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Insomma, davvero un sacco di roba (anche dallo stesso titolo). Un po' goffo il fatto che il primo saggio (Castelvecchi spacca, ho il libro dal titolo Otaku) si chiami Mazinga ma mostri Goldrake...!
Conosco un paio di questi saggi, conosco anche Ale Montosi.
In ogni caso Goldrake è da studiare perché ha ufficialmente dato il via all'invasione (diciamo già battuta da alcuni "ricognitori" arrivati prima) e ci ha lasciato delle eredità non da poco, che per anni sono state dure a morire...
Goldrake è da studiare non solo perchè "ha dato il via all'invasione" giapponese in Italia. Infatti, più lo si analizza, più si vede che questa serie di Goldrake è diversa da tutti gli altri anime, anche a livello di impostazione giapponese, tanto da avere un legame di fondo con la mentalità nostra, in un modo direi unico, più ancora di Anna dai capelli rossi o altre serie simili, che si basano su racconti occidentali. Actarus, coi suoi problemi, angosce, complessi, dolori, altruismi, sacrifici, con la sua quotidianità e semplicità di vivere, è un personaggio mediterraneo a tutti gli effetti, più che un personaggio giapponese alla Koji o Tetsuya. La serie di Goldrake è troppo diversa dalle altre, tanto che, più passo il tempo ad analizzarlo, più mi meraviglio della sua strana originalità. Anche se è stato realizzato da Nagai, è diversissimo persino da tutti i personaggi nagaiani creati da lui. E' davvero un caso unico nella storia degli anime.
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