Il blog di Joe7


Replying to BUON NATALE CON BIANCA E BERNIE

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  1. Posted 31/12/2016, 19:38
    CITAZIONE (LUCE 5 @ 31/12/2016, 17:47) 
    L'ho visto una sola volta quando è uscito nelle sale, quindi un bel pò di anni fa......

    AUGURO A TUTTI UN FELICE 2017!
    :lol: :D :wub: :wub: :wub:



    Anch'io lo vidi la prima volta al cinema e fu la prima volta che vedevo un film di Disney al cinema, fu un'esperienza!

    BUON 2017 ANCHE A TE! E A TUTTI, OF COURSE! ^_^
  2. Posted 29/12/2016, 17:49
    BUON NATALE CON BIANCA E BERNIE

    Bianca_e_B_4


    Tra i cartoni disneyani, ho sempre pensato che Bianca e Bernie sia il più natalizio. Una bambina orfana, Penny, viene rapita ed è costretta ad avventurarsi nei meandri di una tetra palude alla ricerca del tesoro che il suo rapitore brama sopra ogni cosa. E due insignificanti topolini che fanno di tutto per salvarla: certe scene sono indimenticabili, come non si può dimenticare quel battello a vapore semiaffondato nella palude che è la base dei rapitori.

    PennyRufus
    gif presa qui


    E' una storia dove si vede il male nel livello più estremo (per quanto possibile in una storia classica Disney) col personaggio di Madame Medusa, che ha rapito Penny: una pazza tanto malvagia quanto buffa che ha due alligatori come bestioline di compagnia. Senza contare l'ambiente tetro e cupo di una palude della Louisiana, gli scheletri attorno al tesoro, e altro.

    Nuova_immagine


    E si vede anche il bene nel livello più estremo: nella purezza di una bambina, Penny, e nell'altruismo spinto a rischiare la vita innumerevoli volte di due topolini che cercano di fare del loro meglio in una situazione assai più grande di loro.

    Il film sottolinea l'importanza della necessità di una famiglia vera per un bambino, composta da una madre e da un padre sposati: una cosa spesso contrastata oggi con teorie assurde e dannose. Ma un giorno queste teorie scompariranno e la verità sulla famiglia verrà a galla, per la sua semplice evidenza. Spero che avvenga il più presto possibile.

    Bianca e Bernie, un film del 1977, è il canto del cigno del periodo classico della Disney, che da allora conoscerà un periodo di crisi per poi ritornare in auge con la Sirenetta: ma non saranno mai più storie di quel tenore. E' stata però una chiusura in bellezza: le atmosfere sono più cupe (basta vedere l'incipit con la scena della palude) e non compare nemmeno uno dei classici musical allegri dei cartoni. C'è invece una colonna sonora più malinconica e d’accompagnamento. I personaggi sono più caratterizzati e l'animazione è straordinaria. Prendo qui un estratto del sito "quintaparete" (ora inattivo) perchè non saprei esprimerlo meglio:

    "È sorprendente quanto Le avventure di Bianca e Bernie, pur partendo esattamente dalla stessa premessa della Carica dei 101 e degli Aristogatti (un rapimento e la missione di soccorso), sia diverso da questi due film. Le atmosfere, soprattutto nella seconda parte del film, sono cupe, cariche di pioggia, nebbia e oscurità, e anche quando ci allontaniamo dalla terribile Palude del diavolo dove è tenuta prigioniera la piccola Penny, le cose non migliorano troppo. La città non è certo affascinante, anzi è pericolosa per i due piccoli topolini Bianca (rappresentante dell’Ungheria, elegante e determinata) e Bernie (il semplice usciere, timido e pauroso), mentre nell’orfanotrofio in cui incontrano il gatto Rufus si concentrano i momenti più malinconici del film.

    Nessun personaggio e nessun rapporto è buttato via. Anche la stessa cattiva Medusa, che praticamente è modellata su Crudelia De Mon (compreso l’inseguimento finale), è un personaggio inquietante e grottesco. Funzionano anche i personaggi di contorno, come gli abitanti della palude (soprattutto la libellula Evinrude) e l’albatros Orville. Anche l’animazione è visibilmente migliorata, più dinamica, più ricercata, anche nelle belle, per quanto oscure, ambientazioni. Da questo punto di vista il film rappresenta una specie di passaggio di testimone tra le generazioni. Si tratta dell’ultimo film a cui collaborò come regista Wolfgang Reitherman, che aveva diretto gli ultimi Classici: tra gli animatori si registra il nome di un giovane Don Bluth (che poi avrebbe lasciato lo Studio per dirigere i vari "Fievel sbarca in America" e "Brisby e il segreto di NIMH").

    Le avventure di Bianca e Bernie rimane purtroppo un prodotto unico, o quasi, che si allontanò dall’appiattimento su storie semplici, incentrate sull’elemento comico e avventuroso, per tornare al dramma che era al centro dei primi film dello Studio come Bambi o Dumbo. In ogni caso piacque molto, sia al pubblico che alla critica, e ad oggi si tratta dell’unico lungometraggio singolo (non film a episodi) con un sequel: Bianca e Bernie nella terra dei canguri.

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