INFERNO, CANTO 25 - OTTAVO CERCHIO O MALEBOLGE - SETTIMA BOLGIA: CINQUE LADRI(primo post: qui; precedente post: qui)
I ladri passano da serpenti in uomini, e da uomini in serpenti, in continuazione.
GESTO SACRILEGO E BESTEMMIA DI VANNI FUCCISiamo ancora all'
Ottavo Cerchio, quello dei
Fraudolenti, diviso in dieci Bolge. Nel Canto precedente, Dante e Virgilio erano arrivati alla
Settima Bolgia, quella dei
Ladri, dove avevano sentito la tetra profezia del dannato Vanni Fucci, di Pistoia. Terminata la sua profezia, il dannato solleva le mani in un gesto scurrile e pronuncia una bestemmia contro Dio. In quel momento, un serpente gli si avvolge intorno al collo e lo strozza; un altro serpente gli lega le braccia in modo da impedirgli da ora in avanti qualunque movimento. Dante prorompe in una violenta invettiva contro Pistoia, patria del ladro, che dovrebbe incenerirsi, visto che ha dato i natali al dannato più superbo che il poeta abbia mai visto all'Inferno, persino più di
Capaneo. Vanni Fucci scappa via, coi serpenti attaccati a sè, mentre si avvicina un enorme centauro pieno d'ira, che urla
"Dov'è quell'empio?" e insegue il Fucci con l'intenzione di punirlo. Il centauro ha sulla groppa un'incredibile quantità di serpenti, mentre sulle spalle ha un drago che erutta fuoco. Virgilio spiega a Dante che si tratta del centauro
Caco1, che commise rapine e omicidi presso l'Aventino. Non è insieme ai suoi fratelli centauri (quelli incontrati al
Flegetonte), per via del furto che compì ai danni di Ercole, che lo uccise a colpi di clava.
LA BESTEMMIA DEL PUGNO CHIUSO...
Read the whole post...
Last comments