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  1. PELINE STORY - EPISODIO 34: "UN GIORNO INDIMENTICABILE"

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    Peline Story
    By joe 7 il 28 Feb. 2024
     
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    34 - UN GIORNO INDIMENTICABILE
    (primo articolo: qui; precedente episodio: qui)

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    RIASSUNTO

    Siamo verso la fine dell'800: dopo la morte del padre in Bosnia, Peline Pandavoine e sua madre decidono di raggiungere il nonno di Peline a Maraucourt, in Francia. Viaggiano in un carro coperto, trainato dall'asino Palikare e con loro c'è il cane Barone. Dopo diverse avventure, raggiungono Parigi: ma la madre di Peline si ammala e muore. Prima di morire, la madre dà a Peline il documento che attesta che lei è la vera nipote di Vulfran Pandavoine, il nonno di Peline. Dopo un lungo viaggio, Peline arriva finalmente a Maraucourt, dove vede per la prima volta il nonno, che è padrone di una fabbrica tessile ed è cieco. Peline si presenta agli altri col falso nome di Aurelie, per sicurezza: è difficile che il nonno la accolga, visto che non aveva approvato il matrimonio tra suo figlio e la madre di Peline. Fa amicizia con una ragazza del paese, Rosalie, che lavora anche lei in fabbrica. Peline riesce a farsi assumere e anche a parlare con Vulfran Pandavoine: facendosi passare sempre per Aurelie, gli suggerisce di farsi curare gli occhi. Pandavoine ne è sorpreso e dice al suo sottoposto Toluel di assumerla. Peline scopre un rifugio per la caccia che è abbandonato e decide di usarlo come casa. Ma la situazione è solo provvisoria: tra poco arriverà l'inverno, e Peline non potrà restare lì. L'ingegner Fabry, che lavora in fabbrica, sospetta qualcosa su Peline e vorrebbe aiutarla. Invece il signor Theodore, il nipote di Pandavoine, attende che il nonno muoia per avere tutta la sua eredità, compresa la fabbrica. (NOTA: i dialoghi sono riassuntivi, non completi)

    STORIA

    In fabbrica, il lavoro riprende e Peline ricomincia ad usare il carrello. Ormai sono passati due mesi da quando è arrivata a Maraucourt e da quando lavora alla fabbrica. Jean, una donna che lavora in fabbrica, nota che, da quando c'è Aurelie lei lavora più speditamente: i carrelli si svuotano e si riempiono molto più in fretta. Peline ormai sa far andare il carrello con una mano sola e si lascia anche trascinare sulle rotaie, salendo sul carrello.

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    Barone è davanti al cancello ed entra in fabbrica. Onix, il capomastro, sta contando le balle di cotone e vede il cane, ma non ci fa caso. Però, ad un certo punto, Barone fa la pipì su una delle balle di cotone: il capomastro, allora, si arrabbia e lo insegue. Barone fugge e raggiunge Peline: lei capisce che il suo cane si è messo in un guaio e lo nasconde sotto una scatola. Arriva il capomastro e lo cerca, ma Barone fa muovere la scatola: Onix lo nota e lo insegue, e così pure gli altri della fabbrica: alla fine Barone viene buttato fuori.
    "E se ci provi ancora a venire qui ci faccio le pantofole con la tua pelle, cagnaccio!" gli grida Onix.

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    Rosalie dice a Peline che Toluel, il sovrintendente e braccio destro di Pandavoine, le vuole parlare.
    "Cielo, spero che non sia per via di Barone!" pensa lei.

    Nel frattempo, il conducente di Pandavoine, Guillaume, si confida con Toluel, dicendogli i risultati del suo spionaggio:
    "Oggi il signor Pandavoine ha ricevuto delle lettere in inglese."
    "Ah. Ne sai qualcosa? Da dove vengono?"
    "Non si sa. Ci sono problemi di traduttori, come lei sa. Comunque, ieri il signor Pandavoine ha avuto bisogno delle cure per andare a dormire."
    "Capisco. Sta arrivando quell'operaia che ho chiamato, esci da quella porta e aspettala."
    "Va bene."
    Guillaume se ne va, mentre Peline entra.

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    "Mi ha chiamato, signor Toluel?"
    "Sì. Ho saputo da Fabry che tu conosci l'inglese. E' vero? Bada, mentire non ti servirebbe a niente!"
    "Sì, conosco l'inglese, mia madre era inglese..."
    "Bene, devi partire subito. Guillaume, preparati!" grida alla finestra.
    Peline non capisce quello che sta succedendo e, pensando che abbia a che fare col suo cane, dice a Toluel:
    "Signore, mi dispiace per quello che è successo, Barone non è cattivo..."
    "E chi sarebbe questo Barone?" chiede sorpreso Toluel.
    "E' il mio cane. Vede..."
    "Un cane che si chiama Barone? Ma che stai dicendo? Non dire stupidaggini, devi andare subito a Saint-Pepoy, vai da Guillaume, lì ti aspetta il signor Pandavoine!"
    Peline è sorpresa e felice: va a trovare il nonno.
    "Il signor Pandavoine?"
    "Sì. Devi fare da interprete per gli ingegneri meccanici inglesi che hanno portato le loro macchine."

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    Nel frattempo, Pandavoine striglia il direttore dello stabilimento di Saint-Pepoy:
    "Benoix, con questo sono quattro giorni di ritardo. Eppure avevi detto che avevi un buon interprete. Volevi ingannarmi?"
    "No, assolutamente, signor Pandavoine" dice l'altro, sudando freddo "Ero sicuro che saremmo riusciti a capire..."
    "Benoix, non dica sciocchezze."
    Sentono bussare ed entra Guillaume:
    "Ho portato l'interprete" e fa entrare Peline.
    Pandavoine le chiede: "Tu conosci l'inglese?"
    "Mia madre era di lingua inglese, signore."
    "Ma tu lo parli correttamente o no? Lo capisci o no?"
    "Bè, io parlo l'inglese di tutti i giorni, non ho delle specializzazioni..."
    "Va bene, ci dobbiamo muovere lo stesso."

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    Nella fabbrica, gli ingegneri inglesi cercano invano di spiegare ai dipendenti di Pandavoine che devono abbattere le fondamenta della fabbrica e rinforzarle, se no non potranno sostenere le nuove macchine. Ma l'interprete designato travisa tutto e dice ai dipendenti che "hanno detto che devono abbattere tutta la fabbrica", sconcertandoli.

    In quel momento, arrivano Peline e il signor Pandavoine: la ragazza si presenta agli ingegneri inglesi, parlando con la loro lingua, e loro ne sono sollevati:
    "Ah, parlate l'inglese. Meno male!"
    Spiegano la situazione a Peline, che capisce subito e dice agli ingegneri francesi che vorrebbero solo abbattere il pavimento e rinforzarlo, non la fabbrica. Gli altri ne sono sollevati.

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    Poi Peline continua la traduzione e i problemi si risolvono rapidamente. Pandavoine dice all'improvviso a Peline:
    "Tu sei quella ragazza, Aurelie. Sei quella degli occhi." (nell'incontro precedente, Peline/Aurelie aveva suggerito a Pandavoine di curarsi gli occhi per recuperare la vista)
    "E' vero. Ha riconosciuto la mia voce?"
    "Non dimentico mai una voce. Continua a fare l'interprete."
    "Sì" e Peline torna tra gli ingegneri, traducendo.

    Pandavoine dice a Benoix:
    "Assumete quella ragazza come traduttrice. Con stipendio."
    Benoix è sorpreso: si tratta solo di una ragazzina. Ma non osa dir niente: mai contraddire il signor Pandavoine.

    Alla fine, Peline torna a Maraucourt in carrozza con Guillaume, il cocchiere, che si complimenta con lei.
    "Non c'è niente da complimentare" obietta Peline "Parlo l'inglese da quando sono nata. Chiunque nelle mie condizioni avrebbe potuto farlo."
    Alla fine, Peline torna a casa: mentre Barone insegue i paperi attorno al prato, prepara la cena.

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    DOCUMENTAZIONE

    Queste scene sono tipiche delle fabbriche tessili di quei tempi di fine '800, coi macchinari di allora. Come si vede, molte delle lavoratici sono donne: infatti spesso era così, e lo è anche adesso.

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    SCENE AGGIUNTE COI SOTTOTITOLI

    Nel DVD della Yamato Video, sono state aggiunte delle scene che erano state tagliate nella prima trasmissione italiana in TV: le hanno messe con la lingua giapponese originale e coi sottotitoli in italiano. E' strano che abbiano tagliato quelle scene: non erano importanti, ma non c'era nemmeno motivo di tagliarle. Forse a quei tempi avevano un minutaggio limitato e hanno dovuto fare dei piccoli tagli per starci dentro.

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    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 6/3/2024, 17:10
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