Il blog di Joe7


Replying to LUPIN: IL TESORO DEGLI ZAR - TRAMA

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  1. Posted 18/10/2023, 21:20
    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 18/10/2023, 21:18) 
    Evvai.
    Finalmente il film di Lupin che tutti amano passa sotto le tue capaci mani.
    Confido in una grande analisi.
    Rasputon é uno dei migliori villain della saga di Lupin.

    L'analisi la posto domani: non so se sarà una "grande" analisi, ma comunque spero ti piaccia.
  2. Posted 18/10/2023, 20:18
    Evvai.
    Finalmente il film di Lupin che tutti amano passa sotto le tue capaci mani.
    Confido in una grande analisi.
    Rasputon é uno dei migliori villain della saga di Lupin.
  3. Posted 18/10/2023, 18:09
    1992: IL TESORO DEGLI ZAR
    LUPIN E IL TESORO DI ANASTASIA (altro titolo)
    DALLA RUSSIA CON AMORE (titolo originale giapponese)

    Locandina-1


    Regia: Osamu Dezaki (Bye Bye Liberty: scoppia la crisi; Il mistero delle carte di Hemingway; Ruba il dizionario di Napoleone; All'inseguimento del tesoro di Harimao)
    Sceneggiatura: Kanji Kashiwabara. Ha fatto numerose sceneggiature per Lupin: Bye Bye Liberty, Il mistero delle carte di Hemingway, Prendi il dizionario di Napoleone, Money Wars, Professione pericolo, Alla ricerca del tesoro di Harimao, Alcatraz Connection, Un diamante è per sempre, La lacrima della dea. Ha fatto anche dei lavori su Detective Conan e Golgo 13.
    Character designer: Yasushi Nagaoka. E' stato il suo unico lavoro come character designer su Lupin. E' stato solo direttore dell'animazione su Il mistero delle carte di Hemingway e Ruba il dizionario di Napoleone.
    Musiche: Yuji Ohno (come al solito)
    1° trasmissione in Giappone: 24 luglio 1992
    1° trasmissione in Italia: 17 ottobre 1999 su Italia 1.
    DVD in Italia: Yamato Video
    Precedente film: Ruba il dizionario di Napoleone
    Film successivo: Viaggio nel pericolo

    TRAMA

    Siamo nella biblioteca civica di New York e Lupin sta facendo una lezione di storia a Jigen, con tanto di diapositive: "Dunque: nel 1916, prima della Rivoluzione Comunista, lo Zar Nicola II era ricchissimo. Possedeva 1240 tonnellate d'oro, equivalenti al 20% della risorsa mondiale. A causa dell'inflazione, della disoccupazione, della situazione alimentare di allora, l'economia fu al collasso. Il monaco dello Zar, Rasputin, fu ucciso dai comunisti. Nel Marzo 1917 ci fu la rivolta a Pietroburgo e il 15 Marzo Nicola II abbandonò il trono: era la fine dei Romanov, che poi furono giustiziati brutalmente dai comunisti a Ekaterinburg: uomini, donne e bambini. Ecco, quello è Jenny, il cane della principessa Tatiana Romanova. Sai che il nome delle principessa è stato così famoso che l'avevano dato alla coprotagonista di James Bond, in Dalla Russia con Amore, che si chiamava appunto Tatiana Romanova?"

    Tatiana-Nikolaevna
    La principessa Tatiana Romanova Nikolaevna.


    "E ora, che siamo nel 1992 e la Russia comunista è appena crollata insieme col crollo del muro di Berlino nel 1989, la storia si ripete. Ti ricordi della statua di Lenin che fu abbattuta?" Jigen si alza e fa per andarsene. "Ma dove vai?" "Non me ne frega niente delle lezioni di storia. E poi, come puoi pretendere che si possa sapere oggi che fine ha fatto l'oro dei Romanov? Sono passati ottant'anni e c'è stata una rivoluzione di mezzo!" "Chissà? Mai dire mai!"

    Intanto, proprio fuori dalla biblioteca, Zenigata fa vedere la foto di Lupin a un barbone: "L'hai mica visto questo qua?" "Nossignore, mai visto in vita mia sior, ci hai mica un nichelino da darmi?"

    "Continua ad ascoltarmi, Jigen, non te ne pentirai. C'è in ballo un tesoro davvero enorme, credimi. Devi sapere che in realtà i Romanov non furono mai giustiziati. Il capo della sicurezza, Jurovskij, questo qua, vedi, ebbe pietà della famiglia reale, era un fedele suddito, insomma, e segretamente li lasciò liberi. Ci fu quindi una finta esecuzione. Come ricompensa, Nicola II regalò a Jurovskij ben 500 tonnellate d'oro." "Mi sembra una storia assurda, Lupin." "Che c'è, non ti fidi di me? Guarda, le donne dei Romanov erano veramente bellissime. Questa non è carina? Anastasia, la figlia dello zar, la più giovane: era famosa anche per la sua bellezza. Riparò in America e in età avanzata apparve una volta in pubblico."

    Anastasia
    La vera Anastasia. Nella realtà, fu massacrata dai comunisti insieme alla famiglia reale a Ekaterinburg nel 1918.


    "Ho sentito, ma non si è mai saputo davvero se quella fosse stata la vera Anastasia o una mitomane." "C'è una prova inconfutabile. Quando la vedrai, ti convincerai anche tu. Dobbiamo solo prendere il libro "Riscatto di Re Romanov". Su, andiamo dalla bibliotecaria!"

    Ma la bibliotecaria, una ragazza formosa con minigonna microscopica, seduta a gambe incrociate mentre si lima le unghie, dice co voce suadente: "Mi dispiace, signore, abbiamo dato in prestito quel libro proprio ieri. Torni tra una settimana e lo troverà." "Ma non posso aspettare, mi potrebbe dire a chi l'ha data in prestito? Una bella ragazza come lei non può abbandonare un povero lettore di libri che vuole solo leggere un pò" "Lei non è l'unico, sa? Un altro signore poco fa mi ha chiesto la stessa cosa, cioè chi è la persona che ha avuto il libro in prestito." "E lei cosa gli ha risposto?" "Gli ho detto chiaro e tondo che nemmeno se lui fosse stato Tom Cruise glielo avrei potuto dire. E' vietato dal regolamento!" "Ha ragione. A proposito, lo sa che lei è più bella di Claudia Schiffer? Mi piacerebbe molto uscire con lei. E' libera stasera?" "Cosa vuole, corrompermi?" "Ma no, non oserei mai!" "Facciamo stasera alle 8 all'Oyster Bar" risponde lei "l'indirizzo del proprietario del libro è qui." Lupin allunga la mano, ma la bibliotecaria nasconde il foglietto nel reggiseno. "Dopo" dice con voce flautata.

    Jigen, all'improvviso, nota Zenigata, che sta leggendo un libro lì vicino. Cerca di avvisare Lupin, ma l'ispettore si avvicina, coperto dai libri, e attacca. Lupin scappa via, strappando il vestito alla segretaria (col biglietto addosso) e Zenigata lo insegue. La bibliotecaria, mezza nuda, pesta sia Lupin che Zenigata: tutti scappano dalla biblioteca.

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    Lupin e Jigen vanno in macchina verso l'indirizzo che hanno "preso" dalla bibliotecaria manesca: è un posto malfamato e squallido. "Bella topaia" dice con tatto il pistolero. Salgono le scale di un edificio malandato e popolato da persone che dormono ubriache in corridoio, e Lupin bussa ad una porta. La porta si apre con la catenella attaccata. Una donna parla dall'interno. "Chi è?" "Tu sei Judy Scott, giusto?" chiede Lupin "La biblioteca mi ha dato il suo indirizzo: non temere, io sono un bravo ragazzo." Lei chiude la porta. "Non ho la faccia da bravo ragazzo, Jigen?" "Hai una faccia da galera." Ma poi la ragazza apre la porta: ha in mano il libro che Lupin cerca, "Riscatto di re Romanov" e nell'altra ha una pistola. Ha appena fatto la doccia, ha i capelli biondi bagnati e indossa solo un asciugamano. "Stai tranquilla, noi siamo solo due scrittori di romanzi gialli, vorremmo documentarci..." "Non vi muovete!" Li fruga e toglie loro le pistole. "Vado in camera per una mezz'ora, e mi tengo le vostre armi. Potete consultare il libro, se volete, ma è tutta roba di terz'ordine sin dal titolo: si dice "zar Romanov", non "re Romanov." "Grazie per la gentilezza, faremo presto."

    Lupin fa le foto automatiche su tutte le pagine. Nel frattempo, due killer, un gigante dagli occhialini neri che si chiama, con gran fantasia, Big, e un tappo dagli occhialini neri anche lui, ma a punta, di nome Luck, li osservano con un binocolo da un edificio dall'altra parte della strada. Chiaramente questi tizi erano quelli che avevano chiesto l'indirizzo ala bibliotecaria manesca e lei aveva detto loro di no. Lupin finisce di fotografare e chiude il libro. "Anastasia andò in America con un servitore, l'autore di questo libro..." Lupin sente un rumore. "Jigen!" "Sì." Jigen si accorge dei killer e va nella camera di Judy, senza badare al fatto che deve ancora vestirsi. "Scusa, dovresti ridarci le pistole." "Non mi fido." "Me ne importa assai se ti fidi o no." Jigen la spinge di lato e prende le armi. I killer arrivano e sparano dappertutto, ma Lupin e gli altri sono nascosti fuori. "Li conosci?" chiede Lupin a Judy. "Io? No." "Forse sei coinvolta in qualche strano triangolo amoroso con quei due." "Cosa dici? Io sono una ragazza perbene!" "Allora quei due cercano il libro." Big e Luck trovano Lupin e gli altri appoggiati sul davanzale della finestra e sparano, ma Lupin e gli altri scappano, col libro in mano: Jigen spara loro agli occhi, ma hanno gli occhiali antiproiettile (!). I tre si allontanano in macchina.

    "Dove vuoi andare, tesoro? Ti accompagniamo." "Devo solo andare in tribunale." "Oh, sei un avvocato, Judy! Fantastico!" La abbraccia, ma lei gli dice: "No, ho fatto causa al mio capo e ora sto andando al processo." "Causa? Per cosa?" "Molestie sessuali." "Ah." Lupin le toglie il braccio. Arrivano al tribunale e Judy scende. "Ciao!" "Ehi, Judy, dimentichi il libro!" le dice Lupin. "Lo riporti tu alla biblioteca? Così rivedi ancora quella bella ragazza." "Forse è meglio di no. Comunque, se torno a New York ti faccio una telefonata. Ciao!"

    Fujiko, da una finestra del tribunale, li vede allontanarsi in macchina. Judy la raggiunge. "Scusa il ritardo" le dice Judy. "Lupin e Jigen sono della partita, come immaginavo." "Gli ho lasciato il libro. Ho fatto bene?" "Certo. Così risparmieremo tempo. Sono in gamba e troveranno subito i miliardi. Ora và a spillare tutti i soldi dal tuo capo."

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    Mentre Jigen e Lupin si allontanano in macchina dal tribunale e attraversano il ponte di Brooklyn di notte, arriva un camion guidato dai killer Big e Luck, che passa sopra tutte le macchine, schiacciandole. Il ponte di Brooklyn va a fuoco, Jigen ferisce Luck alla spalla, ma alla fine i due killer schiacciasassi recuperano il libro sui Romanov che aveva Lupin.

    Poi la scena si sposta in Cile, dove è diretto l'Air Force One, l'aereo del Presidente degli Stati Uniti. Laggiù si trova il palazzo stile russo di Rasputon, un monaco russo dalla lunga barba nera e dagli occhi come quelli del Dottor Inferno di Mazinga Z. E' il discendente di Rasputin, il monaco dello Zar; laggiù si trova anche Goemon, che vede l'Air Force One atterrare. Rasputon si rivolge a Goemon: "Allora, sei riuscito a trovare l'illuminazione?" "Credo che non la si possa raggiungere in questa vita terrena." "Si tratta di distaccarsi dal mondo. Osserva quell'aereo. Arriva un altro di quei mentecatti che cerca da me la salvezza. In realtà vogliono solo il potere. Io ascolto i loro piagnistei, li consolo, li consiglio, loro pagano e mi coprono d'oro." "E che c'entra questo col distaccarsi dal mondo?" "Se ti distacchi bene dal mondo, tutti vengono da te e ti coprono di soldi. Semplice." "Non è il mio stile." "Il tuo è uno stile perdente, Goemon. Ma un giorno capirai." Il presidente degli Stati Uniti scende lungo la scaletta dell'aereo e viene ricevuto dai monaci del posto.

    In una zona del Texas coi pozzi di petrolio, Fujiko sfreccia a bordo della sua Porsche rossa fiammante. Si ferma, va a prendere un paio di lattine a un distributore facendo solo sbattere la sua anca contro la macchina, si fa una bevuta e riprende il viaggio. Ad un certo punto, però, viene inseguita dal camion dei due killer, Big e Luck, che la mandano fuoristrada e poi riprendono la marcia: il loro obiettivo non era Fujiko, volevano solo divertirsi. Ma la ragazza non ha apprezzato e, facendo un gestaccio, rivolge a loro a voce alta parole di maleducazione grave. Poi Fujiko riprende il viaggio con la macchina e raggiunge un cimitero, dove scende e segue le indicazioni lasciate da Lupin. Raggiunge un sotterraneo sotto una cella cimiteriale, dove Lupin la saluta e le fa vedere il plastico di una banca, con le abitazioni accanto. Poi si mette a spiegare: "E' la banca locale di Sant'Antonio. Le 500 tonnellate d'oro dello Zar sono lì. E' chiamata la "banca dei banditi", vero, Jigen?" "Esatto." "E che sarebbe?" chiede Fujiko. "E' conosciuta nel nostro mondo di ladri: dopo un colpo, molti ladri lasciano lì la refurtiva. Tu non la conosci, cherie, perchè questo non è il tuo stile: tu truffi i ricconi." Fujiko ignora la frecciatina e chiede: "Una banca così piccola conterrebbe 500 tonnellate d'oro? Senza contare il resto delle refurtive che nascondono lì? Mi sembra strano, Lupin." "Se fosse solo quella costruzione, la banca, sì. Ma, se togliamo tutti gli edifici del paese attorno..." Lupin toglie le casette dal plastico, tranne la banca, poi toglie tutta la base "...e diamo un'occhiata sotto, vediamo che c'è un sotterraneo enorme che copre tutto il paese. Come vedi, ci sta." "Incredibile. E l'hai scoperto in quel libro?" "Il nostro Jurovskij, che aveva avuto quell'oro dallo zar come ricompensa, fu derubato dell'oro, che fu messo in quella banca. Ma i ladri furono uccisi in un regolamento di conti. Jurovskij, dopo diverse indagini, aveva scoperto che l'oro era finito lì e l'ha scritto nel libro. Tutto il suo libro, "Riscatto di Re Romanov", è soltanto un racconto dozzinale da due soldi. Quello che conta è il codice dell'ultima pagina. Vedi?" Fujiko legge una pagina piena di scritti incomprensibili. "Non si capisce niente. E tu l'hai tradotto?" "La famiglia Lupin ha una tradizione lunghissima di codici cifrati. Basta mettere il codice in questo computer, farlo vagliare dai sistemi di decrittazione che abbiamo in famiglia...e voilà!" Sul computer compare la scritta TEXAS - S. ANTONIO CITY - BANK OF LIBERTY. "Ho capito. Ma come facciamo a portare via 500 tonnellate d'oro, Lupin? Ci vorrebbero 35 treni!" "Per questo sei essenziale tu, tesoro!" sogghigna Lupin.

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    L'aereo Air Force One vola con Rasputon e il Presidente a bordo, che continua a parlare ininterrottamente, mentre il monaco lo ascolta con pazienza. "Mi amavano alla follia alla Guerra del Golfo, ora dicono che l'economia va male. Che colpa ne ho io se non sanno fare le auto bene come fanno i giapponesi?" "Si ricordi che siamo in un anime giapponese, non si metta a fare pubblicità occulta, signor presidente. Lei è troppo nervoso, non deve preoccuparsi così tanto: tutto tornerà a posto se seguirà il mio consiglio. Lei ha un altro problema: una donna. Un'attrice..." Il presidente sobbalza. "Come lo sa? Non lo dica così forte!" "Sa com'è, queste cose sono di ordinaria amministrazione in tutto il mondo, non gliene frega niente a nessuno. Ma in America, sa, sono puritani, e lei, a dirla francamente, non è stato nemmeno tanto furbo. Deve troncare con lei, se vuole che le cose vadano avanti." "Sì, signore, sì eccellentissimo, sì supremo, farò come lei mi dice" risponde il presidente degli Stati Uniti in ginocchio, baciandogli ripetutamente la mano. "Và in pace, figliolo."

    Rasputon si allontana e raggiunge Goemon, che è a bordo dell'aereo anche lui. "Che intendi fare ora? Vieni a New York con noi?" "No. L'unica cosa che mi interessa è l'illuminazione. Il domani non esiste." "Perchè non diventi la mia guardia del corpo? Sei un tipo in gamba. Avrai donne e soldi." "Sai cosa odio di più al mondo, Rasputon? Essere costretto a fare qualcosa che non voglio." "Interessante! Mi piace obbligare la gente a fare quello che non vuole!" Il monaco gli ficca il dito in bocca, istantaneamente: Goemon reagisce estraendo la spada. "Mi hai dato ospitalità, non posso seguire il mio impulso: taglierò solo il tuo dito in tre pezzi!" Ma, inaspettatamente, il monaco ficca ancora il dito in bocca a Goemon. "E come fai a tagliarmi il dito? La tua preziosa spada Zantetsuken, che ti è più cara della vita, te l'ho presa io!" Goemon guarda la sua spada e inorridisce. "E' un miserabile pezzo di bambù! Dov'è la mia spada?" "Se rivuoi la tua spada, dovrai obbedirmi senza protestare. Io sono capace di leggere nei pensieri, Goemon: puoi chiamarla telepatia. E' per questo che posso fare l'eminenza grigia di questo branco di idioti e sapere che il presidente se la fa con un'attrice. E' per questo che so come infilarti un dito in bocca senza che tu te ne accorga. Vuoi un altro esempio? Leggo nei tuoi pensieri: rimpiangi che la regola dell'ospitalità ti vieti di uccidermi con le tue mani, se no l'avresti già fatto. Più mi sfidi, più ti sarà difficile riavere la spada. Sei in mio potere, non puoi disubbidirmi. I tuoi pensieri mi scorrono davanti come le pagine di un libro. Sarò un finto monaco, ma la mia telepatia è vera. Riesco sempre a sapere cosa pensano gli altri. La mente umana non ha segreti per me. Ricordalo. E pensa sempre alla mia offerta, Goemon." Rasputon si allontana, mentre Goemon guarda impallidito il bastone di bambù che ha in mano.

    Intanto, alla città di S. Antonio, nel Texas, Lupin e Jigen raggiungono un magazzino vuoto, vicino alla famosa banca. "La proprietaria è una bellissima vedova che mi ha fatto lo sconto. Si è commossa quando le ho parlato di Alamo." "Che c'entra Alamo?" "La battaglia di Alamo, hai presente? E' successa qui, e molti si commuovono quando glie ne parli."

    Sempre nel Texas, ma in pieno deserto, c'è il Coffe Shop Little Mama, che è il ritrovo di tutti i camionisti della zona. Laggiù, in una bella giornata di sole, arriva Fujiko, entra nel ritrovo e tutti le si accalcano addosso al vedere un gran bel pezzo di ragazzona simile. Incurante degli sguardi, Fujiko si siede con noncuranza, beve qualcosa e poi dice: "Mi servirebbero venti camionisti forti e virili per un piccolo lavoretto." "SIIIIIII!" dicono tutti, che le si accalcano attorno quasi sbavando. "Quanto si guadagna, dolcezza?" "300 dollari ciascuno. Ci state?" "COME NO!!!"

    Intanto, i due killer, Big e Luck, osservano la famosa banca col binocolo. Vedono una vecchietta con un bastone in mano che entra in banca: si tratta di Lupin. "Vorrei aprire un deposito." dice la vecchietta. "Certamente!" risponde il direttore. Lupin tasta di nascosto il pavimento col bastone. Sarà profondo cinque metri, pensa.

    Alla sera, all'hangar dove si sono nascosti, Lupin, Jigen e Fujiko festeggiano la futura impresa. Ad un certo punto, sentono bussare alla porta: si tratta di Judy, la famosa ragazza del libro a New York. Fujiko dice indispettita: "Chi è quella?" "Una che Lupin ha conosciuto l'altro giorno a New York" le risponde Jigen "E il processo per molestie sessuali?" "Judy ha vinto, poi si è licenziata" spiega Lupin. "Mi telefona tutte le sere" replica Judy. Lupin si mette accanto a Judy, mentre Fujiko è accanto a Jigen. "Siamo due bellissime coppie, non trovate?" dice Lupin, e gli altri due non rispondono. "Allora lei sa del tuo piano?" chiede Jigen. "Avete già rubato i lingotti?" chiede Judy. "MA SEI IMPAZZITO? LE HAI DETTO ANCHE QUESTO?" sbraita Jigen. "Sento che posso fidarmi di lei" dice Lupin, con tono di scusa. "Fà come ti pare" replica lui, stizzito. "Hai messo su il broncio come un bambino. Perchè non facciamo partecipare anche Judy?" "Per me è lo stesso." dice Fujiko. "Allora è deciso" conclude Lupin, e inizia a scavare.

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    Big e Luck sono agli ordini di Rasputon, e ora contattano il monaco: "Siamo pronti, capo. Appena Lupin agirà, noi..." "Voi non dovete fare niente fino a che non vi avviserò. L'oro dello zar, che è nella banca, appartiene a Don Cartone ed ora sto andando da lui. Restate in attesa." "Ricevuto."

    Lupin e Jigen, con tanto di passamontagna, iniziano la recita: per prima cosa fanno la rapina alla banca famosa, mandando via tutti, tranne il direttore, Duke Brown. Poi si tolgono i passamontagna e il direttore li riconosce. "Siamo famosi." dice Lupin. Dopo averlo legato, Lupin scende nel seminterrato della banca. "Guarda guarda, la corona di Napoleone! La Jacqueline di Picasso! L'ORO DEGLI ZAR!" "Aspetti, quell'oro è di Don Cartone! E' il capomafia di New York!" protesta il direttore. "Davvero? Peccato, ormai è troppo tardi per tornare indietro" commenta Jigen. Jigen esce col passamontagna e col direttore come ostaggio, davanti agli uomini di polizia. Lancia in alto una bomba a mano e tutti scappano: nello stesso momento in cui esplode, Lupin fa scoppiare il soffitto sopra il bunker sotterraneo dell'oro. Il rumore così viene coperto e si apre un varco tra il bunker sotterraneo e il magazzino/hangar di Lupin.

    Fujiko e Judy salutano Lupin dall'alto del buco effettuato con lo scoppio e portano giù una macchina che carica i lingotti d'oro: Lupin li mette sulla macchina e Fujiko e Judy li caricano negli scatoloni, chiudendoli uno dopo l'altro, aspettando l'arrivo dei camionisti, che porteranno via tutte le casse. Una fila di camion entra nell'hangar per poi allontanarsi, ciascuno carico di casse piene di lingotti d'oro.

    Intanto, Rasputon parla con Don Cartone, che è vicino alla sua piscina: è terrorizzato. "Possono ammazzarmi, mi aiuti!" "Calmatevi, state tranquillo. Chiediamo al mondo spirituale di aiutarti." Rasputon si concentra profondamente, si lascia cadere in piscina e continua la sua sceneggiata: "Lei sarà privato di tutto. La banca. L'oro. Sì, l'oro. Quel malefico metallo le porta degli impulsi negativi! Una terribile maledizione! Ma stia tranquillo: se si libererà di quell'oro, non avrà più niente da temere!" "Sì, sì sì, eccellentissimo, me ne libererò!" "Ma sono tonnellate d'oro, padrino!" protestano tutti. "Zitti, o blasfemi! Voi non potete capire!"

    Rasputon si allontana in macchina e riprende la telefonata ai due killer scalcagnati: "Bene, Don Cartone non ci darà problemi, è sistemato. Potete rubare l'oro." "Ma Lupin l'ha già rubato!" obietta Lucky, esasperato. "Embè? E riprendeteglielo. Dov'è il problema?" Rasputon toglie il contatto e osserva Goemon, seduto in macchina accanto a lui. "Ah, Goemon, anche se non ti piace, ricorda che siamo soci. E ricorda anche che tu lavori per me!" Il samurai non risponde.

    Intanto, a casa di Don Cartone, Dombino, il nipote del boss, spara allo zio quando viene a sapere che lui ha lasciato tutto l'oro a Rasputon. Ordinaria amministrazione negli ambienti mafiosi. Ovviamente, Dombino rivuole indietro tutto l'oro.

    Intanto, Zenigata si dirige in elicottero verso la città di Sant'Antonio: il colpo in banca di Lupin sta facendo il giro dell'America. "Non capisco" borbotta Zenigata "Lupin non è il tipo da fare una banale rapina alla banca. C'è qualcosa che non quadra." "Non si preoccupi, ispettore" dice il pilota dell'elicottero "Conosco le sceriffo di Sant'Antonio, è un tipo tosto, un vero texano! Pensi che ha guardato "L'ultima Sfida" ben 35 volte!" "Ma se è un film del'51! E comunque io l'ho visto più di quaranta volte!""

    L'ultimo camion è pronto a partire e Fujiko e Judy salgono a bordo. Lupin le saluta dal basso, sotto il pavimento dell'hangar, da dove ha prelevato tutto l'oro della banca. "Vi aspetto a Monument Valley!" "Certo, Lupin!" e si allontanano. Lupin torna subito alla banca, dove Jigen lo aspetta. Montano in fretta i pezzi da assemblare che lui aveva portato: alla fine ottengono una go-kart. Con questo mezzo escono subito dalla banca, evitano la polizia in attesa e partono verso Monument Valley.

    Intanto, Fujiko dice ai camionisti di cambiare direzione: così, quando Lupin e Jigen arrivano lì, non trovano nessuno. C'è soltanto una telecamera che manda un filmato in cui Fujiko e Judy salutano Lupin e lo ringraziano per l'aiuto. Lupin osserva l'orologio: aveva messo una microspia nell'orecchino di Fujiko e partono all'inseguimento, incrociando Zenigata, che li inseguiva in bicicletta dopo che l'elicottero era precipitato. "Non sarebbe ora che tu ti liberassi di quella dannata Fujiko?" sbotta Jigen. Lupin non risponde.

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    In una casetta in mezzo al niente, vicino a Hanging Neck Hill, dove le casse sono state scaricate in enormi hangar, Fujiko dà i 300 dollari promessi ad ogni camionista, poi li saluta. Ad un certo punto, però, arrivano i due killer sbracalati, Big e Luck, che catturano Fujiko e Judy. Telefonano poi a Rasputon, nel suo castello da qualche parte in Siberia, dove lui sta mangiando a pranzo un'iguana viva. "Molto bene, ora arrivo a prelevare l'oro." Successivamente, arrivano Lupin e Jigen, che sconfiggono facilmente i due killer di serie Z: ma arriva il quadrimotore di Rasputon, un SuperConvoy SP18 "Imperatore della Tundra", roba grossa.

    L'aereo fa uscire delle catene con ganci che prelevano gli hangar con l'oro, che vengono incamerati all'interno dell'enorme velivolo. Inoltre, scarica su Lupin e tutti gli altri un mucchio di bombe. Big, uno dei due killer scalcagnati, ci resta secco. Inoltre, Zenigata, nell'inseguire Lupin, finisce dentro l'aereo e vola via con loro. Rasputon arriva di persona in macchina, insieme ad altre macchine, e fa sparare contro i due killer (uno, per la precisione, quello rimasto: Luck). Non ho ancora capito come, Luck il fortunato sopravvive a sventagliate di mitra lanciate da otto persone. :huh: :huh: :huh: :huh:

    Poi Rasputon manda Goemon ad uccidere Lupin e Jigen: il samurai dice loro di fingere di morire, poi spiegherà la situazione. I due stanno al gioco. Judy e Fujiko, intanto, erano già scappate via da tempo con un pò di oro nascosto in macchina. Ma Judy inganna Fujiko: estrae una pistola, la fa scendere dalla macchina e si allontana con l'oro.

    Successivamente, Judy raggiunge la Siberia, dove c'è il castello di Rasputon, e gli dà l'oro, chiedendo in cambio di diventare una sua allieva. Il monaco pazzo accetta. Intanto, Fujiko porta del cibo in un motel, dove Lupin e Jigen la aspettano: mangiano avidamente tutto. Sono anche riusciti a salvare Luck il miracolato. Goemon telefona a Lupin, dicendogli dove si trova la base di Rasputon: in un villaggio in Siberia, e gli dà le coordinate.

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    Fujiko obietta: "In SIBERIA? Non se parla: non abbiamo i soldi per il biglietto! E io non ci vado se non in prima classe!" Usano la carta di credito di Jigen, col quale possono partire a bordo di due vecchi bimotori.

    Intanto, nel castello di Rasputon, Goemon e Judy raggiungono un accordo: lei gli troverà la spada che Rasputon gli ha rubato: lui, in cambio, le farà avere l'oro dello zar. Intanto, il presidente della Russia Gorbaciov si confida con Rasputon, tanto per cambiare. Dopo l'incontro, Rasputon scopre Judy che stava trafficando. "Cercavi la spada di Goemon, vero?" dice il monaco "Ma io ti leggo nel pensiero. Tu non sei una ragazza qualunque, vero?" "Io sono la discendente dei Romanov. Sono la nipote di Anastasia! L'oro appartiene ai Romanov, quindi a me!" "E' vero. Ma i Romanov ascoltavano Rasputin, che era mio nonno. Quindi lavorerai per me!"

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    Ma, in quel momento, arriva Dombino, il nipote di Don Cartone, che rivuole indietro l'oro da Rasputon: infatti ha messo delle bombe nel castello del monaco. Quest'ultimo si rassegna e li porta al deposito dell'oro.

    Intanto Judy, non vista, riesce a trovare la spada di Goemon. Lupin, Jigen e Fujiko raggiungono il villaggio di Rasputon e trovano Goemon, che si è innamorato di Judy. Lupin viene a sapere dal samurai dov'è l'oro, e raggiunge il quadrimotore di Rasputon: gli fa prendere il volo poi lancia giù le catene coi ganci per riprendergli il prezioso metallo.

    Nel frattempo, Rasputon porta Dombino e gli altri all'oro, ma, con le sue capacità telepatiche, li uccide. Dombino, però, prima di morire, fa scoppiare tutte le bombe, facendo esplodere il castello di Rasputon. Intanto, Judy restituisce la spada a Goemon. Lucky, il killer, era andato con Lupin in Siberia per vendicarsi del monaco: ma Rasputon riesce ad uccidere anche lui (quindi cosa lo hanno tenuto vivo fin lì a fare? Boh).

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    L'aereo guidato da Lupin, con Zenigata, Jigen e Fujiko a bordo, ha raccolto tutto l'oro: ma con l'oro c'è anche Rasputon, raccolto insieme all'oro, dopo che lui aveva eliminato Dombino egli altri. Jigen non riesce a sparargli, perchè il monaco gli legge nel pensiero. Ma Lupin, che riesce ad essere senza pensieri, gli si avvicina fischiettando e gli spara.

    Rasputon, prima di morire, si fa bruciare con un apparecchio nascosto: l'aereo, con l'oro, brucia e tutti scappano via. Quando il fuoco si spegne, sono tutti davanti all'oro fuso. Ma Goemon si mette in mezzo: "Ho promesso a Judy di consegnarle l'oro in cambio della spada."
    Judy si avvicina a Lupin. "Ho bisogno dell'oro per salvare il popolo russo, Lupin. Io sono la nipote di Anastasia. Devo farlo, per il mio popolo!" "Va bene, allora prendo solo questo pezzo per le spese." "NOOOOOOOOOOOOOOOOO!" protesta Fujiko "Io lo volevo tutto! 500 tonnellate d'oro buttate ai pesci!" "Meno due chili, chérie, te ne posso dare metà." "Non ti voglio neanche rispondere." Lupin, Jigen e Fujiko si allontanano, salutati da Goemon e Judy, mentre Zenigata promette che lo arresterà.

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