30 ANNI FA: L'ARRIVO DEI MANGA IN ITALIA CON MANGAZINE
Tutti i cinque numeri di Mangazine e i Kappa Boys: immagine presa dal sito facebook di Kappalab
Siamo nell'autunno del 1989, trent'anni fa, e non si leggeva nessun manga a quei tempi. Gli unici che furono pubblicati fino ad allora erano quelli pionieristici, ricolorati, ribaltati e rimaneggiati del
Grande Mazinga e di Candy Candy della Fabbri (anni 1979- primi anni '80), insieme a pochi altri, come lo "Speciale manga" di Eureka. Gli unici fumetti che si potevano leggere allora erano - in generale - solo quelli della Bonelli e dei supereroi Marvel, che avevano riaperto i battenti in Italia da poco tempo, grazie alla Labor Comics e poi alla Star Comics. Il boom dei cartoni animati giapponesi da Goldrake in poi si era spento e venivano trasmessi in sordina solo sulle TV private.
Fu allora che, a Bologna, quattro appassionati di manga e anime - Andrea Baricordi, Massimiliano De Giovanni, Andrea Pietroni e Barbara Rossi, in futuro conosciuti come i
Kappa Boys - vollero cercare di capire se c'erano ancora delle persone appassionate di queste cose come loro. In assenza di internet e altre vie di comunicazione digitale (a quei tempi non c'erano neanche i telefonini), fecero allora una fanzine, chiamata
Mangazine: cioè "fanzine dei manga" (e degli anime). Fu pubblicata dalla Hobby Fumetto
1 in modo aperiodico e furono solo cinque numeri in tutto: ma provocò un'esplosione. Il successo della fanzine divenne incredibile. La tiratura del numero 1 (cinquecento copie, distribuite in fumetterie come l'Alessandro Distribuzioni e la Borsa del Fumetto) fu esaurita in pochi giorni. Il primo numero conteneva un servizio su Lupin di Monkey Punch, altri articoli e un capitolo del manga di Occhi di gatto (la prima edizione italiana in assoluto del manga). Fu la prima volta che si potevano leggere informazioni di prima mano su quei prodotti giapponesi così lontani e conosciuti solo per sentito dire. La fanzine fu ristampata subito, seguita poi da altri quattro numeri nell'arco di due anni (si pubblicò anche un episodio di Ranma 1/2, e anche quella fu la sua prima pubblicazione in Italia). Successivamente, i Kappa Boys entrarono in contatto con la
Granata Press 2, favorevolmente colpita dal successo della loro fan...
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