Il blog di Joe7


MISTER NO: IL SONDAGGIO DEL 1981

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  1. joe 7
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 15/4/2023, 21:26) 
    Mister No è un pò figlio degli anni '70, un personaggio disimpegnato e senza ideali profondi.

    E' così. Cioè, Mister No ha sì degli ideali, ma non sono molto profondi, anzi sono piuttosto generici e populisti. E non è che ci pensi molto a realizzarli: se fosse per lui, passerebbe tutto il tempo al bar, con cachacha e ragazze, o a scarrozzare turisti sul Piper. Non mi sembra diverso da un perdigiorno tipico della zona.

    CITAZIONE (Kirihito @ 15/4/2023, 21:26) 
    Se aggiungiamo che le sue storie, come dice bene Joe, finiscono per essere molto amare, è difficile identificarsi in lui per persone che appartengono ad altre generazioni.

    Le storie amare in genere non sono amate: possono essere apprezzate per un pò, poi alla lunga stufa.

    CITAZIONE (Kirihito @ 15/4/2023, 21:26) 
    All'inizio ha avuto un buon successo perchè scritto molto bene e affidato a disegnatori esperti e anche perchè probabilmente era un personaggio adatto a quei tempi.

    Infatti Mister No ha avuto la fortuna di avere dei bravissimi sceneggiatori e disegnatori: se avesse avuto autori scarsi o discreti, un personaggio come quello non sarebbe durato cinque numeri.

    CITAZIONE (Kirihito @ 15/4/2023, 21:26) 
    Ogni tanto rileggo con piacere gli episodi migliori, Rio Negro è uno di questi. Qui Nolitta è stato bravo a creare diverse situazioni che rimangono nella memoria, compresi i divertenti dialoghi tra Mister No e Patricia.
    Preferisco comunque leggere un Mister No d'annata, che lo Zagor di oggi

    Mille volte meglio un Mister No d'annata. Anch'io le rileggo volentieri, quelle storie. ^_^

    CITAZIONE (Kirihito @ 15/4/2023, 21:26) 
    Riguardo al sondaggio, "Relitti umani" è senza dubbio un episodio avvincente e mi sembra anche una delle storie più lunghe. Sembra la versione di Mister No di una delle vicende più celebri di Tex, "La cella della morte".

    Castelli la tira un pò troppo alla lunga con Mister No prigioniero, ma il concetto base della storia era proprio la prigione, tant'è vero che la storia finisce di botto in due vignette, appena il nostro eroe è fuori. :lol: :lol: :lol: Piuttosto soffocante come storia, per i miei gusti, anche se era ben fatta...almeno "La cella della morte" non era incentrata TUTTA su Tex in prigione. C'è una larga parte della storia in cui Tex si riscatta FUORI dalla prigione...e quindi è meno soffocante.

    CITAZIONE (Kirihito @ 15/4/2023, 21:26) 
    Scritta da Castelli, la mia opinione è che su Mister No noto molto meno la differenza di stile che su Zagor.

    L'avevo notato anch'io. Si vedeva bene che Castelli si trovava meglio con Mister No che con Zagor...

    CITAZIONE (Kirihito @ 15/4/2023, 21:26) 
    La seconda in classifica per me non è una delle meglio riuscite. Le preferisco le restanti in classifica, le altre indicate da Joe e anche "Il dio giaguaro", che ha un'atmosfera da giallo del brivido e una donna fatale che mi sono rimasti in mente.

    E' vero, il Dio Giaguaro...un'altra storia che mi era rimasta impressa, tra le altre, era "Quel volo per Rio", quella di Vadinho Moraes: non aveva un gran disegno, ma la storia mi aveva coinvolto lo stesso. Castelli a quei tempi era in gamba. Ed era solo agli inizi...

    Per quanto riguarda "Requiem per un soldato" mi era piaciuta molto, ma capisco perchè la consideri non ben riuscita: il passaggio dalla scena di guerra a quella dell'inganno per entrare nella casa di Vasquez in effetti ha spezzato un pò il ritmo della storia.
     
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6 replies since 14/4/2023, 18:44   246 views
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