Il blog di Joe7


Replying to IL MEGLIO E IL PEGGIO DEL 2023 - 15

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  1. Posted 9/2/2024, 23:57
    Una quantità sterminata di informazioni, ci vorrà un pò per analizzarle tutte. Ti ringrazio molto! ^_^
  2. Posted 9/2/2024, 22:41
    CITAZIONE
    1) Cos'è la Library di Cochran? Intendi dire questa? Contiene davvero TUTTA la EC Comics?

    In pratica sì. Mancano alcuni albi speciali 3d, poca roba e trascurabile. Wikipedia va più in dettaglio:
    https://en.wikipedia.org/wiki/Russ_Cochran...lete_EC_Library

    Sono stati pubblicati 66 volumi raccolti in 17 slipcase, come la Carl Barks library della Another Rainbox (di cui Cochran era uno dei soci), anzi la Carl Barks library venne fatta sul modello della già partita ristampa EC.

    Cochran è il santo salvatore della EC, e uno dei motivi per cui è stato possibile ristamparla tante volte e a quella qualità: negli anni 70 si accordò con Gaines ed ebbe accesso a tutte LE TAVOLE ORIGINALI ancora conservate, una cosa che non è mai possibile fare con gli albi Marvel e DC dell'epoca. Quindi mentre le ristampe marvel e DC devono scansionare l'albo e sono quindi di scarsa qualità, la Cochran è di qualità molto superiore agli albi stampati dell'epoca: inoltre le pellicole (e poi i files) sono stati resi disponibili per le successive ristampe di altri editori.

    CITAZIONE
    2) Queste storie di guerra di Harvey Kurtzman che sono alla pari con Ernie Pike (e dici poco) si trovano sempre nella Cochran?

    Sì, ma sono fra i set più difficili da trovare. Sono "Frontline Combat", "Two-Fisted Tales" e in parte "Shock Suspenstories" (quest'ultima era una rivista "fritto misto" in cui c'erano una storia horror, una di fantascienza e una di guerra ogni albo).

    Per me la EC librery è la ristampa migliore (formato gigante in b/n con riproduzione perfetta) ma se non la trovi d'occasione e non vuoi spendere un rene si può optare per una delle tante ristampe successive in albo (Gemstone) o in volume cartonato (Dark Horse o Fantagraphics) fatte dopo e molto più economiche.

    La ristampa Fantagraphics, la EC Artist library (maggiori info qui: https://en.wikipedia.org/wiki/The_EC_Artists%27_Library ) per me è la migliore riproducendo le storie in b/n e con un buon apparato critico, ma non divide per tema o per serie: divide per disegnatore. Quindi, se vuoi avere le storie di Wally Wood, è comodissima: hanno fatto 3 volumi si Wally Wood, ci trovi tutte le sue storie per la EC. Sia quelle di guerra che di fantascienza che horror. Se invece sei interessato solo ad un tema o a una testata ci sono le ristampe Gemstone-Darkl Horse in volumi a colori dedicati alle serie, ( https://en.wikipedia.org/wiki/EC_Archives )

    In generale i testi erano sempre di Kurtzman (storie di guerra e "Mad", spesso disegnare su suie sceneggiatire "disegnate" ancora più dettagliatamente di quelle di Nolitta e Bonelli, praticamente gli faceva un abbozzo a matita dell'intera pagina) o di Feldman e Craig (storie horror su soggetti loro o di fantascienza su soggetti di Gaines o adattando storie di Bradbury o altri autori) a cui si aggiunsero poi alti (Ortto Binser, Carl Wessler, etc.), quindi se compri i volumi di Kurtzman della Fantagraphics (altamente consigliati, Kurtzman era un genio, da dove pensate derivi il nome dei Premi Harvey?) quasi tutte le storie sono di guerra o umoristiche da Mad, ma sono una piccola parte, la maggior parte Kurtzman le faceva disegnare ad altri.

    CITAZIONE
    4) Avevo sentito parlare di Wally Wood, mi piacerebbe riscoprirlo. Oltre a Devil, ha anche disegnato alcune storie sul Dottor Destino. Ma ho letto che quelli erano i suoi ultimi lavori: purtroppo era diventato alcolizzato e sembra che poi finì male. Un vero peccato.

    Wallace "Wally" Wood è stato un autore importantissimo, che ha fatto un sacco di cose (ha iniziato su Spirit su testi di Will Eisner nei primi anni 50, tanto per dare un idea, poi andò alla EC dove fu uno degli autori di punta, famosissimo), ma ebbe una vita molto travagliata, liti con editori, divorzi, alcolismo, e in infine problemi di salute per cui si suicidò nel 1981. Fra le altre cose fu uno dei primi self-publisher pubblicando ancora negli anni 60 la rivista Witzend (pubblicata in Italia in parte da Comic Art su diversi volumi e riviste) e lavorò per le riviste per i soldati americani (piene di erotismo softcore e di damsels in distress)

    Il sito di Pennacchioli ha pubblicato una serie di articoli sui vari periodi della sua carriera (alcuni non sono safe for work):
    www.giornalepop.it/devil-di-wally-wood/
    www.giornalepop.it/dottor-destino-di-wally-wood/

    CITAZIONE
    5) il Comics Code era arrivato a dei livelli assurdi, persino ridicoli.

    Pensa che una storia della DC fu rigettata dal Comics Code perchè nella didascalia introduttiva si diceva che era raccontata da "wolfman" (uomo lupo), e i licantropi erano proibiti. Ci volle un po' di tempo per far capire a quei parrucconi che era il nome dello sceneggiatore, "Marv Wolfman" :D

    CITAZIONE
    7) Mi ricordo la storia di Stan Lee che trattava sulla droga: non sapevo che fosse stata commissionata dal governo, ma questo spiega molte cose. La DC non ha fatto lo stesso con la serie Lanterna Verde/Freccia verde? O l'ha fatto dopo, credo...

    Il ciclo di Freccia Verde / Lanterna Verde è successiva, anche se di poco. O meglio, i primissimi numeri sono precedenti, del 1970, sono i numeri dove si parlava solo di razzismo (il tema era diventato "ammesso di fatto" dal code per evitare accuse di razzismo, ma negli anni 50 una storia della EC di fantascienza fu inizialmente rifiutata solo perchè era basata sul fatto che, nell'ultima vignetta, l'astronaura terrestre che aveva dovuto affrontare un caso di razzismo in una società aliena si leva per la prima volta il casco, e sotto è una persona di colore. Gaines minacciò di rivolgersi alla stampa accusando il code di razzismo - la rappresentazione di neri non era esplicitamente proibita - e la decisione vu rivista e la storia fatta passare. Ci furono altri casi analoghi in cui il code tantò di bloccare storie antirazziste ma di fronte al timore della reazione della stampa alla fine desistettero e le fecero passare).

    Quando nella prima metà del 1971 ci fu lo scandalo per gli Spider-Man non approvati dal Code, il direttore della DC si schierò dalla parte del code (come sempre: la DC fu l'ultima casa editrice a mollarlo definitivamente, nel 2010, mentre la Marvel già non gli sottoponeva nemmeno più i fumetti dal 2001) e criticò aspramente Lee per la rapprsentanzione di cose così brutte nei fumetti. Ma chissà perchè, subito dopo la revisione del Code che permise la rappresentazione della droga (credo che arrivò persino prima della stampa degli Spider-Man, in un estremo tentativo di salvare la faccia), già a agosto 1971, pochissimi mesi dopo, infilarono Speedy che si droga nella serie Freccia Verde - Lanterna Verde... :D

    CITAZIONE
    Quindi il Superman degli anni '50 non si trova da nessuna parte?

    Esistono queste ristampe:
    - Gli Showcase Presents, mattonazzi economici (all'epoca) in B/N generalmente stampati bene perchè utilizzavano materiale che la DC aveva già in digitale in archivio, quindi mancano le cose più antiche: https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Show...ts_publications
    E infatti, ristampano Superman ma solo dal 1958 in poi (comunque, se li avessero tenuti in stampa sarebbero la ristampa che consiglierei, mattonazzi economici che occupano poco posto, ma non so a che cifre sono arrivati oggi.
    - Gli Archives (https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_DC_Archive_Editions) , costosi cartonati a colori ottenuti scansionando e correggendo la colorazione di vecchi albi, che invece ristampano le storie più vecchie di Superman dal 1938 ma si fermano al 1945 (alcuni voluimi ristampano a colori le stesse storie dei primi Showcase, dal 1958)
    - Gli Omnibus, ancora più costosi (https://en.wikipedia.org/wiki/DC_Omnibus ) che ristampano Superman dal 1938 al 1950 (andando quindi un po' più avanti degli Archives) e dal 1958 al 1960.

    Insomma, se non ne sono uscite dopo l'ultimo aggiornamento degli articoli di wikipedia, non esistono ristampe del Superman 1951-1957, proprio il periodo invece completamente ristampato della EC (c'è da dire che non c'e molto interesse per quelle storie di Superman, generalmenre considerate robaccia, la testata era in crisi di vendite come tutti i supereroi ed era marginale per la DC, che era ridotta a tre soli mensili di supereroi. L'interesse c'è per il Superman storici degli anni 30-40 e per il rilancio della Silver Age che parte dal 1958)

  3. Posted 9/2/2024, 21:30
    CITAZIONE (Kirihito @ 9/2/2024, 19:46) 
    Questi titoli appartengono al catalogo Ecc comics:
    "Tales from the crypt, The vault of horror, The haunt of fear, Weird fantasy e Weird Science, Frontline Combat..."
    Wallace Wood ha disegnato anche alcune tavole di "Piracy", non so se anche questa serie appartiene al catalogo Ecc, forse Diablero può confermartelo.

    Adesso le ho viste, certo che sono piuttosto costose...vedremo. Magari Diablero potrà risponderti su quella serie.
  4. Posted 9/2/2024, 19:46
    Questi titoli appartengono al catalogo Ecc comics:
    "Tales from the crypt, The vault of horror, The haunt of fear, Weird fantasy e Weird Science, Frontline Combat..."
    Wallace Wood ha disegnato anche alcune tavole di "Piracy", non so se anche questa serie appartiene al catalogo Ecc, forse Diablero può confermartelo.
  5. Posted 9/2/2024, 19:35
    CITAZIONE (Kirihito @ 9/2/2024, 19:33) 
    So che la casa editrice 001 edizioni ha ristampato in italiano un po' del materiale di Ec comics:

    www.001edizioni.com/categoria-prodotto/001-edizioni/

    Interessante, ma come facciamo a sapere qual'è il materiale EC Comics?
  6. Posted 9/2/2024, 19:33
    So che la casa editrice 001 edizioni ha ristampato in italiano un po' del materiale di Ec comics:

    www.001edizioni.com/categoria-prodotto/001-edizioni/
  7. Posted 9/2/2024, 18:50
    Hai fatto due post eccezionali, Diablero, soprattutto il secondo: ti faccio i miei complimenti e penso di usare quello che hai scritto per un articolo, se ti va bene. Passo a qualche considerazione sparsa su quello che hai scritto:

    1) Cos'è la Library di Cochran? Intendi dire questa? Contiene davvero TUTTA la EC Comics?

    2) Queste storie di guerra di Harvey Kurtzman che sono alla pari con Ernie Pike (e dici poco) si trovano sempre nella Cochran?

    3) Avevo letto "Master race", non sapevo che facesse parte di quella corrente narrativa. Mi ha ricordato il film Il maratoneta.

    4) Avevo sentito parlare di Wally Wood, mi piacerebbe riscoprirlo. Oltre a Devil, ha anche disegnato alcune storie sul Dottor Destino. Ma ho letto che quelli erano i suoi ultimi lavori: purtroppo era diventato alcolizzato e sembra che poi finì male. Un vero peccato.

    5) il Comics Code era arrivato a dei livelli assurdi, persino ridicoli. Pretendere un western senza morti e senza whisky: allora facciamo delle commedie. Inoltre, non si possono fare più nemmeno dei gialli alla Agatha Christie: che senso ha un giallo senza un morto? Mi ricorda Freccia Verde che metteva dei GUANTI DA BOXE al posto delle punte nelle frecce... ^U^ La censura funziona quando c'è il buon senso, che qui è completamente inesistente. E' come proibire di usare le gambe e ogni mezzo di locomozione per per spostarsi: così, semplicemente, NON TI SPOSTI. Infatti, "il sabato è stato fatto per l'uomo, non l'uomo per il sabato." E per "sabato" si intende proprio ogni proibizione sproporzionata ed eccessiva. Come nel proibizionismo degli anni '30: non veniva proibito di bere troppo alcool, si PROIBIVA DI BERE ALCOOL. Favorendo così il contrabbando, il bere di nascosto whisky di infima qualità che faceva ammalare o accecare, e un enorme guadagno alla malavita, che da allora divenne inarrestabile.

    6) Hai spiegato molto bene il perchè il fumetto dei supereroi è diventato caratteristico dell'America. Non ci avevo mai pensato, ma così i conti tornano. Grazie!

    7) Mi ricordo la storia di Stan Lee che trattava sulla droga: non sapevo che fosse stata commissionata dal governo, ma questo spiega molte cose. La DC non ha fatto lo stesso con la serie Lanterna Verde/Freccia verde? O l'ha fatto dopo, credo...

    8) Su Conan e compagnia, quella fu una vera esplosione per la Marvel. Sul Cimmero ci sarebbe parecchio da dire: ma intanto non era il bestione ottuso che hanno fatto credere, come hai detto una volta. Basterebbe leggere "Nascerà una strega", che considero forse il capolavoro della saga.

    9) Il Dottor Strange di Englehart e Brunner è stato eccezionale, come pure i Vendicatori, sempre di Englehart: mi piaceva il personaggio della Mantis, ma non mi era piaciuto come finiva: sapeva di blasfemo. Il Devil di Miller era ottimo, Thanos, Warlock e gli X- Men di Claremont sono dei pesi massimi. Dreadstar non mi aveva compito particolarmente; Watchmen è ben realizzato, ma non è il mio tipo di storia; Elektra Assassin aveva degli ottimi disegni (Sienkiewicz, e dico poco!), ma era una storia fin troppo sopra le righe. Pure "Daredevil Love and War". Ma queste sono solo opinioni mie.

    10) Alan Moore ha permesso la mazzata definitiva. Ma ormai i tempi erano maturi.

    11) Mi ricordo le boiate di Millie la modella e Rawhide Kid...

    12) La faccenda delle riviste per adulti della Marvel richiama la tipica ipocrisia protestante. Anche in Inghilterra ci sono giornali seri con la copertina seria, ma con le donnine DENTRO...così la rispettabilità è salva. ^U^

    13) Ah, ECCO come era finito il sodalizio tra Joe Simon e Jack Kirby! Mi ero sempre chiesto perchè...

    14) La storia dei produttori cravattari sugli autori di fumetti purtroppo è diffusa: ho sentito di storie simili anche qui in Italia. Ma ovviamente si tratta di cose di cui nessuno parla. Almeno il comportamento disonesto della DC ha permesso a Kirby di incontrare Stan e di lavorare con lui...non tutto il male viene per nuocere.

    15) Alcuni autori si spararono in bocca, addirittura? :huh: Una cosa tremenda: di certo la colpa è anche di Wertham, ma chi si suicida ha come principale colpevole lui stesso, purtroppo...

    16) Quindi il Superman degli anni '50 non si trova da nessuna parte? Comunque, mi sembra di capire che in Italia non esiste nessuna ristampa delle edizioni EC...per forza che non le trovavo. Dovrò cercare tra quelli in originale tra gli indirizzi che mi hai mandato. Grazie mille per la disponibilità.

    17) Non sono stato preciso parlando del Comics Code: è una realtà che non conosco bene, quindi scusa le mie imprecisioni.
  8. Posted 9/2/2024, 05:17
    QUOTE (joe 7 @ 2/8/2024, 04:45 PM) 
    QUOTE (Diablero @ 7/2/2024, 23:09)
    in pochi anni il numero di testate era crollato al punto che si dava per scontato che non ci fosse futuro, tutti cercarono lavoro altrove, alla Marvel avevano smesso di far disegnare storie (l'idea era di finire quelle in archivio e poi chiudere, l'ufficio di Stan Lee era uno sgabuzzino dove lavorava praticamente da solo). Il fumetto USA fu RESUSCITATO da Stan Lee e Jack Kirby che riuscirono con i supereroi a trovare la maniera di fare di nuovo storie avvincenti e drammatiche bypassando i paletti mortiferi del comics code, ma sul fatto che il Comics Code fu una catastrofe per il fumetto USA non discute più nessuno, è un dato di fatto al di là di ogni possibile dubbio.

    Il Comics Code fu attivo dal 1954 al 2000, dopodichè non fu più seguito praticamente da nessuno.

    In realtà già dal 1971 era una tigre di carta, anche se ci vollero ancora decenni perchè tirasse FORMALMENTE le cuoia.

    Prima di tutto, tanto per chiarirsi: il comic code non è paragonabile alla "garanzia morale" o simili versioni italiane: con il comics code davvero, la gran parte dei "generi" diventa IMPOSSIBILE.

    Per esempio, non è che non potevi pubblicare solo l'horror splatter: era proibita anche la PAROLA Horror (e Terror, e suspense). Sarebbe stato proibito CAPITAN MIKI! (si vede gente bere alcol, quindi niente doppio rhum e salasso. Si vedono a volte sceriffi corrotti, proibitissimo!)

    L'effetto si vede bene sui fumetti western dell'epoca: dove NON CI DEVONO ESSERE MORTI AMMAZZATI, quindi se vai a vedere i "Kid Colt Outlaw" della Marvel, per esempio, si spara sempre alle pistole, e non viene versata una goccia di sangue...

    Quindi:
    - proibiti horror, polizieschgi, gialli (ci sono i morti...) e qualunque cosa possa "turbare" un bambino.
    - I western ci possono essere, ma solo se non muore mai nessuno.

    Chiaro perchè IL FUMETTO MUORE, negli USA degli anni 50: non si può fare nulla, gli unici personaggi che per un po' sopravvivono sono Topolino e Paperino (ma anche lì, su Topolino non si può più far vedere nessuno con la pistola come nelle vecchie storie di Gottfredson) e altri simili, il 95% delle serie a fumetti chiude in pochi mesi...

    Strano a dirsi, alla DC non viene IMMEDIATAMENTE l'idea di usare i supereroi: i supereroi erano in crisi da tempo, alla DC resistevano solo Superman, Batman e Wonder Woman (tutti con storie molto bambinesche, Batman combatteva contro gli alieni e Superman come preoccupazione principale aveva non farsi sposare da Lois lane), la maggior parte delle serie alla DC erano western, avventurose, cose così... e si danno la zappa sui piedi da soli, anche loro vanno in crisi, anche se i loro fumetti erano stati accuratamente tenuti fuori dalle proibizioni del comics code (che avevano scritto loro...) i lettori che non trovano più i fumetti EC (o il 95% degli altri fumetti) in giro non è che passano a leggere la roba DC, che era già morigerata: no, smettono di leggere fumetti e basta. Anche per la DC è crisi.

    Poi, una luce: si rendono conto, alla DC prima (la Marver era in fase di chiusura) che c'è uno spiraglio: c'è un "genere" dove da sempre ci sono pochi morti, e dove buoni e cattivi da sempre si combattono a pugni e tornano sempre senza un graffio. Dove i "buoni" sono sempre buoni e hanno il costume bianco (il code proibiva anche di far vedere un qualunque poliziotto corrotto o anche solo incapace, la polizia doveva sempre essere integerrima e abilissima), e i "cattivi" nero, e dove potevi far sconfiggere i poliziotti dal cattivo perchè aveva i superpoteri.

    Non è che il fumetto USA andò verso i supereroi perchè il pubblico li preferiva (quando ancora il pubblico poteva scegliere, vendevano rispetto ai western come in Italia vendono rispetto a Tex: niente), ci finì PERCHÈ NON POTEVA PUBBLICARE ALTRO!

    Poi, fai buon viso a cattivo gioco, ti adatti e fai BELLE storie di Supereroi. E Stan Lee e Jack kirby e Steve Ditko diventarono abilissima a "nascondere" i temi difficili dietro ai costumi dei supereroi (i censori, oggi come allora, non sono mai molto svegli, e non si accorsero che tramite gli x-men parlavano di razzismo, che su Spider-man si parlava delle proteste per il vietnam, etc)

    La botta forte a questa cappa di perbenismo la diede proprio Stan Lee nel 1971, con l'aiuto del governo. Non mi ricordo più che ente governativo gli chiede di fare una storia di Spider-Man che trattava di droga. Il code gliela bocciò. Ma stavolta Stan aveva l'avvallo ESPLICITO del governo! I distrubutori non si azzardarono a non distribuire un fumetto fatto in collaborazione con il governo per scopi antidroga, e il Code, parrucconi incartapecoriti che non erano altro, nel suo delirio di onnipotenza non aveva capito che si sarebbero rotti i denti. L'Uomo Ragno uscì, con la pubblicità estra dovuto al caso, vendette un botto, e il code (che basava il suo potere sul fatto che avevano paura di lui) finì schiantato.

    Per cercare di sopravvivere, fu emendato, lasciando libertà di fare UN SACCO di cose: di colpo diventò possibile usare non solo droga, ma anche zombie, vampiri, mostri (da dove pensate venga il boom horror degli anni 70 e l'arrivo di personaggi Marvel come Dracula, Licantropus, Ghost Rider, Simon Garth lo Zombie, etc?), diventò possibile la sword and sorcery (e quindi fu possibile Conan), etc.

    Il code dal 1971 in poi è solo una pallida ombra del precedente, e l'improvvisa libertà provocò un ondata di personaggi prima "impossibili", il nuovo code permetteva anche cose che prima non sarebbero mai state tollerabili come il Devil di Miller, il Dr Strange di Englehart (e tutte le storie di Englehart in generale tipo la storia di Mantis sugli Avengers), Thanos e Warlock e gli X-men di Claremont.

    Poi, arriva nei primi anni 80 il direct market, che semplicemente BYPASSA il cose: la distribuzione ai comics shop è DIRETTA, non occorre nemmeno PRESENTARE i fumetti al code, che non li vede nemmeno. Quindi si possono pubblicare cose tipo Dreardstar, Watchmen, Elektra Assassin, etc.

    Altro scontro: nel 1984 Alan Moore scrive Swamp Thing, che all'epoca andava ANCHE in edicola (insomma, nei general store) e quindi doveva essere sottoposto al Code. E un numero viene bocciato. Cosa fa la DC? Lo leva dalle edicole e lo pubblica lo stesso. Attenzione, questa NON è una scelta coraggiosa o di principio, la DC non ha scopi "sociali" come la storia di Spider-Man: semplicemente, Alan Moore VENDE UN BOTTO, e facendo due conti... alla DC conviene semplicemente rinunciare alla distribuzione nei general store, ormai marginali.

    È questa la vera mazzata finale per il code: da quel momento, NESSUN fumetto sarà mai "rimandato al mittente" a causa del code: ogni volta che ci sono problemi, l'editore dice semplicemente "chissenefrega, inizio a distribuirlo solo nei comics shop, dove comunque tanto vendo oltre il 90% delle copie già adesso".

    Il code a quel punto è un morto che cammina, un ente inutile che verrà semplicemente chiuso quando non sarà considerato nemmeno conveniente spendere un francobollo per mandargli una copia da verificare...

    QUOTE
    Eppure, quel cinquantennio è ricordato come quello col maggior numero di storie memorabili della Marvel..

    Stai mischiando capre e cavoli, gran parte di quelle storie al Code non sono mai state nemmeno sottoposte. Il "vero" Code, quello che distrusse il fumetto, esiste solo fino al 1970, e poi fu la stessa Marvel a sconfiggerlo. E poi la Marvel stessa iniziò sotto Shooter dal 1980 a pubblicare storie direttamente per il direct market rendendo obsoleto il code, anche quello "alleggerito" dell'epoca. Credi che Dreadstar abbia mai sottoposto anche una sola pagina al code? O "Elektra: Assassin"? o "Daredevil: love and War"?

    In precedenza, all'epoca dell'inizio del code, la marvel semplicemente... produceva robaccia. Per gran parte degli anni 50 cercarono di barcamenarsi con le storie di "Mille the Model", "Lovers", "My Own Romance", "Patsy Walker", "true Secrets", e quando non erano fumetti con storie d'amore erano i western senza morti di Kid Colt o Rawhide Kid...

    La situazione era degenerata al punto che, racconta lo stesso Stan Lee, un giorno il padrone (suo zio) facendo un giro nel suo sgabuzzino-ufficio scoprì l'armadio delle storie da pubblicare (comne quello che ha ogni editore, Bonelli compresa). lo zio non sapeva nulla di fumetti, pubblicata RIVISTE DI DONNINE SEMINUDE e su quelle basava la sua casa editrice (sì, mentre nei fumetti dovevano essere ipermorigeratissimi, la stessa casa editrice poteva pubblicare queste cose, mica erano fumetti...
    www.giornalepop.it/le-riviste-per-adulti-della-marvel/ )
    lo zio, che appunto non sapeva nulla di fumetti, pensò che era inutile far disegnare altre storie, avevano l'armadio pieno! (ed effettivamente Stan Lee, per non far andr via i disegnatori in un momento in cui i fumetti chiudevano come mosche, non gli aveva smesso di comprare storie anche se si accumulavano non pubblicate) e, con grande disperazione di Stan Lee, GLI FECE LICENZIARE TUTTI!

    Sì, "grazie" al comics code, la Marvel (che intanto pubblicava tranquillamente riviste soft-core piene di foto di donne seminude), CHIUSE, con Stan Lee rimasto con l'ordine di FINIRE DI PUBBLICARE LE STORIE RIMASTE, POI CHIUDERE LA PORTA E SMETTERE.

    Stan Lee comunque riuscì a barcamenarsi, e alcuni anni dopo riuscì a convincere lo Zio a tornare ad assumere qualcuno, che non potevano pubblicare solo ristampe. lo zio accettò ma a condizione di pagarli pochissimo. Fortuna volle che anche Jack kirby avesse perso il lavoro: la crisi causata da quel ciarlatano imbroglione di Wertham e dalla DC aveva fatto fallire la casa editrice di Simon e Kirby, fino ad allora inseparabili, e li aveva costretti a separarsi per cercare da vivere. Kirby era finito alla DC dove, appunto per la crisi, gli editor agivano come "cravattari" sugli autori, e in particolare finì a litigare con un editor che voleva una parte dei guadagni di kirby per un fumetto (fatto non per la DC, era una strip, ma il lavoro gliel'aveva procurato l'editor DC con i suoi agganci). Kirby aveva un bel caratterinoi e rifiutò di pagargli il pizzo, e come conseguenza perse entrambi i lavori, e alla DC ebbero l'ordine di "non farlo lavorare mai più". Kirby quindi fu COSTRETTO ad andare alla Marvel, che pagava meno di tutti gli altri, ma appunto per quello non rifiutavano nemmeno uno "sulla lista nera".

    Capisci perchè tutti gli autori di fumetti USA che sopravvissero a quella situazione (non tutti lo fecero, alcuni si spararono in bocca) maledissero per tutta la vita il nome di Wertham? E non sapevano nemmeno che quel ciarlatano si era inventato tutto falsificando dati e testimonianze!

    QUOTE
    QUOTE (Diablero @ 7/2/2024, 23:09)
    E oggi, i fumetti più ristampati perchè considerati i più validi del decennio, sono proprio quei "fumettacci" della EC...

    Non mi ricordo di averli visti in ristampa. Mi saranno sfuggiti. Sai indicarmi qualcuna di queste ristampe?

    in Italia sono poco noti perchè non furono pubblicati all'epoca (come gran parte del fumetto americano), ma per darti un idea:
    - il materiale DC dell'epoca è ancora in gran parte non ristampato. Hanno ristampato i Superman (in edizioni ultracostose o in b/n), qualche altra cosa, ma la stragrande maggioranza del materiale anni 50 non è mai stato ristampato.

    - il materiale Marvel è stato in parte ristampato (le storie di mostri che risalgono comunque alla fine degli anni 50, anni dopo la fine della EC), ma in generale è peggio che con la DC: quante ristampe hai mai visto di My Romance? Praticamente viene ristampato pochissimo e solo se è di Kirby o Ditko (arrivati anni dopo)

    - Il materiale EC? È stato INTERAMENTE ristampato in un sacco di edizioni, sin dagli anni 80 (quando NON SI PARLAVA NEMMENO di ristampe Marvel o DC: l'intera opera omnia EC ebbe ristampe integrali prima che uscisse il primo Masterworks Marvel!)
    Ecco ALCUNE ristampe (in grassetto le edizioni complete integrali che ho, non sto a mettere in grassetto quelle parziali di cui ho qualche volume):

    ------------------------
    EC Reprint history
    Although the last non-Mad EC publication came out in 1956, EC Comics have remained popular for half a century, due to reprints that have kept them in the public eye.

    Ballantine Books
    In 1964–1966, Ballantine Books published five black-and-white paperbacks of EC stories: Tales of the Incredible showcased EC science fiction, while the paperbacks Tales from the Crypt and The Vault of Horror reprinted EC horror tales. EC's Ray Bradbury adaptations were collected in The Autumn People (horror and crime) and Tomorrow Midnight (science fiction).[25]

    The EC Horror Library
    The EC Horror Library (Nostalgia Press, 1971) featured 23 EC stories selected by Bhob Stewart and Bill Gaines, with an introduction by Stewart and an essay by theater critic Larry Stark. One of the first books to reprint comic book stories in color throughout, it followed the original color guides by Marie Severin. In addition to the stories from EC's horror titles, the book also included Bernard Krigstein's famous "Master Race" story from Impact and the first publication of Angelo Torres' "An Eye for an Eye", originally slated for the final issue of Incredible Science Fiction but rejected by the Comics Code.[26]

    East Coast Comix
    East Coast Comix reprinted in comic form a number of EC's New Trend comics between 1973 and 1975. The first reprint was the final issue of Tales from the Crypt, with the title revised to state The Crypt of Terror. This issue was originally meant to be the first issue of a fourth horror comic which was changed to the final issue of Tales from the Crypt at the last minute when the horror comics were cancelled in 1954. A dozen issues ended up being reprinted.[27]

    Russ Cochran reprints
    Main article: Russ Cochran (publisher)
    Russ Cochran reprints include EC Portfolios, The Complete EC Library, EC Classics, RCP Reprints (Russ Cochran), EC Annuals, and EC Archives (hardcover books). The EC full color hardcovers were under the Gemstone imprint. This series was continued by Dark Horse in the same format.[citation needed]

    Dark Horse reprints
    In 2013, Dark Horse Comics began reprinting the EC Archives in hardcover volumes, picking up where Gemstone left off, and using the same hardcover full color format. The first volume to be reprinted was Tales From the Crypt: Volume 4, with an essay by Cochran.[28]

    Fantagraphics Books reprints
    In 2012, Fantagraphics Books began a reprint series called The EC Artists' Library featuring the comics published by EC, releasing each book by artist. This collection is printed in black and white.[29]

    IDW EC Artist's Editions
    In February 2010, IDW Publishing began publishing a series of Artist's Editions books in 15" × 22" format, which consist of scans of the original inked comic book art, including pasted lettering and other editorial artifacts that remain on the original pages.[30][31] Subsequent EC books in the series included a collection of Wally Wood's EC comic stories,[32] a collection of stories from Mad,[30] and books collecting the work of Jack Davis[33] and Graham Ingels.[34]

    Attualmente sono in libreria negli USA ben DUE ristampe integrali pubblicate CONTEMPORANEAMENTE, la Fantagraphics (volumi divisi per autore) e la Dark Horse (volumi divisi per testata), mentre la IDW sta continuando a pubblicare selezionate Artist Editiion

    I fumetti EC negli USA sono praticamente oggetto di culto, ci hanno fatto film, mostre, documentari firmati anche da registi famosi: NIENTE degli anni 50 è paragonabile.

    Se non lo vedi forse è per "l'effetto prospettiva" che fa vedere la storia "schiacciata", e magari va vedere secoli di impero romano come se fosse la stessa roba, monarchie e repubblica: già schiacciando tutto il comics code fino al 2000 hai infilato anni in cui nessun albo Marvel è stato sottoposto al code e hai mischiato due code diversi. E qui ho l'impressione che stai pensando alla Marvel degli anni SESSANTA: praticamente dieci anni dopo, che è come parlare di Diabolik parlando dei fumetti all'epoca del Piccolo Sceriffo nei primi anni 50...
  9. Posted 9/2/2024, 03:20
    QUOTE (Kirihito @ 2/8/2024, 01:41 PM) 
    EC Comics, hai letto qualcosa di quelle serie, Diablero? Tales from the crypt, The vault of horror, The haunt of fear, Weird fantasy e Weird Science...

    Li ho tutti, in più edizioni (compresa la mitica Library di Cochran, "gemella" della Carl Barks Library)

    QUOTE
    Alcuni episodi furono disegnati da Wallace Wood, l'artista a cui si ispirò palesemente Ferri per la copertina di "Seminoles!" Mi piacerebbe sapere se i racconti sono all'altezza dei suoi disegni, davvero belli per i miei gusti.

    in generale le storie di guerra di Kurtzman (alcune disegnate da Wood) non solo reggono benissimo ma sono considerato a tutt'oggi fra le migliori storie di guerra mai realizzate, al pari di cose tipo l'Ernie Pyke di Oesterheld e Pratt. È impressionante vedere con che livello di realismo parlavano di guerre anche recenti (o contemporanee - ci sono storie ambientate in Corea, scritte durante la guerra, viste dal punto di vista dei "nemici" o della popolazione civile). Anzzi dopo negli anni 70 Warren cercò di fare una rivista (magazine,non comic book) simile sul Vietnam, riferendosi proprio direttamente a Kurtzman (uno dei più grandi sceneggiatori della storia del fumetto USA), ma fu boicottato dai distributori e la dovette chiudere subito, segno che la libertà che avevano nei primi anni 50 prima del Code se la sognavano ancora negli anni 70 con i magazine...

    Sugli altri generi il giudizio è molto più vario. Le storie Horror oggi potrebbero apparire ingenue e ripetitive, le storie di Fantascienza hanno idee spesso ottime ma erano limitate dal metodo di lavoro EC (se ti interessa bisogna che proprio vai a leggerti libri o articoli al riguardo). Hanno pubblicato cose che ancora oggi sono considerate vette dell'arte fumettistica che si citano, si studiano e si ristudiano, tipo "Master Race" di Krigstein, ( https://downthetubes.net/as-relevant-today...till-resonates/), ma anche storielline dimenticabilissime

    In generale comunque il livello di testi e disegni era elevatissimo per i comic book americani dell'epoca, è vero che prendevano i migliori mentre le altre case editrici andavano al risparmio: stiamo parlando di storie disegnate non solo da Wallace Wood (che in generale merita SEMPRE, per tutta la sua carriera), ma da gente tipo Frank Frazetta.... all'epoca anche autori importantissimi come Ditko e Kirby non erano ancora abbastanza bravi da competere con gli autori EC...

    ----------

    Su Wallace Wood in generale ti consiglio di leggere la sua (lunga) voce di wikipedia (https://en.wikipedia.org/wiki/Wally_Wood) e la sua pagina su comicartfans (www.comicartfans.com/comic-artists/Wally_Wood.asp ), e per darti un idea di quanto fosse diverso il clima per i disegnatori alla EC, e quanto fosse considerato Wood, c'è una storia che pubblicarono in suo onore (disegnata ma non scritta da lui), riprodotta qui:
    www.erbzine.com/mag62/6234.html
  10. Posted 8/2/2024, 17:56
    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 8/2/2024, 17:46) 
    Wow, Diablero é stato bravo quanto Joe7 col suo post e non é certo un'impresa da poco.
    Anche io avevo letto che dopo Wertham e il Comic Code le vendite dei fumetti crollarono e non ritornarono più come prima, nonostante la rinascita operata dalla Marvel.
    Concludo il discorso con un paio di curiosità:
    1) Stan Lee non vedeva di buon occhio Werthan e realizzò una breve storia in cui loro 2, o meglio i loro alter-eghi a fumetti, s'incontravano.
    La trama: Stan Lee sta tranquillamente lavorando nel suo studio/sgabuzzino quando Wertham irrompe come un indemoniato per esporre le sue tesi e rimproverare Lee ed i suoi collaboratori. Ma poi arrivano 2 infermieri, che riportano Wertham al manicomio da cui era appena evaso, concludendo la storia.
    2)Nei primi anni '90, la defunta Bongo Comics, famosa per i fumetti dei Simpson, realizzò alcuni spin-off della serie e in uno di essi comparve Frederick Hertzman, omologo simpsoniano di Wertham e con le sue stesse teorie.
    Beh, alla fine della storia si scoprì che Hertzmann era un editore travestito da psicologo, che si era servito della sua crociata anti-fumetti per sbarazzarsi del suo più pericoloso rivale.

    Si vede bene che ce l'avevano a morte con lui. ^_^

    In ogni caso, mi piacerebbe approfondire meglio Wertham, il suo lavoro e la sua influenza sui fumetti: prima o poi ci lavoro su.

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