IL SIGNORE DELLE MOSCHEArticolo di
Roberto Marchesinihttps://lanuovabq.it/it/la-societa-senza-c...0l'emergereUn nuovo studio del Guardian (giornale britannico) ripercorre la tesi del celebre romanzo di Golding, Il signore delle mosche, come simbolo della natura violenta e brutale dell’uomo, della quale solo la civiltà impedisce l’emergere. Ma ad una più attenta lettura, si può affermare che Golding non ha torto, dopotutto: ha soltanto ritratto la società senza la Chiesa Cattolica, fondata da Cristo.Nel 2020, sul quotidiano liberal
The Guardian, è apparso un interessante articolo firmato dallo storico olandese Rutger Bregman. È, sostanzialmente, una verifica delle tesi che sorreggono il celebre romanzo
Il signore delle mosche (1954), del premio Nobel
William Golding (1911–1993). La storia del romanzo è nota: c’è una guerra non specificata e un gruppo di ragazzini, membri del coro di una scuola inglese, stanno viaggiando in aereo, quando questo si schianta su un’isola. I ragazzi si trovano quindi a dover sopravvivere e organizzare la convivenza senza degli adulti a guidarli e proteggerli. I ragazzi vivono dunque in uno «stato di natura», senza una civiltà a determinare le loro vite. Cosa accadrà? Purtroppo accadrà tutto il peggio possibile. I ragazzi cominciano a litigare per il potere e si dividono in due gruppi: i cacciatori e gli altri. Emerge la paura di un mostro e si creano una divinità: infilzano la testa di un maiale su un palo e cominciano a trattarla come una divinità: "Il signore delle mosche", uno dei nomi di Belzebù o il diavolo. Nel frattempo, il gruppo regredisce allo stato selvaggio, simboleggiato dai colori rituali che i bambini si dipingono sul volto. La violenza e i soprusi dilagano fino a quando, nel corso di un rito orgiastico, uccidono uno dei ragazzi (un vero e proprio sacrificio umano). Da quel momento, sull’isola si assiste ad un crescendo di brutalità: omicidi, torture, l’isola che viene data a fuoco…quando la fine sembra imminente, arriva una nave a salvare i ragazzi.
Il libro di Golding ha avuto varie interpretazioni ma, generalmente, viene utilizzato come simbolo della natura violenta e brutale dell’uomo, della quale solo la...
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