Il blog di Joe7

  1. DYLAN DOG E CONAN IL BARBARO

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    Conan
    Dylan Dog
    By joe 7 il 6 April 2016
     
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    CONAN IL CIVILIZZATO E DYLAN DOG IL BARBARO?

    john_buscema_conan_pinup_color_by_bek76_d314vr2 Presentazione


    Nelle storie di Dylan Dog, sin dall'inizio il protagonista è stato definito "L'Indagatore dell'Incubo" o "L'Acchiappamostri". Ma nel leggere le sue storie l'ho sempre visto come uno che, invece di acchiappare i mostri, o le prende da loro o sta dalla loro parte. Basta guardare il disegno di presentazione che si vede ogni volta che si compera un suo numero, alzando la copertina: si vede un Dylan Dog che fa da apripista ai mostri imitando un famoso dipinto di Polizza da Vilpedo, "Quarto stato", in cui gli umili marciano per riprendersi ciò che è di loro diritto. Quindi, nella visione di Dylan Dog, i mostri hanno il loro pieno diritto a tormentare, uccidere, torturare l'uomo. E perchè? Perchè il vero mostro è l'uomo. Di conseguenza, Dylan Dog è un "acchiappauomini". Come acchiappamostri, insomma, Dylan Dog è un venduto al nemico, vista la sua filosofia di base.

    Conan il barbaro, invece, in tutte le sue storie non le prende dai mostri né, tantomeno, sta dalla loro parte contro gli uomini (che sono tutti degli schifosi ipocriti secondo la visione dylandoghiana). Invece, Conan, i mostri, quando li incontra, li fa a pezzi con la spada, li seppellisce contro i massi, li sbrana, li uccide senza la minima pietà o comprensione dylandoghiana tipo “poverino questo mostro, quanto è incompreso”. Davanti ad una bellissima donna che si rivela una vampira e sta per attaccarlo, Conan, anche se gli piacciono le donne, semplicemente la butta via con violenza urlandole “Maledetta vampira, non riempirai le tue pallide vene col mio sangue!”. Quando Conan è davanti ad un mostro, anche la sua cavalleria va a remengo: un mostro è semplicemente il nemico che vuole la tua morte e va abbattuto. Punto.

    Quindi, Conan, anche se è un mercenario e non è certo una persona dai grandi principi morali, ha però ben chiara una cosa: il mostro va combattuto e, possibilmente, ammazzato. Nessun patteggiamento né comprensioni amichevoli. Mentre Dylan Dog, in tutte le sue storie, contro il mostro, qualunque sia (il vampiro, lo zombi, l’uomo nero, eccetera), perde sempre o sta addirittura dalla sua parte. Un po’ come il poliziotto che sta dalla parte del ladro. Lo chiamereste voi un poliziotto così a difendere la vostra casa? Al confronto, il barbaro Conan è molto più affidabile.

    Il punto è che Dylan Dog non ha dei valori di bene e male indiscutibili: per questo coi mostri è sempre ondivago e possibilista. Conan, invece, anche se è un barbaro, sa bene dov’è il male e il nemico e sa che deve batterlo se vuole sopravvivere. Dylan Dog patteggia, Conan combatte.

    Ed è dall’atteggiamento di Dylan Dog che nasce la barbarie, cioè l’incapacità di chiamare bene il bene e male il male; mentre, invece, è proprio dall’atteggiamento di Conan, che uccide i mostri, che nasce la civiltà, cioè la capacità di chiamare bene il bene e male il male. Almeno un inizio di civiltà.

    Se Dylan Dog è per la morte, cioè la barbarie, Conan, quando uccide i mostri, è per la vita, cioè la civiltà.


    Edited by joe 7 - 14/6/2023, 19:56
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    CITAZIONE (LUCE5 @ 8/4/2016, 09:02) 
    Anche se non conosco bene questi personaggi, mi sembrano comunque degli esempi affidabili sugli atteggiamenti umani. Da quel che vedo in giro, il personaggio Dylan Dog, al giorno d'oggi è purtroppo molto prevalente, e per quanto ne so, sfocia inevitabilmente nella corruzione. Dirò di più: se uno pensa "lo faccio questa volta, poi smetto", non è possibile, è entrato in un ingranaggio, in una rete che lo intrappola. Se ne può uscire solo con un grosso sforzo di volontà, riconoscendo l'errore e facendosi aiutare.

    Dylan Dog rappresenta l'uomo senza valori, se non quelli comuni e più superficiali del mondo moderno: infatti, è vegetariano, astemio (ex-alcolizzato), antivivisezionista, ama svisceratamente gli animali mentre l'uomo lo ama assai meno, non condanna nessun comportamento sociale, nemmeno il più abietto, odia i militari, va a donne almeno una volta in ogni episodio, segue la morale dell'assenza di responsabilità personale e della responsabilità solo della società (quindi di nessuno), non crede nell'aldilà, nè in Dio, nè nel diavolo, il suo unico interesse personale è completare un galeone da mettere in bottiglia, non sa perchè vive, non sa da dove viene nè dove va. Non sa cosa difende nè perchè fa quello che fa. Insomma, rappresenta l'uomo sradicato di oggi, che, non avendo radici, è facile a rinsecchirsi, quindi a corrompersi.

    Conan non è un modello di comportamento, ma, pur essendo un barbaro che vive in un'età barbarica, ha dei valori chiave: la donna va rispettata sempre, il mostro va abbattuto insieme al mago che lo guida perchè è un suo nemico (e implicitamente un nemico dell'uomo), la parola data è sacra, sa rendersi responsabile degli uomini che comanda. Infatti, alla fine Conan diventa re di un potente reame e lo amministra con giustizia, severa ma retta.

    Quindi, da barbaro quale è, Conan riesce però a fondare una civiltà. Dylan Dog, invece, dalla civiltà in cui vive, non costruisce niente, si lascia vivere vivacchiando e così contribuendo, nel suo piccolo, a portare un pò di barbarie nel mondo in cui vive. Perchè, se i mostri tu non li combatti, alla fine diventi come loro. Perchè, più che acchiappamostri, Dylan, nella strada che ha scelto, è un mostro.
     
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    Una volta, nel tuo blog, hai detto che "Dylan Dog rappresenta l'uomo ateo senza radici di oggi"; cosa intendevi dire?
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 28/11/2022, 20:01) 
    Una volta, nel tuo blog, hai detto che "Dylan Dog rappresenta l'uomo ateo senza radici di oggi"; cosa intendevi dire?

    Bè, Dylan non crede in niente, se non nei luoghi comuni (è animalista, è antifascista, la colpa è della società, la famiglia è un posto orribile, e il resto aggiungilo tu). Vive in un mondo senza senso, pieno di paure e incomprensibile, che cerca di esorcizzare ridendoci sopra. Ha come vero nemico la morte, contro la quale non ha nessun rimedio e l'unica cosa che può fare è ignorarla, facendo finta di non badare al fatto che gli altri muoiono e che un giorno anche lui morirà. Vive una vita senza senso e senza scopo, senza mai cercare la verità, dicendo che o è dannosa, o non esiste, o che è orribile ed è meglio ignorarla. Non è proprio un "ateo": nessuno lo è veramente. Semplicemente, come gli "atei", considera come Dio le sue opinioni, cioè se stesso.

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    Preferisco a questo punto Gravity Falls. Ha un clima inquietante e soprannaturale come il fumetto di Sclavi, ma il protagonista Dipper non se ne fa piegare e compie un viaggio dell'eroe che gli permette di guardare l'Abisso dritto negli occhi
     
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    CITAZIONE (Andrea Cornali @ 29/11/2022, 19:52) 
    Preferisco a questo punto Gravity Falls. Ha un clima inquietante e soprannaturale come il fumetto di Sclavi, ma il protagonista Dipper non se ne fa piegare e compie un viaggio dell'eroe che gli permette di guardare l'Abisso dritto negli occhi

    Purtroppo non conosco Gravity Falls.
     
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    Peccato, perché é una delle migliori serie animate che la Disney abbia mai realizzato.
    https://insidethemagic.net/wp-content/uplo...OBT-800x400.jpg
    Ci sta bene il paragone con Dylan Dog, comunque.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 1/12/2022, 18:15) 
    Peccato, perché é una delle migliori serie animate che la Disney abbia mai realizzato.
    https://insidethemagic.net/wp-content/uplo...OBT-800x400.jpg
    Ci sta bene il paragone con Dylan Dog, comunque.

    Se mi capita lo guarderò, grazie dell'indicazione. ^_^
     
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    Avevo la curiosità, dopo 30 anni, di rileggermi uno dei primi Dylan Dog, ho trovato "Il ritorno del mostro".
    Lo avevo letto in prestito da un amico e mi ricordavo un finale sorprendente.
    Sembra che la morale di fondo di questa storia sia che gli uomini condannano troppo facilmente in base alle apparenze. Però nell'episodio non ci sono vittime e carnefici ben distinti.
    C'è una ragazzina che macella madre e padre, cameriera, cuoca, maggiordomo, stalliere.
    Tutto perchè i genitori volevano farla abortire dalla figlia concepita con Damien, il ragazzo ritardato e mandare quest'ultimo in qualche istituto.
    C'è questo Damien che al processo si prende tutta la colpa del massacro, si comporta come un angelo per 16 anni, poi evade torcendo la testa ad un infermiere e spaccando con un coltellaccio quella di una guardia.
    La ragazzina per lo shock di quello che aveva fatto era diventata cieca e aveva dimenticato tutto.
    Però aveva perdonato Damien, salvandolo dalla sedia elettrica e gli pagava una lauta retta per farlo vivere in un manicomio di lusso. Poi alla fine gli spara. Allora gli torna la memoria e si ricorda che erano stati amanti.
    Alla fine insomma non ci ho capito molto! A parte il fatto che nessuno dei personaggi merita di essere ricordato.
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 11/2/2023, 18:42) 
    Avevo la curiosità, dopo 30 anni, di rileggermi uno dei primi Dylan Dog, ho trovato "Il ritorno del mostro".
    Lo avevo letto in prestito da un amico e mi ricordavo un finale sorprendente.
    Sembra che la morale di fondo di questa storia sia che gli uomini condannano troppo facilmente in base alle apparenze. Però nell'episodio non ci sono vittime e carnefici ben distinti.
    C'è una ragazzina che macella madre e padre, cameriera, cuoca, maggiordomo, stalliere.
    Tutto perchè i genitori volevano farla abortire dalla figlia concepita con Damien, il ragazzo ritardato e mandare quest'ultimo in qualche istituto.
    C'è questo Damien che al processo si prende tutta la colpa del massacro, si comporta come un angelo per 16 anni, poi evade torcendo la testa ad un infermiere e spaccando con un coltellaccio quella di una guardia.
    La ragazzina per lo shock di quello che aveva fatto era diventata cieca e aveva dimenticato tutto.
    Però aveva perdonato Damien, salvandolo dalla sedia elettrica e gli pagava una lauta retta per farlo vivere in un manicomio di lusso. Poi alla fine gli spara. Allora gli torna la memoria e si ricorda che erano stati amanti.
    Alla fine insomma non ci ho capito molto! A parte il fatto che nessuno dei personaggi merita di essere ricordato.

    "Sembra che la morale di fondo di questa storia sia che gli uomini condannano troppo facilmente in base alle apparenze." E' un'osservazione corretta la tua, ma non è abbastanza profonda. C'è dell'altro.

    Conosco quella storia: si tratta in sostanza di personaggi che non seguono una propria morale, non sono al servizio degli altri, ma sono al servizio dei propri istinti e interessi. Essere malvagi è proprio comportarsi così.

    Gli unici che si salvano, dal punto di vista morale, sono il marito di Leonora, che viene decapitato da lei, la loro figlia Lilith, che diventa cieca, e lo stesso Dylan Dog, che cerca di metterci una pezza senza riuscirci. I "buoni" sono puniti per la loro bontà.

    Damien e Leonora sono stati amanti: già questo non va bene, visto che hanno seguito i loro istinti senza pensare alle conseguenze. Pensare subito: "lui/lei mi piace, quindi ci vado a letto" significa agire senza pensare. OK, Dylan Dog lo fa sempre, ma mi sembra significativo che questa sia una delle poche storie in cui lui non lo fa.

    Pure i parenti di Leonora non si salvano: infatti vogliono che lei abortisca, uccidendo Lilith, che allora viveva ancora nel grembo della madre, aggiungendo danno su danno. Infatti, dopo un rapporto sessuale fatto in modo sbagliato, seguendo solo il proprio istinto, si aggiunge anche un'azione omicida.

    Inoltre, riguardo a Damien: non ha ucciso lui i parenti di Leonora, ma si è rifatto alla grande con la sua fuga. Quindi era già un assassino sin dall'inizio, vista la facilità con cui uccide. Quindi non hanno sbagliato a metterlo dentro: anzi, avrebbero dovuto metterlo in un carcere a massima sicurezza anzichè in un normale manicomio. Uno che è capace di ammazzare una persona con una sberla non è da trattare come gli altri.

    Leonora...è una donna senza amore ed è pazza. Ammazza senza problemi i suoi parenti (e cosa c'entravano la cuoca, il maggiordomo, lo stalliere in questa faccenda, tanto da ammazzare anche loro? Tanto per dire che sete di sangue che aveva, non la puoi giustificare nemmeno con la storia "dei cattivi che volevano che io abortissi"). Non mostra il minimo amore verso nessuno, è caustica e cattiva. I due si "amano", ma è più esatto dire che si giustificano a vicenda: ho ucciso per te, ho odiato per te, quindi va bene. Invece no: se ci si ama veramente l'un l'altro, non si devono mai fare azioni contro l'amore, come uccidere, odiare, disprezzare. Se ami una persona fino a uccidere per lei, allora il tuo amore è sbagliato, perverso, finto. E' solo affermazione di te.

    Un dettaglio: Leonora alla fine non uccide Damien. Lui viene crivellato di proiettili dalla guardie. Leonora, poi, alla fine, si suicida bruciando insieme al cadavere di Damien (e già questo dimostra che era fuori di testa come un balcone anche lei).
     
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    Sì ho sbagliato, non è Leonora che gli spara il colpo di grazia, mi sono confuso perchè nella sequenza si vede il primo piano di lei e poi una mano con la pistola, ma nella vignetta successiva si capisce che è un altro a sparare.
    Sulla morale di fondo avevo scritto "sembra", perchè da ragazzo avevo avuto quest'impressione ad una prima (e unica) lettura.
    Ma rileggendola, come ho scritto, si capisce che Damien non era una vittima. Le uniche vittime sono quelle che hai citato tu.
    Non capisco perchè Sclavi abbia fatto commettere quei due omicidi insensati a Damien, quando fino ad allora lo aveva descritto come un martire. Tu cosa ne pensi?
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 11/2/2023, 21:08) 
    Sì ho sbagliato, non è Leonora che gli spara il colpo di grazia, mi sono confuso perchè nella sequenza si vede il primo piano di lei e poi una mano con la pistola, ma nella vignetta successiva si capisce che è un altro a sparare.
    Sulla morale di fondo avevo scritto "sembra", perchè da ragazzo avevo avuto quest'impressione ad una prima (e unica) lettura.
    Ma rileggendola, come ho scritto, si capisce che Damien non era una vittima. Le uniche vittime sono quelle che hai citato tu.
    Non capisco perchè Sclavi abbia fatto commettere quei due omicidi insensati a Damien, quando fino ad allora lo aveva descritto come un martire. Tu cosa ne pensi?

    Damien, se ricordo bene, ha ucciso un infermiere e un poliziotto. Forse sono questi gli omicidi a cui ti riferisci. E comunque era sul punto di sbudellare anche Dylan Dog.

    Sclavi, per giustificarlo, ha voluto rappresentare Damien come un minorato e una "vittima che uccide perchè circondata dall'ingiustizia di cattivi che non lo capiscono". Inoltre, la scena dove un altro pazzo gli dà fuoco per divertirsi e lui non reagisce è servita a Sclavi per far pensare che questo Damien sia "al di là del bene e del male", sia "ingiudicabile". Ma questo è un inganno: nessun uomo è al di là del bene e del male. O si fa il bene o si fa il male, ma non ci sono vie di mezzo.

    Damien ha ammazzato con un colpo tremendo un povero infermiere che gli si era solo avvicinato. Ha trafitto la testa di una guardia con un machete. Loro due erano solo un paio di disgraziati che non facevano nulla di male, se non il loro mestiere. Si tratta di omicidi efferati.

    E di questi omicidi, anche se Damien è minorato o matto, ne è comunque responsabile, anche se non pienamente: di conseguenza avrebbe dovuto essere messo in una cella di sicurezza. Oppure gli si sarebbe dovuto sparare per forza per difendersi. Ma Damien non è una vittima, come lo vuole far apparire Sclavi. Anche se è un personaggio tragico, è comunque un assassino spietato.
     
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    Il tuo discorso mi ha ricordato il numero 32 di Conan: lì, il cimmero affronta sott'acqua un mostro con le sembianze di una donna con i tentacoli da piovra.
    (https://static.wikia.nocookie.net/marvelda...=20220727181431)
    Inizialmente, a causa delle sue sembianze femminili, il mostro mette in difficoltà Conan, ma alla fine lui reagisce decapitandolo, dato che era in gioco la sua vita.
    E ritengo che quello fosse uno degli episodi migliori della, serie tanto più che me lo ricordo a distanza di anni dalla prima lettura.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 9/12/2023, 15:49) 
    Il tuo discorso mi ha ricordato il numero 32 di Conan: lì, il cimmero affronta sott'acqua un mostro con le sembianze di una donna con i tentacoli da piovra.
    (https://static.wikia.nocookie.net/marvelda...=20220727181431)
    Inizialmente, a causa delle sue sembianze femminili, il mostro mette in difficoltà Conan, ma alla fine lui reagisce decapitandolo, dato che era in gioco la sua vita.
    E ritengo che quello fosse uno degli episodi migliori della, serie tanto più che me lo ricordo a distanza di anni dalla prima lettura.

    Me la ricordo, era la storia ambientata in Oriente nel Wan Tengri: la saga del "Vento infuocato", una delle migliori. ^_^

    Conan si fa chiamare "barbaro" e, ok, lo è, ma fa azioni non barbariche: uccide dei mostri, salva delle ragazze, non abusa di loro, anzi le rispetta, ha un suo codice d'onore e rispetta sempre la parola data, sa gestire un regno in modo giusto. Sembra di sentire le avventure di un Cavaliere classico dei tempi di Artù, anzichè di un barbaro: eppure queste sono tutte cose che ha fatto Conan. Poi ha fatto il pirata, il mercenario, è andato a donne, e, ok, nessuno è perfetto. Ma è meno "barbaro" di quanto appaia.

    Mentre Dylan Dog, che sta insieme coi mostri, che è contro le autorità (mentre Conan comunque le accetta, diventando lui stesso un'autorità), che non ha nessuna fede, che non ama l'uomo, visto che è coi mostri, per me è il vero barbaro. Perchè uno che sta coi mostri non può nè stare con l'uomo, nè amare l'uomo.
     
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