Il blog di Joe7


Replying to IL MEGLIO E IL PEGGIO DEL 2023 - 10

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  1. Posted 30/1/2024, 20:05
    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 30/1/2024, 18:40) 
    Praticamente, nell'anno passato, la Bonelli ha fatto su Tex gli stessi errori che hanno rovinato Zagor: in questa storia abbiamo avuto il contesto storico preciso.

    Intendi il fatto di aver inquadrato Zagor in un contesto storico fin troppo preciso e fin troppo documentato? Se è così, è vero. Un contesto storico fin troppo preciso e fin troppo realista taglia ogni possibilità di fare una bella storia e si trasforma in un noioso documentario. Così fanno meno fatica a fare una storia (basta solo basarsi sui documenti storici ed è fatta). Ma non fanno certo una storia, fanno un'enciclopedia. ^U^
  2. Posted 30/1/2024, 18:40
    Praticamente, nell'anno passato, la Bonelli ha fatto su Tex gli stessi errori che hanno rovinato Zagor: in questa storia abbiamo avuto il contesto storico preciso.
  3. Posted 30/1/2024, 17:49
    ANNO 2023: BONELLI - IL MEGLIO E IL PEGGIO (quarta parte)
    (primo articolo analisi: qui; precedente articolo: qui)

    TEXONE 39: "PER L'ONORE DEL TEXAS" - VOTO: 4

    Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
    Disegni: Maurizio Dotti

    Texone-39-9-90
    Ancora il Tex giovane?? =_=


    TRAMA

    Siamo ai tempi della Guerra di Secessione: da una parte c'era il Sud, cioè i Confederati, che volevano che gli Stati Uniti fossero una Confederazione, in cui ogni stato avesse una sua indipendenza, pur rimanendo negli Stati Uniti. Dall'altra parte c'era il Nord, cioè gli Unionisti, che volevano che ogni Stato perdesse la sua indipendenza e si sottomettesse completamente al Presidente di Washington, realizzando così uno Stato Unitario, con una struttura totalitaria. Infatti era questo il movente della guerra, non la schiavitù: questa servì dopo, più avanti, come pretesto o scusa ufficiale, nel corso della guerra già cominciata. Lo stesso Lincoln era schiavista, come pure lo era gran parte degli Stati del Nord: solo che non usavano gli schiavi negri per i campi di cotone perchè avevano delle industrie. Il Texas, che era il paese di Tex, era uno Stato Confederato, faceva parte del Sud ed era schiavista: tuttavia, Tex preferì combattere a fianco degli Unionisti/Nordisti perchè era contrario allo schiavismo.

    Questa storia ha come protagonista il giovane Tex Willer, che è un personaggio realizzato da Mauro Boselli, il curatore della serie di Tex. Fu realizzato nel 2018 in una testata mensile autonoma chiamata "Tex Willer", che è un derivato, o spin-off, della serie originale di Tex (con 66 pagine, però, al posto delle canoniche 98). In questo Texone ritorna la Nueces Valley, cioè l'area del Texas in cui nacque e crebbe Tex da bambino. Se ne parla per la prima volta nel Maxi Tex n. 21 "Nueces Valley" del 2017 (realizzato da Mauro Boselli coi disegni di Pasquale Del Vecchio): essendo uscito un anno prima della testata "Tex Willer", "Nueces Valley" è vista come una prima pubblicazione delle avventure del giovane Tex.

    Tex-Willer-1
    Il primo numero della serie derivata da Tex, "Tex Willer", e il Maxi Tex "Nueces Valley" uscito un anno prima.


    Per essere precisi (scusate la digressione, ma si tratta proprio dell'argomento del Texone), la storia "Nueces Valley" è frutto del revisionismo di Mauro Boselli: Gianluigi Bonelli non ha mai parlato di questa valle come luogo originario della nascita di Tex. Nel "Passato di Tex" (Tex 83 del 1967), Gianluigi Bonelli descrive Tex come un cowboy che gestiva un ranch, insieme al padre Ken Willer e al fratello Sam, nel sud del Texas, presso Rock Springs e le sorgenti del fiume Nueces. Ma senza parlare di una "valle del Nueces" dove sarebbe nato.
    Tornando al Texone, ecco la storia: dopo aver partecipato ad un funerale, Tex racconta al figlio chi era quella gente: con un flashback, si torna ai tempi della Guerra di Secessione: laggiù, in pieno territorio confederato (il Sud), c'erano dei coloni tedeschi che vivevano nella Nueces Valley ed erano fedeli all'Unione (cioè il Nord): per questo erano minacciati di morte dalle armate confederate/sudiste di Jim Waldrip e James Duff. Tex, che milita come scout del Kansas (quindi dell'Unione, cioè del Nord), insieme al suo amico "Damned" Dick e alla donna-agente della Pinkerton Kate Warne, che era stata mandata dal presidente Lincoln per aiutare i coloni fedeli al Nord, cerca di salvare i coloni. Anche Kit Carson, mandato per conto proprio dal presidente del Texas Sam Houston, fedele all'Unione del Nord nonostante sia presidente del Texas, cerca di salvarli. Dopo diversi scontri, l'obiettivo viene realizzato, anche se non totalmente: alcuni dei coloni perdono la vita.

    COMMENTO

    E con questo siamo a due Texoni con, al posto di Tex, il suo "alter ego", il giovane Tex (il primo era "Il magnifico fuorilegge", il 32° Texone, del 2017). Non capisco questo continuo desiderio di dare pubblicità al personaggio del giovane Tex inserendolo a forza nella serie regolare. Può capitare che a qualcuno non piacciano le storie del giovane Tex e vorrebbe leggere le storie del classico ranger: e invece si trova questo personaggio, come un intruso, nella serie regolare, anche se, per ora, si tratta solo dei Texoni. Però, in questo modo, si leggono le storie di un altro personaggio, perchè non tutti vedono in questo Tex il Tex classico. Comunque facciano come vogliono: non è che io inizi a comperare le storie di "Tex Willer" solo perchè le trovo all'improvviso nella serie regolare...

    Comunque, il problema non è solo la presenza del "giovane Tex". Il problema è la storia in sè. "Per l'onore del Texas" è una storia talmente complicata, che già a pagina 20 non capisco più niente. Non sai chi sta con chi, non sai chi è contro chi, e alla fine leggi la storia alla come viene viene, senza più badare a quello che sta succedendo, aspettando con sofferenza che finisca.

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    Fermi, fermi, fermi. Perchè vi sparate? Da che parte state? Perchè non vi mettete un cartello davanti, così capiamo?


    E' veramente una comica in questa storia vedere Tex e gli altri sparare, nel bel mezzo di una guerra, decidendo chi colpire e chi no, perchè Tex e i suoi amici sono tutti pacifisti, odiano la guerra e non vogliono mica dare una soddisfazione agli sporchi politicanti e ai potenti che vogliono la guerra. Quindi a quello lì no, non gli sparo, perchè è un soldato sudista e io non sparo contro i soldati sudisti, per non dare una soddisfazione ai potenti. Quello lì sì, perchè...er...non è un soldato sudista. Mi pare. Quello lì no, quello lì si, ma in certi casi no. Scusa, Tex, perchè non metti i bollini sui personaggi, così sai a chi sparare? Questa storia tutta "storica" e "realistica" è di un ridicolo che mollami. ^U^ ^U^ ^U^

    Ci sono persino degli sbagli di nomi, tanto per semplificare le cose: Eva, una dei protagonisti, prima dice che il giornalista Karl Wagner è suo zio; poi dice che è suo padre. Meno male che poi non ha più detto nient'altro su di lui, magari poi diceva che era suo cugino. Oppure Tex dice che non poteva lasciare il padre di Konrad (un altro protagonista) nel campo di prigionia. Ma nel campo di prigionia c'era il padre di Klaus, un altro personaggio ancora. Si vede che i padri se li ricordano poco da quelle parti.

    Mi spiace dirlo, visto che i disegni di Maurizio Dotti sono molto apprezzati dai fan: ma a me non dicono niente. Sono pieni di personaggi ingessati, in posizioni innaturali a volte, anche se ci sono a volte dei paesaggi grandiosi. Ma in una storia si guardano i personaggi, non gli alberi o i fiumi.

    La spia Kate Warne è la solita donna "moderna" che infilano oggi in tutti i fumetti e i film: emancipata, spregiudicata (va a letto con dei tizi per ottenere preziose informazioni), indipendente, capace di mille imprese, capace di bagnare il naso a tutti gli uomini, capace di mille abilità, assassina senza scrupoli (ammazza a sangue freddo se necessario) eccetera, eccetera. Mettono sempre la solita superdonna supersexy superfemminista, ormai le fanno tutte con lo stampino. =_=

    C'è anche una cosa da dire, sulla logica della storia: va bene dire "maledetta guerra", come diceva appunto Tex nel finale della storia "Tra due bandiere" (Tex 113). Ma, se non ti piace la guerra, allora perchè non te ne metti fuori e ti fai prete, oppure vai all'estero o qualcosa del genere? In una guerra è impossibile essere neutrali, come pretende di fare Tex e come cerca di fare il giovane Tex in questa storia. E' fuori dal mondo. Una guerra coinvolge tutti, piaccia o non piaccia, colpevoli e innocenti. Mi spiego meglio: vedete i dialoghi qui sotto?

    Tex-tramonto-rosso-finale-A


    Alla fine, racconta sempre Tex in "Tra due bandiere", si arrivò ad un compromesso: Tex e Dick dovranno solo portare il bestiame per l'alimentazione delle truppe nordiste, portare i cavalli per i soldati nordisti, fare la scorta delle munizioni per i nordisti. Ma scusa, Tex, non è ipocrisia questa? :huh: Si dice che è ladro "tanto chi ruba quanto chi tiene il sacco". Col bestiame che porti dai da mangiare ai soldati del nord che, poi, rifocillati, potranno sparare ai soldati del sud. Coi cavalli farai correre i soldati del nord contro quelli del sud. Con le pallottole...devo continuare? Chi va al mulino si infarina, Tex. E non pretendere di andarci senza infarinarti: nella guerra ci sei dentro lo stesso, anche se non lo vuoi ammettere. E, per interposta persona, anche tu spari ai soldati sudisti. Tra i quali magari ci saranno anche dei tuoi amici sudisti, come quel Rod, la cui morte ti aveva scosso così tanto. Mi spiace, ma questa storia del "Tex neutrale alla guerra" raccontatela ad un altro... =_=

    (Domani il seguito sui fumetti Bonelli)

    QUI TUTTI I LINK MEGLIO - PEGGIO DELL'ANNO

    QUI TUTTI I LINK SU TEX

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