, ma il sollievo per Venusia è di breve durata: una mano artigliata la colpisce in pieno petto, strappandole i vestiti e lasciando una scia rossa. Venusia si sente sollevare per la violenza del colpo, e cade pesantemente a terra, lontano dall’altare: fa fatica solo a reggersi sulle mani e la testa le gira come una trottola. Cerca disperatamente di rialzarsi, ma il suo corpo, troppo martoriato, fa fatica a risponderle.
    “E’ da tempo che aspettavo questo momento, Venusia, da quando tu mi avevi sfregiata in faccia, laggiù su Fleed” dice Jezabel con voce cupa, avvicinandosi lentamente a lei e ignorando completamente gli avvisi delle due amazzoni “Ho intenzione di fartela pagare cara, molto cara, per quello che mi hai fatto!”
    Subito dopo aver finito la frase, Jezabel si ferma, incrociando le braccia e bloccando in un attimo i due coltelli di Jocasta con una mano e le due spade di Isparana con l’altra.
    “Cosa volete fare, voi due?” dice senza nemmeno guardarle e mantenendo fisso lo sguardo sul corpo martoriato di Venusia. Le amazzoni restano stupite: sapevano che Jezabel era spaventosa in battaglia, ma è ancora peggio di quanto temevano.
    “Basta, comandante…Bedlam non esiste più, Sukeli è stato sconfitto…che senso ha continuare?” esclama Jocasta.
    “La prima regola, Jocasta, è obbedire senza fare domande. In questo momento, non stai facendo nessuna delle due cose.”
    “Va bene tutto, comandante, ma ammazzare un neonato che non sa neanche reggersi in piedi?” insiste Isparana “Siamo amazzoni, delle guerriere: uccidiamo solo chi può difendersi! Fare questo è un disonore per noi!”
    Jezabel molla le due spade di Isparana, che aveva afferrato con una mano sola. Erano due delle Dodici Spade Owazamono, eppure non avevano provocato neanche un graffio sulla sua armatura.
    “L’Oscuro lo comanda: noi dobbiamo solo obbedire, Isparana. Se mi ostacolerete, vi ucciderò.”
    Nel dire questo, restituisce i coltelli a Jocasta, che li afferra al volo. Evidentemente, non c’è modo di convincere Jezabel con le parole. Entrambe le amazzoni sanno che non sono assolutamente al livello della loro comandante: potrebbe ammazzarle cento volte al giorno, senza stancarsi mai. Solo Shigure, la maestra di spada, potrebbe tenerle testa.
    “Venusia!” grida Jocasta “Noi la teniamo occupata: tu scappa col bambino!”
    “Ma…” obietta lei, ancora dolorante. Sa che Jezabel le ammazzerà subito.
    “Muoviti!” risponde l’altra “E’ un ordine del tuo capitano!”
    Venusia si alza a fatica, dirigendosi verso l’altare dove si trova Rex, mentre Jezabel sta per sbarrarle il passo e le due amazzoni stanno per colpirla con le spade e i coltelli, alla loro massima forza. Sanno che moriranno un secondo dopo, ma forse questo basterà a dare tempo a Venusia per prendere Rex e scappare. L’impatto rimbomba su tutta la Teocalli, che sembra tremare. Ma le spadaccine sono sorprese di trovarsi ancora vive: una sola spada ha bloccato tutte le loro lame e ha addirittura fermato l’azione di Jezabel. Una cosa impossibile.
    “Ritiratevi tutte. Questa battaglia è mia.”
    Kosaka Shigure, la maestra di spada, è arrivata appena in tempo.

    (106 - Continua qui)


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