Il blog di Joe7


Replying to GRANDE MAZINGA - MAKING OF (2)

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  1. Posted 23/10/2015, 15:46
    GRANDE MAZINGA: RETROSPETTIVA (seconda e ultima parte)
    La prima parte si trova qui.
    Documentazione: Articolo di Saotomemondo; MANGAZINE n. 23 (ed. Granata Press, articolo di Federico Colpi); Mazinger Bible.
    NOTA: TUTTE LE IMMAGINI SONO DI PROPRIETA' DEGLI AVENTI DIRITTO

    I PRIMI MIKENES

    I Mikenes all’inizio avevano un aspetto “umano”, con tuniche bianche e personaggi fusi nel loro corpo a partire dalla vita, ma anch’essi con aspetto umano. Solo dopo divennero i Mikenes che conosciamo. Il primo Generale Nero sarebbe stato tutto nero nell’armatura, tranne il mantello. Tutti gli altri generali di Mikene sono rimasti gli stessi, senza modifiche sostanziali.

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    GLI AUTORI OLTRE A NAGAI

    Keisuke Morishita, il character designer dell'anime del Grande Mazinga, fu il principale realizzatore delle versioni definitive di Tetsuya e Jun nell’anime. E' stato anche il character designer di Mazinga Z e de "L'invincibile Shogun". Una curiosità: è stato anche il direttore delle animazioni di Candy Candy (non il character designer: il character designer di Candy Candy fu Mitsuo Shindo, autore anche dell'anime di Dragonball, purtroppo morto nel 2023).

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    PASSAGGIO DI CONSEGNE: DA MAZINGA Z AL GRANDE MAZINGA

    Già nell’anime di Mazinga Z, per rendere più agevole il passaggio da Mazinga Z al Grande Mazinga, si decise di inserire il personaggio di Gorgon già a partire dagli ultimi episodi. L’intero progetto fu completato nel marzo 1973, benchè la messa in onda fosse prevista per settembre. Nel frattempo, l’astuto team della Dynamic e della Toei trovò il modo di incuriosire gli spettatori e attirare la loro attenzione sul nuovo eroe. Dapprima fece circolare tra i fan la voce che Mazinga Z sarebbe stato distrutto; poi, quasi come fosse un errore, cominciò a far apparire nelle riviste qualche disegno del Grande Mazinga al posto di quelli del Mazinga Z. Addirittura, nella tessera del Mazingers Club (una specie di “Club amici di Topolino”), distribuita dalla rivista specializzata “TV Magazine”, era apparso il volto del Grande Mazinga, scatenando l’interesse dei fan: possibile che la Toei avesse sbagliato il design di Mazinga Z? O forse il robot ritratto non era quello di Koji? E poi, cosa significava “Mazingers Club”, con “Mazingers” al plurale? Così, prima ancora di essere conosciuto, il Grande Mazinga già divenne un idolo e, quando fece la sua prima apparizione nel film “Mazinga Z contro il Generale Nero”, i cinema si riempirono di pubblico come mai visto prima di allora…

    L'ANIME DEL GRANDE MAZINGA

    L’anime del Grande Mazinga si distinse subito dalla serie precedente per i suoi toni più cupi e drammatici. Il lavoro psicologico dei personaggi fu piuttosto elementare, seguendo il manga di Nagai: i personaggi, comunque, furono tutti assai carismatici e con caratteristiche meno “tranquillizzanti” rispetto ai personaggi di Mazinga Z. In certi casi, gli autori si basarono anche sul manga di Ota, come nella storia di Jun (ep. 19), anche se in tono più semplificato.

    BOSS E SHIRO NELL'ANIME

    Il cartone animato era rivolto anche ai più piccoli: per questo le apparizioni di Boss Robot erano più frequenti che nel manga ed era dato molto spazio al piccolo Shiro: nel manga di Ota, il bambino invece ha una piccola parte, mentre in quello di Nagai Shiro è addirittura inesistente. Inoltre, la Toei chiese ai piccoli lettori di “TV Magazine” di inviare idee e progetti per il Robot Junior di Shiro, il cui designi si basò proprio sulla proposta di un fan appassionato di baseball (sport nazionale in Giappone: basti ricordare "Pat la ragazza del baseball" e "Touch–prendi il mondo e vai").

    TETSUYA MODIFICATO NEL CORSO DELL'ANIME

    Inoltre, si pensò che il pubblico dei più piccoli avrebbe avuto difficoltà ad indentificarsi con un adulto serio come Tetsuya, quindi lo modificarono leggermente a partire dal 19° episodio (quello di Jun e del problema della sua pelle, realizzato dal sakkan, o disegnatore base dell'episodio, Kazuo Nakamura, l'artista base di Jeeg Robot), dandogli gli occhi più grandi, il viso più rotondo e i ricciolini alle basette. Guardare per credere.

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    NOVITA' IN CONTINUAZIONE NELL'ANIME

    Un’altra innovazione fu fatta a metà serie: la presenza di ben sette generali a guidare l’esercito di Mikene, più il Duca Gorgon, il Ministro Argos e il Generale Nero sembrava piuttosto “eccessiva” e si pensò di risolvere questo problema facendo morire Gorgon nel 22° episodio e facendogli succedere la Marchesa Yanus, che divenne il fulcro dell’esercito di Mikene. Non solo: di lì in poi, ogni due, tre episodi furono inseriti cambiamenti e colpi di scena. Venne introdotto il Robot Junior; si rese Venus Alfa capace di volare; il Grande Mazinga fu dotato del potente Great Booster (il Super Razzo), fu fatto morire il Generale Nero, Hell “resuscitò” sotto le spoglie del Gran Maresciallo Inferno; fecero la loro apparizione l’Esercito Gatto (Cattloo Corp), l’Isola Vulcano (o Vulcanica) e la Fortezza Demonica al posto di Mikeros; infine riapparvero addirittura Koji, Sayaka, Mazinga Z e Dianan A.

    LE DOMANDE ALLA FINE DELL'ANIME

    Tutto ciò permise alla serie di mantenersi a livelli altissimi sino alla conclusione. Ma, alla fine, molti dubbi rimasero insoluti. La serie animata, per esempio, non spiega come mai i Mikenes assunsero sembianze tanto orribili e innestarono i loro corpi nei mostri guerrieri. Ota, nel suo manga, spiegò la cosa, senza scendere però troppo nei particolari: si ricordi però che l'anime è una cosa, il manga un'altra. Sono diverse narrazioni per un pubblico differente. Inoltre, l’anime non spiega che fine fa l’Impero sotterraneo di Mikene e l’Imperatore delle Tenebre dopo la distruzione di Demonica e la morte del Gran Maresciallo. Anche qui, Ota diede una sua risposta nel suo manga su Goldrake, coerente, forse, con il seguito che, in un primo tempo, si voleva far fare all'anime del Grande Mazinga (lo vedremo qui sotto). Resta il fatto che Nagai non ha voluto dire nulla nè sulla natura nè sulla fine dell'Imperatore nell'anime.

    E DOPO COSA SAREBBE SUCCESSO, SE NON FOSSE VENUTO FUORI GOLDRAKE?

    Il finale del Grande Mazinga ha lasciato inconcluse alcune situazioni. Perché non è stata chiusa del tutto la guerra contro l'Imperatore delle Tenebre? Perché si pensava di svilupparla facendo intervenire un nuovo robot, il God Mazinger. Qui sotto c'è una delle poche immagini in giro: come si vede, ha una struttura ben diversa da quella del Mazinga. Da notare gli avambracci, che somigliano al maglio perforante di Goldrake.

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    In un nuovo scontro contro i mostri di Mikene, il Grande Mazinga e Venus Alfa finiranno distrutti, con la morte di Jun e Tetsuya gravemente ferito. Ma nel frattempo, Yumi e gli altri avevano progettato un robot con una lega e una fonte energetica ancora più potenti: il God Mazinger. Koji d’ora in poi combatterà col God Mazinger contro i nuovi mostri di Mikene, ancora più temibili dei precedenti. Da notare che qui l’Imperatore delle Tenebre si rivelerà essere un cervello senziente, come si scoprirà nel manga di Ota su Goldrake.
    Ma alla fine, alla Toei prese corpo il progetto di Goldrake, e il God Mazinger fu una delle tante idee scartate.


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