Il blog di Joe7

  1. LE COPPIE DI SAN VALENTINO

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    Cavalieri dello Zodiaco
    Coppie
    By joe 7 il 7 Mar. 2018
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    IL FOCOSO YATO DELL'UNICORNO E L'IMPASSIBILE YUZURIHA DELLA GRU: IL FUOCO E L'ACQUA
    (I CAVALIERI DELLO ZODIACO - LOST CANVAS)

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    Nella serie originale dei Cavalieri dello Zodiaco, il cavaliere di bronzo Asher dell'Unicorno era un personaggio minore. Ma minore, minore sul serio: forse è il più bistrattato dell'intera saga. Era, purtroppo, coetaneo di Seiya di Pegasus, il protagonista invincibile: già da questo si capisce il suo destino di mezza calzetta. Era stato anche rivale di Pegasus all'inizio della storia, durante il famoso Torneo iniziale, dove tutti i cavalieri (di bronzo, sì, gli scartini, proprio quelli) dovevano spaccarsi le ossa tra di loro con pugni cosmici/megagalattici/spaziali con tanto di effetti al neon e fuochi artificiali per avere come premio un'armatura d'oro falsa (true story) davanti alla faccia di miss "me ne frego altamente" Isabel. Asher, sin da piccolo, era segretamente innamorato di Lady Isabel, l'imbecille, tanto da fare le peggio cretinate: per esempio, quando Sua Maestà Lady Isabel di otto-dieci anni voleva andare a cavallo, il bimbetto Asher la trasportava camminando a quattro zampe, spaccandosi le ginocchia, sbucciandosi le mani, ferendosi in mille modi, finendo così all'infermeria, pur di soddisfare la piccola fetente. Questo povero disgraziato, destinato a fare il punching ball, nel torneo viene vergognosamente preso a pedate nel sedere dall'effeminato Shun di Andromeda. Gli effeminati - tizi con facce e fattezze femminili anche se sono uomini - in tutti i fumetti giapponesi sono sempre gli esseri più potenti dell'universo, gli invincibili per eccellenza, i più forti, i più intelligenti, i più sensibili, i più acuti, i più antipatici, i più spocchiosi, insomma sono i supremi. Asher ha la sfortuna di affrontare un effeminato, che è sempre una sconfitta certa, e infatti perde squallidamente e scompare penosamente dalla storia per fare solo dei rarissimi cameo. Fine.

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    Ora, nel remake Cavalieri dello Zodiaco -Lost Canvas, che, ufficialmente, racconta la generazione dei Cavalieri prima di quelli classici dello Zodiaco, ma, in pratica, è un remake di tutta la serie. compare, insieme al protagonista Tenma di Pegaso, Yato dell'Unicorno, che stavolta ha un ruolo più importante: fa il coprotagonista per quasi metà della serie, dai, poteva andar peggio. Il protagonista Tenma e il coprotagonista Yato combattono contro Aron, la nuova...

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    Last Post by joe 7 il 7 Mar. 2018
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  2. LE COPPIE DI SAN VALENTINO

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    CARDIA, IL CAVALIERE D'ORO DELLO SCORPIONE E CALBERA, LA TAVERNIERA: UNA COPPIA ASSURDA, MA PERFETTA

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    Nel manga dei Cavalieri dello Zodiaco le coppie sono poche, stereotipate e di breve durata: Pegasus e Tisifone, Fenice e Esmeralda, Andromeda e June del Camaleonte, Sirio del Dragone e Fior di Luna (Shunrei). Quindi non ha molti spunti sentimentali. Ma nel manga spin-off Lost Canvas, che parla dei Cavalieri che hanno combattuto la guerra contro Ades prima dei Cavalieri attuali, i personaggi sono più sviluppati e sfaccettati (per quanto sia possibile in un contesto di "guerre cosmiche" e "colpi definitivi"), e si formano delle relazioni particolari: Tenma di Pegaso ha non solo una relazione con Sasha, la dea Atena, ma anche...con il suo opposto, Pandora dell'esercito di Ades. Senza contare una delle coppie per eccellenza, i due cavalieri d'argento Yato dell'Unicorno e Yuzuriha della Gru, su cui ci tornerò un giorno.

    In ogni caso, Lost Canvas, coi bellissimi disegni di Shiori Teshirogi, meno legnosi di quelli dell'autore originale Masami Kurumada (che comunque resta come sceneggiatore della storia) ha avuto un successo tale da fare un altri spin-off, stavolta tutto incentrato sui Cavalieri D'Oro, i più potenti in assoluto tra tutti i Cavalieri.

    Apro una parentesi: per chi non lo sa, Pegasus (o Seiya) dei Cavalieri dello Zodiaco e Tenma di Pegaso di Lost Canvas, anche se sono i protagonisti, sono solo dei miseri Cavalieri di Bronzo: se riescono a vincere e a fare i protagonisti, è solo perchè l'autore ha deciso così. Ma resta sempre un'assurdità di base che non mi ha mai convinto: tra un Cavaliere di Bronzo e un Cavaliere d'Oro c'è una differenza di potere immensa, tipo Totò contro Hulk, quindi non ho mai capito come facessero a vincere. Chiusa parentesi.

    Torniamo allo spin-off di Lost Canvas sui Cavalieri d'Oro: si tratta di storie autoconclusive, ciascuna incentrata su uno dei dodici Cavalieri, che hanno l'armatura dedicata alle dodici costellazoni dello zodiaco occidentale, il nostro. Il successo è stato tale che ci hanno aggiunto anche le storie del Sacerdote dei Cavalieri e di suo fratello (sul serio), in futuro ci metteranno anche quelle sugli zii, cugini e affini per allungare il brodo. In ogni caso, qui parliamo di una di queste storie, la seconda, dedicata a Cardia, il cavaliere d'oro dello Scorpione. Cardia incontra una bambina depressa al Santuario, Sasha, e, per tirarle su il morale, la porta a fare un giro, senza saper...

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    Last Post by joe 7 il 29 Mar. 2023
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  3. GOLDRAKE, GLI AUTORI: SHINGO ARAKI - 2° PARTE

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    GOLDRAKE: INTERVISTA A SHINGO ARAKI
    (effettuata da Federico Colpi e stampata su "Mangazine" n. 21, Febbraio 1993)
    La prima parte qui. Il seguito qui.

    Araki


    Come ha cominciato ad interessarsi dei manga?
    Si tratta di un amore naturale che mi sono portato dietro sin dall’infanzia. Da piccolo odiavo andare a scuola, avevo una vera e propria repulsione fisica. Quando entravo nell’edificio scolastico mi venivano tremende emicranie e gli stessi professori, esasperati, mi lasciavano andare a casa. Così potevo disegnare tutto il giorno. Disegnavo sempre e dappertutto, i muri di casa erano coperti di schizzi. In seguito, la grande occasione venne quando la rivista “Machi” mi accettò per un certo periodo come fumettista. Però mi resi subito conto, con mio grande dispiacere, che non potevo diventare un fumettista. Per quanto mi piacesse disegnare, non avevo il senso della storia e della narrazione. Per cui, quando a 26 anni, dopo essere andato a Tokyo, fui assunto dalla Mushi Production di Osamu Tezuka ne rimasi molto soddisfatto. Lì potevo disegnare storie scritte da altri, e questo mi bastava.

    Che ditta era la Mushi a quel tempo? Ha fatto, se non sbaglio, serie di altissima qualità e di grande successo, per cui non sono mai riuscito a spiegarmi bene la ragione del fallimento.
    La Mushi era la maggiore produttrice del tempo. Ci lavoravano duecento persone, quando io vi entrai e dopo pochi anni, divennero quattrocento, dimensioni impensabili anche per la Toei. A quei tempi, riuscivamo a curare anche quattro serie contemporaneamente, uno sforzo che pochi altri avrebbero potuto sostenere. La ragione del fallimento fu che tutti quei dipendenti erano a contratto e ben presto Tezuka si trovò con le tasche svuotate dagli stipendi. La Mushi dichiarò bancarotta, ma i sindacati occuparono la fabbrica e riuscirono a tenere in vita la ditta sino ad oggi. Adesso produce ancora qualcosa nei video. Tezuka, invece, con altri collaboratori, diede vita più tardi alla Tezuka Productions, attiva ancor oggi con Seisha Monogatari (La Bibbia).

    Qual’era il suo ruolo alla Mushi Production?
    In Kimba, il leone bianco (1965) lavorai come animatore e disegnatore. Così anche nella seconda serie di Kimba, in cui mi vennero affidate anche alcune regie. Così pure per l...

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    Last Post by joe 7 il 25 Jan. 2016
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