TU SCENDI DALLE STELLETu scendi dalle stelle,
o Re del cielo,
e vieni in una grotta
al freddo e al gelo.
O Bambino mio divino,
io Ti vedo qui a tremar.
O Dio mio beato,
ah quanto Ti costò
l'avermi amato!
A Te che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e fuoco,
o mio Signore.
Caro Eletto, Pargoletto,
Quanto questa tua povertà più m'innamora,
giacchè ti fece amor povero ancora
giacchè ti fece amor povero ancora!Natale sta arrivando, ed è una festa di gioia, sia per i cristiani che per i non cristiani: Gesù è venuto per tutti! Davanti ad una canzone simile, chi può offendersi? Anche i non credenti, anche gli atei, anche chi professa altre religioni, anche chi ce l'ha a morte con la Chiesa per la sua corruzione si commuove profondamente quando scopre di avere un figlio, o una figlia. Di essere diventato padre, o madre. La gioia che traspira da questo canto vibra anche nel cuore del nuovo padre o della nuova madre: chi mai si può offendere davanti alla festa di un Bambino che nasce? Per i cristiani quel Bambino è Dio, per gli altri no, ma in tutti i casi è un bimbo che nasce, e nessuno si offende mai per la venuta di un nuovo bambino, o di una nuova bambina, al mondo: da quel momento il mondo è più ricco di prima. Chi si può offendere per il Natale, che significa nascita?
Ma questo comportamento non è una novità: a Betlemme nessuno aveva nè spazio, nè tempo, nè voglia per accogliere Giuseppe e Maria che stava aspettando il Bambino. Esattamente come oggi nelle scuole, negli ospedali, negli edifici pubblici dove dicono che non c'è posto per il Presepe perchè potrebbe urtare la sensibilità dei non credenti. E non si può dire una canzone come questa perchè qualcuno potrebbe rimanere offeso.
Al suo posto, tristi feste di passaggio dall'Autunno all'Inverno, retorici richiami al Dio massonico di pura luce intellettuale che non è mai stato bambino e resta pura idea senza riscaldare mai nessuno. Soprattutto, fare delle feste vuote che non richiamano un vero impegno ad amare, che rimandano ad un triste richiamo ad astratti Valori con la maiuscola, che non sanno nulla della carne vera, viva e palpitante di un vero bambino in carne ed ossa. E così anche oggi, come allora, il Bambino, coi suoi genitori, è gettato al "freddo e al gelo" fuori da lì, perchè disturba. E, oggi come allora, nasce in una stalla, lontano dal centro di Betlemme, dove accadono cose ben più importanti della banale nascita di un marmocchio. Cose così importanti che adesso, ...
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