Il blog di Joe7


Replying to DEVILMAN ANALISI MANGA - SECONDA PARTE

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  1. Posted 26/2/2024, 19:29
    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 26/2/2024, 19:14) 
    Nagai si accanirà nuovamente contro il sistema scolastico giapponese realizzando Kekko Kamen- la maschera libidinosa, dove una ragazza che combatte con indosso solamente una maschera punisce i professori cattivi di un liceo, che maltrattano i loro allievi.

    Ho presente il manga, anche se non l'ho mai letto: come soggetto mi sembrava piuttosto cretino.

    In ogni caso, il sistema scolastico giapponese è severo fino all'esagerazione, anche oggi, verso gli studenti: ci si deve vestire in un certo modo, ci sono dei controllori che esaminano se c'è qualcuno che sgarra, le lettere di scusa da fare sono sempre obbligatorie: è un clima assai soffocante.
  2. Posted 26/2/2024, 19:14
    Nagai si accanirà nuovamente contro il sistema scolastico giapponese realizzando Kekko Kamen- la maschera libidinosa, dove una ragazza che combatte con indosso solamente una maschera punisce i professori cattivi di un liceo, che maltrattano i loro allievi.
  3. Posted 13/1/2024, 20:17
    CITAZIONE (berlicche677 @ 13/1/2024, 19:54) 
    la cagata era la scuola senza pudore

    Ah, beh, er...allora, effettivamente, avevi ragione. Scusa.
  4. Posted 13/1/2024, 19:54
    la cagata era la scuola senza pudore
  5. Posted 13/1/2024, 19:53
    CITAZIONE (berlicche677 @ 13/1/2024, 19:46) 
    e dopo sta cagata Nagai è diventato l'autorone che sappiamo, con l'epopea dei Robot

    Devilman non è una "cagata": è comunque una storia con un suo significato, che si può benissimo non condividere (io non lo condivido), ma la capacità narrativa di Nagai e la sua fantasia sono innegabili. Non si diventa famosi senza merito, e Nagai, nonostante presenti messaggi sbagliati tante volte, resta comunque un autore di talento che ha creato personaggi unici: è un dato di fatto. Ma essere di talento non significa essere sempre giusti. Talento e verità non sempre stanno insieme.

  6. Posted 13/1/2024, 19:46
    e dopo sta cagata Nagai è diventato l'autorone che sappiamo, con l'epopea dei Robot
  7. Posted 13/1/2024, 17:37
    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 13/1/2024, 17:24) 
    Ho letto che Nagai concluse "La scuola senza pudore" in modo provocatorio, con un violento "esercito della censura" che radeva al suolo l'edificio scolastico e massacrava tutti i protagonisti.

    Lo so. Evidentemente non gli piacevano le critiche.

    Ma non c'è niente da fare con situazioni simili come quelle di Nagai: in ogni caso, qualunque cosa tu faccia, perdi.

    Le ignori? E lui va avanti.

    Le accusi? E allora lui fa la vittima, magari concludendo in modo clamoroso. In questo modo Nagai (o gli altri che fanno "opere" simili) ottiene la patente di "vittima" e "perseguitato dai bigotti ottusi che non capiscono niente". Così Nagai (e altri che fanno "opere" simili) ha ricchezza, fama e martirio, perchè passa così per "santo e incompreso".

    Che fare in questi casi, allora? Accusare lo stesso, come fecero allora. Tanto, se poi l'autore fa la vittima sono affari suoi. Non c'è altro da fare: in questi casi, il conflitto è inevitabile, piaccia o no. E la strada è tutta in salita, e magari alla fine si perde perchè tutti stanno con l'"autore perseguitato" e gli cantano gli Osanna.

    Ma che importa? L'importante è testimoniare, anche se alla fine vieni preso a pedate e il colpevole viene esaltato. E' sempre stato così.
  8. Posted 13/1/2024, 17:24
    Ho letto che Nagai concluse "La scuola senza pudore" in modo provocatorio, con un violento "esercito della censura" che radeva al suolo l'edificio scolastico e massacrava tutti i protagonisti.
  9. Posted 20/8/2023, 16:26
    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 20/8/2023, 16:55) 
    Su internet non ho trovato risposte soddisfacenti: cosa sarebbe il Leoncavallo di Milano?

    Il Leoncavallo di Milano era una casa occupata da estremisti di sinistra, famosi per la loro violenza ai tempi degli anni di piombo. Vivevano in promiscuità, tra sesso, droga e rock'n roll, in perenne ribellione e scrivendo graffiti sui muri a raffica, con scritte oscene, insulti e disegni erotici vari. Erano tutti figli di gente ricca, che però volevano fare la rivoluzione "per i poveri", mentre invece si trattava di ragazzi annoiati e pronti all'idealismo violento di sinistra per sentirsi realizzati. Erano osannati dalla stampa e televisione, di sinistra e non, ed erano visti come "segno della povertà e del disagio giovanile", quindi usati come strumento per dimostrare le verità delle tesi sinistrorse.

    In sostanza, erano come gli studenti di Harenchi Gakuen, o "La scuola senza pudore", manga osannato ancor oggi come "segno dei tempi" e del "disagio giovanile" e del "desiderio legittimo di libertà". Cosa ci sia di vero in queste osservazioni lo lascio giudicare da te.
  10. Posted 20/8/2023, 15:55
    Su internet non ho trovato risposte soddisfacenti: cosa sarebbe il Leoncavallo di Milano?

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