LE COPPIE DI SAN VALENTINO

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Cardia-Calbera
Cavalieri dello Zodiaco
Coppie
By joe 7 il 5 June 2017

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CARDIA, IL CAVALIERE D'ORO DELLO SCORPIONE E CALBERA, LA TAVERNIERA: UNA COPPIA ASSURDA, MA PERFETTA

Nel manga dei Cavalieri dello Zodiaco le coppie sono poche, stereotipate e di breve durata: Pegasus e Tisifone, Fenice e Esmeralda, Andromeda e June del Camaleonte, Sirio del Dragone e Fior di Luna (Shunrei). Quindi non ha molti spunti sentimentali. Ma nel manga spin-off Lost Canvas, che parla dei Cavalieri che hanno combattuto la guerra contro Ades prima dei Cavalieri attuali, i personaggi sono più sviluppati e sfaccettati (per quanto sia possibile in un contesto di "guerre cosmiche" e "colpi definitivi"), e si formano delle relazioni particolari: Tenma di Pegaso ha non solo una relazione con Sasha, la dea Atena, ma anche...con il suo opposto, Pandora dell'esercito di Ades. Senza contare una delle coppie per eccellenza, i due cavalieri d'argento Yato dell'Unicorno e Yuzuriha della Gru, su cui ci tornerò un giorno.

In ogni caso, Lost Canvas, coi bellissimi disegni di Shiori Teshirogi, meno legnosi di quelli dell'autore originale Masami Kurumada (che comunque resta come sceneggiatore della storia) ha avuto un successo tale da fare un altri spin-off, stavolta tutto incentrato sui Cavalieri D'Oro, i più potenti in assoluto tra tutti i Cavalieri.

Apro una parentesi: per chi non lo sa, Pegasus (o Seiya) dei Cavalieri dello Zodiaco e Tenma di Pegaso di Lost Canvas, anche se sono i protagonisti, sono solo dei miseri Cavalieri di Bronzo: se riescono a vincere e a fare i protagonisti, è solo perchè l'autore ha deciso così. Ma resta sempre un'assurdità di base che non mi ha mai convinto: tra un Cavaliere di Bronzo e un Cavaliere d'Oro c'è una differenza di potere immensa, tipo Totò contro Hulk, quindi non ho mai capito come facessero a vincere. Chiusa parentesi.

Torniamo allo spin-off di Lost Canvas sui Cavalieri d'Oro: si tratta di storie autoconclusive, ciascuna incentrata su uno dei dodici Cavalieri, che hanno l'armatura dedicata alle dodici costellazoni dello zodiaco occidentale, il nostro. Il successo è stato tale che ci hanno aggiunto anche le storie del Sacerdote dei Cavalieri e di suo fratello (sul serio), in futuro ci metteranno anche quelle sugli zii, cugini e affini per allungare il brodo. In ogni caso, qui parliamo di una di queste storie, la seconda, dedicata a Cardia, il cavaliere d'oro dello Scorpione. Cardia incontra una bambina depressa al Santuario, Sasha, e, per tirarle su il morale, la porta a fare un giro, senza sapere che Sasha è la dea Athena. Arrivano in Messico e alloggiano in una taverna, gestita da una donna molto bella, impetuosa e dai modi franchi: Calbera. Tra Cardia e Calbera c'è una certa attrazione, mai esplicitata, ma sempre presente: i due hanno a cuore la bimba e si comportano come fossero i suoi genitori: e già questo è un segno del loro rapporto (si veda l'immagine dell'inizio dell'articolo).

Infatti, nel loro primo incontro, è già tutto implicito: Calbera, appena lo vede, anche se non lo conosce, rimprovera Cardia perchè spaventa la bambina (Sasha). Nello stesso tempo, dà a Sasha un piatto gratis da mangiare (a Cardia niente, così impara). Un comportamento insolito verso un cliente appena arrivato: e Cardia, dopo che Calbera si è allontanata, è seccato perchè non gli ha dato nessun piatto. Come dire che gli sarebbe piaciuto essere servito da Calbera. Insomma, l'attrazione c'è sin dall'inizio.

Successivamente, Cardia salva Calbera, diventata seguace, contro la sua volontà, del sacerdote Nesda, che vuole ripristinare i culti aztechi dei sacrifici umani, provocando la distruzione e rinascita del mondo secondo l'idea azteca. Lo scontro è molto difficile, essendo Nesda al livello di un Cavaliere d'Oro, ma alla fine Cardia raggiunge la vittoria, con l'aiuto anche di Calbera e Sasha. In tutta questa storia ci sono dei continui battibecchi tra Cardia e Calbera: si comprendono bene, pur essendo entrambi impetuosi. Cardia infatti è uno dei Cavalieri d'Oro più focosi, che nasconde un cuore gentile, anche se malato, dietro una facciata di finto cinismo. Per questo aiuta la sconosciuta Sasha, anche se nel farlo brontola come Bud Spencer (la sua battuta è memorabile: "Sasha, onestamente sono un pò offeso. Sei insieme al Cavaliere d'Oro dello Scorpione, di cosa mai dovresti aver paura?") Calbera, invece, mostra apertamente un affetto materno verso Sasha: questa coppia ha anche un aspetto di "famiglia" che è piuttosto raro nelle coppie tipiche dei fumetti.

Tra le varie battute tra Cardia e Calbera, c'è la scena in cui Calbera, nel presentarsi, dice a Cardia e Sasha, "se avete dei problemi, chiamatemi", con un tono canzonatorio verso Cardia: ebbene , quando Calbera viene rapita dagli Uomini Giaguaro, Cardia interviene e la salva...usando le sue stesse parole! Il fatto è che quelle parole sono state usate da Calbera anche nel presentarsi a Cardia, e il fatto che Cardia le ripeta è un altro indice dell'interesse che c'è tra i due.

Cardia ha anche un cuore malato, come ho detto, e solo il suo cosmo riesce a mantenerlo in vita: quindi affronta la morte letteralmente in ogni momento. Calbera, la taverniera, porta cibo e bevande, che sono cose necessarie per vivere: è come dire che Cardia ha bisogno di Calbera. E viceversa, perchè Calbera viene salvata spesso da Cardia. Inoltre, Cardia è al servizio della dea Athena, e Calbera è discendente - anche se non lo sa - di una stirpe di sacerdoti: un altro legame implicito tra di loro.

In una scena, Calbera, dopo che è stata assalita dai rapitori e salvata dal Cavaliere d'Oro, dorme con Sasha, lasciando fuori senza pietà Cardia, il suo salvatore (un uomo NON dorme con delle donne, anche se le ha salvate: Calbera qui è irremovibile) ma non mostra nessuna preoccupazione sul fatto che gli assalitori possano ritornare. Infatti, sa che Cardia, anche se ha protestato vivamente come fa di solito, resterà fuori di guardia, e con un Cavaliere d'Oro come guardiano c'è ben poco da temere. Quindi Calbera, sin dall'inizio, si fida di Cardia, tanto da mettere la sua vita (e quella di Sasha) sotto la sua protezione: e la fiducia è un elemento fondamentale in una coppia.

C'è persino il momento per una scena di gelosia nascosta da parte di Cardia: quando il sacerdote Nesda abbraccia Calbera, riconoscendola come sacerdotessa, non solo Cardia si mette di mezzo, ma, dopo che Nesda è scomparso, il Cavaliere d'Oro provoca Calbera dicendole di lasciar perdere i tizi strampalati come quello lì. La reazione di Calbera, in cui si arrabbia decisamente all'idea di Nesda come "fidanzato", è assai marcata, quasi come se volesse dire chiaramente a Cardia che non ha fidanzati. E' quasi una dichiarazione implicita: è come se Cardia avesse chiesto a Calbera se ha dei fidanzati e lei rispondesse di no. Se ne avesse avuto qualcuno, ne avrebbe fatto accenno: invece non lo fa. E la provocazione di Cardia sembra andare al di là della semplice battuta (non era certo il momento giusto per scherzare!): quindi è chiaro che a Cardia interessa la bella taverniera. E Calbera gli ha praticamente detto che non ha altri uomini: e nel dirlo in questo modo significa che è interessata a Cardia.

La scena finale in cui Calbera salva Cardia estraendogli dal cuore, coi suoi denti, usando suoi poteri di sacerdotessa, la zanna di ossidiana che stava per ucciderlo e che Nesda gli aveva inserito, è emblematica: a quanto ne so, non c'è stato nessun altro cavaliere che è stato salvato in modo così intimo da una donna. Implica una relazione e un legame fortissimi, senza contare che Calbera ha agito proprio sul cuore di Cardia, che è sia il suo punto debole per eccellenza che la fonte della sua forza.

E Calbera, quando riapre la sua taverna dopo che Cardia e Sasha se ne sono andati, pensa a loro dicendo che se torneranno ancora stanchi da lei, offrirà loro da bere. E' curioso comunque che abbia pensato prima a Cardia e poi a Sasha: chissà, magari Cardia sarà passato qualche volta a rivedere Calbera...non so se i Cavalieri d'Oro possono sposarsi, ma Cardia e Calbera sarebbero un'ottima coppia.

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Edited by joe 7 - 4/5/2022, 20:05

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Comments

Stella di Latta

Posted on 29/3/2023, 19:30

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Ciao Joe, sarei curioso di leggere una tua recensione della saga dei Cavalieri d'Oro.
Vidi qualche episodio da ragazzo e trovai epica la battaglia nelle Dodici Case per salvare Lady isabel, anche se i dialoghi mi sembravano un pò teatrali.
Come fanno dei semplici Cavalieri di Bronzo a sconfiggere non uno, ma diversi Cavalieri d'Oro?
Forse perchè le situazioni quasi irrisolvibili sono l'espediente giusto per esaltare lo spirito eroico di sacrificio, tema molto caro ai giapponesi?

joe 7

Posted on 29/3/2023, 21:10

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CITAZIONE (Kirihito @ 29/3/2023, 20:30)

Ci vorrebbe diverso tempo per fare la recensione dei Cavalieri, anche se mi piacerebbe, e ho troppe cose da fare: però posso rispondere qui alla tua domanda.

Un Cavaliere di Bronzo non può sconfiggere un Cavaliere d'Oro, questo è un dato di fatto. Ma un Cavaliere di Bronzo che raggiunge la potenza di un Cavaliere d'Oro, anche se per breve tempo, può farlo: e ci riesce se "sviluppa il Cosmo, o Settimo Senso, al massimo", rischiando la vita. Questo è l'espediente che ha trovato Kurumada per spiegare la spettacolare, ma in pratica impossibile, vittoria dei Cavalieri di Bronzo nelle Dodici Case. Se no la storia non andava più avanti. Ammetto che appaia forzato come espediente (almeno, a me lo è sembrato), perchè fa apparire Pegasus e compagni come dei fortunatelli raccomandati. Però la storia così diventa epica, come hai detto, e quindi ci sta: l'epica e l'eroismo funzionano e vendono sempre, non solo in Giappone, ma dappertutto.

Infatti, uno dei motivi per cui la Bonelli e i Supereroi non vendono è anche questo: mancano di epica. Come puoi dimenticare Zagor che, divorato dalla febbre gialla, combatte contro l'assedio dei soldati del Tropical Corp?

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O la Cosa che, con tutte le sue forze, riesce a respingere momentaneamente il Dottor Destino che aveva il potere cosmico? Senza l'epica non si fanno delle vere storie d'avventura.

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