CITAZIONE (Paola Acquarone @ 13/1/2020, 19:09)
Non so s leggerai, ma anche io ho letto tutto con il sorriso sulle labbra, tutto di un fiato, tralasciando casa, marito e figli. Per tutto il weekend... Anche io sono una amante di Actarus e Venusia, e cerco sempre fanfictions (una mia esiste, ma penso di averla letta solo io, ed è ancora "work in progress"). Ne ho trovate moltissime in francese (mia seconda lingua), ma quelle in italiano mi avevano sempre deluso, fino alla tua. Alcune non terminavano, altre mi facevano arrabbiare... ma qui ho trovato tutti gli eroi della mia giovinezza (e anche altri che non ho mai seguito sul piccolo schermo!). Stavo per inquietarmi ad un certo punto pensando di assistere a delle puntate di Games of Thrones, ma avevo intuito giusto (adoro le resurrezioni... forse il multiverso Marvel è entrato nel nostro dna), anche se non avrei saputo trovare la giustificazione "logica" a tali fenomeni.
Ti ringrazio dei complimenti, mi fa piacere che la mia storia ti sia piaciuta,mi hai un pò commosso.
Riguardo ai finali alla Game of Thrones...non mi sono mai piaciute le storie troncate dove lo sceneggiatore, che ad un certo punto non sa più cosa fare dei suoi personaggi, li butta tutti sotto un camion e amen. Mi avevano anche soprannominato "lo sfasciacarrozze" per questo finale...ma era stato tutto un trucco marvelliano, come avevi intuito. Nessuno muore nella Marvel, e nei fumetti in generale: è risaputo.
CITAZIONE (Paola Acquarone @ 13/1/2020, 19:09)
Quello che mi è piaciuto è l'aver creato una bella struttura narrativa, e mi domando chi sia la mente dietro a tutto ciò. Non ho letto niente su di te, premetto, ho solo preso carta e penna nell'attimo esatto in cui ho terminato di leggere.
Non c'è molto da leggere su di me: ho fatto solo un paio di fanfiction che non erano un granché. Per la storia, mi ero basato sulla struttura narrativa tipica dei Cavalieri dello Zodiaco: non so se hai presente la loro corsa al Santuario in cui dovevano affrontare i Cavalieri d'Oro? Siamo lì, più o meno. Mi era servita come struttura narrativa di base, su cui poi costruire.
CITAZIONE (Paola Acquarone @ 13/1/2020, 19:09)
L'unica perplessità è riguardo al nome dello Spacer, che hai rinominato Atlas. Non so se conosci la storia di come siano stati polli in Italia, che quando hanno ricevuto dalla Francia il progetto, l'hanno presentato sotto forma di guida, di atlante, appunto: Atlas Ufo Robot. E così l'errore di chi non conosceva il francese si è riverberato su di noi, poveri bambini ignari...
Avrei tanto altro da scrivere, ma mi trattengo!
Grazie davvero!
Paola
Conosco la storia di Atlas, e non sei la prima che mi ha rivolto queste perplessità. Ma l'avevo fatta chiamare intenzionalmente Atlas, pur sapendo bene che non era il suo nome. Perchè? Bè, questo è un racconto-omaggio alle saghe robotiche, quindi ho cambiato un pò le cose senza pretendere di essere aderente alla versione originale (tipo la faccenda di Koji-Alcor). Mi era sempre sembrato strano che il disco volante di Goldrake avesse solo il nome, dopotutto un pò banale, di "Spacer", che è come chiamare "disco volante" un disco volante. Ogni mezzo di spostamento dell'eroe ha sempre un nome. Harlock ha l'Alkadia. Nausicaa ha la Mehve. Han Solo ha il Millennium Falcon, che è un nome splendido. L'Uomo Mascherato ha il cavallo Eroe. E Goldrake, il MITO, dovrebbe avere un banale "Spacer"? No, almeno chiamiamolo Atlas, è più tosto come nome.
Grazie ancora dei commenti!