Le serie non arrivarono in Italia, mai pupazzi dei robot sì. E io lo so bene perché li avevo entrambi.
Questa è una sorpresa, non lo sapevo proprio. Si vede che il mercato dei pupazzi e modellini andava per conto suo. Mi ricordo l'enorme e misterioso Raideen accanto all'enorme pupazzo Goldrake di quei tempi: per anni mi ero chiesto chi cavolo fosse Raideen. Per dire. Comunque, se quei pupazzi li hai ancora, credo che valgano molto, quindi tienteli stretti...
Riprendo il discorso su Bryger, iniziato qui.Yu Yamamoto, realizzando Bryger, ha anche inaugurato una trilogia di robot giganti spaziali guidati da "ranger dello spazio", tutti realizzati da lui. Ma, a parte Bryger, nessuno di essi è mai stato trasmesso in Italia. I Cosmorangers delle due serie successive a Bryger erano personaggi diversi, che avevano robot diversi: Baxinger e Sasuraiger. Anzi, era in programmazione anche una quarta serie, Galaxy Divine Wind Jinraiger, ma sembra che non sia mai stata realizzata, quindi la metteremo da parte. Cominciamo col Baxinger.
BAXINGER
La bellona dai capelli rosa/rossi è Layla (nell'anime i suoi capelli però sono castani); il tizio dalla pettinatura afro è Don Condor, il capo; quello dai capelli lunghi e l'occhio coperto è "Doppio Taglio" Shuteken; quello dalla pelle scura è Kattobi No Sama; l'ultimo è il coprotagonista, Billy the shot
E' un anime realizzato nel 1982: il suo titolo originale era Galactic Gale Baxinger, cioè Ciclone Galattico Baxinger, come il Bryger. Tutti i robot della trilogia sono sempre "cicloni galattici", si vede che a Yamamoto piaceva molto il termine. Baxinger è ambientato nel futuro dopo quello di Bryger. Il mondo (va bè, l'universo) in cui vive si ispira agli eventi del periodo Bakumatsu, cioè il Giappone della seconda metà dell'800: è il periodo della fine dell'isolazionismo. I protagonisti sono una squadra di Cosmorangers simile a quella dei samurai Bakumatsu, chiamati Shinsengumi: dovevano esercitare in sostanza le funzioni di un corpo di polizia quasi moderno. Questa ambientazione è stata molto usata nel manga: uno degli esempi più famosi è quella di Kenshin, samurai vagabondo di Nobuhiro Watsuki, che si svolge proprio nel periodo Bakumatsu.
L'azione di Baxinger si svolge esattamente sei secoli dopo Bryger. Il sistema solare vive in pace sotto il governo Bakufu: ma c'è molta illegalità in parecchi territori spaziali. Per fronteggiare il problema, Digo Kondo, il protagonista, detto anche Don Condor, organizza una nuova squadra, la J9II, (Jeta Nove Due), simile a quella del Bryger, composta da cinque persone. In particolare, sono dotati di moto spaziali, chiamate Cosmobikes, che si possono assemblare per formare un robot gigante, appunto Baxinger. I cinque membri sono: - Digo Kondo, il fondatore, che si fa chiamare Don Condor e usa la moto "Typhoon", Tifone (tutte le moto hanno nomi di uragani); - Shuteken Radcliff, detto "Doppio Taglio" Shuteken, dotato della moto "Hurricane", Uragano; - Shiro Mahoroba, detto Billy the Shot, dotato della moto "Reppun": non sembra avere un nome di uragano, tuttavia è la moto principale che forma la testa. - Samanosuke Dodi, alias Kattobi no Sama: dotato della moto "Cyclone", Ciclone; - Layla Mineri, alias Fujiko no Layla: dotata della moto "Monsoon", Monsone. Da notare il nome Fujiko...
Quello con gli occhiali è il capo, Bruce Carl Bernstein; quello a sinistra è Rock Unlock, il pistolero; quello a destra è Beat Mackenzie, il pilota; la ragazza è Birdie Show, borseggiatrice.
E' l'ultimo robot della trilogia, sempre di Yu Yamamoto e con Kazuo Komatsubara come character designer. E' forse il più anonimo in quanto a design, ma è anche il più assurdo di tutti, perchè è un robot daltonico alla Picasso che si trasforma in un orrendo treno spaziale verde! Il titolo originale è il solito "Ciclone Galattico Sasuraiger" (1983-84): la serie ha 43 episodi. La storia si ispira al "Giro del mondo in ottanta giorni" di Jules Verne: siamo secoli dopo il Baxinger (anche se come tecnologia futuristica siamo sempre lì, più o meno...). L'anno è il 2911 e il sistema solare ora conta ben 50 pianeti. Un bel giorno, il protagonista Bruce Carl Bernstein, un imbroglione al casinò, accetta la scommessa proposta dal potentissimo boss della Yakuza Spaziale, Kami il sanguinario: Bruce dovrà raggiungere tutti e 50 i pianeti del Sistema Solare in un anno. Bruce e i suoi amici utilizzano Sasuraiger, un super robot capace di trasformarsi in un treno spaziale alla Galaxy Express 999, chiamato JIII. Ovviamente Kami e la Yakuza faranno di tutto per ostacolarlo. I protagonisti sono: - Bruce Carl Bernstein, giocatore d'azzardo - Rock Unlock, pistolero; - Beat Mackenzie, pilota; - Birdie Show, borseggiatrice, esperta di criptoanalisi (decodificazioen messaggi nascosti), abile sabotatrice.
SASURAIGER: OPENING
SASURAIGER: ENDING
LE ULTIME SERIE ROBOTICHE DELLA TOEI
Bryger è stato realizzato nel 1981 dalla TOEI, famosa per Mazinga, Goldrake e Jeeg Robot. Ma a quei tempi Go Nagai se n'era andato via sbattendo la porta per la faccenda del Gaiking (è una storia lunga) e il filone dei robot giganti classici era agli sgoccioli. Inoltre, nel 1979 era entrato in scena il Gundam della Sunrise e la TOEI cercò delle altre strade per le serie robotiche, realizzando prima God Sigma (1980), dal taglio tipico dei romanzi di fantascienza, con una umanità piena di problemi sociali, alieni invasori e numerosi colpi di scena. In sostanza, si cercava di raccontare la storia dei robot giganti sotto altri punti di vista.
Successivamente realizzeranno Bryger (1981), in cui dei ranger spaziali amministrano la giustizia nello spazio, e Golion (1981), poi noto in Occidente come Voltron, in cui, stavolta, gli eroi devono liberare la Terra dall'occupazione degli alieni che l'avevano già conquistata. Sarà anche l'ultima serie robotica della TOEI.
