[/QUOTE] Credo che la fonte sia un'intervista fatta a Shingo Araki. Mi ci vuole un pò di tempo per trovarla, se vuoi ti farò sapere qualcosa di più preciso. [/QUOTE]
INTERVISTA A SHINGO ARAKI DAL ROMAN ALBUM DI GOLDRAKE La prima parte (vita e opere di Shingo Araki) qui. La seconda parte (intervista) qui La terza parte (lavori di Shingo Araki sugli episodi di Goldrake): qui Da un’intervista a Shingo Araki a proposito del suo lavoro su Goldrake, pubblicata sul Roman Album (libro giapponese originale) di Goldrake: “Il personaggio principale fra quelli che ho curato è la sorella di Duke Fleed, Maria.
Penso di averla rappresentata carina, vivace ed innocente. Riflettendo su questo anime, penso che i personaggi secondari ospitati in ogni episodio abbiano portato una ventata d'aria fresca, soprattutto Kein nella 68° puntata (“Maria nella tempesta”) e Shira nella 63° puntata (“Gelo mortale”). Gli anime robotici attirano il pubblico con i combattimenti spettacolari, ma io ho cercato di portare sulla scena di Goldrake l’amore fraterno, l’amicizia e l’amore romantico. Inoltre, abbiamo curato attentamente la recitazione dei personaggi, affinchè fosse bella ed affascinante.” Da un'altra intervista (Montosi, Goldrake, ed. Jacobelli), Araki dichiarò: "La cosa che apprezzo in Nagai è che dà la possibilità agli sceneggiatori di curare i personaggi come meglio credono. Penso sia il migliore degli autori, da questo punto di vista. Goldrake è stata la prima serie curata dalla Araki Production e ne ho un gran bel ricordo. All'epoca lavoravo con sole cinque persone, ogni puntata era una sfida contro il tempo. A me piaceva dare importanza ai personaggi secondari, come i nemici, e poi ho potuto fare quello che volevo. Forse è stato il cartone animato che ha più risentito della cura grafica dei personaggi. Parte del lavoro l'ha fatto però la Himeno."
IL SEGUITO DI GOLDRAKE DI SHINGO ARAKI CHE NON FU MAI FATTO Nel 1981-82, una televisione francese contattò Nagai e la Dynamic Production, dicendo che voleva produrre un nuovo Goldrake. Fecero anche un film pilota insieme alla Toei Animation, disegnato da Shingo Araki. Però il lavoro fu assai faticoso a causa delle grandi distanze e fu abbandonato. Infatti, a quei tempi non c’erano né fax, né e-mail e nemmeno internet: solo per mostrare un disegno si doveva fare un viaggio di 14 ore con scalo in Alaska. Molti di quegli spunti, comunque, furono riutilizzati dalla Toei per la serie dei “Cavalieri dello Zodiaco”.
I LAVORI DI SHINGO ARAKI E MICHI HIMENO SULLA SERIE DI GOLDRAKE In Goldrake si sottolinea molto l’importanza dell’elemento femminile. Gran parte del merito va riconosciuto alla coppia Araki/Himeno, che ha creato figure femminili rimaste nella storia dell’animazione giapponese. Nel caso di Maria, lo stesso Go Nagai, che aveva dato un look molto differente alla sorella di Actarus, fu molto colpito dal restyling operato da Araki e accettò immediatamente le numerose modifiche operate dall’animatore. Quando cominciò a lavorare a “UFO Robot Goldrake”, Araki aveva già una lunghissima esperienza, avendo curato il character designer di serie come “Bia la sfida della magia”, “Babil Junior”, “Cutie Honey”. Michi Himeno, una giovane e dotatissima animatrice che divenne la sua assistente dal quinto episodio di Goldrake in poi, contribuì però a rendere le linee dei suoi personaggi ancora più flessuose. Riconoscendo le capacità della ragazza, Araki le affidò il design di molti personaggi femminili: da Naida (episodio 25) a Elsa, la ragazza che compare nell’episodio 56, in cui i nostri protagonisti vanno alla conferenza all’estero per incontrare il professor Shriber: un personaggio minore ed una comparsa molto breve, ma con un disegno ottimo.
Oltre a loro, la Himeno si occupò anche del capitano Shira (o Kirika), dell’episodio 63, e di Rubina (episodio 72). Araki continuò ad occuparsi di tutti i personaggi maschili, che però assunsero anch’essi lineamenti molto più aggraziati. Questo fascino efebico, che divenne il marchio di fabbrica di tutte le serie curate da Araki (basti pensare ai “Cavalieri dello Zodiaco”), gli attirò però anche alcune critiche in Giappone: nell’episodio 25, in cui compare Naida e Actarus crolla psicologicamente, ci fu infatti chi si lamentò del fatto che in quella scena il principe di Fleed aveva un aspetto esageratamente effemminato. I personaggi della coppia Araki/Himeno sono comunque considerati oggi tra i più belli dei cartoni giapponesi: soprattutto l’immagine della donna alta e magra, dagli occhi allungati e intensi come quelli di una gatta, che i due crearono per le tre assassine veghiane dell’episodio 50, si impose in molti anime successivi della Toei Animation che hanno ottenuto grande successo anche in Italia, come “Danguard” o “Galaxy Express 999”.