Il blog di Joe7


Replying to LE MIE LETTURE: GUNDAM E AFFINI

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  1. Posted 23/1/2024, 15:50
    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 22/1/2024, 23:48) 
    Devilman e Violence Jack sono due serie ideologiche in cui Nagai espone il suo pensiero de "l'uomo violento per natura"

    Avevo già parlato qui di questa visione sbagliata di Nagai.
  2. Posted 22/1/2024, 23:48
    Devilman e Violence Jack sono due serie ideologiche in cui Nagai espone il suo pensiero de "l'uomo violento per natura"
  3. Posted 22/1/2024, 23:24
    CITAZIONE (berlicche677 @ 22/1/2024, 20:23) 
    "Goldrake è aperto al trascendente, al mistero, allo straordinario, allo stupore, alla bellezza" dovresti darti alla poesia, ma è verissimo: Grendizer è toccante, il Paradiso dopo che Devilman era stato l'Inferno e gli altri robot il Purgatorio

    Goldrake è un forte inno alla speranza, in mezzo alle tribolazioni: quindi è il più vicino alla nostra vita. Anche le altre serie robotiche classiche inneggiano alla speranza, chi più, chi meno, con poche eccezioni: Zambot 3 e Baldios, per esempio (e infatti sono delle serie seguite da pochi).

    Gundam (e tutti gli altri "real robot") sono nichilisti.

    Devilman, invece, va oltre: più che nichilista, è la vittoria del male sul bene. Se Gundam combatte all'infinito, Devilman combatte fino a un certo punto, poi perde. Il protagonista muore, mentre in Zambot 3 almeno Kappei Jin sopravvive; in Baldios, almeno Marin sopravvive. Invece, con Akira Fudo, il protagonista di Devilman, muore la speranza.

    Si potrebbe dire che anche Rocky Joe muore: ma lui muore soddisfatto perchè ha realizzato la sua vittoria, ha dato la sua testimonianza. E' una vittoria travestita da sconfitta.

    Gundam è la disperazione del relativismo; Devilman è la disperazione e basta, dopo una lunga lotta fatta per nulla. Quindi è proprio una storia diabolica, agli antipodi di Goldrake. Eppure, sono dello stesso autore...che ha voluto dare due messaggi diversi, uno vero (Goldrake) e uno falso (Devilman). Il punto è che Goldrake è stato sempre dimenticato, o comunque trascurato, da Nagai; Devilman, invece, è stato sempre riproposto da lui in diverse salse: Amon, Devilman Lady, Violence Jack (che ne è la continuazione), eccetera. Che Nagai abbia sempre preferito il messaggio di Devilman al posto di quello di Goldrake? Difficile trovare una risposta.
  4. Posted 22/1/2024, 20:23
    "Goldrake è aperto al trascendente, al mistero, allo straordinario, allo stupore, alla bellezza" dovresti darti alla poesia, ma è verissimo: Grendizer è toccante, il Paradiso dopo che Devilman era stato l'Inferno e gli altri robot il Purgatorio
  5. Posted 29/9/2023, 17:47
    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 29/9/2023, 17:46) 
    Mi pare paradossale che col suo nichilismo Nagai non abbia mai realizzato un così detto "real robot".
    Ma si é abbondantemente rifatto con le sue serie non robotiche Devilman e Violence Jack.

    Nagai è nichilista, ma solo nel suo manga Devilman. Le altre sue opere non lo sono, perchè parlano della lotta contro il male: una cosa che in Devilman non c'è, visto che gli uomini che lui difendeva poi sono stati uccisi da Devilman stesso, perchè li considerava male. Una conclusione fallimentare. I "real robot" sono nichilistici come Devilman, ma non raggiungono la catarsi del manga di Nagai (se no la storia finirebbe lì).

    Perchè uno come Nagai fa Devilman e fa Mazinga o Goldrake? E' difficile trovare una risposta precisa. Direi che, complessivamente, Nagai è nichilista, ma non disperato: il suo punto estremo è Devilman, ma anche lì non finisce mai la sua storia. Ci sono tanti sequel di Devilman, tante variazioni, come se Nagai stesso cercasse di trovare una risposta al suo stesso nichilismo. Diciamo che Nagai non è un nichilista convinto.

    Gundam e i real robot, invece, che dicono sempre lo stesso messaggio nichilista, sono dei nichilisti convinti.
  6. Posted 29/9/2023, 16:46
    Mi pare paradossale che col suo nichilismo Nagai non abbia mai realizzato un così detto "real robot".
    Ma si é abbondantemente rifatto con le sue serie non robotiche Devilman e Violence Jack.
  7. Posted 23/2/2022, 21:59
    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 23/2/2022, 21:36) 
    Gundam non mi é mai interessato.
    Praticamente i Real Robots hanno anticipato quel tipo di storie cupe ideologiche che sta mandando i fumetti occidentali (Bonelli in primis) alla rovina.

    Quando si introduce la realtà, o quello che è considerata da loro come la realtà, nel mondo di Goldrake, lo si rovina. Gundam e affini sono soltanto delle storie ideologiche, che parlano del pensiero dell'autore, ma non parlano dell'uomo, nè lo capiscono. Goldrake invece - o meglio, i loro autori - capiscono molto bene l'uomo, tanto che a volte rimango sorpreso per la profondità degli argomenti che vengono trattati. Gundam, invece, e tutte queste storie ideologiche, anche bonelliane, sono "basse di soffitto", non so se mi spiego: non guardano verso il cielo, ma si ripiegano in se stessi e diventano soffocanti.
  8. Posted 23/2/2022, 21:36
    Gundam non mi é mai interessato.
    Praticamente i Real Robots hanno anticipato quel tipo di storie cupe ideologiche che sta mandando i fumetti occidentali (Bonelli in primis) alla rovina.
  9. Posted 4/12/2018, 16:47
    CITAZIONE (francesco-due @ 3/12/2018, 22:44) 
    Vorrei aggiungere qualcosa. La tua analisi è certamente più accurata della mia, tuttavia mi accorgo ora che stiamo discutendo su presupposti diversi: io analizzo i miei ricordi di quegli anime citati; tu analizzi anche il contorno (seguiti, opinioni degli autori e libri). Ripensandoci, Goldrake è equiparabile ai miti classici, di qui il suo successo; mentre Gundam è più un romanzo moderno, con le sue contraddizioni e le sue limitazioni, ma che mostra uno spaccato della società attuale, mi sembra. Probabilmente, il primo mi ha spinto ad alzare lo sguardo alle stelle (infatti il mio cruccio maggiore, quando si parla di astronomia, è non sapere quando potremo raggiungerle); invece il secondo mi ha portato ad analizzare le cose da un punto di vista meccanico (di fattibilità o meno). Detto questo, e ricollegandomi alla questione centrale, posso solo ribadire che Goldrake è l'esempio morale (c'è il bene che va difeso e il male che va combattuto) mentre Gundam è una semplificazione umana (quando non si capisce più dov'è il giusto e lo sbagliato, occorre almeno restare vivi, o almeno difendere la vita degli amici).

    Più che semplificazione, Gundam è una complicazione umana: se non si sa più cosa è giusto e sbagliato, non si sa nemmeno più se è giusto o sbagliato restare vivo o difendere gli amici. Infatti, fare queste due cose significa già avere una percezione minima di giusto e di sbagliato. Di sicuro in Gundam ci sono queste due "regole", ma sono talmente di base da essere al livello degli animali. Infatti, anche gli animali vogliono sopravvivere e difendere la prole (che è quanto di più vicino agli amici ci può essere nel mondo animale): ma non hanno nessuno scopo nella vita, nessuna scelta cosciente, nessuna percezione di giusto o di sbagliato, nessuna distinzione tra brutto e bello, nessuna idea di trascendente, altrimenti sarebbero persone.

    Goldrake parla dell'uomo, con le sue grandezze e le sue miserie; Gundam parla della decadenza dell'uomo, in cui ci si riavvoltola sulle proprie miserie. Actarus guarda le stelle gestendo la fattoria, Amuro fissa il fango vagando nello spazio. Actarus sa cosa fare (e questa è semplificazione), Amuro non sa cosa fare (e questa è complicazione).

    Hai detto che Gundam è un "romanzo moderno": potrebbe essere, ma solo nel senso che descrive la crisi dell'uomo d'oggi, che non ha nessuna sicurezza e nessuno scopo nella vita, diventando così una caricatura dell'uomo vero. Goldrake descrive delle verità eterne dell'uomo di sempre, che non tramontano mai: in questo senso, è un classico senza tempo, come possono esserlo l'Odissea, Leopardi, la Divina Commedia o i Promessi Sposi, che presentano l'uomo di sempre. Gundam, invece non descrive l'uomo di sempre: è più circoscritto, più parziale, descrive solo la crisi profonda dell'uomo d'oggi, senza proporre soluzioni, se non un nichilismo rassegnato. Presenta il problema e si arrende davanti ad esso.

    Se Goldrake ha avuto un grande successo, è perchè ha parlato dell'uomo di sempre; Gundam e i real robot hanno sempre avuto un ascolto minimo (si veda lo share di ascolto) perchè non parla dell'uomo di sempre, ma di un'idea intellettuale dell'uomo, basata sul pessimismo, sulla sfiducia e sul nichilismo. Sono cose che possono piacere molto agli intellettuali, ma non alla gente comune, che vuole la vita, quindi la speranza di un domani, non l'eterno tramonto di un Gundam, Evangelion e compagnia. La gente comune avverte che questi anime di real robot non parlano dell'uomo vero, ma di un'idea intellettuale dell'uomo che ha il loro autore: quindi la gente comune non la sente vera. Li percepisce come dei "fake (falsi) robot", non "real robot". Da qui gli scarsi livelli di audience di Gundam e compagnia.
  10. Posted 3/12/2018, 22:44
    Vorrei aggiungere qualcosa.
    La tua analisi è certamente più accurata della mia, tuttavia mi accorgo ora che stiamo discutendo su presupposti diversi: io analizzo i miei ricordi di quegli anime citati; tu analizzi anche il contorno (seguiti, opinioni degli autori e libri).
    Ripensandoci Goldrake è equiparabile ai miti classici, di qui il suo successo; mentre Gundam è più un romanzo moderno, con le sue contraddizioni e le sue limitazioni, ma che mostra uno spaccato della società attuale, mi sembra.
    Probabilmente il primo mi ha spinto ad alzare lo sguardo alle stelle (infatti il mio cruccio maggiore, quando si parla di astronomia, è non sapere quando potremo raggiungerle); invece il secondo mi ha portato ad analizzare le cose da un punto di vista meccanico (di fattibilità o meno).
    Detto questo, e ricollegandomi alla questione centrale, posso solo ribadire che Goldrake è l'esempio morale (c'è il bene che va difeso e il male che va combattuto) mentre Gundam è una semplificazione umana (quando non si capisce più dov'è il giusto e lo sbagliato, occorre almeno restare vivi, o almeno difendere la vita degli amici).

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