Il blog di Joe7

  1. IL GRANDE MAZINGA DI OTA DELLA FABBRI - 1

     
    18 Comments   1,294 Views
    .
    GRANDE MAZINGA: IL MANGA DI GOSAKU OTA IN ITALIA - PRIMA EDIZIONE (prima parte)

    image


    Il manga "Grande Mazinga" di Gosaku Ota approfondisce molto il carattere e il contesto dei personaggi della serie ed è autonomo dalle vicende dell'anime. Ha anche il primato di essere stato il primo manga in assoluto pubblicato in Italia. Uscì nel periodo 1979-80 per opera della Fabbri Editore, in pieno boom dei cartoni giapponesi. Durò solo 25 numeri (che comunque corrispondevano a tutta la serie di Ota sul Grande Mazinga). Aveva un'edizione ribaltata (cioè con la lettura occidentale da destra a sinistra) e colorata (un pò alla buona, comunque). Inoltre, aveva diversi tagli e vari ingrandimenti di vignette e scene. I tagli non furono gravi, tranne quello del finale, completamente modificato. Successivamente, sull'onda del successo della pubblicazione, la Fabbri avrebbe pubblicato Candy Candy e dentro questa collana, altre serie shojo (cioè per ragazze) come comprimari del fumetto di Candy (ricordiamo, tra l'altro, Lady Oscar, con una traduzione assurda, e l'ottimo Via col Vento di Mutsumi Tsugumo (o Tsukumo), purtroppo interrotto bruscamente). Candy Candy riscosse un enorme successo, assai superiore a quello di Mazinga, e durò diversi anni, aggiungendo storie di Candy Candy realizzate da italiani (soprattutto lo Staff di If).

    via-col-vento-28
    Una tavola di Via col Vento di Tsugumo


    Successivamente, la serie di Ota fu pubblicata dalla defunta Granata Press nella collana "Manga Classic" dal n. 12 al n. 18. 7 numeri in tutto, lettura occidentale, pagine in bianco e nero, nessun taglio. Poi fu pubblicata anche dalla D/Books (4 numeri, lettura orientale, bianco e nero, con alcune pagine a colori. Le copertine furono realizzate da Kazuhiro Ochi. Qui il Grande Mazinga è chiamato Grande Mazinger. Magari un giorno ne parlerò. Qui presento solo la prima edizione italiana, quella della Fabbri.

    EPISODIO 1: ARRIVA IL GRANDE MAZINGA!

    E’ l’episodio di presentazione. I protagonisti vengono mostrati uno dopo l’altro: per primi i Mikenes, poi il Grande Mazinga e i personaggi della Fortezza della Scienza, infine Boss e compagni.
    Grazie a uno stratagemma del Ministro Argos e del Duca Gorgon, usando Shiro come esca riescono a scoprire la base del Mazinga, cioè la Fortezza della Scienza. Dopo uno scontro difficile e quasi confusionario contro i Mostri Guerrieri e Mikeros, alla fine la squadra di Mazinga, nonostante l'"aiuto" di Boss Robot, vince. Però la storia si conclude in modo drammatico, con l’omicidio, quasi a sangue freddo, di una spia per opera di Tetsuya. In questo modo, si rende palpabile la spietatezza della guerra in corso. L'episodio si richiama all'ep3 dell'anime, in cui lo sviluppo della trama è sì drammatico, ma con un taglio spettacolare, mentre Ota ha scelto di usare un taglio più realistico. La stessa pistola di Tetsuya è una normale colt che spara pallottole, non una pistola laser, e la donna cerca di uccidere Tetsuya con un normale pugnale.

    jpg

    jpg



    EPISODIO 2: ATTENTO, TETSUYA!

    Da qui in avanti le idee di Ota si susseguono a grande velocità, ignorando quasi completamente la serie animata. In questa storia, Tetsuya sembra addirittura che sia morto in un’esercitazione in un’area montuosa tra i soldati dell’esercito. Invece Tetsuya è vivo, ed è finito in un ambiente ostile, perché quell’area è sotto il dominio dei Mikenes. Le difficoltà che affronta sono innumerevoli: da ricordare il momento in cui il Generale Nero in persona interviene per eliminarlo. Quando alla fine, quasi per miracolo, riesce a contattare la Fortezza della Scienza, interviene col Grande Mazinga, distruggendo la base di Mikene. Una storia ben raccontata e piena di tensione.

    jpg

    jpg



    EPISODIO 3: LA GRANDE OFFENSIVA

    Questa storia è un classico del grande Mazinga: il personaggio qui è Jun, tormentata per il colore della sua pelle. La storia, come sanno gli appassionati, colpì a tal punto gli sceneggiatori dell’anime che la usarono per fare un episodio della serie (ep19: "Giovane sangue sulla neve"). Ma questa opinione cozza contro un fatto: la Jun di Ota nelle storie precedenti non ha la pelle scura : infatti, non ci sono retini sovrapposti che indicano questa caratteristica. La Jun dell'anime invece ha la pelle scura sin dall'inizio, quindi non sono sicuro che sia stato Ota a dare lo spunto agli autori dell'anime. Credo sia vero il contrario;: ho analizzato la cosa qui. Gli appassionati dicono lo stesso riguardo alla vicenda di Naida in Goldrake (con lo spunto preso dalla storia di Ota), e qui può darsi che ci sia del vero: ma lo sviluppo e il senso della storia andranno su strade completamente diverse. Lo stesso si può dire per questa storia di Ota su Jun, che è stata presentata in modo differente nell'anime. Ma su questo punto ci ritorneremo meglio in un altro post. Passiamo alla trama: Jun, a causa del suo complesso di inferiorità per via del colore scuro della sua pelle, entra in crisi e mette in difficoltà il Grande Mazinga e la Fortezza della Scienza, rifiutando di combattere. Successivamente, decide di intervenire, salvando la situazione.

    jpg



    EPISODIO 4: IGUANUS, IL MOSTRO DEL TERRORE

    Questa è la prima storia breve di Ota, in cui si approfondisce il rapporto psicologico tra Tetsuya, Jun e il Professor Kabuto, mai realizzato nella serie animata. Infatti, nell'anime, Tetsuya, Jun e Kabuto sono trattati da personaggi comprimari, mentre veniva approfondita soltanto la psicologia del bambino Shiro e di Boss, tanto da essere praticamente loro i personaggi principali dell'anime (si veda la mia osservazione qui). Passiamo alla trama (che richiama l'ep15 dell'anime, "L'inferno dei ramarri", insieme all'ep18 "La trappola nera"): dopo un terremoto, viene scoperto un dinosauro intatto in un crepaccio e Venus Alfa viene mandata a recuperarlo. Ma il dinosauro in realtà è un mostro guerriero, che assale Tetsuya. Ma il ragazzo alla fine raggiunge il Grande Mazinga e sconfigge il mostro in modo spettacolare, con una gigantesca tromba marina. La discussione tra Kabuto e Jun è da antologia per comprendere la profondità psicologica dei personaggi di Ota.
    E' anche da sottolineare la testardaggine e la scontrosità di Tetsuya, qui assurda fino alla pazzia: rifiuta di andare sul Grande Mazinga per ripicca, mentre attorno a lui, sotto i suoi occhi, la gente MUORE! La vita umana vale poco per Tetsuya, tranne quando a morire sono troppi: infatti, interviene solo quando capisce che il mostro distruggerà anche tutta la città, non solo la gente attorno a lui. Un disinteresse verso l'uomo veramente disumano: qui Tetsuya non è diverso dai Mikenes.

    jpg



    EPISODIO 5: L'ARMA MICIDIALE; LOTTA MORTALE; ALL'ATTACCO!

    Qui inizia la prima lunga saga di Ota (inventata di sana piana dall'autore), divisa arbitrariamente in tre parti, coi rispettivi titoli, ma in pratica è un blocco unico. I Mikenes, nella prima parte della storia, non compaiono, spiazzando momentaneamente il lettore: invece, si fa la conoscenza dell’industriale Fujido, uomo potente ed abietto, che ha fatto rubare i piani del Grande Mazinga grazie ad un funzionario corrotto della Fortezza della Scienza, che successivamente viene messo a tacere in modo atroce dagli uomini di Fujido, in perfetto stile mafioso. I progetti, successivamente, vengono usati dall’industriale per produrre molti Grandi Mazinga, che saranno venduti a paesi diversi, interessati ad avere un’arma così potente. Da notare poi il prototipo del Grande Mazinga costruito da Fujido: somiglia vagamente al Mazinga Z ed è chiamato GMFA1, cioè (presumo) “Grande Mazinga di Fujido A1” (A1 è come dire “il primo”). Lo scontro tra il GMFA1 e il Grande Mazinga è quasi lo scontro tra il Grande Mazinga e Mazinga Z, con la morte dello “Zetto”.

    jpg


    Inoltre, il nuovo modello di Fujido, un Grande Mazinga tutto nero, sarà poi trasformato in un modellino diversi anni dopo (insieme ad un modellino di Goldrake tutto nero). Ma questa è un’altra storia. Oltre al GMFA1, Fujido presenta il Grande Mazinga nero, che batte quello di Tetsuya (che era privo del Brain Condor, però...). In ogni caso, i rappresentanti dei paesi lottano tra di loro per aggiudicarsi questi Mazinga.

    jpg


    Ma, alla fine, il Duca Gorgon di Mikene elimina i “clienti” ed acquista da Fujido i Grandi Mazinga che produce. Una perfetta transizione commerciale, a prescindere da ogni senso morale. Ed ora il Duca Gorgon potrà attaccare la Fortezza della Scienza con NOVE GRANDI MAZINGA, insieme a quattro potenti mostri guerrieri. Ovviamente, la battaglia sarà feroce, con molti risvolti inaspettati. In questa storia, Ota introduce nel mondo di Mazinga la vita spietata della finanza e degli affari, riuscendo abilmente a rendere convincente il tutto. Mi sono sempre chiesto che effetto avrebbe fatto raccontare nell’anime una storia simile. In ogni caso, l'episodio richiama l'ep 22 dell'anime "La morte di Gorgon": solo che la fine di Gorgon nel manga è più truculenta che nell'anime. Infatti, Gorgon verrà sezionato dalla spada del Grande Mazinga e schiacciato senza pietà dal robot, mentre nell'anime si fa fulminare dal Mazinga per salvare un mostro guerriero.

    Gorgon



    Il seguito qui



    TUTTI I LINK SUL GRANDE MAZINGA

    Edited by joe 7 - 23/12/2023, 12:52
      Share  
     
    .
Comments
  1. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,423

    Status
    Anonymous
    Nell'episodio più lungo del Manga (e parlo della versione italiana), si assiste ad un evento che mi causò non poco turbamento quando lo lessi: la distruzione del Grande Mazinga originale

    L' oggetto della mia domanda é: dopo che il vero Mazinga venne abbattuto dal mostro guerriero Danzania, venne definitivamente sostituito da una delle copie costruite da Fujido? Non si capisce dal finale dell'episodio, dal momento che dalle tavole i 4 Mazinga rimasti vengono tutti abbandonati in fondo al mare.

    Domanda di Alfio Sciuto


    Il Grande Mazinga originale è stato distrutto nel manga di Ota proprio nella scena che hai descritto. I Mazinga di Fujido sono stati lasciati affondare in mare, ma uno di questi deve per forza essere stato usato al posto del Mazinga originale, visto che non si è mai parlato di un Mazinga di riserva nella Fortezza della Scienza. E, a meno che sia stato poi sostituito da un altro Mazinga costruito da Kabuto, questo Mazinga di Fujido
    incontra la sua distruzione insieme a Tetsuya nella scena finale di autodistruzione.
     
    Top
    .
  2. view post
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    408

    Status
    Offline
    Ieri ho acquistato il volume unico della Nagai Super Robot Manga contenete il manga del Grande Mazinga realizzato da Nagai: la serie é piacevole, ma si vede che i i vari episodi sono delle "bozze" usate per sviluppare le puntate dell'anime.
    Ah, nel capitolo finale del manga inoltre compare perfino il TFO costruito da Koji durante il suo soggiorno in America.

    Scena che mi é rimasta impressa: in un episodio, Jun é presa in ostaggio da un mostro miceneo che ricatta Tetsuya col vecchio trucco "arrenditi o la faccio fuori". E il Professor Kabuto dirà a Tetsuya di combattere comunque, visto che il mostro probabilmente non rispetterà l'accordo, arrivando a dire "Jun é come se fosse già morta".
    La cosa mi pare un poco OOC per lo scienziato, che considera Tetsuya e Jun come figli suoi.
     
    Top
    .
  3. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,423

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 16/9/2023, 10:58) 
    Ieri ho acquistato il volume unico della Nagai Super Robot Manga contenete il manga del Grande Mazinga realizzato da Nagai: la serie é piacevole, ma si vede che i i vari episodi sono delle "bozze" usate per sviluppare le puntate dell'anime.
    Ah, nel capitolo finale del manga inoltre compare perfino il TFO costruito da Koji durante il suo soggiorno in America.

    Scena che mi é rimasta impressa: in un episodio, Jun é presa in ostaggio da un mostro miceneo che ricatta Tetsuya col vecchio trucco "arrenditi o la faccio fuori". E il Professor Kabuto dirà a Tetsuya di combattere comunque, visto che il mostro probabilmente non rispetterà l'accordo, arrivando a dire "Jun é come se fosse già morta".
    La cosa mi pare un poco OOC per lo scienziato, che considera Tetsuya e Jun come figli suoi.

    Il Grande Mazinga di Nagai ha i protagonisti che sono praticamente privi di spessore psicologico: sono semplicemente delle macchine da combattimento, proprio come nell'esempio che hai citato. Tutta un'altra cosa rispetto al manga di Ota o all'anime. I manga di Nagai sui robot giganti non brillano molto, sia come trama che come sviluppo dei personaggi.

    Il confronto, per esempio, tra il manga di Goldrake di Nagai (davvero una pezzenteria) e l'anime è a dir poco imbarazzante. Nagai ha dato degli spunti, e molto buoni, ma non c'è da dubitare del fatto che gli altri autori (Komatsubara, Araki, Uehara, ecc) li hanno sviluppati alla perfezione, assai meglio di come avrebbe fatto lui.
     
    Top
    .
  4. view post
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    408

    Status
    Offline
    Non posso fare a meno di notare che Nagai non s'impegnava molto nei manga robotici, mentre nelle serie come Devilman o Violence Jack s'impegnava MOLTO di più.
    Forse, perché provava maggior soddisfazione a realizzare quelle.
    Anzi, di Violence Jack disse che finirlo era uno degli obbiettivi della sua carriera.

    Facendo questo discorso, non posso fare a meno di paragonare Nagai a Nolitta e alla sua predilezione per Mister No rispetto a Zagor.
     
    Top
    .
  5. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,423

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 16/9/2023, 13:36) 
    Non posso fare a meno di notare che Nagai non s'impegnava molto nei manga robotici, mentre nelle serie come Devilman o Violence Jack s'impegnava MOLTO di più. Forse, perché provava maggior soddisfazione a realizzare quelle. Anzi, di Violence Jack disse che finirlo era uno degli obbiettivi della sua carriera.

    Esattamente quello che penso anch'io. Goldrake e compagnia sono stati solo un divertissement per Nagai, in cui ha trasformato Devilman e i suoi nemici in esseri robotici. Ma quello che più gli interessava era proprio la sua creatura prediletta, Devilman, e Violence Jack, che è connesso con Devilman. Queste opere, più di tutte le altre, presentano la sua "filosofia della violenza dell'uomo, che è naturalmente violento": una cosa che lui ha sempre sostenuto. Un'idea aberrante e completamente sbagliata: ne ho parlato qui.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 16/9/2023, 13:36) 
    Facendo questo discorso, non posso fare a meno di paragonare Nagai a Nolitta e alla sua predilezione per Mister No rispetto a Zagor.

    Infatti, come Mister No è il Nolitta-pensiero, così Devilman è il Nagai-pensiero.
     
    Top
    .
  6. view post
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    408

    Status
    Offline
    Oggi ho letto il primo volume della Manga Super Robots contenete il Grande Mazinga di Ota.
    La storia é ancor più adrenalinica rispetto ai miei ricordi (l'avevo letta a 10 anni) e dal punto di vista psicologico, é molto più curata del manga di Nagai, anche se in sottofondo, i protagonisti hanno un po' la stessa psicologia militare vista nel manga originale.
    Nella storia 2 trovo un po' ingenuo il fatto che Tetsuya si alleni con dei comuni soldati col pretesto narrativo di migliorare le sue capacità combattive, visto che si era sempre allenato sotto la supervisione di Kenzo Kabuto.
    Nella storia 3 non si vede quando i soldati micenei vengono respinti dopo l'assalto alla Fortezza delle Scienze, ma mi rendo conto che la scena sarebbe stata un po' fuori luogo durante il finale con Jun che supera la sua crisi,
     
    Top
    .
  7. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,423

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 23/12/2023, 11:04) 
    Oggi ho letto il primo volume della Manga Super Robot contenete il Grande Mazinga di Ota.

    Quello per me è il miglior manga robotico in assoluto. Tutti gli altri manga robotici non reggono il confronto. ^_^

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 23/12/2023, 11:04) 
    La storia é ancor più adrenalinica rispetto ai miei ricordi (l'avevo letta a 10 anni) e dal punto di vista psicologico, é molto più curata del manga di Nagai, anche se in sottofondo, i protagonisti hanno un po' la stessa psicologia militare vista nel manga originale.

    Sì, ma questa "psicologia militare" qui si nota di meno. Nel manga di Nagai sul Grande Mazinga, invece, questo è il leit-motiv. Nel manga di Ota, (che riposi in pace, il ragazzo, ogni tanto gli faccio una prece) invece, succedeva di tutto: Tetsuya preso a calci in faccia da un'esuberante Jun che prende in giro Shiro, i Mikenes che litigano, lo stato di tensione, Tetsuya che spara in faccia all'inviata di Mikene e Jun che ne è scandalizzata, Boss ancora più scatenato, l'interno del Borot con gli scarti di magazzino (tra cui pezzi di lavatrici e aspirapolveri), e altri momenti simili. E' un manga fatto bene, con una buona tensione psicologica e un forte umorismo, che non guasta mai. E l'edizione della Fabbri, per quanto rimaneggiata, coi suoi dialoghi e quei colori, resta per me la migliore. ^_^

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 23/12/2023, 11:04) 
    Nella storia 2 trovo un po' ingenuo il fatto che Tetsuya si alleni con dei comuni soldati col pretesto narrativo di migliorare le sue capacità combattive, visto che si era sempre allenato sotto la supervisione di Kenzo Kabuto.

    Certo, ma questo non conta: l'idea comunque era geniale. Magari l'avessero messa nell'anime. Tetsuya creduto morto e che fa un'avventura di sopravvivenza stile Rambo, che affronta persino il Generale Nero in persona e altre scene indimenticabili. Cosa conta lo spunto un pò ingenuo, se poi tiri fuori una storia così? ^_^ Senza contare il racconto del passato di Mikene fatto dal Generale Nero, un vero capolavoro. ^_^

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 23/12/2023, 11:04) 
    Nella storia 3 non si vede quando i soldati micenei vengono respinti dopo l'assalto alla Fortezza delle Scienze, ma mi rendo conto che la scena sarebbe stata un po' fuori luogo durante il finale con Jun che supera la sua crisi,

    Sono dettagli, non contano: la storia di Jun qui è eccezionale, e si raggiungono delle vette psicologiche che superano di gran lunga la versione anime della storia. Senza contare il passato di Tetsuya qui narrato e un approfondimento della sua psicologia, praticamente inesistente nell'anime. No, quello di Ota sul Grande Mazinga (ma non quello sugli altri robot tipo Mazinga Z e Goldrake) è stato davvero un grande manga.
     
    Top
    .
  8. view post
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    408

    Status
    Offline
    Oggi ho letto il nuovo volume della Manga Super Robot contenete il Grande Mazinga di Ota, con le storie di Iguanas e dei nove Grandi Mazinga.
    Nella storia di Iguans ho trovato un errore: quando il Grande Mazinga emerge dall'acqua, ha già il Brain Condor inserito nella testa, sebbene la manovra di aggancio dovesse essere eseguita dopo.
    La storia dei nove Mazinga l'avevo ietta solo in parte nell'edizione Granata e ora che l'ho letta per intero, mi é piaciuta molto.
    Effettivamente, la fine di Gorgon nel manga é stata parecchio cruda.
    Mi ha lasciato perplesso l'ultima tavola della storia, dove il discorso di Ota sulla recessione sembra voler dire che i ragionamenti dell'industriale Fujiido erano giusti.
    In questo volume ho notato come Ota inserisse spesso dei siparietti comici nella storia, sebbene in certi momenti mi pare ne abbia abusato troppo (come nella scena in cui il Black Mazinga emerge dall'acqua).

    Edited by Andrea Michielon - 6/1/2024, 18:14
     
    Top
    .
  9. view post
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    408

    Status
    Offline
    Una cosa che mi é sembrata proprio irrazionale é come Kenzo Kabuto abbia potuto mandare il piccolo Jiro (suo figlio, ricordiamocelo) a combattere a bordo del GMFA1.
     
    Top
    .
  10. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,423

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 6/1/2024, 10:11)
    Oggi ho letto il nuovo volume della Manga Super Robot contenente il Grande Mazinga di Ota, con le storie di Iguanus e dei nove Grandi Mazinga. Nella storia di Iguanus ho trovato un errore: quando il Grande Mazinga emerge dall'acqua, ha già il Brain Condor inserito nella testa, sebbene la manovra di aggancio dovesse essere eseguita dopo.

    Me n'ero accorto la prima volta che l'ho letto, poi ci ero passato sopra. Evidentemente Ota ha disegnato per errore il Brain Condor mentre Mazinga emergeva, ma non è una cosa che rovina la storia.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 6/1/2024, 10:11)
    La storia dei nove Mazinga l'avevo ietta solo in parte nell'edizione Granata e ora che l'ho letta per intero, mi é piaciuta molto.
    Effettivamente, la fine di Gorgon nel manga é stata parecchio cruda.

    Ma è in linea con la spietatezza di Tetsuya: quando si tratta di Mikene, più che come un soldato, agisce come un fanatico invasato. quindi addio Gorgon.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 6/1/2024, 10:11)
    Mi ha lasciato perplesso l'ultima tavola della storia, dove il discorso di Ota sulla recessione sembra voler dire che i ragionamenti dell'industriale Fujiido erano giusti.

    Infatti quelle pagine nella versione della Fabbri erano state tagliate, perchè erano incomprensibili per noi.

    Le azioni di Fujido erano sbagliate, e chiaramente: ma Ota le giustifica. Perchè?

    Perchè in Oriente non c'è il concetto di bene e di male come nel cristianesimo. In Oriente si pensa - erroneamente - che nel male c'è un pò di bene e nel bene c'è un pò di male: lo dice il simbolo dello Yin e Yang. Se il cristiano dice che in Dio c'è luce e non c'è tenebra, l'orientale invece dice dice che Dio ha sì luce, ma ha anche un pò di tenebra.

    Per questo si giustificano le azioni spietate di Fujido (che, tra le altre cose, ha fatto ammazzare in modo crudele Hirayama, l'uomo della Fortezza della Scienza che gli aveva passato le informazioni per costruire il Grande Mazinga). Oppure si giustifica Raoul, che in Ken il Guerriero aveva ucciso spietatamente Rey: infatti, dopo la sua morte, Ken dice che Raoul aveva un grande cuore ed era stato un amico inestimabile. Non si considera la colpa, la si giustifica. E Fujido viene visto come uno che in fondo aveva le sue ragioni. Ma in questo modo ogni atto malvagio, anche il più atroce, diventa giustificabile.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 6/1/2024, 10:11)
    In questo volume ho notato come Ota inserisse spesso dei siparietti comici nella storia, sebbene in certi momenti mi pare ne abbia abusato troppo (come nella scena in cui il Black Mazinga emerge dall'acqua).

    E' lo stile di Ota: mescola dramma e commedia insieme. In modo un pò grossolano forse, ma efficace: sarà strano, ma questo mi ricorda un pò lo Zagor di Nolitta, dove dramma, commedia e umorismo si mescolavano in modo egregio.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 6/1/2024, 18:08) 
    Una cosa che mi é sembrata proprio irrazionale é come Kenzo Kabuto abbia potuto mandare il piccolo Jiro (suo figlio, ricordiamocelo) a combattere a bordo del GMFA1.

    Shiro, non Jiro: comunque è stata un'azione che non ha senso, ma ci sta in una storia in fondo un pò assurda come quella di Mazinga, dove non si bada molto alle sottigliezze (come fa poi un marmocchio a guidare in battaglia, subito e all'istante, un robot come Mazinga, anche se il GMFA gli somiglia solo? Non sta in piedi neanche per scommessa). Nella versione animata, Shiro guida il Robot Junior: ma solo dopo un addestramento. Qui, invece, viene buttato subito nell'arena. Anche nel manga guida il Robot Junior dopo un addestramento. Ma qui invece siamo al livello dei dilettanti allo sbaraglio. Il lettore, che è un ragazzo, invece non ci bada e si entusiasma: solo più tardi, quando è cresciuto, ha delle perplessità come quelle che hai detto.
     
    Top
    .
  11. view post
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    191

    Status
    Offline
    Questa serie è difficile da reperire... non è ordinabile on line sul sito dell'editore e in edicola è praticamente introvabile... come hai fatto ad acquistarla Andrea? Grazie!
     
    Top
    .
  12. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,423

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Kirihito @ 8/1/2024, 17:22) 
    Questa serie è difficile da reperire... non è ordinabile on line sul sito dell'editore e in edicola è praticamente introvabile... come hai fatto ad acquistarla Andrea? Grazie!

    Credo che tu la possa chiedere all'edicolante come arretrato. Comunque Andrea ti potrà dire qualcosa, spero.
     
    Top
    .
  13. view post
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    408

    Status
    Offline
    Io l'ho detto alla mia edicolante di mettermela da parte e lei lo ha fatto.
    Va detto che la roba in certe edicole non arriva e forse nel caso di Kirihito é andata così.
     
    Top
    .
  14. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,423

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 8/1/2024, 19:39) 
    Io l'ho detto alla mia edicolante di mettermela da parte e lei lo ha fatto.
    Va detto che la roba in certe edicole non arriva e forse nel caso di Kirihito é andata così.

    Alcune edicole sono fornite, altre no. Bisogna un pò cercare.
     
    Top
    .