CITAZIONE (Kirihito @ 11/2/2023, 18:42)
Avevo la curiosità, dopo 30 anni, di rileggermi uno dei primi Dylan Dog, ho trovato "Il ritorno del mostro".
Lo avevo letto in prestito da un amico e mi ricordavo un finale sorprendente.
Sembra che la morale di fondo di questa storia sia che gli uomini condannano troppo facilmente in base alle apparenze. Però nell'episodio non ci sono vittime e carnefici ben distinti.
C'è una ragazzina che macella madre e padre, cameriera, cuoca, maggiordomo, stalliere.
Tutto perchè i genitori volevano farla abortire dalla figlia concepita con Damien, il ragazzo ritardato e mandare quest'ultimo in qualche istituto.
C'è questo Damien che al processo si prende tutta la colpa del massacro, si comporta come un angelo per 16 anni, poi evade torcendo la testa ad un infermiere e spaccando con un coltellaccio quella di una guardia.
La ragazzina per lo shock di quello che aveva fatto era diventata cieca e aveva dimenticato tutto.
Però aveva perdonato Damien, salvandolo dalla sedia elettrica e gli pagava una lauta retta per farlo vivere in un manicomio di lusso. Poi alla fine gli spara. Allora gli torna la memoria e si ricorda che erano stati amanti.
Alla fine insomma non ci ho capito molto! A parte il fatto che nessuno dei personaggi merita di essere ricordato.
"Sembra che la morale di fondo di questa storia sia che gli uomini condannano troppo facilmente in base alle apparenze." E' un'osservazione corretta la tua, ma non è abbastanza profonda. C'è dell'altro.
Conosco quella storia: si tratta in sostanza di personaggi che non seguono una propria morale, non sono al servizio degli altri, ma sono al servizio dei propri istinti e interessi. Essere malvagi è proprio comportarsi così.
Gli unici che si salvano, dal punto di vista morale, sono il marito di Leonora, che viene decapitato da lei, la loro figlia Lilith, che diventa cieca, e lo stesso Dylan Dog, che cerca di metterci una pezza senza riuscirci. I "buoni" sono puniti per la loro bontà.
Damien e Leonora sono stati amanti: già questo non va bene, visto che hanno seguito i loro istinti senza pensare alle conseguenze. Pensare subito: "lui/lei mi piace, quindi ci vado a letto" significa agire senza pensare. OK, Dylan Dog lo fa sempre, ma mi sembra significativo che questa sia una delle poche storie in cui lui non lo fa.
Pure i parenti di Leonora non si salvano: infatti vogliono che lei abortisca, uccidendo Lilith, che allora viveva ancora nel grembo della madre, aggiungendo danno su danno. Infatti, dopo un rapporto sessuale fatto in modo sbagliato, seguendo solo il proprio istinto, si aggiunge anche un'azione omicida.
Inoltre, riguardo a Damien: non ha ucciso lui i parenti di Leonora, ma si è rifatto alla grande con la sua fuga. Quindi era già un assassino sin dall'inizio, vista la facilità con cui uccide. Quindi non hanno sbagliato a metterlo dentro: anzi, avrebbero dovuto metterlo in un carcere a massima sicurezza anzichè in un normale manicomio. Uno che è capace di ammazzare una persona con una sberla non è da trattare come gli altri.
Leonora...è una donna senza amore ed è pazza. Ammazza senza problemi i suoi parenti (e cosa c'entravano la cuoca, il maggiordomo, lo stalliere in questa faccenda, tanto da ammazzare anche loro? Tanto per dire che sete di sangue che aveva, non la puoi giustificare nemmeno con la storia "dei cattivi che volevano che io abortissi"). Non mostra il minimo amore verso nessuno, è caustica e cattiva. I due si "amano", ma è più esatto dire che si giustificano a vicenda: ho ucciso per te, ho odiato per te, quindi va bene. Invece no: se ci si ama veramente l'un l'altro, non si devono mai fare azioni contro l'amore, come uccidere, odiare, disprezzare. Se ami una persona fino a uccidere per lei, allora il tuo amore è sbagliato, perverso, finto. E' solo affermazione di te.
Un dettaglio: Leonora alla fine non uccide Damien. Lui viene crivellato di proiettili dalla guardie. Leonora, poi, alla fine, si suicida bruciando insieme al cadavere di Damien (e già questo dimostra che era fuori di testa come un balcone anche lei).