2019 - LUPIN THE FIRST - NO SPOILERRealizzata da
Takashi Yamazaki, un regista molto rispettoso di Monkey Punch (e autore del film su Doraemon),
Lupin the first è una classica, divertente storia, in cui abbiamo: da una parte la damigella da salvare, dall'altra i cattivi e Lupin in mezzo. Il regista non si azzarda a cambiare la formula vincente: Lupin con la sua faccia da schiaffi e il sorriso beffardo, Jigen il pistolero col cappello sugli occhi e la sigaretta smozzicata in bocca, Goemon il samurai che taglia tutto, Fujiko che seduce e tradisce, l'ispettore Zenigata che insegue Lupin a perdifiato. Ormai Lupin è diventato un classico: infatti è conosciuto anche da chi non è appassionato di anime.
Il 3D - un'idea accettata da Monkey Punch poco prima di lasciarci l'anno scorso - richiede qualche momento per abituarcisi. Dopo tanti film e serie ad animazione bidimensionale, vedere i volti gommosi dei personaggi, soprattutto quelli nuovi, che sembrano spuntati fuori da una storia Pixar, fa un certo effetto. Comunque, una volta che ci fai l'abitudine la storia scorre, pur coi suoi problemi, di cui parlerò tra poco. Sono particolarmente riusciti gli sfondi e i macchinari, tanto elaborati da sembrare veri.
La psicologia dei personaggi è rispettata: Lupin resta il guascone che ama le sfide, con una sua morale di base, col suo rapporto di rivalità e complicità con Zenigata, ottuso, ma tenace e leale. Jigen e Goemon fanno, appunto, Jigen e Goemon. Fujiko (troppo "bambina" qui: sembra quasi una ragazza) è sempre l'elemento estraneo che agisce per conto suo.
L'obiettivo di Lupin stavolta è il fantomatico
diario di Bresson, che dovrebbe portare alla scoperta di un enorme tesoro. Un diario che suo nonno, il famoso Arsenio Lupin primo, non era riuscito a rubare: da qui, appunto, il titolo del film. Un diario al quale è interessata anche una ragazza,
Laetitia, e un'organizzazione criminale. Qui Jigen (che ha un'inedita combinazione di barba con baffi) e Goemon non hanno molto spazio, come pure Fujiko e Zenigata. E' una storia incentrata soprattutto su Lupin e Laetitia, con qualche richiamo a Cagliostro, tipo la mitica Fiat 500 gialla, che ormai è la macchina di Lupin.
Non è una storia molto originale: i personaggi reagiscono in maniera scontata. Nonostante questo, è piacevole da seguire, grazie al suo ritmo narrativo e i vari col...
Read the whole post...
Last comments