GO NAGAI SI SBAGLIA: L’UOMO NON E’ VIOLENTO PER NATURADa un’intervista a Go Nagai fatta da Gianluca di Fratta e Antonio Iannotta e pubblicata sul numero 51 di “Scuola del Fumetto”, Aprile 2007, posto qui uno stralcio:
Con “Violence Jack” ho voluto offrire una visione realistica di come sarebbe un mondo dove non esiste nessun principio morale che inibisca l’unico desiderio naturale dell’uomo, cioè l’istinto di sopravvivenza e la sete di comando e dominazione che ne derivano.Lo stesso modo di pensare è stato mostrato da Go Nagai in altri suoi manga, come
Devilman.
Devilman e Violence Jack, i manga di Nagai tra i più emblematici del suo lavoro.
Questa è una visione non solo pessimistica, ma anche sbagliata dell’uomo. Nell’uomo, infatti non c’è solo lo spirito di sopravvivenza, la sete di comando e di dominazione. Esiste anche il cercare un significato alla propria vita, il chiedersi perché si nasce, si vive, si muore: la religione risponde a queste domande ed è inestirpabile dal cuore dell’uomo. Esiste nell’uomo lo stupore di fronte alla bellezza. Esiste anche la poesia nel cuore dell’uomo. Così pure l’arte. E la riflessione. E l'amore, quello vero e non quello perverso.
Il David di Michelangelo; Platone e Aristotele, i massimi filosofi, raffigurati nella "Scuola di Atene" di Raffaello Sanzio. Sono solo alcuni esempi della grandezza e dignità dell'uomo.
Non solo Go Nagai, ma molti altri sostengono la tesi che l’essere umano sia “naturalmente violento”, ovvero che covi dentro di sé, da sempre, istinti omicidi e pulsioni distruttive e che quindi la biologia umana sia irrimediabilmente maligna. Tale argomentazione è una forma di approccio
riduzionista (cioè limitata, parziale, di parte) all’uomo: un approccio che si sforza, attraverso “argomenti scientifici” (o meglio pseudo-scientifici) di negare e ridurre l’essere umano e la sua unicità, per arrivare così a negare il Creatore, Dio. Più che un approccio, è un
progetto ideologico chiamato “riduzionismo filosofico”, parte consistente del naturalismo filosofico.
Adriano Zamperini, docente di Psicologia della violenza, di Psicologia del disagio sociale e di Relazioni interpersonali all’Università di Padova, mostra, attraverso diversi esempi storici e studi scientifici, che l’aggressività per l’uomo non è affatto qualcosa di “naturale” e fare del male a qualcuno è un atto di nostra pertinenza, non è un appannaggio di tirannici processi biochimici.
L’aggressività e la violenza sono tutte de...Read the whole post...
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