Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: "AFFONDATE IL DESTROYER!" (Joe7)

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    Zagor
    By joe 7 il 13 Dec. 2019
     
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    ZAGOR 161-165: AFFONDATE IL DESTROYER! (analisi di Joe7)
    (Qui l'analisi di Ivan)

    Testi: Guido Nolitta (Sergio Bonelli) e Decio Canzio
    Disegni: Franco Donatelli e Francesco Gamba

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 212-216 (usciti nel 1978-79). I numeri reali di Zagor sono 161-165. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancor oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, cioè coi numeri 161-165.

    TRAMA
    Nota: essendo una storia piena di colpi di scena, contiene quindi molti SPOILER. Chi legge è avvertito.

    Zagor e Cico vanno verso la zona dei Grandi Laghi, nel paese di Big Bay, per rispondere alla chiamata di Daniel Bowie, un amico di Zagor. Durante il viaggio, incontrano il colonnello Grant, che viene assalito insieme alla sua scorta da una banda di fanatici separatisti che vogliono ritornare ad essere governati dagli inglesi (siamo vicini al confine col Canada, territorio inglese). Zagor aiuta Grant a superare il blocco e alla fine incontra Daniel, al cimitero di Big Bay, dove commemora le lapidi dei suoi compagni uccisi dal "Destroyer", una corazzata galleggiante costruita dagli inglesi per compiere atti di pirateria e usurpare la proprietà dei Grandi Laghi agli americani, dando così sostegno ai separatisti. Il "Destroyer" è comandato dal generale Butcher "il macellaio", un uomo crudele e spietato, che non solo attacca le imbarcazioni, ma mette a ferro e a fuoco anche la città di Barley, vicino a Big Bay, attaccandola coi suoi cannoni. Per evitare una guerra aperta con l'Inghilterra, il generale Grant propone a Zagor e Daniel, insieme al trapper Mac Enroe, che conosce la zona, di inoltrarsi sotto falso nome nei boschi del Canada per distruggere quella fortezza galleggiante. Ma l'impresa, dopo molte difficoltà, finisce in un fallimento e quasi tutti finiscono ammazzati, compreso Mac Enroe, a causa del tradimento di Neal, un uomo del gruppo di Grant, che si rivela essere al servizio degli inglesi. Tutti diventano prigionieri di Butcher e Zagor viene torturato dallo spietato comandante. Quando tutto sembra perduto, Zagor, aiutato dalla pioggia, riesce a liberarsi e a uccidere Neal, liberando i suoi compagni. Approfittando della notte, salgono di nascosto sul Destroyer, catturando Butcher e gli altri. Preso possesso del Destroyer, Zagor e Grant lo usano contro la nave della marina inglese che aiutava Butcher. Successivamente, piazzano delle cariche esplosive e mettono Butcher e i suoi uomini su una scialuppa. Al momento della distruzione del Destroyer, Butcher sale, non visto, sul Destroyer, per avere la rivalsa, ma rimane coinvolto nell'esplosione.

    COMMENTO

    Una delle storie più eroiche ed epiche in assoluto di Zagor, con un malvagio veramente perfido e una situazione altamente drammatica. Si divide essenzialmente in quattro parti:
    1) la presentazione del pericolo del Destroyer e la distruzione del villaggio di Barley come momento culminante
    2) la spedizione della pattuglia con tutte le difficoltà che attraversano, fino al tradimento e alla cattura
    3) la riscossa di Zagor e dei suoi
    4) l'inutile contrattacco conclusivo di Butcher
    In questa storia Zagor è davvero il personaggio principale come dovrebbe essere. Carismatico, deciso, spietato se necessario, ma comprensivo e partecipe del dolore degli altri nei momenti tragici. Anche Cico è reso in modo ottimale, contribuendo ad alleggerire la tensione, che in questa storia è particolarmente alta.

    UN LAVORO A PIU' MANI

    Di certo "Affondate il Destroyer" ha avuto una gestione travagliata. Donatelli ha disegnato solo il primo terzo della storia ("Il tiranno del lago", "Pattuglia eroica") mentre il resto ("Affondate il Destroyer!", "Colpo di scena", "La resa dei conti") è stato disegnato da Gamba. E' davvero un peccato: se questa storia fosse stata realizzata interamente da Donatelli, sarebbe stata fantastica. Gamba ha fatto un buon lavoro: però non era Donatelli...C'è anche una curiosità: questo è l'ultimo lavoro di Donatelli per una storia sceneggiata da Nolitta. La precedente storia di Nolitta disegnata da lui era stata "Tropical Corp". Inoltre, Donatelli aveva disegnato in precedenza per un'altra storia di Nolitta/Canzio, "Il cavaliere misterioso", un'altra storia con una realizzazione problematica.

    I PROBLEMI DELLA REALIZZAZIONE DELLA STORIA

    "Affondate il Destroyer" era stato realizzato da Nolitta a livello di soggetto e sceneggiatura, ma fu concluso d Canzio, che comunque rispettò la storia di base di Nolitta. Non sappiamo come siano andate esattamente le cose e forse non lo sapremo mai. E' difficile dire quale parte della storia sia di Nolitta e quale di Canzio. Di certo il soggetto e la sceneggiatura sono di Nolitta, con solo la supervisione di Canzio. Quindi il lavoro di Canzio sul "Destroyer" sembra essere stato minimo. Quando Nolitta ha chiesto a Canzio di proseguire il lavoro, aveva già ideato compiutamente la trama e gliel'aveva passata. Wikipedia dice che Nolitta avrebbe fatto il soggetto e la sceneggiatura dei primi due numeri disegnati da Donatelli; successivamente, avrebbe fatto solo il soggetto, con la sceneggiatura di Canzio e i disegni di Gamba. Ma, se fosse così, diverse cose non tornerebbero: nella "parte di Canzio secondo Wikipedia" molti passaggi sono nolittiani, come, per esempio, la descrizione del viaggio della pattuglia segreta con numerose didascalie descrittive, i tempi dilatati del racconto, i dialoghi dei personaggi. Quindi resto dell'idea di Nolitta autore completo e di Canzio come supervisore.

    COPERTINE: QUALCHE PROBLEMA

    Inoltre, le copertine di Ferri, anche se efficaci, mostrano i personaggi con un aspetto diverso: nella copertina di "Pattuglia eroica", Daniel ha i baffi e il trapper Mac Enroe non ha i suoi tipici baffi allungati da comprimario del "Piccolo sceriffo". Sono anche su una canoa che non c'è nella storia. Inoltre, nella copertina del "Tiranno del lago", il personaggio di Butcher non appare disegnato da Ferri, ma da un altro autore; in quella di "Affondate il Destroyer" Butcher è interamente disegnato da Ferri, ma ha dei vestiti diversi. E' anche curioso il fatto che, sempre in quella copertina, Zagor venga frustato nella schiena, una scena che non c'è nella storia. Credo che le copertine siano state fatte in anticipo sulla storia, e forse mostrano il primo abbozzo della trama del Destroyer.

    SCENE CLOU

    Ci sono dei momenti indimenticabili: Zagor che solleva il carro, per permettere alla scorta di Grant di andare avanti. Già all'inizio, Zagor mostra di essere capace di affrontare il problema che si presenterà nella storia, con un'azione di forza che impressiona gli altri. Inoltre, Zagor non fa quest'azione con un'indifferenza alla Superman come tante volte fa nelle storie di oggi, ma si sforza, fa fatica, solleva, e alla fine sposta tutto l'ammasso di legno. Uno Zagor con una forza superiore al normale, ma comunque umano, nei suoi sforzi. Sono questi i dettagli che rendono interessante e sfaccettato il personaggio.

    Daniel al cimitero, dove commemora i suoi compagni uccidi dal "Destroyer". Una scena struggente e drammatica, che, messa all'inizio della storia, fa capire che si tratta di un problema serio, più del solito. Un'ottima introduzione, dopo il travagliato viaggio col comandante Grant.

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    Il giuramento di Zagor Dopo il massacro effettuato da Butcher al paese di Barley, Zagor giura solennemente che Butcher pagherà caro per quello che ha fatto, marchiando la promessa col suo grido, tanto che persino gli abitanti del paese devastato, che avevano perso tutto, ne rimangono impressionati. Dicono in quel momento che ha "qualcosa di strano e inquietante", come fosse un giustiziere o un giudice che incute timore, un essere non più umano. Spesso si dimentica di questo: che il protagonista è - dovrebbe essere - una persona che porta giustizia. In questa storia c'è tutto lo Zagor di Nolitta, quello vero e definitivo.

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    Zagor appeso per i piedi e torturato E' la sconfitta e il mondo capovolto: invece di vincere la giustizia, vince l'ingiustizia. Ma il fatto stesso di Zagor che non si arrende, non si perde d'animo nè grida davanti al sigaro di Butcher, anzi lo insulta apertamente in quello stato mostra già i cenni della riscossa. Una scena grandiosa: nella sua apparente sconfitta, Zagor ha già in mano i primi elementi della vittoria.

    BUTCHER, IL MACELLAIO: L'UOMO DA ODIARE

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    Butcher "il macellaio" è stato preso fisicamente da Charles Laughton, che, tra l'altro, fece la parte dello spietato Capitano Bligh della "Tragedia del Bounty" (1935). E' curioso e inaspettato il fatto che questo sconosciuto Butcher, di cui non sappiamo il vero nome, proprio come non si sa quello di Zagor 1, conosca Zagor. E, anzi, lo odii senza mai averlo visto. Butcher si rivela qui come l'anti-Zagor per eccellenza: se Supermike era un anti-Zagor a livello fisico, mantenendo comunque una sua lealtà e rispetto, Butcher, al contrario, è corrotto, crudele e spietato, come lui stesso fa sapere a Zagor. Non ha una grande profondità psicologica: semplicemente è malvagio e ama il male, letteralmente. Non c'è nessuna ambiguità in lui tipica dei cattivi di Nolitta, come per esempio Ben Stevens o l'Avvoltoio. Ma personaggi simili ci sono già stati nelle strie nolittiane: per esempio, il colonnello Kraus di "Guerra" o il Generale Blow. Ma solo Butcher, tra tutti, si rivela come l'Anti-Zagor. La spietatezza di Butcher si estende anche ai suoi uomini: feroci come belve, sparano ridendo anche ad una donna che stava solo scappando, in una scena indimenticabile del massacro di Barley.

    NEAL, IL TRADITORE: ANCORA PEGGIO DI BUTCHER

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    Ryan Neal è un'anima nera, come e forse peggio di Butcher: sono le sue spiate che provocano la distruzione del paese di Barley, l'omicidio degli uomini della spedizione...persino l'assassinio di uno degli uomini della spedizione, che Neal accusa sfacciatamente di tradimento per coprirsi, mostrando così di avere un'enorme faccia tosta e un'anima nera come l'inferno. C'è da star male a rileggere la storia del Destroyer e vedere gli uomini della pattuglia segreta cadere ammazzati per colpa dei tradimenti di Neal. Il suo fiero e sprezzante tentativo di giustificarsi davanti a tutti, dopo che sono diventati prigionieri grazie al suo tradimento definitivo, gli provoca una testata sul petto da parte di Zagor, un paio di cazzotti ben piazzati e l'insulto "GIUDA!". Un gesto di disprezzo che fa infuriare Neal, che sta per sparare a Zagor, ma non può farlo perchè in quel momento arriva Butcher, che appenderà Zagor ai piedi.

    Neal fa una fine da miserabile, ancora peggio di quella di Butcher (che dopotutto muore in gran spolvero, esplodendo col Destroyer, e dimentichiamoci il suo orrendo ritorno, per favore :sick: :sick: ). Mentre Neal sta per ammazzare a sangue freddo Cico, disprezzandolo e dicendo che "uno come lui non dovrebbe nemmeno esistere al mondo", questo personaggio davvero gonfio di odio viene pugnalato alle spalle da Zagor, proprio mentre stava per ammazzare il messicano.

    Un traditore, infatti, merita di avere una fine infamante: non attraverso un onesto duello da uomo a uomo, ma con una fine da vigliacco. Chi ha sempre pugnalato alle spalle, è giusto che venga alla fine pugnalato davvero alle spalle. Credo che la fine di Neal abbia un significato particolare: infatti, di norma, durante la guerra, la fucilazione dei condannati a morte avveniva col plotone d'esecuzione davanti a lui. Ma, se il reato era ignominioso e infamante, come, appunto, lo è il tradimento, la fucilazione veniva fatta alla schiena: nemmeno gli uomini del plotone potevano vederlo in faccia, in segno di disprezzo. Qualcosa del genere avviene anche in Tex: Brennan, il colpevole della morte di Lilyth, la moglie di Tex, viene fatto uccidere senza nemmeno che lui abbia mai visto Tex in faccia. Lo stesso Dante Alighieri nella Divina Commedia mette i traditori (Giuda, Bruto e Cassio) nel fondo dell'inferno, in bocca a satana, per esprimere l'estrema gravità del tradimento.

    Credo che Neal sia stato il malvagio per eccellenza della storia, ancora più di Butcher.

    IL DESTROYER

    Il Destroyer è simile alla corazzata della Marina Confederata dei tempi della Guerra di Secessione, detta "Virginia". Il Destroyer diventa quasi un personaggio anch'esso, si sente sempre la sua minaccia incombente.

    RIFERIMENTI STORICI

    Gli indiani Chippewa citati nella storia erano effettivamente stanziati sulle rive settentrionali dei Grandi Laghi e sicuramente aiutavano gli Inglesi a sorvegliare i confini. Nella storia viene citato Re Giorgio IV d'Inghilterra, quindi la storia dovrebbe essere ambientata tra il 1811 e il 1820. A quei tempi, il Canada era territorio inglese, dopo la guerra franco-indiana 2 e le cessioni di Napoleone 3. Il Lago Superiore è tra gli Stati Uniti e il Canada: la città di Big Bay esiste davvero e si trova nel Michigan, sulle rive del lago. Il Michigan ebbe un passato travagliato: prima fu dei francesi e poi degli inglesi. Poi, con difficoltà, passò agli Stati Uniti nel 1783, ma divenne un vero e proprio stato solo cinquant'anni dopo, nel 1837: quindi, dopo la storia del Destroyer. In "Affondate il Destroyer" il Michigan, anche se era ufficialmente statunitense, era ancora oggetto di contesa tra Stati Uniti e Inghilterra.
    Una curiosità: gli abitanti del Michigan sono soprannominati "wolverines", come il personaggio degli X-Men, perchè il wolverine, o ghiottone, è l'animale caratteristico del Michigan. L'università del Michigan, per dire, ha una famosa squadra di football americano chiamata "Michigan Wolverines", assai prestigiosa e vincitrice di numerosi campionati (gli stessi colori della squadra, il giallo e il blu, sono anche quelli del Wolverine prima maniera della Marvel).

    Wolverine Wolverine-2
    Lo stemma dei "Michigan Wolverines" e il classico Wolverine degli X-Men


    Essendo un animale feroce, si capisce che quelli del Michigan sono considerati delle teste calde: e questo spiega l'irruenza di Daniel e il suo scoppio d'ira davanti alla proposta di Cico di arrendersi agli inglesi.

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    Eppure non ci sono quasi ghiottoni nel Michigan. Nonostante questo, gli abitanti si identificano volentieri con quell'animale...forse è meglio non farli incavolare. Dopotutto, la storia del Destroyer lo mostra molto bene...

    DIFETTI

    A parte il cambio di disegnatori, l'unico altro difetto della storia è che il finale è "allungato": non ha molto senso il comportamento di Butcher, nel salire di nuovo sul Destroyer. Cosa diamine sperava di fare? Sconfiggerli tutti da solo? E' stato un comportamento poco intelligente: qui lo spietato "macellaio" ci fa una fine un pò da idiota. Peggio: farà un ritorno ancora più da idiota nello speciale n. 1 di Zagor: "Zagor alla riscossa" di Toninelli, una storia da dimenticare e fare finta che non sia mai esistita.

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    1 A quei tempi non si conosceva il vero nome di Zagor: si sapeva solo che era della famiglia Wilding. Nolitta non ha mai voluto dare il nome a Zagor, ritenendolo superfluo e dandogli così un'aria di mistero: un pò come Diabolik o l'Uomo Mascherato. L'aggiunta successiva di Burattini del nome Patrick a Zagor ha purtroppo tolto un elemento di mistero del personaggio.
    2 guerra franco-indiana (1754-1763) : si tratta della guerra tra inglesi e francesi, coi rispettivi alleati delle tribù indiane, che si concluse con la cessione di gran parte dei territori del Canada all'Inghilterra. Per avere un'idea, è la stessa ambientazione del fumetto "Wheeling" di Hugo Pratt.

    W1


    3 cessioni di Napoleone: Nel 1803, Napoleone vendette agli inglesi gli ultimi territori canadesi rimasti: aveva bisogno di oro per le sue guerre. La storia del "Destroyer" è ambientata circa 10-20 anni dopo.


    QUI TUTTI I LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 19/4/2024, 17:01
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    Per la seconda volta Zagor deve combattere contro gli inglesi e anche se mi sono sentito diviso a causa del dilemma "per chi tifo?" devo dire che questa storia é più avvincente della precedente "fucilazione".
    Il Destroyer é una macchina magnifica, che fa la sua bella figura quando entra in scena e regge bene il confronto fatto da Zagor con il sottomarino di Helligen.
    Il trapper ubriacone che scopre l'accampamento nemico ricorda non poco Benny l'ubriacone, sia per fattezze, che per modi di fare.
    Non ricordo molto della tua recensione, così per me sarà un piacere leggere questa storia, che hai anticipato essere ricca di colpi di scena, anche se qualcuno si può già cominciare ad immaginarlo.
    Per ora sono arrivato a quando Zagor promette di aiutare i cittadini di Big Bay.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 17/1/2021, 15:02) 
    Per la seconda volta Zagor deve combattere contro gli inglesi e anche se mi sono sentito diviso a causa del dilemma "per chi tifo?" devo dire che questa storia é più avvincente della precedente "fucilazione".
    Il Destroyer é una macchina magnifica, che fa la sua bella figura quando entra in scena e regge bene il confronto fatto da Zagor con il sottomarino di Helligen.
    Il trapper ubriacone che scopre l'accampamento nemico ricorda non poco Benny l'ubriacone, sia per fattezze, che per modi di fare.
    Non ricordo molto della tua recensione, così per me sarà un piacere leggere questa storia, che hai anticipato essere ricca di colpi di scena, anche se qualcuno si può già cominciare ad immaginarlo.
    Per ora sono arrivato a quando Zagor promette di aiutare i cittadini di Big Bay.

    Se non ti piacciono le storie in cui gli inglesi sono i cattivi, allora non ti consiglio di leggere "Il Comandante Mark" che combatte appunto contro di loro...

    Riguardo alla storia del Destroyer, è una delle più drammatiche e insieme eroiche di Zagor. E il momento in cui Zagor promette vendetta contro "Butcher il macellaio" davanti alla gente di Big Bay è uno dei più solenni. Sono sicuro che non resterai deluso del resto della storia. ^_^
     
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    Letta anche la seconda parte.
    Qui Nolitta usa il tema a lui caro del "gruppo di persone che avanza in territorio ostile" e anche se non siamo ai livelli de LA MARCIA DELLA DISPERAZIONE, abbiamo comunque una bella storia.
    SCENA MEMORABILE: Il Colonello Grant che, dopo aver dato dice a Zagor e agli altri il permesso di salire nel suo ufficio, dice "..vi aspetto".
    Poche parole che unite, al modo in cui é disegnato, fanno ben capire lo stato di abbattimento del personaggio.
    Altra scena memorabile, per non dire triste, é la fine del vecchio trapper Mac Enroe, personaggio che in poche pagine era diventato familiare al lettore.
    Infine, la scena in cui Zagor decide di attaccare subito il Destroyer una volta trovatolo ci mostra uno Zagor emotivo come non si é mai visto; in questa storia, la sopportazione del nostro eroe viene messa duramente alla prova.
    Per fortuna, abbiamo il buon Cico a tenerci su il morale, con la sua serenata alla gallina: una scena che non può che anticipare il successivo (e puntuale) disastro.

    Altra scena che mi é rimasta impressa é la descrizione da poeta che Zagor fa del Destroyer, una volta che lo ha trovato.
    "Galleggiava mastodontico in mezzo alla baia, arrogante come un mostro soprannaturale che non abbia nulla da temere da nessuno. Ma noi umilieremo quell'arroganza e quell'alterigia che emanano dalle sue fiancate ferree e dalla sagome svettanti dei suoi fumaioli"
    Una dialettica così é da vero poeta, ma inadatta ad un uomo dei boschi come Zagor.
     
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    Letta anche la seconda parte. Qui Nolitta usa il tema a lui caro del "gruppo di persone che avanza in territorio ostile" e anche se non siamo ai livelli de LA MARCIA DELLA DISPERAZIONE, abbiamo comunque una bella storia. SCENA MEMORABILE: Il Colonello Grant che, dopo aver dato dice a Zagor e agli altri il permesso di salire nel suo ufficio, dice "..vi aspetto". Poche parole che unite, al modo in cui é disegnato, fanno ben capire lo stato di abbattimento del personaggio.

    Infatti è un momento significativo. Ma c'è anche l'ambiguità di Grant, che, per quanto sia una "brava persona", poco prima aveva autorizzato i suoi soldati a sparare ad alzo zero sulla folla. Capisco che a tutti vengano i cinque minuti, ma questo mi è sempre sembrato un pò troppo... :huh:

    Altra scena memorabile, per non dire triste, é la fine del vecchio trapper Mac Enroe, personaggio che in poche pagine era diventato familiare al lettore. Infine, la scena in cui Zagor decide di attaccare subito il Destroyer una volta trovatolo ci mostra uno Zagor emotivo come non si é mai visto; in questa storia, la sopportazione del nostro eroe viene messa duramente alla prova. Per fortuna, abbiamo il buon Cico a tenerci su il morale, con la sua serenata alla gallina: una scena che non può che anticipare il successivo (e puntuale) disastro. Altra scena che mi é rimasta impressa é la descrizione da poeta che Zagor fa del Destroyer, una volta che lo ha trovato. "Galleggiava mastodontico in mezzo alla baia, arrogante come un mostro soprannaturale che non abbia nulla da temere da nessuno. Ma noi umilieremo quell'arroganza e quell'alterigia che emanano dalle sue fiancate ferree e dalla sagome svettanti dei suoi fumaioli" Una dialettica così é da vero poeta, ma inadatta ad un uomo dei boschi come Zagor.

    Concordo con tutto, tranne sulla faccenda di Zagor "poeta": qui è Nolitta che parla al suo posto, quindi la si può accettare come una "concessione", da accettare con un pò di sospensione dell'incredulità. Inoltre, Zagor ha sempre avuto una parlata un pò elaborata, almeno nel periodo nolittiano: per esempio, quando parla della situazione inquietante a Darkwood ai tempi di "Ora Zero". O quando descrive certe situazioni. Per rendere più coinvolgente la lettura, gli sceneggiatori di un tempo usavano questo espediente, quello di far parlare il personaggio manco fosse D'Annunzio: era l'unico modo per rendere toccante una determinata scena. Anche il discorso di Tex davanti alla tomba di Lilyth ha un tono drammatico, poetico, ma era assolutamente inadatto al linguaggio normale di un cowboy. Ma far parlare Tex come un cowboy avrebbe rovinato quella scena, come pure quella che hai descritto di Zagor davanti al Destroyer.

    Un'ultima osservazione: Zagor è un "uomo dei boschi", ma non è un ignorante. E' cresciuto in una famiglia dove la madre gli aveva insegnato una cultura di base e lo stesso Wandering Fitzy ha avuto un passato da uomo di città, e quindi di cultura, che non può non aver trasmesso a Zagor. Inoltre, Zagor deve per forza conoscere bene la sua cultura, se vuole capire il confronto tra questa e quella dell'uomo rosso: se no, la sua funzione di "ponte" sarebbe meno efficace. Non è certo un pozzo di scienza, ma non è nemmeno un ignorante che non sa leggere. Ha una cultura media, tipica dell'uomo comune di quei tempi.
     
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    Finito!
    La saga del Destroyer si é ben conclusa, con la vittoria del bene e la sconfitta del male.
    Sinceramente, non trovo il ritorno di Butcher sul Destroyer così stonante: é una cosa naturale che un personaggio gonfio di odio come lui ceda al desiderio di vendetta, arrivando anche a compiere un'azione tanto sconsiderata.
    Degne di nota sono le considerazione fatte dagli ufficiali inglesi sulla Endeavour riguardo al Destroyer e alle armi del futuro.
    Infine, trovo ironico che Neal il traditore degli americani sia nato a Boston, città in cui si accese la scintilla della rivoluzione contro gli inglesi.
    Esilarante la gag di Cico che spala il carbone e degno di nota il fatto che Grant riconosca che Cico "offra qualche occasione di far ridere".
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 31/1/2021, 10:54) 
    Finito!
    La saga del Destroyer si é ben conclusa, con la vittoria del bene e la sconfitta del male.
    Sinceramente, non trovo il ritorno di Butcher sul Destroyer così stonante: é una cosa naturale che un personaggio gonfio di odio come lui ceda al desiderio di vendetta, arrivando anche a compiere un'azione tanto sconsiderata.
    Degne di nota sono le considerazione fatte dagli ufficiali inglesi sulla Endeavour riguardo al Destroyer e alle armi del futuro.
    Infine, trovo ironico che Neal il traditore degli americani sia nato a Boston, città in cui si accese la scintilla della rivoluzione contro gli inglesi.
    Esilarante la gag di Cico che spala il carbone e degno di nota il fatto che Grant riconosca che Cico "offra qualche occasione di far ridere".

    Il ritorno di Butcher di Toninelli (Speciale Zagor 1, 1988) era stato gestito male, secondo me: troppo superficiale, troppo manierato, troppo poco convincente, troppo prevedibile, insomma troppo brutto. E' naturale che Butcher cerchi vendetta, ma è stata una vendetta gestita malissimo. Preferisco dimenticare questa storia e ricordare solo il Butcher del Destroyer, che per me è morto sulla corazzata.

    Per il resto, sono contento che ti sia piaciuto. ^_^

    Edited by joe 7 - 31/1/2021, 13:51
     
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    Per il ritorno di Butcher sul Destroyer intendevo quando lo fa nella storia di Nolitta; comunque, ero curioso di saperne di più sull'indegno sequel.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 31/1/2021, 12:32) 
    Per il ritorno di Butcher sul Destroyer intendevo quando lo fa nella storia di Nolitta; comunque, ero curioso di saperne di più sull'indegno sequel.

    Personalmente, ti consiglio di lasciar perdere il sequel: però è giusto che tu te lo legga, se vuoi, così ti fai un'opinione tua.

    Se intendevi il ritorno di Butcher sul Destroyer, allora mi sono sbagliato. Ma comunque anche quel passaggio mi sapeva tanto di forzato. Tu sei Butcher e sei in pigiama, o comunque in sottoveste, hai un fisico da panciuto, ma ti metti a nuotare e a salire sul Destroyer per affrontare: Zagor, Daniel, il maggiore e Cico. Ma scusa, non mi sembra che Butcher abbia un fisico da incredibile Hulk per affrontarli tutti e quattro. Al massimo se l'è presa con Cico, sai che forza. No, non è stato un gran "ritorno" quello sul Destroyer. Ma credo che sia servito per farlo morire lì, sulla corazzata. Quindi diciamo che ci sta, a livello di spettacolo, ma non tanto a livello logico.
     
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    Avrei senz’altro inserito questo episodio nella top ten zagoriana, se non avesse avuto “quella travagliata gestione” di cui si parla nei commenti.
    L’originalità dell’avversario, la complessità della trama con intrecci di politica internazionale, la presenza di nuovi indimenticabili personaggi ( Butcher, Daniel Bowie, il trapper Mc Enroe, il colonnello Grant) i momenti di commozione, erano il presupposto di una storia perfetta.
    Purtroppo, a mio avviso, il risultato è mancato per qualche difetto ad opera in corso.
    Parto dall’elemento che maggiormente ha suscitato in me il rimpianto di un’occasione perduta: il finale.
    Ritengo coerente che il comandante inglese ritorni a bordo della sua nave, perchè è quella nave che gli ha dato potere e possibilità di arricchirsi. Il Destroyer è ancora lì vicino e i nemici da affrontare non sono molti, logico che possa pensare ad un colpo di mano che ribalti la situazione di nuovo a suo favore.Meno coerente mi sembra la decisione di Grant, approvata senza contestazioni da Zagor, di lasciare libero il “Macellaio”, che è responsabile della morte di decine di persone, tra cui molti civili. Ma un bel processo davanti ad un tribunale americano no? Come ufficiale inglese è responsabile di aver violato con azioni di guerra le acque territoriali, quindi è indifendibile a livello diplomatico.
    Anche Zagor non avrebbe dovuto dimenticare la promessa fatta agli abitanti di Barley: “quanto a quel pirata…gli farò pagare cari quegli orrori di cui sono stato testimone”. Il bombardamento della città è stato un atto di crudeltà gratuita, dato che l’obiettivo vero, la distruzione dei carri con le armi è stata compiuta dagli uomini inviati con le scialuppe.
    Lo svolgimento dei fatti nell’epilogo è un pò grottesco.
    Butcher sembra scivolare come un’anguilla ( che non gli somiglia proprio!) dalle mani dei nostri eroi. Lo catturano, poi lo liberano, poi lo ricatturano, scappa loro di nuovo. La scena in cui sale a bordo e affronta da solo la pattuglia eroica, facendo fare a Zagor e gli altri la figura dei babbei, per me è superflua. Doveva salire a bordo, restare nascosto fin quando non avesse visto gli americani allontanarsi e poi cercare di ucciderli con il cannone di prua.
    Altra situazione poco convincente è il modo con cui i soldati della guarnigione inglese affrontano la pattuglia penetrata nel forte. Cioè, secondo il comandante, il modo migliore di sfruttare l’effetto sorpresa è mettersi in fila allo scoperto sul lato opposto, ad una ventina di metri dagli avversari armati, dicendo “cucù, arrendetevi”? Sparare al riparo e senza avvisare era da maleducati? Veri gentiluomini coraggiosi questi soldati inglesi oppure molto, ma molto fessi.
    La frase con cui Neal annichilisce Cico, prima di provare ad ucciderlo, sembra uscita di bocca da un SS: “uno come te non dovrebbe nemmeno venire al mondo, ammazzarti è un’opera di igiene…” Non ricordo che Nolitta, se è stato veramente lui a scriverla, avesse mai utilizzato espressioni così disumane.
    Riguardo i disegni di Gamba, i visi dei personaggi a volte sono meno belli di quelli raffigurati da Donatelli. Per i comprimari passi, ma si nota molto quando il soggetto è Zagor, cioè il protagonista.
    A parte questi difetti, la storia è comunque avvincente e si ricorda nel tempo, quindi il mio giudizio è più che positivo!
     
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    Il "Destroyer" sarebbe stata un'opera indimenticabile. ma i suoi difetti erano troppo evidenti, dovuti a una gestione, come giustamente dici tu, "travagliata". Il cambio di disegnatore, e il lavoro a più mani (Nolitta/Canzio) con sviluppi, soprattutto finali, poco convincenti, hanno danneggiato una storia che sarebbe stata nell'olimpo delle migliori storie zagoriane. Intendiamoci, fa comunque la sua bella figura, ma dà lo stesso la sensazione di "occasione mancata": la storia infatti sarebbe potuta venire molto meglio. Butcher il macellaio sarebbe stato un cattivo indimenticabile, ma è stato rovinato alla fine. Era assurdo pensare che potesse tornare indietro e sistemarli tutti. Ma era assurda anche l'idea di lasciarlo andare, dopo tuti i massacri di civili che ha fatto. Mica era un delinquentello da strapazzo da mandare via perchè vada a farsi impiccare da un'altra parte, stile Tex. Ha fatto delle stragi di innocenti, sono cose che devono esser pagate care, con la pena di morte. Un processo era obbligatorio. come dici tu.
    E, sì, i soldati inglesi si sono comportati da babbei: il punto è che, se avessero davvero fatto come tu dici, la storia sarebbe finita qui. Di conseguenza, gli autori hanno dovuto fare questo penoso escamotage per risolvere la situazione: e non è stata un'idea brillante. Sarebbe stato meglio se Zagor fosse andato in avanscoperta e li avesse notati. Qui invece rasentiamo il ridicolo.
    Neal è di una malvagità luciferina, tanto che avevo scritto che lui è stato senza dubbio il personaggio più malvagio in assoluto, non dico della storia, ma persino di tutta la serie di Zagor. Oltre ad essere un traditore, tanto più spregevole quanto più si giustifica davanti a Zagor, è un demonio che odia davvero le persone, visto il disprezzo che ha mostrato verso Cico, preparandosi a sparagli in faccia disgustato, come se niente fosse. E aveva vissuto tutto il tempo con loro fingendo amicizia. Più malvagi di così non si può.
     
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    Con il tiranno del Lago si inaugura quella storia conosciuta dai lettori di Zagor come affondate il Destroyer . Ed è così che ho letto il mio primissimo Zagor . Con la mia famiglia di origine , andammo a vivere ed abitare in una altra casa in un altro luogo più lontano. Avevo appena compiuto 16 anni . Da sempre appassionato di fumetti il mio passatempo di allora preferito, le mie letture vertevano soprattutto sui super eroi Marvel -Corno , in particolare modo L'uomo Ragno , ma non disdegnando sia pure secondari Topolino , Geppo ,Miki, Blek, Jonny Logan ecc ecc. E dei vari Bonelli , a dire il vero già qualche tempo poco prima complice un mio compagno di scuola avevo cominciato a leggere Mister No , così mi si aprirono nuovi orizzonti narrativi ancora più belli e più maturi . Era solo un mese che abitavo in quella nostra nuova dimora , e un giorno annoiato , di un noioso pomeriggio invernale , (doveva essere fine gennaio o inizio del febbraio ), una di quelle giornate insomma dove i pomeriggi freddi e lunghi e il tempo sembra congelarsi così come il clima , un cielo cupo nero, passai in edicola se ci fosse qualcosa interessante da leggere . Poiché come accennato già avevo cominciato ad apprezzare quel Mister No che tanto mi piaceva , volli provare così per curiosità anche il nostro Zagor . L' albo in questione fu appunto " il tiranno del Lago ". Be' detto senza preamboli mi piacque da subito , tanto ogni mese aspettavo il numero successivo e ogni volta ne ero sempre più entusiasta. Come Joe7 ha già detto , anche se allora non lo sapevo , quelle storie furono tra gli ultimi sussulti di una era come la Golden Age di Zagor che andava finendo. Fu comunque una scoperta pari a quella che ebbi con Mister No, anche per il personaggio Zagor infatti l' impatto che ebbe su di me fu forte al pari del pilota americano ,se non forse anche di più..... . Ancora oggi , ricordo le sensazioni provate attraverso la sequenza degi albi dopo , fino alla fine appunto dal titolo affondate il Destroyer. Fu una lettura più matura dei seppur stupendi super eroi, certo, un altro genere ma
    che di fatto con Mister No, Zagor si attestava tra i miei preferiti
    e si confaceva a una età non più in erba come fino allora i super eroi la facevano da padrone ....In quegli albi ebbi modo a grande linee capire già da subito il carattere , la personalita di questo nuovo personaggio fino all' ora sconosciuto. Intendiamoci; Zagor sconosciuto al pubblico dei lettori italiani non lo era , e tanto meno a me , ma mai mi ero avvicinato a leggerne le sue gesta, allorché altri fumetti tra cui pure Zagor e altri facessero capolinea a casa mia a motivo attraverso mio fratello maggiore e un via vai di questo genere di lettura come in voga in quei tempi anni 60 fino ai 70....Ma tornando a Zagor , e su questa storia in particolare , mi colpirino alcuni passaggi : L'immagine di Daniel l'amico di Zagor in piedi tra le tombe al cimitero e il vento creando una atmosfera drammatica... la promessa e il giuramento di Zagor con il famoso sigillo del suo urlo , la gente che si chiede e chiede a Daniel chi sia costui con tutta risposta : "Lui è un uomo
    straordinario che può essere docile come un agnello ma feroce come una tigre ".
    O pressappoco queste parole . E poi la storia , tutta ricca di colpi di scena . Una grande storia e soprattutto per me per il mio "battesimo" per Zagor. Che dire? Da lì a poco fu una cavalcata destinata a divenire il piu nel fumetto di ogni altro tipo e il mio preferito di sempre . Voto alla storia e disegni in linea globale 9. Voto per l importanza che ha avuto in me 10 e lode

    Edited by Ernesto62 - 14/4/2022, 16:34
     
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    Complimenti per la recensione! ^_^
     
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