Il blog di Joe7

  1. HEIDI DOSSIER - PRESENTAZIONE

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    Heidi
    Johanna Spyri
    By joe 7 il 25 Sep. 2019
     
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    HEIDI, TI SORRIDONO I MONTI - DOSSIER - 1

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    TRAMA

    Siamo alla fine dell'800: a Maienfield, un villaggio situato sulle Alpi svizzere, una ragazza, Dete, porta con sè una bambina di cinque anni: sua nipote Heidi, figlia di sua sorella Adelaide, morta da poco, dopo la morte del marito di lei, Tobias. Dete porta Heidi alla baita del padre di Tobias, e quindi nonno di Heidi: il Vecchio dell'Alpe, un tipo burbero e solitario, temuto da tutti in paese per il suo carattere. Dete aveva appena trovato lavoro a Francoforte e non può badare ad Heidi: quindi vuole consegnarla al Vecchio dell'Alpe, anche se non sono in buoni rapporti. Dopo che Dete se ne va, Heidi e il nonno iniziano a vivere insieme. Per la bambina tutto è meraviglioso: il letto di fieno sul soffitto, il cane Nebbia, il suo nuovo amico Peter che lei accompagna sempre ai pascoli. Ma, tempo dopo, Dete ritorna per portare via Heidi: ha trovato un posto per lei a Francoforte come dama di compagnia per Clara Sesemann, una bambina un pò più grande di lei, paralizzata alle gambe. Heidi e Clara entrano subito in simpatia, ma la tutrice di Clara, la severa signora Rottenmeier, fa sentire in prigione le due bambine. E questo avviene in modo particolare su Heidi, che deperisce sempre di più, rimpiangendo le sue montagne: nè la nonna di Clara, nè il signor Sesemann, padre di Clara, pur aiutandola, comprendono appieno la gravità del suo stato, che raggiunge persino situazioni di sonnambulismo. Ma il dottore di Clara si accorge dello stato di salute di Heidi e capisce che bisogna riportarla immediatamente nella sua baita delle Alpi: rischia letteralmente di morire di nostalgia. A Clara dispiace che Heidi se ne vada, ma le promette che la raggiungerà. Una volta ritornata, il nonno ne è contento, ma capisce che Heidi sta crescendo e quindi deve cominciare a frequentare la scuola. Per questo scende in paese, mettendo a posto la sua vecchia casa che aveva lì tempo fa: così Heidi potrà andare a scuola in inverno, perchè è troppo difficile raggiungerla dalla baita quando fa freddo. A primavera/estate, arriva Clara, nonostante le perplessità della Rottenmeier e, inizialmente, dello stesso dottore. Clara osserva con sorpresa il mondo di Heidi, del quale la sua amica le aveva sempre parlato. Il nonno comincia a pensare che Clara potrebbe camminare, e, quando arriva la nonna di Clara per salutarla, ad un certo punto la bambina si alza, appoggiata ad un albero, perchè una mucca l'aveva spaventata. La nonna di Clara capisce che il vecchio dell'Alpe aveva ragione e gli affida la nipote. Dopo diversi tentativi, grazie ad Heidi e al nonno, Clara riesce a camminare, sorprendendo sia la nonna che il padre. Sta arrivando però l'inverno, e Clara deve ritornare a Francoforte, perchè non può reggere il rigore dell'inverno sui monti. Ma Clara promette che tornerà a primavera e la raggiungerà con le gambe. Heidi e Peter passano l'inverno attendono l'arrivo di Clara, che accadrà, anche se non sarà raccontato nella storia.

    HEIDI IN ITALIA

    L'impatto di Heidi sugli italiani fu impressionante. Anche se quello di Atlas Ufo Robot, venuto poco dopo, fu ancora più popolare di Heidi, tuttora la pastorella delle Alpi è replicata da quarant'anni nei canali televisivi, a differenza di Goldrake, che, nonostante il suo enorme successo, ebbe molti problemi sociali (le proteste dei genitori) e di natura legale (il fatto di non essere stato trasmesso in accordo con la TOEI). Heidi, invece, ebbe una trasmissione tranquilla e continua, regolare e costante, con le sue repliche, libri, fumetti, figurine.

    LA TRASMISSIONE

    Heidi fu trasmessa in Italia per la prima volta dal 7 Febbraio al 6 Giugno 1978, dal Lunedì al Giovedì, tutti i giorni alle 17,30 su Rai 1 (allora Rete1). Inoltre, dopo due mesi di trasmissioni, il 4 Aprile, arrivò su Rai 2 (Rete 2), la rete rivale, il suo avversario più tosto: Atlas Ufo Robot col suo successo strepitoso a livello persino di cultura e di costume. Quando Atlas Ufo Robot finì il suo primo ciclo di trasmissioni, il 6 Maggio 1978, Heidi era ancora in onda: quindi i problemi di share scomparvero. Inoltre, non erano dei problemi molto rilevanti riguardo agli orari: Heidi veniva trasmesso al pomeriggio e Goldrake alla sera. Senza contare che a quei tempi non esisteva ancora Rai 3 (sarebbe venuta nel 1979, un anno dopo); quindi Rai 1 e Rai 2 erano i soli canali televisivi presenti, a parte quelli minori come Telemontecarlo.

    JOHANNA SPYRI, L'AUTRICE

    Johanna-spyri


    Johanna Louise Heusser, maritata Spyri, la futura autrice di Heidi, nacque a Hirzel, in Svizzera, il 12 Giugno 1827, da famiglia protestante. Era la quarta di sei figli. Suo padre, Johann Jacob, era un medico, che diede alla figlia il suo stesso nome: ed è da ricordare la figura del medico dei Sesemann, che permette di sbloccare la situazione e di riportare Heidi a casa da Francoforte: probabilmente un omaggio al padre. Sua madre, Meta Heusser-Schweizer, era una poetessa che scrisse poesie religiose e inni sacri: era infatti figlia di pastori protestanti. Le sue poesie parlavano del legame tra le Sacre Scritture e le montagne: una cosa che probabilmente influenzò la figlia. Il fratello maggiore della Spyri, Jacob Christian, fu un cristallografo e geologo. Il paese di Hirzel si trova nel Cantone Zurigo, a nord della Svizzera e al confine con la Germania. A Hirzel si trova ancora oggi la sua casa della famiglia Heusser, tramutata in museo. Come si può vedere, era una villa: le condizioni di famiglia dell'autrice erano molto agiate.

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    La casa di famglia di Johanna Spyri.


    Spesso Johanna andava dai nonni a Maienfield, il paese dove ambienterà le storie di Heidi: ne conserverà sempre un caro ricordo. Nel 1852 Johanna si sposò con Johann Bernhard Spyri, un avvocato e giornalista che veniva dalla capitale, Zurigo, e che faceva parte della ristretta cerchia di amici di Wagner, il famoso compositore tedesco. Johanna lasciò la campagna dove viveva e andò a vivere con lui a Zurigo: ma il diverso modo di vivere dalla campagna alla città le causò una crisi depressiva. Trasferendosi davanti al lago di Zurigo, la salute di Johanna migliorò e iniziò a scrivere un romanzo in cui mise la sua esperienza personale, appunto Heidi. La Spyri morì a Zurigo il 7 Luglio 1901: sulla sua tomba, sempre a Zurigo, c'è, in tedesco, un passo dei Salmi: "Ora, che attendo, Signore? In te la mia speranza" (Salmi 39, 8).

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    La tomba di Johanna Spyri.



    HEIDI: IL ROMANZO ORIGINALE

    Il romanzo di Heidi è diviso in due libri: "Gli anni di formazione e peregrinazione di Heidi" (1880) e "Heidi può servirsi di ciò che ha imparato" (1881), riunite poi nell'unico romanzo "Heidi", ambientato nei tempi allora contemporanei, cioè alla fine dell'800. Il romanzo fu tradotto in 50 lingue e fu un grande successo nel campo della letteratura mondiale dell'infanzia e, negli ultimi decenni, anche grazie all'anime.

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    Tuttavia, Heidi non fu l'unica opera della Spyri, ma solo la più famosa: nel suo attivo ci sono ben 31 libri, 27 volumi narrativi e 4 brochure. Tutte le sue opere criticano il periodo della rivoluzione industriale nel suo tempo, che tendeva già allora a disumanizzare il lavoro, in particolare la famiglia, le giovani donne e i bambini. Anzi, per i bambini in particolare la Spyri sentiva di provare una vera apprensione: infatti, molti suoi libri hanno come sottotitolo "Una storia per bambini ed anche per coloro che amano i bambini". Le difficoltà di Heidi a Francoforte si possono vedere anche sotto questa luce.
    Recentemente, si è sostenuto che la Spyri prese spunto per la storia di Heidi dal romanzo di Hermann Adam Von Kamp, un insegnante tedesco: "Adelaide, la ragazza delle Alpi". Ma le attribuzioni sono incerte, perchè si sono rilevate molte differenze tra le due opere. L'argomento è ancora dibattuto tra gli studiosi. Il romanzo di Heidi ha anche un seguito apocrifo: "Heidi cresce" (1938) e "I bambini di Heidi" (1939) di Charles Tritten, il traduttore della versione tedesca di Heidi.

    QUALCHE CONFRONTO TRA IL LIBRO E L'ANIME

    Nell'anime non si sa nulla del nonno, nemmeno il nome. E in effetti non contava davvero saperlo: tutta la storia dell'anime è vista attraverso gli occhi di Heidi, quindi per lei - e per noi - era "il nonno" basta. Proprio come farebbe un bambino. Nel romanzo originale, invece, si parla del passato del nonno, in cui perse tutto al gioco e si arruolò nell'esercito, uccidendo un uomo in una rissa. A causa del suo passato turbolento, si isolò da suoi compaesani. Suo figlio - il padre di Heidi - si chiamava Tobia, o Tobias. Inoltre, l'elemento religioso, presente nel romanzo, è assente nell'anime: Il vecchio dell'Alpe, se nell'anime non va mai in chiesa, alla fine, invece, nel romanzo, si converte e ci va. L'anime di Heidi è orizzontale, non ha tendenze religiose verso l'alto, almeno non apertamente. Infatti, queste tendenze sono presenti in ogni momento attraverso lo stupore della bambina, che si ripete per ogni evento; attraverso la vicinanza dei monti al cielo; attraverso il rimpianto dei monti, che equivalgono ad un paradiso perduto; attraverso la croce sopra il mucchio di pietre del pascolo di Peter in cima ai monti; attraverso il quadro devozionale della Madonna nella casa della nonna di Peter; attraverso la quotidianità serena della gente; attraverso la presenza, nascosta, ma visibile, della chiesa in mezzo al paese e delle varie croci sui numerosi tetti a punta. E' una religiosità implicita, più che mostrata.

    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 2/12/2021, 16:39
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