DANTE, IL PADRE DELL'ITALIANO(primo post: qui; precedente post: qui)Qui interrompo un momento la presentazione della Divina Commedia per chiarire meglio l'importanza di Dante e della sua opera. Prima di scrivere la Commedia, Dante fece il
De Vulgari Eloquentia, "L'eloquenza del volgare". Perchè lo fece? Prima bisogna chiarire bene il termine "volgare".
"VOLGARE": UN TERMINE DA CHIARIREDire
"volgare" oggi significa dire "grossolano, rozzo". Ma questo non c'entra nulla col "volgare" a cui si riferisce Dante: il poeta infatti, con questo termine, si riferisce solo al linguaggio comune, cioè
l'italiano puro e semplice.
Ai tempi di Dante, le opere letterarie erano scritte in
latino, la lingua dotta, quindi comprensibile a pochi. Dante, invece, decise di usare il volgare, o meglio l'italiano, per la sua opera, la
Commedia. Allora il "volgare", o italiano, era solo la lingua comune usata per le poesie d'amore (come lo
Stil Novo), o religiose, o comiche. Era considerata, come diremmo oggi "lingua da fumetto", quindi di poco conto.
Dante, invece, voleva che il suo poema, anche se si trattava di un'opera monumentale, fosse letto, o ascoltato,
dal maggior numero di persone possibile, e per questo utilizzò la lingua comune, italiana, detta allora "volgare", che tutti conoscevano e potevano capire. In questo modo, Dante dimostrò ai letterati
"ciò che potea la lingua nostra": cioè, che
con la lingua italiana era possibile affrontare qualsiasi argomento, esattamente come col latino.
Quindi, la sua opera
"De vulgari eloquentia", cioè
"L'eloquenza della lingua volgare", suona meglio tradotta così:
"L'eloquenza della lingua italiana", perchè è proprio di questo che Dante parlava. Il titolo, come si vede, è in latino, e tutta l'opera è stata scritta in latino, proprio per dimostrare ai dotti, usando la loro lingua latina, l'eloquenza dell'italiano comune, qui chiamato
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