Il blog di Joe7

  1. IL BENE E IL MALE ESISTONO

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    Riflessioni
    Tommaso d'Aquino
    By joe 7 il 23 April 2024
     
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    BENE E MALE, EROI E MALVAGI: UNA REALTA' NEGATA

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    L'eroe (Goku) contro il malvagio (Taobaibai)


    Oggi sono passati 750 anni dalla morte di San Tommaso d'Aquino (morì nel 1274): la sua filosofia e teologia hanno una logica ferrea e si fondano sulla realtà dei fatti. Per esempio, afferma quello che per lui era un'evidenza: nella società umana ci sono i virtuosi e i malvagi. Cioè, esistono le persone buone e le persone malvagie. Questo è un giudizio, un'affermazione che per San Tommaso e i suoi contemporanei del 1200 era innocua, ovvia: tanto era lapalissiana nel suo oggettivo realismo. Ma per noi del 2020 non lo è per niente.

    Infatti, oggi parlare di "virtù" e "malvagità" non è di moda, non è politicamente corretto, perchè si tratta di parole ritenute obsolete, superate, risibili. Anche un tantino bigotte. La virtù e la malvagità, si dice oggi, non esistono: sono solo concetti astratti. È solo la nostra personalissima griglia di valori a considerarle tali. Esistono solo delle scelte personali che, finché non offendono gli altri, sono lecite. Non ci sono dunque persone cattive: e, se ci sono, lo sono perchè sono persone fragili, in ricerca, ferite, poverine. E' tutta colpa della società, dei genitori, di chi lo aveva picchiato da piccolo, se sono diventati così. La colpa, insomma, è sempre di un altro. Mai che sia colpa del cattivo e delle sue scelte disgraziate.

    Ecco, questa visione dell'uomo, "buono sempre e comunque, semmai corrotto da sovrastrutture sociali", che va di moda oggi nell'Anno del Signore 2024 e da un mucchio di tempo, era esclusa da Tommaso, non solo dal punto di vista cristiano a motivo del peccato originale: ma anche perché era una cosa evidente, sia a lui che ai suoi contemporanei del 1200, che tutti noi compiamo il male, magari senza rendercene conto, e che, anzi, ci sono delle persone totalmente dedite al male.

    Cioè, in sostanza: gli uomini e le donne malvagi esistono. Un realismo inaccettabile oggi, per via del il buonismo imperante, nato da un approccio relativista, dove ogni scelta è insindacabile. Buonismo, però, solo di facciata, perché, nel privato, ciascuno di noi bolla gli altri spesso come spregevoli, mediocri, invidiosi, eccetera. In sostanza, il buonismo è quella vecchia cosa che si chiamava un tempo ipocrisia.

    Ma l'eroe (quello a cui si dovrebbe tendere) e il malvagio (tutto ciò che si dovrebbe evitare) sono modelli che esistono, fanno parte della nostra vita, in cui, nel nostro cuore, si combattono il bene e il male: e c'è chi sceglie il bene, come c'è chi sceglie il male. C'è l'eroe e il malvagio.

    L'EROE

    L'eroe è una persona che s'impone all'ammirazione di tutti per le sue virtù eccezionali di coraggio e abnegazione. L'abnegazione è la disposizione spirituale di chi rinuncia a far prevalere i suoi propri istinti, i desideri e gli interessi personali, e lo fa per motivi superiori. L'eroe, in sostanza, è colui che è sempre disposto a sacrificarsi personalmente per gli altri.

    Nei fumetti esistono gli eroi e i malvagi: l'eroe è la persona buona. Non è un imbecille, nè un cretino, anche se spesso oggi viene considerato così. E' nella natura dell'eroe fare la cosa giusta. Non è perfetto, nè infallibile: può fare degli errori, può crescere, può avere dei dubbi. Ma, in definitiva, non mollerà mai e non sceglierà mai il male. E' di natura già buono: cioè ha scelto il bene sempre e comunque. Anzi, eroi come Superman, Capitan America, Son Goku sono tali da ispirare gli stessi altri comprimari delle loro storie a comportarsi come loro: oltre ad essere degli eroi, sono dei modelli per gli altri. Non accettano l'ingiustizia in nessun modo e ispirano, con le proprie gesta e il proprio esempio, la gente comune ad essere migliore; mostrano che si può essere migliori. Danno speranza.

    BATMAN-JOKER
    L'eroe (Batman) contro il malvagio (Joker)


    IL MALVAGIO

    Il malvagio è l'antagonista. E' veramente malvagio. Cioè, gode nel fare il male. Non è senza raziocinio, non è pazzo: il malvagio ha degli obiettivi, ha dei piani precisi, ha molta scaltrezza. Ma, semplicemente, la sua motivazione profonda è quella di essere una grandissima carogna dal cuore nero come il carbone nero. La sua natura è quella ed è sempre stata quella. Ha scelto il male, ci gode e rimane nella logica del male. E' nato storto ed ha continuato ad essere storto.

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    "Butcher", il macellaio: un perfetto esempio di malvagio carogna.


    Caronte, il traghettatore dell'Inferno, lo chiamerebbe "anima prava", cioè "anima storta", e lo caricherebbe sul suo battello per portarlo all'Inferno. Per esempio, il Joker, l'Imperatore di Guerre Stellari, Crudelia Demon, Iron Man di Civil War, Hans Gruber di Die Hard-Trappola di cristallo, rappresentano il Male: una negatività primordiale, contro la quale ci si può solo opporre, altrimenti si verrà distrutti. Si potrebbe dire che sono il diavolo allo stato puro.

    PERCHE' I MALVAGI NON SONO CONSIDERATI MALVAGI?

    Si pensa sempre che questi due personaggi, l'eroe e il malvagio, siano solo dei personaggi bidimensionali e poco interessanti. Solo dai personaggi che ho citato ed altri che potrei nominare, penso vi siate resi conto di quanto questo luogo comune sia sbagliato. Sono tutti personaggi con lo stesso potenziale di complessità di qualsiasi altro: e, nello stesso tempo, sono semplicemente la massima rappresentazione del Bene e del Male che un personaggio di fantasia potrà mai essere.

    Allora perchè si sta cercando di negare questi due modelli? Perchè si tenta di distruggerli nella cultura popolare? Perchè si tenta di convincere la gente che gli eroi sono solo dei fetenti, come fa Alan Moore con Watchmen, e i malvagi invece sono solo degli antieroi incompresi?

    Perchè l'ideologia di oggi (la sinistra, la massoneria, il modo di pensare attuale, eccetera) credono nel relativismo. Per loro, tutto è relativo: la scienza è relativa, la biologia è relativa, la morale è relativa e il Bene e il Male sono relativi. O, per meglio dire, non esistono. Ma dire che il Bene e il Male sono relativi o non esistono è follia, perchè implica non solo una filosofia di vita sempre autoassolutoria, ma implica anche il fatto che il Giusto e lo Sbagliato non esistano: dipendono solo da noi. Invece, l'eroe e il malvagio esistono proprio per ricordare che invece il Bene e il Male esistono, sono sempre esistiti, così come, di conseguenza, il Giusto e lo Sbagliato esistono, sono sempre esistiti. E questo significa che chiunque può andare a dire loro che stanno sbagliando, che hanno torto per ragioni precise e concrete.

    CAPITAN-MARVEL-THANOS
    L'eroe (Capitan Marvel) contro il malvagio (Thanos)


    Questo, la sinistra, la massoneria, eccetera, non lo sopportano e non possono affrontarlo, perchè loro appoggiano il proprio equilibrio interiore (o psicologico, se preferite) su delle menzogne che si raccontano da soli, su una loro visione del mondo che non esiste, che viene frantumata in due minuti, se messa a confronto con la realtà e coi fatti concreti. E' un sostegno psicologico molto fragile e traballante e si tiene insieme solamente se nessuno lo mette in dubbio. Per fare sì che nessuno lo metta in dubbio, tutti devono esserne convinti ed accettarlo come nuova verità, e quindi tutto ciò che dimostra il contrario deve essere decostruito e stravolto (oppure distrutto) per appoggiare questa "nuova verità". E spesso questo lo si fa con violenza, con minacce, non certo col dialogo o col dibattito, che loro, sì, invocano sempre... ma solo per gli altri. Mai per se stessi. Perchè loro sono la Verità.

    Inoltre, per loro, i malvagi sono eroi e li trovano simpatetici (cioè si accordano perfettamente al loro modo di pensare e di sentire) perchè, sostanzialmente, impongono il loro egoistico bisogno e la loro personale visione sugli altri. Quindi non è colpa dei malvagi, ma della società (qualunque cosa voglia dire questo termine: ma in sostanza, sono "gli altri", mai loro), che si merita qualunque cosa di orribile questi personaggi possano commettere.

    Quindi abbiamo cose come il film su Crudelia Demon (mi rifiuto di chiamarla Cruella: in Italia è Crudelia da prima che io nascessi e solo perchè chi si occupa di adattare i film ormai segue ossequiosamente l'originale inglese non significa che io debba adattarmi a quello che scelgono loro). Ovvero un film che pretende di spiegarti le origini, le motivazioni, le scusanti e farti simpatizzare per un personaggio che sostanzialmente ha lo scopo di scuoiare 100 cuccioli di dalmata per farsene una pelliccia. Perchè ovviamente tutto è relativo e nessuno è davvero malvagio. Peccato che Crudelia Demon invece lo sia, malvagia: il personaggio è stato creato per essere malvagio e basta. Non ha bisogno di spiegazioni, nè di sapere la causa per la quale è diventata così, perchè non esiste. Crudelia è una vecchiaccia schifosa dal cuore nero e così è sempre stata. E Malefica? Uguale. E' il Male ed è lì per rappresentare il Male nella sua essenza, da contrapporre a ciò che rappresenta l'Eroe. Harley Quinn? E' una psicopatica omicida che sente le voci nella testa che ha scelto di seguire il Joker. Non è un personaggio eroico.

    Prendiamo un altro esempio: Norman Stansfield, il cattivo del film Leon magistralmente interpretato da Gary Oldman (e magistralmente doppiato dal nostro compianto Tonino Accolla: diamo a Cesare quel che è di Cesare). Il film ci fa capire che Norman è un poliziotto corrotto, coinvolto direttamente con lo spaccio di droga, drogato lui stesso, chiaramente instabile a livello psicologico e palesemente un individuo negativo e malvagio. C'è bisogno di sapere come è diventato così e renderlo più simpatico al pubblico o fargli dire: "poverino, non è colpa sua"? No, perchè Norman è lì unicamente per essere un essere malvagio e abietto. Un interessante malvagio e abietto, magari, ma pur sempre un malvagio e abietto. Un ruolo che viene svolto alla perfezione. E' un individuo malvagio fino al midollo, che entra nella vita dei protagonisti e la stravolge. Non c'è bisogno di sapere altro di lui. Si potrebbe dire lo stesso di Hans Gruber di Die Hard, già citato.

    Abbiamo poi Superman, che è il simbolo della Speranza (con la S maiuscola) ed è l'eroe per eccellenza. Superman è stato presentato perfettamente nel primo film di Richard Donner, interpretato da Christopher Reeve: aveva la gentilezza, l'altruismo, il costume dai colori brillanti, la determinazione, l'integrità...tutte cose che davano alla gente il desiderio di provare ad essere un pò migliori. Poi è arrivato Zack Snyder col suo Superman pessimista, che si è arreso ancora prima di iniziare e col suo costume dai colori spenti, morti e deprimenti. Un Superman che, tra l'altro, uccide. Lo so che è abbastanza inflazionato come argomento riguardo a quel film: però resta il fatto che Superman, quello vero, non lo avrebbe mai fatto. Piuttosto, avrebbe rischiato una mano per coprire gli occhi a Zodd, ma non lo avrebbe ammazzato, perchè Superman esiste per insegnare ad essere migliori.

    SUPERMAN-DOOMSDAY
    L'eroe (Superman) contro il malvagio (Doomsday)


    Vogliamo parlare di He-Man? Potrei dire molto, ma preferisco citare Mark Taylor, uno dei maggiori responsabili della creazione dei Masters: "...He-Man era un esempio per i bambini, era il loro migliore amico: un uomo buono ed onesto, in grado di sbaragliare qualsiasi nemico". Quanto bisogna essere perversi per voler smontare qualcosa di così positivo?

    Il Bene esiste. Il Male esiste. Esistono il Giusto e lo Sbagliato. Esistono la Ragione ed il Torto. E chi li determina? Qualcosa di superiore a noi: l'evidenza. Non si può dire Dio, perchè tanti non ci credono: e allora diciamo l'evidenza. Il buon senso. Il contatto con la realtà. Se io dico che le foglie sono verdi, non può saltare su uno a dirmi che invece sono blu, solo perchè a lui piacerebbe di più così e vuole credere che sia altrettanto giusto. Sono verdi e basta, scientificamente è spiegato e dimostrato il motivo per il quale sono verdi: questa è evidenza. Io ho ragione e lui ha torto, non ci sono scappatoie e se lui ci rimane male si arrangia, perchè alla realtà e ai fatti concreti non importa nulla dei suoi sentimenti. La realtà non muterà solo per farlo contento e reggergli la balla che si racconta da solo.

    CAP-TESCHIO
    L'eroe (Capitan America) contro il malvagio (Teschio Rosso)


    Allo stesso modo, queste idee innate, questi archetipi, sono quelli, sono sempre stati quelli e restano immutabili: saranno sempre così. Perchè, fin da quando, all'alba dei tempi, l'uomo ha camminato sulla Terra e ha iniziato a creare delle storie (e questo lo ha fatto subito), i concetti di Bene e di Male sono stati sempre presenti, in ogni parte del mondo e senza che nessuno li andasse ad insegnare.

    Basterebbe pensare alle fiabe con l'orco, o col lupo, o col drago. Sono usati spontaneamente, perchè stanno alla base del raccontare una storia. Vuoi stravolgerli o frantumarli? Ok, ma ti uscirà fuori una storia assurda, senza capo nè coda. E' la matematica della narrativa, se mi concedete questa definizione. Serve la consapevolezza del Bene e del Male, serve la consapevolezza che si può aver ragione e che si può avere torto: senza scappatoie, senza se e senza ma. E' così e non muore nessuno per questo. Anzi, si sta meglio a saperlo.

    THOR-MANGOG
    L'eroe (Thor) contro il malvagio (Mangog)



    BIBLIOGRAFIA
    Bastabugie
    Fantasia Errante

    QUI TUTTI I LINK ALLE RIFLESSIONI
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    Tutti noi vogliamo vedere l'eroe trionfare sul cattivo semplicemente perché é giusto così.
    Possiamo trovare dei cattivi interessanti grazie alla loro caratterizzazione, ma non ci mettiamo a tifare per loro; e soprattutto, non possiamo né dobbiamo giustificare le loro malvagità con scuse tipo "non é colpa loro se agiscono così".
    Esempio: nel manga di Ota, vediamo che il Dr. Hell vuole conquistare il mondo a causa dei soprusi subiti nel corso della sua vita, ma Hell avrebbe potuto invece dire "userò il mio genio per fare del bene, così altri non patiranno le mie stesse sofferenze".
    Lì é stato lui a scegliere il male anziché il bene e non possiamo giustificarlo in alcun modo.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 23/4/2024, 18:22) 
    Tutti noi vogliamo vedere l'eroe trionfare sul cattivo semplicemente perché é giusto così.
    Possiamo trovare dei cattivi interessanti grazie alla loro caratterizzazione, ma non ci mettiamo a tifare per loro; e soprattutto, non possiamo né dobbiamo giustificare le loro malvagità con scuse tipo "non é colpa loro se agiscono così".
    Esempio: nel manga di Ota, vediamo che il Dr. Hell vuole conquistare il mondo a causa dei soprusi subiti nel corso della sua vita, ma Hell avrebbe potuto invece dire "userò il mio genio per fare del bene, così altri non patiranno le mie stesse sofferenze".
    Lì é stato lui a scegliere il male anziché il bene e non possiamo giustificarlo in alcun modo.

    Il dottor Hell viene presentato nel manga come una vittima maltrattata: come se questo giustificasse le sue azioni.

    I suoi esperimenti sugli ebrei ad Auschwitz, per esempio. Quindi lui li torturava atrocemente solo perchè da piccolo lo maltrattavano, quindi questo cambia tutto. Gli ebrei saranno stati felici di saperlo...

    Oppure gli scienziati che lui ha ammazzato facendoli bruciare vivi a Rodi. Saranno stati felici di sapere che lui aveva fatto così perchè da piccolo lo picchiavano...

    Oppure le innumerevoli volte che lui ha fatto devastare intere città con cataste di morti. Ma da piccolo lo picchiavano, quindi i morti saranno stati felici di saperlo...

    Basta solo pensarci un momento per capire quanto sia stupida l'idea del "è malvagio perchè lo maltrattavano".

    Ognuno è responsabile delle sue azioni, buone o cattive che siano. Ed è ingannevole dare la colpa a un altro, che siano i genitori, la società, quelli che fanno bullismo e altri "cattivi" da colpevolizzare per giustificare le proprie atrocità. Manco fossimo dei bambini incapaci di avere un minimo di responsabilità. Tutti noi siamo responsabili, personalmente, di quello che facciamo.
     
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