Il blog di Joe7

  1. ASTERIX IL GALLICO (60 ANNI DI ASTERIX)

     
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    "ASTERIX IL GALLICO" E I 60 ANNI DI ASTERIX (1959-2019)

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    La copertina a sinistra è quella classica; quella a destra è stata rifatta da Uderzo per le ultime riedizioni



    LA NASCITA DI ASTERIX

    Sessant'anni fa uscì Asterix il gallico, la prima avventura di Asterix, che sarebbe diventato il fumetto europeo più venduto al mondo. Fu pubblicata a puntate nel 1959 sin dal primo numero del settimanale a fumetti Pilote, una rivista fondata con lo scopo di fare fumetti per ragazzi. "Pilote" significa in sostanza "pilota, guida per i lettori": il suo enorme successo fu dovuto al fatto che era stata la prima rivista di fumetti per lettori adolescenti. Prima erano pubblicati solo fumetti espressamente per bambini. In questo modo si raggiunse una vendita altissima, rispondendo così ad una richiesta di mercato che era presente da tempo: già al primo giorno Pilote vende 300.000 copie. Da Pilote uscirono i primi fumetti francesi per ragazzi, e non solo, diventati poi molto famosi: oltre ad Asterix, Pilote diede i natali a Lucky Luke, Blueberry, Valerian, eccetera.

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    La fama di Asterix divenne così elevata che Pilote ebbe come sottotitolo: "Il giornale di Asterix e Obelix"


    Renè Goscinny, lo sceneggiatore, e Albert Uderzo, il disegnatore, avevano già collaborato insieme nei fumetti del pirata Jehan Pistolet e dell'indiano Umpah-pah. Avevano intenzione di fare un fumetto basato sui racconti medievali chiamati "Romanzo di Renart" ("Roman de Renart" in francese) per il lancio della nuova rivista: si trattava di racconti satirici francesi del Medioevo in cui gli animali interpretavano gli esseri umani. Ma seppero che un altro fumettista stava lavorando allo stesso progetto: quindi abbandonarono l'idea e, rimanendo nel contesto della storia francese, scelsero il periodo in cui la Gallia era stata conquistata da Giulio Cesare. Nacque così Asterix. Ma perchè un nome simile? Per tanti motivi (alcuni li ho messi in fondo) ma anche per astuzia: in Francia le serie a fumetti sono in ordine alfabetico. Quindi un personaggio col nome che inizia con "A" è facile da trovare e da notare subito. ^_^

    E' da notare che Uderzo avrebbe preferito un personaggio di grossa taglia, tipo Obelix (allo stile del grosso indiano Umpah-pah precedentemente realizzato da loro), come protagonista, mentre Goscinny invece preferì usare un personaggio di piccola taglia, "piuttosto bruttino" secondo le sue stesse parole. Asterix è coraggioso, intelligente, astuto, ma non appare dotato di grande forza. In questo modo, però, su di lui l'effetto della bevanda magica che fa aumentare la forza diventa più evidente e si ottiene la figura del piccoletto che sistema quelli più grossi di lui, stile Davide contro Golia. Un metodo che funziona sempre, anche nelle storie attuali di successo come One Piece, in cui un ragazzetto di gomma stende avversari incredibilmente potenti. Come disse Goscinny: "Nelle mie storie, l'astuzia vince regolarmente contro la forza. Prima di tutto perchè io non sono particolarmente robusto; poi perchè ho una grande ammirazione per l'intelligenza e, infine, perchè è molto più divertente. Lasciar fare ad Obelix sarebbe fin troppo facile!".

    Tra l'altro, sarà Uderzo a insistere per inserire Obelix come spalla: Goscinny già nel secondo numero accettterà l'idea e, mentre Asterix sarà l'eroe a tutto tondo, Obelix avrà i tipici difetti francesi (almeno per loro): suscettibile, irascibile, goloso, timido.

    All'inizio, nella bozza iniziale di Goscinny, Asterix e i Galli non andavano a caccia di cinghiali, ma di lepri! Uderzo alla fine ci mise un cinghiale al posto della lepre, perchè più adatto per il suo stile rotondeggiante e per esprimere meglio la forza dei Galli, e l'idea fu così buona che Goscinny l'approvò.

    La storia è risaputa: nel 50 a.C. tutta la Gallia è stata conquistata dall'Impero Romano. Tutta? No! Un piccolo villaggio gallico resiste ancora e sempre all'invasore grazie alla bevanda magica del druido Panoramix. La sua composizione è segreta: si sa solo che ci vuole del vischio (che il druido coglie in continuazione) e un'aragosta. Che non è necessaria, ma dà sapore alla bevanda. Il resto non si sa...

    Anche se Asterix è visto come il "fumetto francese sui francesi " per eccellenza, è da ricordare che gli autori non sono del tutto francesi: Goscinny era di origini ebraico-russo-polacche; Uderzo è di origini italiane. Asterix il gallico fu poi pubblicato in forma di albo nel 1961: le 6.000 copie pubblicate furono subito esaurite. Da questa avventura è stato tratto nel 1967 un film d'animazione con lo stesso titolo, Asterix il gallico, il primo lungometraggio a colori realizzato in Francia.

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    Il primo cartone animato


    ASTERIX IN ITALIA

    Asterix il gallico è stato pubblicato per la prima volta in Italia nel 1968 dalla Mondadori. Ma l'anno prima, nel 1967, il personaggio di Asterix fu pubblicato per la prima volta in assoluto in Italia sulla rivista Alterlinus (allegata a Linus), chiamata in quel contesto Asterlinus, come omaggio ad Asterix: però si trattava della storia Asterix e i Britanni (qui intitolato "Asterix in Britannia"), non di Asterix il Gallico.

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    Sempre nel 1968, al cinema in Italia uscì per la prima volta il film d'animazione Asterix il gallico. Inoltre, nel 1975 la Mondadori pubblicò Asterix il gallico in una (brutta) versione in bianco e nero nella collana Oscar Mondadori (insieme ad altri episodi come Asterix e Cleopatra e Asterix e i Goti).

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    Copertina Oscar Mondadori di Asterix il gallico


    "ASTERIX IL GALLICO": LA TRAMA

    Giulio Cesare non capisce perchè quel piccolo villaggio gallico in Armorica, circondato dai quattro accampamenti romani di Babaorum, Laudanum, Aquarium e Petibonum, non venga ancora conquistato. Gli abitanti, infatti, sono tutti dotati di una forza straordinaria. Come mai? Il centurione dell'accampamento romano di Petibonum, Caius Bonus, manda Caligola Minus, una spia, al villaggio per scoprire il segreto della loro forza e, venuto a sapere della bevanda magica del druido Panoramix, se ne vuole impossessare. Una volta catturati Panoramix e Asterix, riesce ad estorcere loro il segreto della bevanda, che viene preparata nell'accampamento romano: ma si tratta solo di un bevanda che fa crescere a dismisura i capelli della testa e della barba. Dopo aver masso a soqquadro l'accampamento romano con le loro trovate, Asterix e Panoramix sono circondati: ma l'arrivo improvviso di Giulio Cesare in persona fa capovolgere la situazione. Infatti, Cesare viene a sapere delle mire di potere del centurione Caisu Bonus, che voleva spodestare Cesare usando la bevanda magica. Caius Bonus vene punito e, in segno di riconoscenza, i due galli sono messi in libertà. Ma Cesare in persona promette ad Asterix che non è finita qui.

    "ASTERIX IL GALLICO": COMMENTO

    In questa prima storia, Asterix e Panoramix sono i protagonisti principali, mentre Obelix è solo una comparsa, anche se è già tratteggiato come portatore di menhir. Non ha ancora la sua rotondità caratteristica, ma sin dal secondo episodio diventerà molto simile a quello definitivo.

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    Le prime versioni di Asterix e Obelix. Da notare l'ascia di Obelix, un'idea subito abbandonata.


    Anche gli altri personaggi sono ancora abbozzati: il bardo Assurancetourix non è apprezzato solo per l'ignoranza musicale degli abitanti del villaggio, non perchè è terribilmente stonato. La faccenda di far crescere barba e baffi ai soldati romani li rende più simili ai galli, visto che di norma i soldati romani sono sempre glabri. I giochi di parole sono già presenti sin dall'inizio, coi nomi dei galli che finiscono sempre in -ix e quelli dei romani in -us. Sin dall'inizio, la storia è incentrata sul fatto dell'intelligenza che sconfigge la forza bruta: le prese in giro sui Romani, forti ma ottusi, da parte dei due prigionieri Asterix e Panoramix non si contano. Inoltre, i doppi sensi si sprecano: per esempio, la frase "Lasciare a Cesare ciò che è di Cesare" pronunciata da Giulio Cesare stesso, ma che proviene dai Vangeli.

    CURIOSITA' SU ASTERIX

    ARMORICA

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    La cosa strana è che non si sa il nome del villaggio di Asterix: è sempre chiamato "il villaggio gallico" o "il villaggio dei pazzi". Sappiamo solo che è in Armorica ed è davanti al mare. L'Armorica, detta oggi Bretagna, è la regione a nordovest della Francia, e il nome significa "terre sul mare", in opposizione all'interno della regione, chiamata Argoat. In Armorica ci furono effettivamente delle insurrezioni contro i Romani,che però vennero sedate, nel periodo dopo Giulio Cesare. Inoltre, è curioso il fatto che gli abitanti dell'Armorica si unirono ai Romani per combattere contro gli Unni di Attila nella battaglia dei Campi Catalaunici (451) una delle poche vittorie contro gli Unni. Ma perchè proprio lì gli autori hanno messo il villaggio di Asterix? Perchè Uderzo conosceva bene la Normandia e i suoi paesaggi e questo semplificava il lavoro.

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    SONO PAZZI QUESTI ROMANI!

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    Marcello Marchesi, l'autore della frase-tormentone di Obelix


    E' la frase tipica di Obelix, detta quando osserva le assurdità romane secondo il suo punto di vista. Ma nell'originale francese questa frase non esiste: si tratta di un'invenzione del geniale traduttore e autore poliedrico Marcello Marchesi. L'originale è "Ils sont fous ces Romains!" cioè, letteralmente: "Questi Romani sono tutti matti!". Ma la traduzione di Marchesi dà alla frase le stesse iniziali di S.P.Q.R., cioè Senatus PopulusQue Romanus, che significa "Nel nome del Senato e del Popolo Romano", l'annuncio che compariva nelle dichiarazioni solenni dell'antica Roma. Una presa in giro ancora più profonda della frase originaria. Inoltre, si deve a Marchesi l'utilizzo del dialetto romanesco nei dialoghi tra i romani. ^_^ Marcello Marchesi (1912–1978) è stato un intellettuale che ha fatto molti mestieri: giornalista (scrisse sul Bertoldo di Rizzoli insieme a Guareschi), scrittore ("Essere o benessere", "Il diario futile di un signore di mezza età", "Il sadico del villeggio"), poeta ("Aria de Roma"), sceneggiatore, regista cinematografico e teatrale, paroliere (autore dei testi delle canzoni), cantante, pubblicitario (suo è il famoso motto "Il signore sì che se ne intende". Con la nascita della TV, creò più di 4.000 caroselli), autore di programmi televisivi (per esempio "Ti conosco mascherina!"), attore, talent scout (lanciò Sandra Mondaini, Gino Bramieri, Paolo Villaggio, Walter Chiari e altri). Praticamente ha fatto di tutto.

    ALCUNI NOMI E IL LORO SIGNIFICATO

    Asterix viene da asterisco: la * che rimanda alla nota in calce.
    Obelix viene da obelisco, obele in francese, che indica anche il simbolo a croce (tipo +) che ha la stessa funzione dell'asterisco. Inoltre, il nonno materno di Goscinny gestiva un tipografia chiamata Asterisco e Obele, i due simboli topografici.
    Panoramix indica il panorama.
    Matusalemix (Agecanonix): ovviamente indica Matusalemme, mentre in Francia è chiamato "Età canonica". Ha novantatré anni, è sposato con la bella del villaggio ed è sempre dietro a qualche sottana. È una divertita auto-caricatura di Goscinny e consorte.
    Petibonum richiama il termine francese petit bonhomme, cioè piccolo ragazzo, ragazzino.
    Babaorum è un richiamo al babà al rum, detto in francese baba au rhum.
    Laudanum richiama il laudano, un narcotico: sostanza oppiacea/alcolica che mitiga il dolore.
    Aquarium richiama ovviamente l'acquario.

    FALBALA'

    La bella Falbalà, anche se è comparsa solo una volta in Asterix legionario, è famosa tra gli appassionati di Asterix, essendo la donna di cui Obelix si innamora perdutamente. Le sue forme sono state prese da Ada Milani, la moglie del disegnatore Albert Uderzo.

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    Edited by joe 7 - 30/1/2022, 23:08
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