Il blog di Joe7

  1. I CINQUANT'ANNI DELLA STORIA DEL WEST - 2

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    Storia del West
    By joe 7 il 8 June 2017
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    LA STORIA DEL WEST COMPIE CINQUANT'ANNI - PARTE 2: LA TRAMA
    Qui la prima parte.

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    I membri principali della famiglia Mac Donald. Da sinistra a destra, Pat, il patriarca, Bill Adams, il figliastro, e i figli Ben e Brett. Disegno di Gino D'Antonio.



    La Storia del West non ha un personaggio principale: il filo conduttore è la storia della famiglia dei MacDonald, che, attraverso le sue generazioni, fa esperienza dei primi novant'anni dell'epopea americana (1804-1894). La storia inizia con l'arrivo in America del capostipite della famiglia, l'irlandese Brett MacDonald, un ragazzo pieno di sogni e con un'innata capacità di disegnare: viene assunto come cartografo da Lewis e Clark (realmente esistiti), coi quali Brett parteciperà alla famosa prima esplorazione nel Lontano Ovest, in cui si cercava di definire quelle immense e nuove regioni appena possedute dagli Stati Uniti, che, successivamente, saranno chiamati Far West. Laggiù Brett conoscerà una ragazza indiana, Sicaweja, che, oltre a diventare una preziosa guida per gli esploratori, diventerà la compagna inseparabile di Brett. Alla fine il ragazzo sposerà Sicaweja e dalla loro unione nascerà Pat Mac Donald (Ep1: "Verso l'ignoto").

    OK_Brett_e_Sicaweja
    I due progenitori della famiglia Macdonald: l'indiana Sicaweja e Brett Mac Donald


    Il figlio Pat crescerà irrequieto e entrerà nel corpo dei rangers. Durante l'assedio ad Alamo (storico), Brett e Sicaweja saranno tra le vittime e Pat resterà solo al mondo, ma attaccato alla terra che i suoi genitori gli hanno lasciato in eredità: la terra dei Mac Donald (Ep5: "Alamo").

    OK_Brett_e_Sicaweja_Alamo
    L'ultima apparizione di Brett e Sicaweja nel forte di Alamo.


    Pat affida la terra a Manuel, un messicano amico del padre, continuando la sua attività di ranger e facendo la conoscenza di nuovi amici, in particolare il sanguigno scozzese Mac, che invoca San Crispino in ogni difficoltà o quando perde la pazienza (praticamente sempre) (Ep7: "Soldati di ventura"). Conoscerà anche un amore tragico con la capobanda dei comancheros, Regina Duarte (Ep6: "Comancheros!").
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    Last Post by joe 7 il 8 June 2017
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  2. I CINQUANT'ANNI DELLA STORIA DEL WEST - 1

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    Storia del West
    By joe 7 il 19 April 2017
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    LA STORIA DEL WEST COMPIE CINQUANT'ANNI - PARTE 1

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    Il primo numero della "Collana Rodeo", che fu anche il primo numero della Storia del West


    La Storia del West è un fumetto western ideato da Gino D'Antonio e, inizialmente, da Renzo Calegari. Ma, oltre a D'Antonio (sceneggiatore e disegnatore), furono soprattutto i disegnatori Renato Polese e Sergio Tarquinio le colonne portanti della serie. Ma la Storia del West aveva una particolarità che lo rendeva differente dalle altre storie western tipo Tex, il Piccolo Sceriffo e simili. Infatti, racconta la storia vera del west, dal periodo che va dal 1803, l'anno della spedizione di Lewis e Clark, che esplorarono per la prima volta il Lontano Ovest, al 1890, l'anno del massacro di Wounded Knee, che fu l'ultimo sterminio indiano della storia. Il personaggio, inoltre, non era uno solo - non avrebbe mai potuto attraversare novant'anni di storia - ma una famiglia di origine irlandese-scozzese, i Mac Donald. Praticamente è la stessa idea del telefilm "Alla conquista del west", trasmessa nel 1977, dieci anni dopo la prima uscita della Storia del West. Anche lì si trattava delle vicissitudini di una famiglia, i Macahan, anche se la storia iniziava a partire dagli eventi della guerra di secessione.

    Alla_conquista_del_west
    I protagonisti del telefilm "Alla conquista del West"



    COME NACQUE L'IDEA

    L'idea iniziale era di D'Antonio e Calegari, che, durante il loro lavoro su fumetti di guerra della casa editrice D'Amy, pensarono di fare una storia vera del west, vista la grande superficialità che c'era sull'argomento nei fumetti di allora. Presentarono l'idea a Sergio Bonelli, che gestiva la Bonelli Editore, chiamata allora Edizioni Araldo. Avrebbe dovuto essere un settimanale con un formato da 17,5x24 cm, più grande di quello bonelliano (i fumetti Bonelli hanno il formato da 16x21 cm), simile a quello degli "Albi d'oro" che c'erano a quei tempi. Inoltre, avrebbe dovuto essere spillato (cioè fissato con due ganci) come gli Albi d'oro, mentre il formato Bonelli era brossurato (pagine tenute insieme con la colla). Le pagine previste erano 36: 24 pagine circa avrebbero dovuto conte...

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    Last Post by joe 7 il 25 April 2023
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