Il blog di Joe7


Replying to LOVELY SARA - ANALISI (1)

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  1. Posted 31/1/2022, 22:33
    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 31/1/2022, 22:27) 
    Lo so.
    Anche mia madre adora la serie e appena ha potuto, si é letta il libro.

    "La piccola principessa"? L'ho letto anch'io. Hanno fatto anche diversi film sul libro. ^_^
  2. Posted 31/1/2022, 22:27
    Lo so.
    Anche mia madre adora la serie e appena ha potuto, si é letta il libro.
  3. Posted 31/1/2022, 22:05
    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 31/1/2022, 22:01) 
    Stanno facendo l'anime di mattina su Italia Uno e quale occasione migliore per rileggere le tue analisi?

    Lovely Sara è una storia fatta bene e disegnata bene: se vuoi seguirla, OK, però stai attento, perchè non è una storia gradevole. I cattivi di Sara sono DAVVERO cattivi. Sono un campionario di vera e propria malvagità.
  4. Posted 31/1/2022, 22:01
    Stanno facendo l'anime di mattina su Italia Uno e quale occasione migliore per rileggere le tue analisi?
  5. Posted 18/4/2019, 16:24
    CITAZIONE (Giada Luisa melis @ 18/4/2019, 17:03) 
    È una mentalità collettivistica piuttosto distorta quella giapponese:subire in silenzio ti rende forte e adatto alla convivenza. La"Samurai Sara"minimizza ogni vessazione, ogni maltrattamento, in quanto "prove di resistenza per la vita nella società socialista". Mi spiego: nell'episodio 23 "Sara, tenero cuore", la nostra eroina a digiuno da giorni viene mandata dalla perfida e sadica Minci a spedire una lettera sotto una pioggia torrenziale. Durante il tragitto, Sara si ferma di fronte alla vetrina di un ristorante, rimanendo incantata di fronte a quelle prelibatezze: tra sé e sé afferma "Non sono abbastanza forte da sopportare un po' di fame...se papà mi vedesse non sarebbe contento" come se lavorare per quattro e non mangiare fosse normale! Nel libro la scena è diversa: dopo quindici ore di lavoro di cui sei passate a correre da una parte all'altra, nonostante il freddo pungente, Sara viene lasciata di nuovo senza cibo. "Morirò, non ce la faccio più, ho freddo e ho fame", dopodiché in piena crisi nervosa arriva a gettare per terra la bambola Emily. La reazione della Sara originale è più ... credibile; c'è indignazione e rabbia: oltreché il mio lavoro faccio quello degli altri.. perché devo essere lasciata senza cibo? mi va bene dover lavorare e guadagnarmi da vivere, ma farlo con meno disagi mi andrebbe meglio. Questo esprime la Sara originale.

    In Giappone non esiste la persona, ma il gruppo, la comunità, la società: i diritti della persona vengono molto, ma molto dopo quelli della collettività. Anzi, è peccato mortale verso la collettività (vero e proprio dio-totem da adorare) pensare e agire autonomamente senza prima parlarne con gli altri. C'è una rete di obblighi e doveri che non tiene minimamente conto dei desideri personali: ne avevo accennato nella faccenda di Candy e Terence.

    La Sara originale è stata concepita dalla Burnett in un ambiente dove non c'è questo mito soffocante della collettività e del dovere, e il personaggio quindi è psicologicamente più realistico della "piccola samurai" Sara, che non è una persona vera, ma uno stereotipo inverosimile, un modello che non esiste nella realtà: però è comunque un esempio da seguire per il piccolo giapponese. Lo stesso si potrebbe dire, per esempio, di "Marco-dagli Appennini alle Ande", dove il protagonista è un piccolo samurai dalla mentalità "alla Sara" e non il protagonista originale di De Amicis. Che poteva apparire stereotipato per il suo patriottismo spinto, ma era comunque più credibile dell'assurdo Marco di Miyazaki, un bimbo di sette-otto anni che attraversa TUTTE LE ANDE DA SOLO, con tanto di scarpa rotta, di resistenza stoica, fame, freddo, lupi, vento contrario, terremoti, inondazioni, uragani, tifoni. Diventa involontariamente ridicolo agli occhi di un non giapponese.
  6. Posted 18/4/2019, 16:03
    È una mentalità collettivistica piuttosto distorta quella giapponese:subire in silenzio ti rende forte e adatto alla convivenza.La"Samurai Sara"minimizza ogni vessazione,ogni maltrattamento in quanto "prove di resistenza per la vita nella società socialista".Mi spiego: nell' episodio 23 "Sara,tenero cuore" ,la nostra eroina a digiuno da giorni viene mandata dalla perfida e sadica minci a spedire una lettera sotto una pioggia torrenziale.Durante il tragitto Sara si ferma di fronte alla vetrina di un ristorante rimanendo incantata di fronte a quelle prelibatezze tra sé e sé afferma"Non sono abbastanza forte da sopportare un po' di fame..se papà mi vedesse non sarebbe contento" come se lavorare per quattro e non mangiare fosse normale!.Nel libro la scena è diversa:dopo quindici ore di lavoro di cui sei passate a correre da una parte all'altra nonostante il freddo pungente , Sara viene lasciata di nuovo senza cibo."Morirò,non c'è la faccio più,ho freddo e ho fame", dopodiché in piena crisi nervosa arriva a gettare per terra la bambola Emily.La reazione della Sara originale è più ... credibile; c'è indignazione e rabbia: oltreché il mio lavoro faccio quello degli altri.. perché devo essere lasciata senza cibo?, mi va bene dover lavorare e guadagnarmi da vivere ma farlo con meno disagi mi andrebbe meglio. Questo esprime la Sara originale
  7. Posted 18/4/2019, 14:28
    CITAZIONE (Giada Luisa melis @ 18/4/2019, 13:29) 
    Ho letto il romanzo da cui è tratto è l ho trovato più realistico rispetto al libro,anche per quanto riguarda il finale.Sara non tornerà più al collegio di miss minchin perché memore degli abusi e dei maltrattamenti subiti."Non tornerò a casa con lei Miss minchin , dovrebbe sapere benissimo perché"

    Infatti ne parlo alla fine dell'analisi su Sara, qui (confronto fra l'anime e il libro) e qui (motivazioni giapponesi per il finale modificato). Ho anche spiegato il motivo per cui hanno cambiato il finale, una cosa che in effetti aveva reso perplessi tutti gli spettatori: anche dal punto di vista psicologico non aveva senso. Ma questo finale alterato era necessario per i giapponesi per usare la storia di Sara come esempio per la loro mentalità "collettivistica" dove si deve soffrire per trovare un posto nella società giapponese (spietatamente selettiva e per molti versi crudele).
  8. Posted 18/4/2019, 12:29
    Ho letto il romanzo da cui è tratto è l ho trovato più realistico rispetto al libro,anche per quanto riguarda il finale.Sara non tornerà più al collegio di miss minchin perché memore degli abusi e dei maltrattamenti subiti."Non tornerò a casa con lei Miss minchin , dovrebbe sapere benissimo perché"
  9. Posted 12/12/2016, 15:28
    La storia di Sara è emblematica perchè ricca di spunti che mi hanno fatto riflettere: sono contento che ti siano piaciute queste mie riflessioni! ^_^
  10. Posted 7/6/2016, 14:56
    LOVELY SARA, UN ANGELO ALL’INFERNO: IL MISTERO DEL MALE E DELLA DIGNITA’ DELL’UOMO - PRIMA PARTE

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    COPYRIGHT

    Siccome le leggi sul copyright non permettono di pubblicare la traduzione completa di un’opera intellettuale senza autorizzazione formale dell’autore, ad eccezione di brani estratti al solo scopo di analisi e commento, ho selezionato in questo dossier solo alcuni passaggi della versione originale giapponese, che quindi saranno postati qui senza alcuno scopo lucrativo ed esclusivamente per scopo di analisi. Le immagini presenti nel sito sono di proprietà degli aventi diritto e sono state qui raccolte a puro scopo divulgativo. Tutti i marchi appartengono ai legittimi proprietari. Si legga a riguardo il presente disclaimer.

    TRAMA

    Sara Crewe è una ricchissima ereditiera: arrivata insieme a suo padre nel collegio di Miss Minci, a Londra, viene trattata con tutti gli onori, come se fosse una principessa.

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    Ha anche un cocchiere personale, il ragazzo Peter. Fin dall'inizio, Minci e Lavinia (la capoclasse) non la sopportano, ma sono costrette a tacere a causa del fatto che Sara è la figlia di un uomo molto importante e molto ricco.

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    Solo la piccola Lottie (Lalla nel doppiaggio italiano) ed Ermengarda (Margherita nel doppiaggio italiano), sue compagne di classe, le si affezionano davvero, riconoscendo in lei la sua innata nobiltà e bontà, cosa che invece dà fastidio a Lavinia e alle sue meschine amiche, che, nel vedere la gentilezza e la delicatezza di Sara, sentono un muto rimprovero verso di loro, senza che Sara stessa ne sia cosciente. Infatti, Lavina e le sue colleghe, nel vedere Sara, sentono di non essere per nulla gentili e buone come lei, ma invece miserabili ed arriviste, considerando solo il denaro, i bei vestiti, la fama e il successo come unici valori. E questa verità le fa imbestialire. Sara tratta bene anche la camerierina del collegio, Becky, da tutti maltrattata, nonostante il fastidio che prova Minci nel constatare questo fatto.

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    Nell'ep11, però, durante una festa di compleanno per Sara, Minci viene a sapere dall'avvocato di Crewe, Barrow, che il padre di Sara è morto e la bimba non ha più soldi. Minci e Lavinia possono così sfogare tutto il loro odio, il loro livore e la loro invidia su Sara. Nel bel mezzo della festa di compleanno, infatti, Minci entra nella sala urlando a Sara che suo padre è morto ed è sola come un cane: le strappa dalla fronte la coroncina della festa, sbattendola per terra. Poi le fa togliere i vestiti, sostituendoli con miserabili stracci; la manda ad abitare in una fredda e spoglia camera in soffitta e le impone tutti i più gravosi lavori di mantenimento dell'abitazione: pulizia, lavaggio piatti e panni, spesa e così via.

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    Quando, in un secondo tempo (ep19), arriveranno delle lettere dall'India, e Sara spera che siano di suo padre, che magari non era morto, Minci commette un'azione tra le più infernali e diaboliche del suo operato, che era già infame di suo: dice in faccia a Sara, sogghignando con maligna gioia, che quelle lettere sono tutte quelle che Sara aveva mandato al padre ed erano tornate indietro, e questo conferma che suo padre è morto. E poi la manda subito via a fare il lavoro: per Sara è uno shock tremendo, uno dei peggiori in assoluto. Questo gesto mostra meglio di molti altri il sadismo e la crudeltà di Minci, degni di quelli di un comandante di concentramento nazìsta.

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    L'avvocato Barrow, che ha lo stesso animo immondo e avido di miss Minci, siccome non era ancora stato pagato dal padre di Sara, per farsi saldare i debiti fa portare subito via dalla camera della ragazza tutti i mobili e ogni cosa che Sara possedeva, come pure il suo pappagallo Bonaparte, che il padre le aveva regalato. A Sara restano solo la bambola Emily (Priscilla in italiano), che il padre le aveva regalato, e la foto di lei coi suoi genitori, null'altro.

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    I maltrattamenti sono tali che Sara rischia seriamente di morire di malattia, tanto che persino un essere abietto e bestiale come la cuoca si rende conto della gravità della cosa. E Minci, seccata, chiama il dottor Wild, un medico ubriacone per curarla, con la giustificazione che "costa poco" (ep35).

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    Il cuoco e la cuoca infieriscono anche loro con compiacimento su Sara, dandole punizioni continue e togliendole il cibo alla minima infrazione e al più piccolo ritardo.

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    Anche Lavinia umilia Sara in mille modi, costringendola ad uscire sotto la pioggia torrenziale, appunto provocandone quasi la morte, come accennato prima (ep34); oppure strappandole di mano persino la bambola Emily (ep24): ma solo questa infamia viene risparmiata a Sara, grazie alle proteste delle ragazze: questa è l'unica volta, in tutta la serie, in cui le ragazze hanno osato protestare contro le bestialità inflitte a Sara.

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    Ma, nonostante tutto questo, la dignità di Sara rimane inalterata: gli occhi della ragazza restano fieri, sereni e limpidi, anche quando attraversa momenti di disperazione in cui piange da sola nella sua camera, da cui successivamente sarà scacciata per andare a dormire nella stalla in mezzo al fieno (ep39).

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    Una delle consolazioni di Sara è Becky, la cameriera, che è sua coetanea e si sacrifica volentieri per aiutarla e riconosce in lei la sua forza d'animo: infatti, Becky la tratta sempre con riguardo, come se fosse ancora la Sara di un tempo. Anche Peter, l'ex-cocchiere, cerca di aiutarla nelle sue spese. Inoltre, verso la fine della serie, Ram Dass, un indiano al servizio di un misterioso uomo che è venuto ad abitare accanto al collegio, porta tutte le sere, in segreto, nella camera di Sara e Becky, del cibo e una tavola imbandita perchè si era accorto dei maltrattamenti che venivano inflitti alle bambine (ep36).

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    Infatti, Ram Dass aveva conosciuto Sara inseguendo sui tetti la sua scimmietta che gli era sfuggita. Le bimbe però pensano all'intervento di un mago, perchè non sanno dell'azione dell'indiano. Minci e i cuochi, infastiditi dal fatto che Sara e Becky stiano meglio e soffrano di meno, alla fine scoprono la tavola di cibo in soffitta e portano via tutto. I cuochi si portano nelle loro camere i preziosi servizi da tè e i piatti di porcellana, insieme alle tovaglie e alle calde coperte del letto che Ram Dass aveva portato alle bambine (e ogni mattino diranno a Sara, stendendosi dalla soddisfazione, che "avevano dormito davvero bene nel letto con le nuove coperte" con un sadismo veramente demoniaco).

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    Minci caccia Sara nella stalla (ep39) e, quando per un incidente la stalla si incendia, Minci, pazza d'ira, dopo una discussione di fuoco, scaccia via Sara dal collegio (ep42):
    Minci (diventata una bestia piena d’ira): Sei stata tu a mettere il fuoco la stalla! (prende per il bavero Sara, tanto da sollevarla da terra. Sara fissa Minci con uno sguardo che la fa trasalire: la direttrice, furiosa, la sbatte per terra. Lottie e Ermengarda piangono, le altre ridono come sciacalli)

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    Minci: Lurida ingrata, ti permetto di stare qui per la mia gentilezza!
    Sara (si alza con uno sguardo di fuoco e le dice): Direttrice, lei non mi ha mai trattata con gentilezza.
    Minci è scandalizzata e furiosa.
    Sara: Inoltre, questa non è casa mia.

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    Minci: (urlando fuori di sé): Fuori, non voglio più vedere la faccia di un’ingrata sciattona come te! Non mi importa dove andrai a morire, vai fuori di qui adesso!
    Sara: Capisco. Se è quello che volete, direttrice, è quello che farò. (la saluta con un inchino) Buon giorno.

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    Sara quindi se ne va dal collegio con addosso solo i suoi stracci, la bambola e la foto dei suoi genitori, vagando per la città: Peter la trova e la porta a casa sua.

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    Nel frattempo (ep43), Minci riceve un pacco enorme per Sara, senza sapere chi sia il mittente: manda la sorella Amelia a cercarla. Quando Sara torna e apre il pacco, Minci è stupefatta dall'enorme quantità di vestiti e oggetti preziosi che contiene: pensa che forse qualche parente sconosciuto e ricco avrà voluto farle una beneficenza. Allora Minci, che ha capito che la situazione di Sara è cambiata, si rivolge alla bambina con disgustosa gentilezza, dicendole che potrà stare nel solaio col riscaldamento.

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    Inoltre, Minci ordina ai cuochi di restituire a Sara tutto il materiale che le hanno trafugato. I due sono molto seccati, ma devono obbedire. Dopo averlo fatto, si rivolgono a Sara dicendo una delle frasi più disgustose dell'intera serie: "Non averne a male con noi per quello che abbiamo fatto, abbiamo solo obbedito agli ordini". La stessa dichiarazione che fecero i nazisti a Norimberga: i cadaveri cremati degli ebrei torturati avranno sicuramente compreso la loro gentile giustificazione.

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    Quando Sara scopre che una scimmietta era arrivata nella sua camera, capisce che è di Ram Dass: la mette in un cesto e, uscendo di nascosto dal collegio, va alla casa accanto dove vive l'indiano. Laggiù fa la conoscenza del padrone di Ram Dass, mister Carrisford, un gentiluomo inglese che viene dall'India e cerca da tempo la figlia del suo amico morto, e scopre con sorpresa che la bambina che cercava era proprio quella che lui e Ram Dass stavano aiutando. Il padre di Sara, infatti, non aveva perso i diamanti, anzi, le miniere ne contenevano una quantità enorme: Sara è diventata ancora più ricca di prima.

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    Quando Minci si accorge dell'assenza di Sara e scopre che è andata a casa del gentiluomo indiano, va su tutte le furie e si reca lì per portare via la ragazza. Quando viene a sapere la verità, Minci ne rimane annichilita, anche nel vedere la Sara che aveva maltrattato vestita come una regina.

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    Quando torna a casa e si sfoga con la sorella, Amelia le ribatte con forza che è per la sua malvagità e grettezza d'animo che avevano perso Sara: la sincerità di Amelia sconvolge Minci. Ma non ci sono rimorsi, nè da parte di Minci nè da parte di Amelia: solo dispiacere di aver perso una fortuna con Sara. Sia Minci, che Amelia e Lavinia (con le sue due amiche ridacchianti) ritornano al loro stato naturale di ipocrisia come se nulla fosse.

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    Sara non infierisce su di loro, anzi dichiara che vuole continuare le lezioni nel collegio di Minci, pur rimanendo ad abitare a casa di Carrisford. Becky sarà la sua cameriera personale. La serie si conclude col viaggio di Sara e Becky per mare in India per registrare i documenti che attestano il suo possesso delle miniere di diamanti: e tutti al molo la salutano, comprese Minci e Lavinia.

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    I veri amici di Sara (la cameriera Becky, il cocchiere Peter, la piccola Lalla e la gentile Margherita/Ermengarda) continueranno a volerle bene dall'inizio alla fine, incuranti delle sue condizioni economiche. Disegni e animazioni sono di grandissimo effetto nonostante l'età, e soprattutto gli occhi di Sara restano impressi.

    (1 - continua qui)


    QUI TUTTI I LINK SU LOVELY SARA

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