Il blog di Joe7

  1. DIVINA COMMEDIA DI NAGAI E DI DANTE: PARADISO, CANTO 20 (prima parte)

    Tags
    Divina Commedia
    By joe 7 il 27 April 2024
    0 Comments   10 Views
    .
    PARADISO CANTO 20 - SESTO CIELO DI GIOVE: SPIRITI GIUSTI: DAVIDE, TRAIANO, EZECHIA, COSTANTINO (prima parte)
    (primo post: qui; precedente post: qui)

    392-393
    Il Sesto Cielo di Giove, descritto da Go Nagai: al posto dell'occhio dell'aquila (descritto in questo Canto) c'è l'occhio del pianeta Giove (la famosa macchia visibile sul pianeta)



    CANTO DEI BEATI; L'AQUILA RIPRENDE A PARLARE

    Dante paragona le luci dei beati che formano l'aquila alle stelle che appaiono in cielo alla sera (che è descritta da Dante come " ‘l giorno d’ogne parte si consuma"). Il Sole ("colui che tutto ‘l mondo alluma", cioè illumina) è ormai tramontato e la sua luce, dice Dante, si riflette negli astri.
    Infatti, era cosa comune nel 1300 pensare che le stelle brillassero della luce riflessa del Sole: se fino ad allora si pensava che il Sole fosse al centro dell'Universo, era normale credere che illuminasse di per sè tutte le stelle, visto che, in questa ipotesi, era l'unica luce del cosmo.
    I beati, paragonati alle stelle di Dante, non appena l'aquila (il "sole") ha smesso di parlare, aumentano il loro splendore, proprio come fanno le stelle dopo il tramonto, e intonano un canto, il cui ricordo è ormai svanito dalla memoria del poeta.

    Dante definisce l'aquila come " ‘l segno del mondo e de’ suoi duci", cioè il simbolo del mondo e dei suoi condottieri. L'ardore di carità degli spiriti beati che compongono l'aquila si manifesta nello scintillio delle loro luci. Quando smettono di cantare, Dante sente in quel momento una specie di mormorio, simile a un corso d'acqua, che scende dal monte; oppure, simile al suono della cetra che vibra; o ancora, alla zampogna, quando emette il suo soffio. L'aquila, infatti, sta riprende a parlare con questo tipo di suono, e stavolta il suono sembra uscire dal suo collo, come se fosse forato, trasformandosi poi in voce e in parole distinte.
    L'aquila, che si è trasformata nel simbolo araldico relativo, caratteristica dell'autorità imperiale, ora invita Dante a osservare con attenzione il suo occhio. Infatti, ora che ha l...

    Read the whole post...

    Last Post by joe 7 il 27 April 2024
    .
  2. DIVINA COMMEDIA DI NAGAI E DI DANTE: PARADISO, CANTO 19

    Tags
    Divina Commedia
    By joe 7 il 20 April 2024
    0 Comments   33 Views
    .
    PARADISO CANTO 19 - SESTO CIELO DI GIOVE: SPIRITI GIUSTI - IL PROBLEMA DELLA SALVEZZA
    (primo post: qui; precedente post: qui)

    AQUILA
    L'aquila composta dai beati inizia a formarsi nel Cielo di Giove, quello dei Giusti. E' il Cielo dei Re e del Giudizio: per questo si parla qui del Giudizio Finale.


    L'AQUILA - CIOE' I MOLTI IN UNO - INIZIA A PARLARE

    Nel Sesto Cielo di Giove, quello degli Spiriti Giusti, l'aquila di prima si staglia di fronte a Dante con le ali aperte: è composta da migliaia di spiriti giusti, che godono della visione divina. Ognuno di essi sembra un rubino che scintilla, colpito dai raggi del sole. Ad un tratto, tutte le anime iniziano a parlare insieme come se fossero una cosa sola. Un evento straordinario che Dante si sforza di descrivere: è come se a parlare fosse l'aquila col suo becco, dicendo "io" e "mio", anziché "noi" e "nostro". E' un'unità totale.

    Parea dinanzi a me con l’ali aperte (Appariva davanti a me, con le ali spiegate,)
    la bella image che nel dolce frui (la bella immagine (l'aquila) che, nella dolce visione di Dio)
    liete facevan l’anime conserte; (era formata dalle anime liete)

    "Frui" è "fruire": un infinito sostantivato che significa "godimento". Dal latino "frui", "godere".

    parea ciascuna rubinetto in cui (ognuna delle anime sembrava un rubino)
    raggio di sole ardesse sì acceso, (colpito da un raggio di sole, talmente splendente)
    che ne’ miei occhi rifr...

    Read the whole post...

    Last Post by joe 7 il 20 April 2024
    .
  3. DIVINA COMMEDIA DI NAGAI E DI DANTE: PARADISO, CANTO 18 (seconda parte)

    Tags
    Divina Commedia
    By joe 7 il 13 April 2024
    2 Comments   53 Views
    .
    PARADISO CANTO 18 - QUINTO CIELO DI MARTE: SPIRITI COMBATTENTI PER LA FEDE - PASSAGGIO AL SESTO CIELO DI GIOVE: SPIRITI GIUSTI (seconda parte)
    (primo post: qui; precedente post: qui)

    SAN-GIORGIO
    Curiosamente, tra gli spiriti combattenti manca San Giorgio. Veneratissimo, è patrono dell'Inghilterra e di altri Paesi.


    Siamo sempre al Quinto Cielo di Marte: Cacciaguida continua la presentazione degli Spiriti Combattenti. Prima aveva presentato Giosuè, Giuda Maccabeo, Carlo Magno e Orlando. Ora abbiamo la presentazione degli Spiriti Combattenti successivi.

    GUGLIELMO D'ORANGE E RENOARDO: LA COPPIA EROICA

    GUGLIELMO-D-ORANGE
    Guglielmo d'Orange: per rendere il personaggio, ho preso un'immagine dell'anime King Arthur.


    Dante così li presenta, tutti insieme, in una sola terzina:

    Poscia trasse Guiglielmo e Rinoardo (Poi Guglielmo d'Orange e Rinoardo)
    e ‘l duca Gottifredi la mia vista (e Goffredo di Buglione attrassero la mia vista)
    per quella croce, e Ruberto Guiscardo (lungo quella croce, e così Roberto il Guiscardo.)

    Guglielmo d'Orange era chiamato anche Guglielmo d'Aquitania o Guglielmo Fortebraccio. Era un Duca e membro della famiglia reale; fu anche consigliere di Carlo Magno e un valoroso uomo d'arme. Combattè contro i Baschi Vasconi risiedenti a Navarra (Spagna), alleati dei Mori (tra l'altro, la Navarra confina proprio col famoso passaggio di Roncisvalle, dove morì Orlando). Respinse anche i Saraceni, guidati dall'Emiro di Cordova (Spagna) Hisham I, che voleva fare la Guerra Santa contro il resto dell'Europa. La battaglia avvenne nel 793 al fiume...

    Read the whole post...

    Last Post by joe 7 il 14 April 2024
    .
  4. DIVINA COMMEDIA DI NAGAI E DI DANTE: PARADISO, CANTO 18 (prima parte)

    Tags
    Divina Commedia
    By joe 7 il 6 April 2024
    2 Comments   52 Views
    .
    PARADISO CANTO 18 - QUINTO CIELO DI MARTE: SPIRITI COMBATTENTI PER LA FEDE (prima parte)
    (primo post: qui; precedente post: qui)

    CAVALIERI-DI-MALTA
    Se Dante li avesse conosciuti, avrebbe messo tra gli Spiriti Combattenti per la Fede anche i Cavalieri di Malta, temutissimi dai musulmani. C'erano già ai tempi di Dante, ma non erano ancora famosi: lo divennero dopo, nell'assedio a Malta da parte dei Saraceni nel 1564. Con un eroismo incredibile, combattendo anche in punto di morte, i Cavalieri di Malta, guidati dal Gran Maestro Jean de La Vallette, (da cui la capitale di Malta, La Valletta, prenderà il nome) respinsero un'armata di 50.000 musulmani. Parteciparono anche alla battaglia di Lepanto del 1571. Oggi si occupano di attività assistenziali.



    CONFORTO DI BEATRICE

    Cacciaguida ora tace, dopo aver rivelato a Dante la profezia del suo esilio: e Dante medita su quello che ha sentito con aria preoccupata, pensando sia alla prova che lo attende che alla gloria del Paradiso che lo aspetta. Beatrice lo invita a non abbattersi, e a pensare che lei pregherà per Dante presso Dio, Colui che risolve tutti gli affanni e le ingiustizie:

    Già si godeva solo del suo verbo (Ormai (Cacciaguida) si beava, tutto assorto ("solo"), del proprio pensiero (della propria contemplazione)
    quello specchio beato, e io gustava (lui che ora è il santo specchio di Dio ("quello specchio beato": Cacciaguida cioè contempla e riflette Dio: dopo aver parlato a Dante, affida tutto a Dio), e io ero assorto)
    lo mio, temprando col dolce l’acerbo; (su quello che avevo udito, attenuando l'asprezza (della profezia dell'esilio: "l'acerbo") con la dolcezza (della gloria futura: "dolce")...

    Read the whole post...

    Last Post by joe 7 il 7 April 2024
    .
  5. DIVINA COMMEDIA DI NAGAI E DI DANTE: PARADISO, CANTO 17

    Tags
    Divina Commedia
    By joe 7 il 23 Mar. 2024
    0 Comments   61 Views
    .
    PARADISO CANTO 17 - QUINTO CIELO DI MARTE: SPIRITI COMBATTENTI PER LA FEDE - CACCIAGUIDA PROFETIZZA L'ESILIO A DANTE
    (primo post: qui; precedente post: qui)

    DANTE-TOMBA-2
    La tomba di Dante a Ravenna. E' posta presso la Basilica di San Francesco. E' un monumento nazionale, e attorno ad essa è stata istituita una zona di rispetto e di silenzio, chiamata "zona dantesca". Sul letto di morte, il 13-14 Settembre 1321, Dante volle essere vestito col saio francescano e scelse come luogo di sepoltura il convento dei Frati Minori. A destra della tomba c'è una colonnina di alabastro del Carso, con una ghirlanda d'argento donata dalla città di Fiume: regge un'ampolla argentea donata nel 1908 dalle città di Trieste, Trento, Gorizia e dalle provincie dell'Istria e della Dalmazia, territori a maggioranza italiana: italiani che conobbero, dopo la Seconda guerra Mondiale, la terribile deportazione comunista e l'atroce morte delle foibe. Sul soffitto arde perennemente una lampada votiva, alimentata dall'olio d'oliva dei colli toscani, offerto da Firenze ogni anno, la seconda domenica di Settembre, in memoria dell'anniversario della morte del poeta.


    DANTE CHIEDE A CACCIAGUIDA NOTIZIE SULLA SUA VITA FUTURA

    Qui Dante si paragona al mito di Fetonte: era il figlio di Apollo e Climene. Un giorno, Fetonte fu deriso dal compagno Epafo, che non credeva che lui fosse davvero figlio di Apollo. Fetonte, allora, si rivolse alla madre Climene, per avere rassicurazioni. Lei gli confermò che era davvero il figlio di Apollo, il dio che trasporta ogni giorno il Sole sul carro. In seguito, lo stesso Apollo, per confermare la sua paternità, permise al figlio Fetonte di guidare il carro del Sole per un giorno. Ma lui non riuscì a dominare i cavalli e combinò dei disastri tali che fu fulminato da Giove e cadde nel fiume Eridano, dove morì annegato. Per questo, Fetonte, come dirà Dante, è esempio di come i padri debbano essere "scarsi", cioè non condiscendenti, coi figli.

    FETONTE
    La caduta di Fetonte


    Qual ven...

    Read the whole post...

    Last Post by joe 7 il 23 Mar. 2024
    .
  6. DIVINA COMMEDIA DI NAGAI E DI DANTE: PARADISO, CANTO 16 (seconda parte)

    Tags
    Divina Commedia
    By joe 7 il 16 Mar. 2024
    2 Comments   65 Views
    .
    PARADISO CANTO 16 - QUINTO CIELO DI MARTE: SPIRITI COMBATTENTI PER LA FEDE - CACCIAGUIDA PARLA DELLA DECADENZA DI FIRENZE
    (primo post: qui; precedente post: qui)

    Cacciaguida-2
    Cacciaguida saluta con gioia Dante: in questo Canto parlano dell'amata città di Firenze, ormai rovinata.


    Cacciaguida inizia a rispondere alle domande di Dante (quando è nato, chi sono stati i suoi avi, quali erano le persone importanti a Firenze ai suoi tempi) e lo fa con una voce dolce e soave: parla però in una lingua diversa dal fiorentino moderno (cioè quello ai tempi di Dante, ovvio): un fiorentino antico.

    e come a li occhi miei si fé più bella, (e non appena ai miei occhi (la luce di Cacciaguida) diventò più bella,)
    così con voce più dolce e soave, (con voce pure più dolce e gradevole,)
    ma non con questa moderna favella, (benché non parlasse questo linguaggio moderno,)

    Dante qui vuole spiegare che Cacciaguida sta parlando in un fiorentino che non è il suo, cioè quello "moderno" del 1300 ("moderna favella"), ma piuttosto con una parlata fiorentina più antica e dunque diversa da quella dei suoi tempi, in accordo con quanto lui stesso afferma nel De Vulgari Eloquentia, circa il mutamento della lingua comunemente usata nel corso del tempo. Da notare che "volgare" qui non è detto nel nostro senso dispregiativo, ma nel senso di "lingua comune", quella detta dal "volgo", cioè dalle persone comuni, senza significati dispregiativi. Ne ho parlato qui.

    LA NASCITA DI CACCIAGUIDA

    L'avo spiega che, dal giorno dell'Annunciazione a ...

    Read the whole post...

    Last Post by joe 7 il 17 Mar. 2024
    .
  7. DIVINA COMMEDIA DI NAGAI E DI DANTE: DANTE PADRE DELL'ITALIANO

    Tags
    Divina Commedia
    By joe 7 il 9 Mar. 2024
    2 Comments   72 Views
    .
    DANTE, IL PADRE DELL'ITALIANO
    (primo post: qui; precedente post: qui)

    Dante



    Qui interrompo un momento la presentazione della Divina Commedia per chiarire meglio l'importanza di Dante e della sua opera. Prima di scrivere la Commedia, Dante fece il De Vulgari Eloquentia, "L'eloquenza del volgare". Perchè lo fece? Prima bisogna chiarire bene il termine "volgare".

    "VOLGARE": UN TERMINE DA CHIARIRE

    Dire "volgare" oggi significa dire "grossolano, rozzo". Ma questo non c'entra nulla col "volgare" a cui si riferisce Dante: il poeta infatti, con questo termine, si riferisce solo al linguaggio comune, cioè l'italiano puro e semplice.

    Ai tempi di Dante, le opere letterarie erano scritte in latino, la lingua dotta, quindi comprensibile a pochi. Dante, invece, decise di usare il volgare, o meglio l'italiano, per la sua opera, la Commedia. Allora il "volgare", o italiano, era solo la lingua comune usata per le poesie d'amore (come lo Stil Novo), o religiose, o comiche. Era considerata, come diremmo oggi "lingua da fumetto", quindi di poco conto.

    Dante, invece, voleva che il suo poema, anche se si trattava di un'opera monumentale, fosse letto, o ascoltato, dal maggior numero di persone possibile, e per questo utilizzò la lingua comune, italiana, detta allora "volgare", che tutti conoscevano e potevano capire. In questo modo, Dante dimostrò ai letterati "ciò che potea la lingua nostra": cioè, che con la lingua italiana era possibile affrontare qualsiasi argomento, esattamente come col latino.

    Quindi, la sua opera "De vulgari eloquentia", cioè "L'eloquenza della lingua volgare", suona meglio tradotta così: "L'eloquenza della lingua italiana", perchè è proprio di questo che Dante parlava. Il titolo, come si vede, è in latino, e tutta l'opera è stata scritta in latino, proprio per dimostrare ai dotti, usando la loro lingua latina, l'eloquenza dell'italiano comune, qui chiamato &...

    Read the whole post...

    Last Post by joe 7 il 10 Mar. 2024
    .
  8. DIVINA COMMEDIA DI NAGAI E DI DANTE: PARADISO, CANTO 16 (prima parte)

    Tags
    Divina Commedia
    By joe 7 il 2 Mar. 2024
    2 Comments   78 Views
    .
    PARADISO CANTO 16 - QUINTO CIELO DI MARTE: SPIRITI COMBATTENTI PER LA FEDE - CACCIAGUIDA PARLA A DANTE (prima parte)
    (primo post: qui; precedente post: qui)

    Nobilt
    Qui Dante parla della nobiltà e di altri argomenti, prima di entrare nel vivo del Canto. Immagine presa qui.


    NOBILTA'

    Dante inizia il Canto rivolgendosi direttamente alla nobiltà come concetto, chiamandola "nobiltà di sangue". Infatti, ci sono diversi tipi di nobiltà, in genere tre: la prima è la nobiltà di sangue, che è la più nota. Ovviamente è quella di chi proviene da una famiglia nobile, cioè dichiarata tale per investitura del Re (e la nobiltà di Dante è proprio quella di sangue, visto che il suo avo Cacciaguida fu nominato Cavaliere, cioè Nobile, da Re Corrado III). E' da ricordare che solo i Re possono dare l'onore della nobiltà alle persone: se oggi ci sono pochi nobili, è perchè ci sono pochi Re.

    Poi c'è la nobiltà di spada, che è derivata dai Cavalieri nominati nobili dal Re e con una tradizione all'uso delle armi: cioè una stirpe di combattenti. Non è il caso di Dante, anche se lui ha combattuto in varie battaglie: ma l'uso delle armi non faceva parte della tradizione degli Alighieri. Comunque la distinzione tra nobiltà di sangue e di spada non è netta: sono comunque nobiltà che provenivano dalle casate più antiche.

    Infine, c'è una nobiltà più recente, dei tempi di Dante, chiamata nobiltà di toga: si tratta di quelle famiglie che avevano raggiunto la nobiltà grazie al servizio prestato al Re. Chiaramente, tutte e tre queste nobiltà venivano concesse solo dal Re.

    Dante, parlando della nobiltà di sangue, dice che è ben poca cosa: tuttavia, sulla Terra, dove l'uomo è debole e attratto dai beni terreni, è tenuta in grande considerazione. E di questo, dice il poeta, io non me ne dovrò stupire: infatti, proprio qui, in Paradiso, dove ora l'uomo è attratto solo d...

    Read the whole post...

    Last Post by joe 7 il 3 Mar. 2024
    .
  9. DIVINA COMMEDIA DI NAGAI E DI DANTE: PARADISO, CANTO 15 (seconda parte)

    Tags
    Divina Commedia
    By joe 7 il 24 Feb. 2024
    4 Comments   84 Views
    .
    PARADISO CANTO 15 - QUINTO CIELO DI MARTE: SPIRITI COMBATTENTI PER LA FEDE - L'AVO CACCIAGUIDA (seconda parte)
    (primo post: qui; precedente post: qui)

    Dante-1
    Il Cielo di Marte dei Combattenti per la fede, dalla Divina Commedia di Nagai.



    CACCIAGUIDA INVITA DANTE A PARLARE

    Quando Cacciaguida - che Dante non ha ancora riconosciuto - nella prima parte di questo Canto ha finito di dire la sua terzina in latino, Dante, sorpreso per le parole dello spirito, si volta verso Beatrice e rimane doppiamente stupefatto: sia per quello che ha detto Cacciaguida nel salutarlo, che per l'ardente bellezza degli occhi della donna, che contengono un sorriso tale da far sprofondare nella beatitudine il poeta.

    Cacciaguida riprende a parlare: ma l'ardore della sua carità, della sua gioia e della sua felicità nel vedere in Paradiso il suo discendente Dante gli fa dire delle cose talmente profonde che Dante non può capire, perchè si tratta di concetti che vanno oltre l'umano. Quando Cacciaguida ha finito di esprimere la sua grande gioia, in quel momento scende al limite della nostra ragione umana e, per prima cosa, loda Dio per quello che vede: "Benedetto sia tu, o Dio uno e trino, che sei tanto cortese verso il mio discendente!" (da notare l'ennesimo richiamo alla Trinità):

    la prima cosa che per me s’intese,
    «Benedetto sia tu», fu, «trino e uno,
    che nel mio seme se’ tanto cortese!».

    Poi Cacciaguida si rivolge a Dante, dicendogli: "Tu, o figlio (cioè "discendente"), hai finalmente esaudito, in questa luce divina in cui ti parlo, il gradito e lontano desiderio che avevo espresso (cioè quello di vederti), leggendo dal gran volume (cioè dalla mente divina), dove ogni cosa è immutabile; e hai esaudito questo mio desiderio, grazie a Beatrice, che ti ha dato le ali per questo alto volo (cioè, ti ha condotto fin qui):

    E seguì: «Grato e lontano digiuno, (e seguì: "(Il mio) gradito ...

    Read the whole post...

    Last Post by joe 7 il 25 Feb. 2024
    .
  10. DIVINA COMMEDIA DI NAGAI E DI DANTE: PARADISO, CANTO 15 (prima parte)

    Tags
    Divina Commedia
    By joe 7 il 17 Feb. 2024
    2 Comments   71 Views
    .
    PARADISO CANTO 15 - QUINTO CIELO DI MARTE: SPIRITI COMBATTENTI PER LA FEDE - L'AVO CACCIAGUIDA (prima parte)
    (primo post: qui; precedente post: qui)

    Cacciaguida
    Dante, con Beatrice, incontra l'avo Cacciaguida tra gli Spiriti Combattenti: infatti morì combattendo da Crociato contro i Musulmani in Terrasanta.


    SILENZIO DEI BEATI E APPARIZIONE DI CACCIAGUIDA

    Dante descrive il silenzio degli spiriti combattenti, che, dopo il loro canto, detto "dolce lira", tacciono per permettergli di parlare:

    Benigna volontade in che si liqua (La volontà di fare il bene ("benigna"), in cui si manifesta ("liqua", da "liquare", "manifestarsi")
    sempre l’amor che drittamente spira, (sempre l'amore ben diretto,)
    come cupidità fa ne la iniqua, (così come la cupidigia si manifesta nella volontà malvagia,)

    silenzio puose a quella dolce lira, (fece stare in silenzio quel dolce canto)
    e fece quietar le sante corde (e fece acquietare le sante corde)
    che la destra del cielo allenta e tira. (che la mano di Dio allenta e tira (cioè: i beati interruppero il canto).

    Infatti, gli spiriti combattenti, presenti nella grandiosa immagine della croce descritta da Dante nel precedente canto, mettono fine alla loro musica melodiosa, spinti dalla volontà di fare il bene e quindi consentire a Dante di esporre i suoi desideri. E Dante osserva che non ha senso pensare che i santi non ascoltino...

    Read the whole post...

    Last Post by joe 7 il 18 Feb. 2024
    .
 
copyright © Joe7, 2013 – 2024, All Rights Reserved. I contenuti presenti su Joe7 blog, dei quali è autore il proprietario del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all'autore stesso. E’ vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma. E’ vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore. Questo blog è una pagina Web personale, amatoriale e senza fini di lucro. Non rappresenta una testata giornalistica in quanto aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Ai sensi e agli effetti dell’art. 70, Legge n. 633/41 (Legge sul Diritto d’Autore) e successive modifiche, i presenti articoli, di carattere amatoriale e privi di qualsiasi intento di lucro, sono pubblicati al solo scopo di critica e discussione. Non si intende violare in alcun modo i diritti di copyright degli aventi diritto. Le immagini presenti nel sito sono di proprietà degli aventi diritto e sono state qui raccolte a puro scopo divulgativo. E’ fatto pertanto divieto a qualunque soggetto di utilizzare, totalmente o parzialmente, il contenuto del presente articolo per scopi contrari alla legge e in violazione dei diritti di copyright degli aventi diritto. Qualora la pubblicazione di testi o immagini inseriti nel blog violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via e-mail ([email protected]) e saranno immediatamente rimossi.