Il Nolitta che scriveva Zagor era chiaro e semplice, nella forma e nel contenuto. Quello che scriveva Mister No era diventato verboso e ideologico. Non ha fatto nessun salto in avanti, ne ha fatti diversi indietro.
Purtroppo sono d'accordo con te. "Chiaro e semplice", inoltre, non significa "poco profondo" o "infantile": Zagor diceva cose importanti in un linguaggio semplice. Roba da bambini? Provateci voi. Finora, invece, hanno fatto uno Zagor verboso, infantile e a tratti anche ideologico. Segno che lo Zagor di Nolitta nessuno lo sa fare.
Il suo Zagor lo potranno leggere in futuro divertendosi tanti bambini e adulti, Mister no temo che finirà con essere letto da pochi, ad eccezione di alcune belle storie avventurose stile Zagor.
Infatti Zagor è per tutti, Mister No per pochi. E' troppo ideologico per attirare le persone. Solo qualche storia non "ideologizzata" si salva, ma sono poche.
Ho letto Omero, Dickens, Stevenson, Hugo, Bronte, Ariosto prima dei 16 anni e li capivo perfettamente.
I miei complimenti: è importante aver letto queste cose, perchè non solo si capisce come raccontare, ma si capisce soprattutto l'uomo e comprendi anche te stesso. Cosa che nessuno troverà mai nelle stupidate superficiali di internet e telefonini. No, si devono leggere dei libri, e non su supporti elettronici: LIBRI DI CARTA. Ascoltate il mio consiglio: prendete a calci quelle porcherie elettroniche e dedicate del tempo a leggere dei classici fatti di carta. Imparerete molto.
Scrivere storie per adulti non significa nulla, se quello che racconti è diretto al cuore e vuole emozionare lo comprende anche un bambino. E anche un adulto si innamora di storie semplici.
Una storia bella è letta da tutti, ad ogni età, e ad ogni età ti dice qualcosa. Leggete delle storie belle, non ve ne pentirete: sarete più ricchi di prima, interiormente.
Rimango dell'idea che Nolitta abbia smesso di scrivere Zagor per mancanza d'ispirazione, gli sembrava di avere già detto tutto.
E' possibile che sia così. Nolitta, infatti, non tornò mai più su Zagor per tutto il resto della sua vita, neanche per fare una storia, almeno. Questo significa molto. E lo ha abbandonato in mano a persone che di Zagor non hanno capito niente. Sclavi soprattutto e il suo orribile Incubi.
Con Mister No sperava probabilmente di trovarla di nuovo, la vera ispirazione, ma questo per me non è avvenuto.
Nolitta ha voluto raccontare le sue esperienze in Amazzonia, il suo amore per i viaggi, la sua ideologia terzomondista, eccetera. Tutte cose che vanno bene per i documentari, ma non per delle storie: anzi, le storie vengono appesantite da queste zavorre. Che infatti è quello che è successo con Mister No.
Almeno in Zagor ha finito in bellezza!
Hellingen non è stata una storia memorabilissima, ma è stata adatta per concludere un grande ciclo narrativo, che in pratica è entrato nella leggenda.