LA FESTA DEL PAPA': I PADRI NEL FUMETTOOggi è
19 Marzo, la festa di
San Giuseppe, il "papà" per eccellenza: quindi è anche la festa dei padri.
Spesso, nel mondo dei fumetti, ma non solo, il
padre è la figura più bistrattata da tutti. Nel mondo giapponese spesso si trasforma in un macellaio sanguinario come il
Capitano Dan del
Danguard; o in un'entità ossessionante come il
Professor Shiba di
Jeeg Robot; o è un personaggio egoista e menefreghista che allena il figlio e basta, come
Genba Saotome, il padre di
Ranma; o è una vera e propria bestia che impone il tipo di sesso come il padre di
Ryunosuke in
Lamù. Queste sono delle caratteristiche negative che vengono enfatizzate, dando un'immagine caricaturale e malvagia dei padri. Ma anche nei fumetti americani non è che i padri siano messi meglio: il padre di Bruce Banner/
Hulk, era un pazzo violento che lo picchiava; il padre di
Capitan America era un ubriacone; il padre di
Daimon Hellstrom è il diavolo (letteralmente); il padre di
Shang-Chi è il malvagio Fu Manchu; il padre di
Thor, Odino, salvo eccezioni, spesso è in conflitto col figlio;
Ciclope è un padre che ha abbandonato il figlio e la moglie; in moltissimi casi i genitori non sono nemmeno citati. Nei fumetti italiani,
Zagor è in conflitto col padre defunto perchè aveva fatto una strage di indiani;
Mister No pure, anche se per altri motivi. Nei film, la faccenda del padre malvagio
Darth Vader è un classico. Non parliamo poi delle barzellette o delle situazioni umoristiche dove il padre è visto come un poveretto che non capisce niente. Questa e' purtroppo una triste eredità del '68 che ci portiamo dietro, che vuole la morte di ogni autorità vista come simbolo di oppressione e di cui il padre ne è visto come un simbolo. Curiosamente, non si parla mai o quasi di madri malvagie: eppure esistono.
Eppure il padre è la
guida,
l'appoggio, la
sicurezza per il figlio: è la
roccia, il
modello,
la persona più forte del mondo che lo protegge dai pericoli e gli dà consiglio. Pur con i difetti che può avere, un padre è necessario e insostituibile. Nessuno può sostituire il padre, nemmeno lo Stato o la Società. Quando Don Camillo va a trovare Peppone che è gravemente malato, e pensa di poter morire, dice al prete che gli dispiace di lasciare i suoi figli, proprio ora che hanno più bisogno di lui.
"Di che ti preoccupi, compagno? Penserà a loro il partito" commenta Don Camillo.
"Per i figli è meglio i...
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