CITAZIONE (FeZ rosso @ 14/10/2023, 22:40)
Volevo solo ricordarti che anche San Francesco d'Assisi era andato a parlare con i musulmani, a rischio di essere ucciso.
Non fu esattamente così. San Francesco era andato a
convertire il Sultano, non a "parlare" con lui. Gli aveva detto che la religione cristiana è l'unica vera, e, per provarla, era disposto a fare il Giudizio di Dio: lui si sarebbe gettato nel fuoco nel nome di Gesù, e il Sultano, o un suo fedele, si sarebbe buttato nel fuoco invocando Allah. Chi non si sarebbe fatto niente era colui che diceva la verità. Il Sultano preferì non rischiare, e lasciò andare San Francesco: non tanto per rispetto (forse anche per quello), ma anche perchè lui era il Santo dei Crociati, e ucciderlo avrebbe provocato una grande rivolta vendicativa dei Crociati, che erano accampati vicino, e sarebbe stata una strage.
Infatti, San Francesco partecipò alle Crociate, dando consigli ai capitani: per San Francesco la crociata era una cosa giusta. Bisogna ricordare che i musulmani avevano conquistato Gerusalemme, che prima era cristiana; inoltre, minacciavano tutta l'Europa con le loro schiere di navi pirata. Nell'846 arrivarono persino a Roma e furono sul punto di conquistarla: ma furono respinti a fatica. Ma, nell'andare via, tagliarono per spregio tutte le immagini e icone di Gesù. Quindi si può capire bene perchè Francesco partecipò alle crociate.
Bisogna capire che in certi casi il dialogo è inutile: si deve combattere, e lo si deve fare per sopravvivere. Può non piacere, ma la vita può costringere a fare queste scelte.
CITAZIONE (FeZ rosso @ 14/10/2023, 22:40)
Forse non ha ottenuto nulla, o forse tutto si è perso nel corso della storia. Quindi: è giusto provare a parlare con il nemico.
Sì, ma il dialogo a oltranza è inutile, se non dannoso. Chamberlain, il ministro degli esteri inglese, voleva dialogare ad ogni costo con Hitler: e così gli altri ambasciatori. Per garantire il fatto che Hitler non facesse la guerra, gli cedettero parte della Cecoslovacchia (il territorio dei tedeschi Sudeti) e persino l'Austria nell'Anschluss. Fu la stessa arrendevolezza delle altre nazioni che fece da sprone per Hitler ad entrare in guerra: davanti a persone disposte a cedere ogni cosa, perchè mai fermarsi? Il "dialogo a tutti i costi" provocò indirettamente la Seconda Guerra Mondiale. Una maggior fermezza invece lo avrebbe fermato, o almeno rallentato.
Passando alla (brutta) storia di Goldorak: se alla fine si fosse concesso un territorio a Yros di Archen e a tutti i veghiani, allora il messaggio sarebbe stato chiaro: anche se gli devastiamo la città di Tokyo, uccidendo un mare di persone, i terrestri saranno disposti lo stesso a concedere delle loro terre ai Veghiani, purchè stiano buoni. Diventa un cedere alla violenza, un calare le braghe. Che aprirebbe la porta ad altre violenze, anche da parte di altri invasori alieni, attirati dall'idea di conquistare la Terra attraverso "concessioni" cedute sotto minaccia. La mancanza di fermezza porta alla disfatta.
La storia originale di Goldrake, invece, insegna tutt'altro: che esiste la
guerra giusta contro l'invasore, e che il dialogo a oltranza non ha senso con chi ti vuole distruggere. Perchè le persone malvagie esistono: ed è un'illusione pensare che si calmeranno davanti a quattro chiacchiere o a tante concessioni. Anzi, saranno ancora più imbaldanziti.
CITAZIONE (FeZ rosso @ 14/10/2023, 22:40)
Naturalmente in modo più serio: non certo andando di persona in una base nemica dove sanno benissimo (o dovrebbero sapere ormai) che senza di te la Terra resta senza difese. Non ho letto la storia ma i tuoi commenti mi sembrano sufficientemente chiarificatori. Ci sono alcuni che possono prendere delle storie e costruirci su seguiti e alternative validi quanto fossero stati fatti dagli autori originali. E altre che sarebbe stato meglio non fare. E questa è una di quelle.
Infatti, questa storia ideologica non si sarebbe mai dovuta fare, anche perchè non tiene minimamente da conto dei personaggi orginali.