Il blog di Joe7


Replying to LOVELY SARA - ANALISI (8)

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  1. Posted 22/4/2019, 21:57
    CITAZIONE (Giada Luisa melis @ 22/4/2019, 20:08) 
    Più che altro per un giapponese la sofferenza è un allenamento alla vita in società: subisci e patisci in silenzio? Sei forte e adatto alla convivenza, diversamente sei un debole. Sara soffre per dovere, ovvero quello di dimostrare a se stessa e al defunto padre che lei è una samurai degna di vivere nella società socialista. Vero che una Sara cristiana, se le circostanze lo avessero permesso, sarebbe andata via con Peter e non solo: nell'episodio 33 dove, a seguito di un tentativo di aggressione da parte di Lavinia, Sara rompe il vetro della finestra, non osa dire a Minci la verità, ovvero che il vetro è stato rotto da lei perché Lavinia voleva picchiarla con la lavagnetta. Solo Lottie ha il coraggio di raccontare come sono andati realmente i fatti e, di fronte al coraggio della bimba, Sara minimizza. "Lasciami stare, voglio dire tutta la verità!!" Una bimba di quattro anni contro una classe di servitorelle sciocche e omertose (eccetto Ermengarda e le altre piccoline). Domanda: una Sara cristiana avrebbe detto la verità senza bisogno dell' intervento di Lottie?:si.

    Dipende dalle circostanze. Se Sara avesse detto la verità a Minci, lei non le avrebbe mai creduto e, anzi, ne avrebbe approfittato per infliggerle nuove e più gravose punizioni: non aspetta altro per farlo. Una difesa davanti a un giudice ostile serve a ben poco. Visto l'argomento pasquale di questi giorni, è proprio per questo che Gesù al Sinedrio tace: perchè ormai nessuno lo voleva davvero ascoltare. Puoi difenderti solo davanti a persone oneste e disposte a sapere la verità, non davanti a persone che vogliono solo il tuo male e quindi sono ovviamente prevenute. In questo caso, resta solo il silenzio, perchè ormai il tuo destino è comunque segnato.

    Ma, se un'altra persona ti difende - in questo caso Lottie - Minci è spiazzata: può accusare Sara di essere una bugiarda, ma farà fatica ad accusare di menzogna due persone. La situazione sarebbe stata difficile da gestire per lei: solo grazie a Lottie stavolta Sara si salva per il rotto della cuffia. Questo per dire quanto sia importante che sia un altro a difenderti, e non tu soltanto.

    Riguardo alla società giapponese: tutti in Giappone, chi più chi meno, credono nella reincarnazione. Di conseguenza, tra tanti cicli di morte e rinascita, il fatto è che sei comunque condannato a vivere QUI, e non in un Paradiso difficilissimo da raggiungere e che, più che un posto di eterna felicità, è il Nirvana, cioè l'annullamento completo, una specie di annientamento della persona. Per questo, per il giapponese l'unica vita vera da vivere è QUESTA e non un'altra: da qui la sua divinizzazione della società in cui vive.
  2. Posted 22/4/2019, 19:08
    Più che altro per un giapponese la sofferenza è un allenamento alla vita in società: subisci e patisci in silenzio?:sei forte e adatto alla convivenza, diversamente sei un debole.Sara soffre per dovere ovvero quello di dimostrare a se stessa e al defunto padre che lei è una samurai degna di vivere nella società socialista.Vero che una Sara cristiana se le circostanze lo avessero permesso sarebbe andata via con Peter e non solo: nell' episodio 33 dove a seguito di un tentativo di aggressione da parte di Lavinia Sara rompe il vetro della finestra non osa dire a minci la verità ovvero che il vetro è stato rotto da lei perché Lavinia voleva picchiarla con la lavagnetta.Solo lottie ha il coraggio di raccontare come sono andati realmente i fatti e di fronte al coraggio della bimba Sara minimizza"Lasciami stare voglio dire tutta la verità!!"una bimba di quattro anni contro una classe di servitirelle sciocche e omertose (eccetto Ermengarda e le altre piccoline)
    .. domanda: una Sara cristiana avrebbe detto la verità senza bisogno dell' intervento di lottie?:si.
  3. Posted 27/6/2016, 18:47
    CITAZIONE (LUCE5 @ 27/6/2016, 17:42) 
    La storia di Sara mostra che la dignità dell’uomo, che è figlio di Dio, resta tale anche se dovesse sprofondare negli inferi del dolore: come, per esempio, per un malato grave di cancro, per una persona in coma da cinquant’anni, per un vecchio rimbambito che non si decide mai a morire, per un bambino focomelico: casi come questi e innumerevoli simili ci ricordano che nulla può togliere la dignità innata dell’uomo, nonostante i vari promotori dell’eutanasia dichiarino il contrario.

    Anche l'Esistenzialismo ripercorre qusta filosofia: qualunque cosa accada, in qualunque condizione tu sia, sarai sempre un uomo, nessuno potrà cancellarlo, la tua dignità è inalterata anche dentro un lager nazista.

    Sara nell'anime rifiuta di andare via da quall'inferno quando Peter le dice di andare a casa sua, perchè per un giapponese è fondamentale diventare più forte, invece per un cristiano è un segno di Dio, che ti ha mandato un tuo fratello per aiutarti, il Signore non ti darà mai una croce più pesante di quella che puoi sopportare, siamo noi a caricarci spesso di fardelli inutili.
    Come tu hai scritto nel passato, infatti in Giappone il suicidio è una piaga sociale molto grave: segno inequivocabile di pesi enormi e inutili che le persone decidono da soli di caricarsi.

    L'esistenzialismo è un pensiero complesso che spesso indica l'assurdità e il nichilismo della vita, non è una visione cristiana (anche se esiste un esistenzialismo cristiano, ma è un'altra cosa). In ogni caso, la visione cristiana indica la dignità innata dell'uomo, una cosa che non si trova al di fuori di questo: però la si può intuire con la ragione anche da chi non è credente o da chi crede in altre religioni.

    Credo che una Sara cristiana sarebbe andata via con Peter se le circostanze lo avessero permesso: perchè la croce va sì accettata, ma non ricercata in una forma di assurdo masochismo. Infatti oltre a portare la croce abbiamo anche il dovere di avere cura della propria salute, e Sara in quelle condizioni sarebbe morta venti volte.

    I pesi gravosi che i giapponesi si portano sulle spalle sono dovuti a terribili condizionamenti sociali e di cultura che porta a conseguenze nefaste: perchè in Giappone quello che conta è il gruppo, non la persona. Da qui la disperazione e il suicidio, una vera piaga in Giappone (c'è per esempio questo link).
  4. Posted 24/6/2016, 17:12
    LOVELY SARA, UN ANGELO ALL’INFERNO: IL MISTERO DEL MALE E DELLA DIGNITA’ DELL’UOMO - OTTAVA PARTE
    Primo articolo: qui; precedente articolo: qui.

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    LA DIGNITA’ DELL’UOMO

    "Lovely Sara" nell'originale giapponese è chiamato "Princess Sara", la principessa Sara. Infatti, il libro da cui è stata tratta la storia si chiama proprio "La piccola principessa" di Frances Burnett. Sara non è principessa per via di nobili discendenze, ma lo è nel suo animo. E Sara resta inalterata nella sua dignità di principessa, nonostante gli orrori psicologici ai quali viene sottoposta: vessazioni, umiliazioni, violenze, crudeltà, sadismo, invidia, meschinità, accuse senza fine, villanie, malignità, sberleffi, abbandono nelle condizioni peggiori possibili.

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    E’ stata mandata via sotto la pioggia a fare la spesa senza quasi niente addosso, a dormire in una soffitta senza riscaldamento coi topi, messa senza cibo per punizioni immeritate per giornate intere. Ma la dignità di Sara rimane ed è indistruttibile, perchè simboleggia la dignità dell'uomo, che per sua natura è figlio di Dio. I suoi occhi, il suo sguardo, con la sua innocenza e semplicità di cuore, con la sua dignità innata, sono quelle cose che infastidiscono di più Minci e Lavinia, persone grette e meschine, che da quello sguardo si sentono accusate, perché le fa mettere a confronto con quello che dovrebbero essere e non sono. Questo scatena la loro ira, la loro invidia e il loro odio senza limiti, perché preferiscono le tenebre alla luce. Sanno di essere malvagi e lo sguardo di Sara glielo fa ricordare senza nemmeno che Sara stessa se ne renda conto: da qui il loro accanimento diabolico. Infatti, il diavolo, che ha rifiutato il bene, non sopporta nemmeno di vederlo, perchè gli ricorda quello a cui ha rinunciato.

    La storia di Sara mostra che la dignità dell’uomo, che è figlio di Dio, resta tale anche se dovesse sprofondare negli inferi del dolore: come, per esempio, per un malato grave di cancro, per una persona in coma da cinquant’anni, per un vecchio rimbambito che non si decide mai a morire, per un bambino focomelico: casi come questi e innumerevoli simili ci ricordano che nulla può togliere la dignità innata dell’uomo, nonostante i vari promotori dell’eutanasia dichiarino il contrario. Minci infatti è favorevole anche all'eutanasia: quando Sara è gravemente malata per colpa sua (ep35), Minci non ne è dispiaciuta, ma è seccata, perchè dice stizzita: "Quella maledetta ragazza mi dà ancora dei problemi". Sara è una principessa e resta tale, anche quando è mandata negli inferi per la sua rovina economica: resta tale nonostante sia maltrattata. Chi è maltrattato dalla malattia resta sempre di origine divina e va rispettato, perché il dolore non toglie la dignità umana.

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    LA CRUDELTA’ FEMMINILE E LA PROTEZIONE MASCHILE

    Si parla sempre della brutalità maschile, e mai della brutalità femminile. Eppure esiste, è crudele e sadica: non è una brutalità di natura fisica, ma psicologica, ed è lacerante. Basta guardare la serie di Sara per vedere tutto il campionario di malvagità femminili possibili: la crudeltà di Minci, il sadismo di Lavinia, la persecuzione della cuoca, la derisione delle amiche di Lavinia, l'indifferenza delle altre scolare. Infatti, una donna non vorrebbe mai finire in mano a delle altre donne, perchè sa cosa significa. Le donne, quando sono malvagie, sanno essere molto crudeli e sanno umiliare fino in fondo le persone.

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    Per contrasto, in questa serie i personaggi maschili (con l'unica eccezione del cuoco, l'avvocato di Crewe e poche altre comparse) hanno sempre una connotazione positiva. Infatti, qui, per una volta, in mezzo a tante serie dove la donna è vista come un essere superiore all'uomo (sia fisicamente che moralmente) e l'uomo è visto come una persona sudicia (ad esempio in Lamù), o un povero cretino (vedi Occhi di Gatto), in Lovely Sara l'uomo è visto invece con una luce positiva, come la persona che è capace di fare uscire Sara dall'inferno femminile.

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    Un mondo solo femminile, infatti, sarebbe un inferno per le donne: in Sara si comprende quanto sia importante l'equilibrio dei sessi. Per fare qualche esempio di personaggi maschili positivi: Peter è di sostegno per Sara quando deve fare la spesa, e la accoglie a casa sua quando è scacciata dal collegio.

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    Il professore di francese Dufarge smaschera le azioni di Lavinia e delle sue compagne e blocca Minci dal suo accanimento contro Sara.

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    Il padre di Lavinia è l'unico in tutta la serie che percuote giustamente la figlia, mentre la madre di Lavinia (un'altra donna, guarda caso), invece, protesta per il comportamento del marito, mostrando così un'ottusità di mente pari a quella della figlia. Non è un caso infatti che Lavinia, nel rimproverare Sara (quando era ricca) perchè si prendeva cura di Becky, una serva (ep6), avesse fatto riferimento a quello che le aveva detto proprio sua madre. Se Lavinia è un mostro, gran parte della colpa infatti è della madre e della sua vanità, perchè ha fatto credere alla figlia di essere una persona naturalmente superiore ai miserabili pezzenti come la serva Becky. E anche questo personaggio, la madre di Lavinia, fa parte quindi del triste campionario di orrori femminili della serie.

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    Per completare la galleria di personaggi maschili positivi, non si può non parlare di Ram Dass e Carrisford, che sono addirittura i salvatori di Sara.

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    NON ESISTE SALVEZZA DA SOLI

    Nella storia di Sara la bambina resiste eroicamente, ma non può farcela da sola. Per questo gli interventi, prima di Lottie e Lavinia, poi di Becky, di Peter, del professor Dufarge e infine di Ram Dass e Carrisford riescono ad aiutare Sara a superare i momenti di sconforto. Noi non siamo atomi separati l'uomo dall'altro, ma persone che vivono solo se sono in relazione con gli altri: infatti, siamo fatti ad immagine e somiglianza di un Dio che è Uno e Trino, quindi di un Dio che è Uno in Tre Persone, e quindi è Relazione in Sè. Per questo "non è bene che l'uomo sia solo".

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    Ma chi vive in una torre d'avorio insieme ai suoi oggetti, rifiutando di relazionarsi, non può crescere nell'amore. Se Sara è in una vera relazione con tutti (Becky, Dufarge, Ram Dass, Carrisford, Ermengarda, Lottie), Minci, Amelia, Lavinia, i cuochi, tutti loro vivono da isolati, perchè vivono false relazioni impostate sulla convenienza basata sulla ricchezza, sul potere, sul prestigio: un modo di comportarsi che porta a non avere nessuna relazione vera. E così si rovinano, perchè non riescono a vivere veramente una vita di vere relazioni.

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    (8 - Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SU LOVELY SARA

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