1960: ASTERIX E IL FALCETTO D'ORO
Copertina della prima versione e della seconda, ridisegnata da Uderzo.
Questa invece è la versione italiana in bianco e nero della Oscar Mondadori.
TRAMAIl druido Panoramix ha rotto per errore il suo falcetto d'oro e ne ha bisogno di un altro: Asterix e Obelix si offrono volontari per andare a Lutezia (Parigi) per comperare un nuovo falcetto da
Amerix, famoso fabbricante di falcetti che è anche un lontano cugino di Obelix. Una volta arrivati, Asterix e Obelix non trovano tracce di Amerix e si trovano coinvolti in traffici nascosti di falcetti d'oro gestiti dall'infido
Avorangofix e dal suo socio
Lentix. Dopo una serie di scazzottate varie e arresti ripetitivi da parte dell'autorità romana, gestita dall'abulico prefetto
Gracchus Piendastus, alla fine il traffico di falcetti viene sgominato con la cattura di Lentix, Avorangofix e il capo segreto dell'organizzazione, che si rivela essere lo stesso Gracchus Piendastus. Al ritorno si organizza la classica tavolata finale.
COMMENTOSulla rivista Pilote, poco dopo il finale di
Asterix il Gallico, visto il buon successo, Goscinny e Uderzo iniziano subito una seconda storia:
Asterix e i falcetto d'oro (Pilote n. 42 dell'11 Agosto 1960. Sarà pubblicato su volume due anni dopo, nel 1962). Stavolta la storia ha un'impostazione diversa dalla prima, che da adesso rimarrà costante: infatti, da ora il druido Panoramix avrà solo una parte secondaria, mentre il comprimario sarà invece Obelix, visto solo di scorcio nella storia precedente. Inoltre, si ha il primo viaggio di trasferta, che sarà una costante. Obelix diventerà non solo una spalla comica, ma soprattutto un coprotagonista di tutto rispetto, tanto che il suo uso logico di "forzuto che interviene quando manca la bevanda magica" è praticamente inesistente, essendo una cosa fin troppo ovvia. Obelix non sarà mai il tappabuchi che risolve le cose, ma un vero e proprio protagonista alla pari di Asterix. Il paragone con Topolino e Pippo è azzeccato, essendo Asterix/Topolino il personaggio piccolo e intelligente e Obelix/Pippo il personaggio semplice e imprevedibile, con in più altre caratteristiche che si svilupperanno presto: la sua facilità ad innamorarsi, la sua emotività (qui piange per un cugino che non aveva mai visto), i suoi complessi per essere troppo grosso (leggi: ciccione). Il disegno sta diventando qui sempre più tondeggiante e meno spigoloso. Alla fine della storia, avviene il primo banchetto intorno al fuoco, in cui il bardo Assurancetourix non potrà partecipare, a differenza della volta scorsa. Non è ancora legato ad un albero, ma solo a casa sua (almeno penso: nella versione definitiva, Assurancetourix vive in una casa sopra un albero).
OMAGGIAi tempi di Asterix e Obelix, Lutezia non esisteva ancora e non era il centro della Francia: ma la verità storica qui viene - giustamente - accantonata per poter raccontare una bella storia, che tra l'altro ironizza sulla situazione del mondo d'oggi, come il traffico e i lavori stradali, oltre alla congestione urbana lungo le strade della capitale. C'è anche Asterix che si lamenta dell'aria viziata, l'equivalente dello smog ai tempi dei Galli...E' citata anche la corsa ai carri coi buoi chiamata la "XXIV (24) Ore di Suindinium", un richiamo alle 24 ore di Le Mans. Tra i concorrenti si può vedere
Jean Graton, il creatore del fumetto
Michael Vaillant, il pilota automobilistico. Inizia qui la tradizione di Asterix di inserire dei personaggi famosi nella storia come caratteristi.
Jean Graton nel fumetto di Asterix
Jean Graton, l'autore completo (testi e disegni) di Michel Vaillant
Un altro personaggio, nei panni del gestore del nuovo ristorante "Al sole di Marsiglia", è raffigurato come l'attore
Raimu, soprannome di Jules Muraire, grande interprete di famosi film francesi degli anni '30-'40.
Omaggio all'attore Raimu
L'annoiato e abulico prefetto Gracchus Piendastus ha lo stesso volto di Charles Laughton, che aveva interpretato solo due anni prima il tribuno romano Sempronio Gracco in
Spartacus di Kubrick (1960).
Omaggio a Charles Laughton
In questa storia, in cui Asterix e Obelix indagano sul traffico nascosto di falcetti d'oro, si nota l'omaggio al film francese di successo del 1954
La grande razzia con Jean Gabin, che indaga sul traffico di droga a Parigi.
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