LA STORIA DELL'ALMANACCO TOPOLINO E DEGLI ALBI D'OROA volte riposto degli articoli seppelliti: questo, sull'Almanacco Topolino, l'avevo fatto nel contesto dell'analisi dei fumetti usciti nel 2021, qui.L’Almanacco Topolino nacque nel
1957: era una rivista di grande formato che ha ospitato storie italiane e straniere. Ma dietro questo albo c'è una storia lunga. Per essere precisi, una primissima versione dell'Almanacco Topolino era nata nel lontano
1936: in comune aveva solo il titolo. Si chiamava infatti "Almanacco Topolino 1937": una edizione natalizia speciale che festeggiava l'anno nuovo. Era un supplemento degli Albi dei Tre Porcellini (il numero 14 per i filologi). Nel periodo anteguerra, queste edizioni speciali natalizie uscirono ogni anno (furono cinque uscite in tutto).
Dopo la guerra, nel maggio 1946 esce una seconda serie settimanale, chiamata
Albi d'Oro, con una nuova numerazione che riparte da 1: pubblica materiale Disney e non Disney, una storia ad albo.
Il materiale non Disney era composto da personaggi americani o italiani:
Brick Bradford, Audax, Principe Valiant (qui chiamato Valentino),
Virus. In particolare, l'episodio di Brick Bradford "Il mostro d'acciaio" fu lo spunto per il giovane Sergio Bonelli per fare in futuro il suo Titan nelle storie di Zagor, mentre Virus fu il prototipo di Hellingen (si veda
qui)
Tra questi Albi d'Oro, ad ogni fine anno comparivano, a partire da Dicembre 1947, dei numeri speciali chiamati
"Almanacco Topolino", che contenevano il doppio delle pagine (e nel corso dell'anno compariva anche un
"Almanacco Estivo").
L'Almanacco Topolino Speciale e l'Almanacco Estivo degli Albi d'Oro.
A partire dal Gennaio 1953, gli Albi d'Oro divennero mensili, non più settimanali, con una numerazione da 1 a 12 per ogni nuova annualità e pubblicava soprattutto le storie di Carl Barks e di Floyd...
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