28 - LA FABBRICA DEL NONNO(primo articolo: qui; precedente episodio: qui)RIASSUNTOSiamo verso la fine dell'800: dopo la morte del padre in Bosnia, Peline Pandavoine e sua madre decidono di raggiungere il nonno di Peline a Maraucourt, in Francia. Viaggiano in un carro coperto, trainato dall'asino Palikare e con loro c'è il cane Barone. Dopo diverse avventure raggiungono Parigi: ma la madre di Peline, già provata da tempo, si ammala e muore. Prima di morire, la madre dà a Peline il documento che attesta che lei è la vera nipote di Vulfran Pandavoine, il nonno di Peline. Dopo un lungo viaggio, arriva finalmente a Maraucourt, dove vede per la prima volta il nonno, che è padrone di una fabbrica tessile ed è cieco. Peline usa il falso nome di Aurelie, per sicurezza: il nonno potrebbe non accoglierla come sia vera nipote. Fa amicizia con una ragazza del paese, Rosalie, che lavora anche lei in fabbrica: l'indomani, Peline andrà con lei in fabbrica a farsi assumere. (NOTA: i dialoghi sono riassuntivi, non completi)STORIALa gente di Maraucourt si sveglia e va in fabbrica alla 5,45, il momento in cui suonano le sirene. Peline e Rosalie escono per andare al cotonificio.
"Barone, tu resta qui" dice Peline al cane, che rimane nell'osteria di Rosalie.
"E' un cane intelligente" osserva l'amica di Peline.
"Capisce tutto quello che gli dico" conferma lei.
Mentre si avvicinano ai cancelli della fabbrica insieme agli operai, Peline nota un uomo con gli occhiali, fermo davanti all'entrata.
"E'
Toluel, il signor direttore" spiega Rosalie "Tutte le mattine aspetta l'arrivo del signor Pandavoine."
"Sembra un pò arcigno" nota Peline.
"Con gli operai, sì."
Rosalie si avvicina a Toluel e gli dice, mostrando Peline:
"Signor Toluel, questa ragazza vorrebbe lavorare."
&...
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