Il blog di Joe7


Replying to LOVELY SARA - ANALISI (7)

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  1. Posted 26/3/2022, 17:40
    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 26/3/2022, 17:31) 
    Leggendo queste cose, ringrazio Dio di essere nato in una società cristiana.

    Non ci rendiamo mai conto della grazia che ci è stata data, quella di essere nati cristiani. E questo ci rende molto ingrati. Dovremmo rifletterci sopra ogni giorno.
  2. Posted 26/3/2022, 17:31
    Leggendo queste cose, ringrazio Dio di essere nato in una società cristiana.
  3. Posted 21/4/2019, 21:59
    CITAZIONE (Giada Luisa melis @ 21/4/2019, 22:42) 
    Verissimo: il padre di Lavinia, schiaffeggiando la figlia, peggiora la situazione di Sara. Se prima Lavinia non la sopportava, ora è odio dichiarato. Sin dall'inizio, Sara offusca lo status di Queen B della Herbert: è più bella di lei, più colta e aggraziata, tanto da "scipparle" il ruolo di rappresentante del collegio. Una volta che Sara cade in disgrazia, Lavinia rappresenta di nuovo il collegio, ma...la nostra eroina, smascherando il suo piano malefico di fronte al padre di lei, tramuta l'antipatia in odio, odio puro e quasi satanico. Viene percossa dal padre per colpa di Sara, Sara deve pagarla cara. Il padre di Lavinia ricorda molto la figura di Ponzio Pilato: comprende, ma "se ne lava le mani"; percuote la figlia per non venire meno al suo ruolo di severo e rigoroso capofamiglia, ma stop. Una cameriera è una cameriera, una studentessa è una studentessa. Tra tutte le bimbe del collegio, chi mostra più carattere è Lottie: nonostante la sua giovanissima età, non solo si mette contro le servili e vigliacche compagne, ma affronta anche la crudele Minci, cosa che Sara non fa, pur essendo dalla parte della ragione. Ha rotto il vetro per difendersi dall'aggressione di Lavinia, ma la sua mentalità da samurai le impedisce di dire: "Si, sono stata io, ma l'ho fatto per difendermi"; il non rivendicare la legittima difesa è l' ennesima prova di resistenza che fa di lei un degno membro della società. Ermengarda: vuole bene a Sara, nell'episodio 14 "una visita a mezzanotte" le dice che preferirebbe morire mille volte alla separazione da lei, come darle torto? Nonostante siano l'una l'opposto dell'altra, Sara le dà amicizia e la tratta con affetto. Ermengarda non fa altro che restituirle l'amore che da subito le ha mostrato. Pur non avendo il coraggio di difendere Sara in pubblico, o almeno di non farlo individualmente, Ermengarda non dimentica la bontà e la purezza di animo di Sara. E seppur in maniera "tiepida"le rimane accanto. Penso che per certi versi anche la nostra società assomiglia a quella giapponese:le disgrazie degli altri non ci riguardano, finché non ci toccano direttamente.

    Scusa, mi ero confuso io: avevo scambiato Ermengarda con la piccola Lottie. Credevo che, nel tuo post precedente, stessi parlando di Lottie, invece parlavi di Ermengarda! Sorry! :(

    Concordo in sostanza col tuo giudizio su Ermengarda e su Lottie. Anche l'analisi su Lavinia la trovo giusta. Riguardo al fatto che la nostra società assomiglia a quella giapponese, ho qualche dubbio. Abbiamo anche noi le nostre miserie, su questo non ci piove: ma non viviamo in una caserma piena di doveri sociali asfissianti come la società giapponese.
  4. Posted 21/4/2019, 21:42
    Verissimo:il padre di Lavinia schiaffeggiando la figlia peggiora la situazione di Sara:se prima Lavinia non la sopportava ora è odio dichiarato.Sin dall'inizio Sara offusca lo status di Queen B della Herbert : è bella di lei, più colta e aggraziata tanto da "scipparle"il ruolo di rappresentante del collegio.Una volta che Sara cade in disgrazia Lavinia rappresenta di nuovo il collegio ma...la nostra eroina smascherando il suo piano malefico di fronte al padre di lei tramuta l antipatia in odio ,odio puro e quasi satanico.Viene percossa dal padre per colpa di Sara ,Sara deve pagarla cara .Il padre di Lavinia ricorda molto la figura di Ponzio Pilato: comprende ma "se ne lava le mani", percuote la figlia per non venire meno al suo ruolo di severo e rigoroso capofamiglia ,ma stop:una cameriera è una cameriera,una studentessa è una studentessa.Tra tutte le bimbe del collegio chi mostra più carattere è lottie: nonostante la sua giovanissima età non solo si mette contro le servili e vigliacche compagne ma affronta anche la crudele minci cosa che Sara non fa pur essendo dalla parte della ragione:ha rotto il vetro per difendersi dall' aggressione di Lavinia ,ma la sua mentalità da samurai le impedisce di dire"Si,sono stata io ma l ho fatto per difendermi " ,il non rivendicare la legittima difesa è l' ennesima prova di resistenza che Fa di lei un degno membro della società . Ermengarda:vuole bene a Sara , nell' episodio 14"una visita a mezzanotte" le dice che preferirebbe morire mille volte alla separazione da lei, come darle torto?: nonostante siano l una l opposto dell'altra Sara le dà amicizia e la tratta con affetto.Ermengarda non fa altro che restituirle l amore che da subito le ha mostrato.Pur non avendo il coraggio di difendere Sara in pubblico o almeno di non farlo individualmente Ermengarda non dimentica la bontà e la purezza di animo di Sara

    E seppur in maniera "tiepida"le rimane accanto. Penso che per certi versi anche la nostra società assomiglia a quella giapponese:le disgrazie degli altri non ci riguardano, finché non ci toccano direttamente.
  5. Posted 21/4/2019, 10:53
    CITAZIONE (Giada Luisa melis @ 20/4/2019, 19:54)
    Verissimo: seguendo il ragionamento di Amelia, Sara avrebbe avuto i suoi buoni motivi per attuare una vera e propria mattanza: ciònonostante, continua ad essere pura e amorevole. Il giustificazionismo di Amelia, in realtà, enfatizza la negatività di Minci: sapendo che cosa vuol dire perdere le persone che più ami e dover crescere prima degli altri, perché allora non alloggiare la bimba senza disagi, e magari chiedere una borsa di studio, affinché Sara possa proseguire gli studi? Minci ha il cuore di pietra perché si è dimenticata da dove viene e che cosa ha passato per poter raggiungere il ruolo che ricopre. Amelia, dietro la sua aria dolce e paciosa, ha lo stesso animo avido e immondo della sorella: ha molte occasioni per poter protestare contro gli abomini verso Sara, ma, vigliaccamente, gira la testa dall'altra parte: "per me è come una madre" così definisce il rapporto con la sorella...ma una "madre" ha cuore e istinto di protezione, cosa che Minci non dimostra affatto.

    Riguardo all'indifferenza dei buoni, l'anime offre molti esempi, cominciando dal padre di Lavinia. Pur riconoscendo la meschinità e la crudeltà della figlia, non si chiede come mai una sua ex compagna di scuola, orfana di entrambi i genitori (per stessa ammissione di Minci) sia costretta a lavorare come un uomo di fatica nella scuola dove prima studiava. Torniamo sempre al solito punto: una cameriera non era un essere umano, ma un automa che serve, lava e pulisce. Sara è un'ex-compagna di scuola della figlia, ma pur sempre una domestica, e una domestica non è una pari di una ragazzina ricca, per cui molto ponziopilatescamente...laviamoci le mani. Il signor Herbert non solo esclude l'idea che un domani, se gli succedesse qualcosa, la sua bella figliola potrebbe finire come Sara, ma dimentica che la camera e il corredo di sua figlia sono puliti e in ordine grazie al duro lavoro di Sara. E, se vogliamo bene vedere, anche di Becky. Numero due: Ermengarda. Si professa amica di Sara, ma non la difende mai in pubblico, tranne che nell'episodio 24, dando il via alla collettiva protesta contro Lavinia. Numero 3: il negoziante di vestiti smacchia il vestito di Lavinia, ma non fa nient'altro per Sara, pur vedendo lo stato in cui è ridotta e intuendo gli abusi a cui è sottoposta all'interno del collegio. Si limita a confortarla verbalmente e basta. Idem il professore di francese: "Fatti coraggio e Dio stenderà una mano su di te". Cari buoni dalle tante parole e dai pochi fatti: se foste voi in disgrazia che cosa fareste??

    Vedo che l'argomento Sara ha colpito diverse persone. Amelia è allo stesso livello di Minci, solo più vigliacca: per lei Minci "è come una madre", ma, quando Minci, per la prima volta, appare sconfitta da Sara, si vede come Amelia rispetti la sua "madre-sorella". Somiglia ai serpenti che aspettano solo di colpire. Tutto il collegio di Minci è un vero e proprio covo di serpenti, tutti simili a Minci, e pochi si salvano in questo immondezzaio. Il padre di Lavinia pensa solo alla figlia: le dà una sberla perchè sa che se lo merita, ma non fa altro. Vede la miseria di Sara, ma su di lei non dice neanche una parola, e lascia così Sara in balia della vendetta della figlia, che sarà ancora più cattiva dopo la sberla avuta davanti a tutti. Quindi, con quel gesto, il padre di Lavinia ha peggiorato la situazione, non l'ha migliorata. E' la bontà falsa del pelandrone, in cui fa solo un gesto che non costa fatica (la sberla) e poi non se ne occupa più. Ermengarda aiuta Sara anche nella scena in cui Lavinia dà la colpa a Sara per lo specchio rotto da lei, tra l'altro: è una bambina piccola, ma ha molto coraggio per mettersi contro tutta la classe (composta solo da bambine vigliacche, untuose, meschine, servili), cosa che in pochi avrebbero avuto la forza di fare. La difende poche volte? In quelle condizioni, essendo una bambina di età giovanissima, e quindi poco considerata, che cosa avrebbe potuto fare? Di certo è una dei pochi che aiutano concretamente Sara, e questo è a suo favore. Per quanto riguarda il sarto e il professore: la bontà senza le opere è morta, come dice San Paolo. Inoltre, anche qui c'è la mentalità da samurai: tutti e due dicono "coraggio" a Sara, perchè deve percorrere la sua via da samurai, per essere accettata nella divinità conosciuta dai Giapponesi come "Società".

    CITAZIONE (Luce 5 @ 21/4/2019, 09:59) 
    Condivido tutto il commento, e aggiungo un particolare che dimostra ancora di più la malvagità di miss Minci. Quando viene a sapere che il padre di Sara è morto lasciando dei debiti, lei impreca, anche perchè aveva appena speso tanto per la festa di Sara e il malvagio avvocato - non essendo ancora stato pagato - si appropria degli oggetti di Sara. Però, quella sera in cui Sara invita le amiche in soffitta per mangiare insieme una scatola di biscotti (non certo sottratti al collegio), la perfida miss Minci entra nella stanza e impedisce loro di mangiare. Qui non c'era un fatto di "debiti": nessuno aveva rubato niente, quindi lasciarla tante volte senza cibo è davvero sadismo, odio satanico. Non ci sono giustificazioni di nessun tipo a questo e tanti altri orrendi atteggiamenti inqualificabili. E per quanto riguarda i "personaggi buoni", i quali le dicono di farsi coraggio ma non muovono un dito, sono i cosiddetti tiepidi, severamente condannati da Cristo.

    Minci odia Sara, come pure i cuochi e praticamente tutte le bambine del collegio: il collegio di Miss Minci è un'intera caterva di demoni. Per questo avevo intitolato il servizio su Sara "Un angelo all'inferno". Sadismo, crudeltà, malvagità, odio, accusa, sorveglianza spietata, ingiustizie a raffica: e sono solo la punta dell'iceberg. Il fatto poi che, secondo il messaggio di Sara, un giapponese debba digerire tutto questo e poi alla fine rappacificarsi con tutti senza nemmeno che si faccia giustizia, come accade alla fine dell'anime di Sara, dà un'idea dell'orrore che si cela tante volte nella società pagana giapponese (e non solo quella). A volte, se ci penso, mi spavento. E mi fa capire cosa significa essere cristiano e non esserlo. E, concordo, i buoni che dici tu sono proprio i buoni tiepidi, cioè i buoni falsi: oggi la maggior parte di loro è composta dai buonisti.
  6. Posted 20/4/2019, 18:54
    Verissimo:seguendo il ragionamento di Amelia Sara avrebbe avuto i suoi buoni motivi per attuare una vera e propria mattanza, ciononostante continua a essere pura e amorevole.Il giustificazionismo di Amelia in realtà enfatizza la negatività di Minci:sapendo che cosa vuol dire perdere le persone che più ami e dover crescere prima degli altri perché non alloggiare la bimba senza disagi e magari chiedere una borsa di studio affinché Sara possa proseguire gli studi?.Minci ha il cuore di pietra perché si è dimenticata da dove viene e che cosa ha passato per poter raggiungere il ruolo che ricopre.Amelia dietro la sua aria dolce e paciosa ha lo stesso animo avido e immondo della sorella:ha molte occasioni per poter protestare contro gli abomini verso Sara ma vigliaccamente gira la testa dall' altra parte:"per me è come una madre"così definisce il rapporto con la sorella...ma una "madre"ha cuore e istinto di protezione cosa che minci non dimostra affatto.

    Riguardo all indifferenza dei buoni.L'anime offre molti esempi : cominciando dal padre di Lavinia.Pur riconoscendo la meschinità e la crudeltà della figlia non si chiede come mai una sua ex compagna di scuola orfana di entrambi i genitori (per stessa ammissione di Minci)sia costretta a lavorare come un uomo di fatica nella scuola dove studiava ;torniamo sempre al solito punto:una cameriera non era un essere umano ma un automa che serve,lava e pulisce.Sara è un ex compagna di scuola della figlia ma pur sempre una domestica e una domestica non è una pari di una ragazzina ricca ,per cui molto ponziopilatescamente ..laviamoci le mani.Il signor Herbert non solo esclude l idea che un domani se gli succedesse qualcosa la sua bella figliola potrebbe finire come Sara ma dimentica che la camera e il corredo di sua figlia sono puliti e in ordine grazie al duro lavoro di Sara e se vogliamo bene vedere anche di Becky.Numero due: Ermengarda.Si professa amica di Sara ma non la difende mai in pubblico , tranne che nell' episodio 24 ,dando il via alla collettiva protesta contro Lavinia .Numero 3 :il negoziante di vestiti: smacchia il vestito di Lavinia ma non si limita a fare nient'altro per Sara pur vedendo lo stato in cui è ridotta e intuendo gli abusi a cui è sottoposta all' interno del collegio.Si limita a confortarla verbalmente e basta ..idem il professore di francese."Fatti coraggio e dio stenderà una mano su di te".Cari buoni dalle tante parole e dai pochi fatti:se foste voi in disgrazia che cosa fareste??

    Riguardo all indifferenza dei buoni.L'anime offre molti esempi : cominciando dal padre di Lavinia.Pur riconoscendo la meschinità e la crudeltà della figlia non si chiede come mai una sua ex compagna di scuola orfana di entrambi i genitori (per stessa ammissione di Minci)sia costretta a lavorare come un uomo di fatica nella scuola dove studiava ;torniamo sempre al solito punto:una cameriera non era un essere umano ma un automa che serve,lava e pulisce.Sara è un ex compagna di scuola della figlia ma pur sempre una domestica e una domestica non è una pari di una ragazzina ricca ,per cui molto ponziopilatescamente ..laviamoci le mani.Il signor Herbert non solo esclude l idea che un domani se gli succedesse qualcosa la sua bella figliola potrebbe finire come Sara ma dimentica che la camera e il corredo di sua figlia sono puliti e in ordine grazie al duro lavoro di Sara e se vogliamo bene vedere anche di Becky.Numero due: Ermengarda.Si professa amica di Sara ma non la difende mai in pubblico , tranne che nell' episodio 24 ,dando il via alla collettiva protesta contro Lavinia .Numero 3 :il negoziante di vestiti: smacchia il vestito di Lavinia ma non si limita a fare nient'altro per Sara pur vedendo lo stato in cui è ridotta e intuendo gli abusi a cui è sottoposta all' interno del collegio.Si limita a confortarla verbalmente e basta ..idem il professore di francese."Fatti coraggio e dio stenderà una mano su di te".Cari buoni dalle tante parole e dai pochi fatti:se foste voi in disgrazia che cosa fareste??
  7. Posted 18/4/2019, 16:54
    CITAZIONE (Giada Luisa melis @ 18/4/2019, 17:21) 
    "Può sembrare cattiva" così Amelia giustifica l'abbietto operato della sorella verso Sara. Minci è un mostro, ma Amelia lo è di più, in quanto la copre e la giustifica usando il loro passato di stenti come alibi. Loro furono cresciute da una vecchia zia che in cambio di lavoro le mantenne agli studi, Minci poté studiare e lavorare e soprattutto alloggiare senza disagi, Sara no: sfruttata, denutrita e socialmente isolata. Di cosa vogliamo parlare cara Amelia?

    Infatti è una giustificazione che non ha senso, e che nel libro originale non c'è. E' un (penoso) tentativo degli sceneggiatori giapponesi di dare uno straccio di giustificazione per gli abomini di Minci. Senza rendersi conto che così peggiorano il personaggio: se Minci si comporta male a causa di quello che ha passato e quindi bisogna capirla, Sara allora perchè invece si comporta bene e continua a farlo in una condizione terribilmente peggiore di quella di Minci da giovane? Col ragionamento di Amelia, Sara avrebbe avuto allora tutti i motivi per squartare Minci e Amelia.

    No, Minci si comporta così perchè ha sempre avuto il cuore malvagio: e Amelia è semplicemente la sua manutengola. Lo si vede bene quando Minci crolla davanti alla sua sconfitta e Amelia, per la prima volta in tutta la serie, la aggredisce invece di aiutarla e di dire "poverina". Vede che, per la prima volta, Minci è debole e quindi trova il coraggio di tirare fuori il suo odio che nascondeva. Sono due persone orrende, che odiano e si odiano.
  8. Posted 18/4/2019, 16:21
    "Può sembrare cattiva", così Amelia giustifica l' abbietto operato della sorella verso Sara .Minci è un mostro ma Amelia lo è di più in quanto la copre e la giustifica usando il loro passato di stenti come alibi .Loro furono cresciute da una vecchia zia che in cambio di lavoro le mantenne agli studi ,minci poté studiare e lavorare e soprattutto alloggiare senza disagi,Sara no:sfruttata , denutrita e socialmente isolata.Di cosa vogliamo parlare cara Amelia?
  9. Posted 22/6/2016, 20:36
    CITAZIONE (LUCE5 @ 22/6/2016, 17:55) 
    L'indifferenza dei buoni e l'assenza di presa di posizione di fronte alle ingiustizie, è la mancanza di coraggio, perchè il gruppo è più forte e c'è la paura a mettersi da soli contro tutti, anche se è per una giusta causa e il sorpruso è evidentissimo ed esagerato.
    Quelli che non difendono il prossimo, dovrebbero provare a mettersi per un solo momento al suo posto, forse servirebbe a qualcosa, a smuoverli un attimo la coscienza. "Omissione di soccorso": reato gravissimo penale e religioso. Le omissioni di rado vengono dichiarate, qualcosa che non si è fatto, lo si crede innocente, ma sono gravi come i reati omicidi. Sono molte le persone che deplorano le ingiustizie che vedono, ma di fatto non muovono un solo dito per aiutare l'altro in difficoltà. E' più debole chi non difende il prossimo, dell'altro che subisce.

    Il punto è che in Lovely Sara ad essere malvagi sono in pochi: Lavinia e le due sue leccapiedi, Gertrude e Jessie. Quindi chi fa, o dovrebbe fare parte, dei "buoni" qui è la maggioranza della classe, non la minoranza. Eppure, nessuno osa fiatare perchè Lavinia è la figlia dell'uomo più ricco di tutti e quindi la persona più importante del collegio: sono la maggioranza, ma non osano intervenire per non rischiare ritorsioni. Quindi lasciano Sara al loro destino, tranne nel caso eccezionale in cui sono intervenute per salvare la bambola di Sara. E lo stesso si può dire degli adulti (il padre di Lavinia, il negoziante di vestiti), che preferiscono evitare seccature e complicazioni.
    Così tutti loro, nel giorno del giudizio, potranno dire al Signore di aver fatto del loro meglio per salvare la loro pellaccia: non so se questa giustificazione sarà abbastanza valida. Anche se il Signore li perdonasse, ci farebbero comunque una figura verminosa.
  10. Posted 22/6/2016, 15:18
    LOVELY SARA, UN ANGELO ALL’INFERNO: IL MISTERO DEL MALE E DELLA DIGNITA’ DELL’UOMO - SETTIMA PARTE
    Primo articolo: qui; precedente articolo: qui.

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    L’INDIFFERENZA DELLA GENTE

    Quello che spaventa in Lovely Sara non è solo la malvagità di Minci e Lavinia: c’è anche l’indifferenza dei cosiddetti “buoni” davanti ad un’ingiustizia così palese. Prendiamo la sorella di Minci, Amelia: apparentemente è una persona più dolce di lei, più pacata e comprensiva. Ma non osa ribellarsi alle azioni spietate di Minci, cercando persino di giustificarle a Sara parlando del passato di Minci. Inoltre, alla fine, quando Sara ritorna ad essere ricca, Amelia, esattamente come Minci, è addolorata per il fatto di aver perso un'inesauribile fonte di denaro come poteva essere Sara. Nessuna espressione di dispiacere per il trattamento fatto a Sara, ma solo per i soldi perduti. Quindi, sotto la sua aria paciosa, Amelia ha la stessa avidità e grettezza d’animo della sorella.

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    Inoltre, Lavinia è un mostro vero e proprio, un concentrato totale di superbia e crudeltà sotto forma di bambina e le sue perfidie contro Sara sono evidenti: ma nessuna ragazza si erge a difensore di Sara. Le eccezioni sono poche: per esempio, Ermengarda va a incontrare Sara in segreto, ma non la difende mai pubblicamente. Solo Lottie, la più piccola, protesta e dichiara inutilmente a Minci la colpa di Lavinia, come nella faccenda della lavagnetta (ep33). Infatti, la lavagnetta di Lavinia per colpa sua viene gettata contro una finestra mentre stava per picchiare Sara con l’oggetto, e la finestra viene rotta. Lavinia dice a Minci che la colpa è di Sara, e nessuno apre bocca per dire la verità. Solo la piccola Lottie osa alzarsi su e accusare Lavinia: ma nessuna delle altre ragazze osa dire qualcosa. Anzi, Jessie e Gertrude, che sono attaccate a Lavinia per convenienza, essendo la ragazza più ricca del collegio e la capoclasse, attaccano Lottie dicendo che mente. E ancora nessuno dice nulla, nemmeno Ermengarda, che dovrebbe essere l’amica di Sara. E’ proprio questa omertà dei buoni che permette lo scatenarsi dei malvagi.

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    Solo in un caso (ep24), quando Lavinia, in uno dei suoi gesti più crudeli, strappa a Sara la sua bambola, che è il suo solo tesoro prezioso che ha perché le era stato regalato dal padre defunto, davanti alle proteste di Lottie (ancora lei, l’unica a protestare, la più piccola e insignificante, ma anche per questo la più pulita), anche Ermengarda trova il coraggio di dire a Lavinia di restituire a Sara la sua bambola, e anche le altre ragazze (l’UNICA volta che succede nella serie) dicono insieme a Lavinia che deve restituire la bambola a Sara. E Lavinia, furiosa e stizzita, è costretta a restituire la bambola a Sara, gettandogliela addosso con violenza (e ancora solo Lottie afferra la bambola prima che cada a terra e si rompa). Poi tutte le ragazze se ne vanno senza dire null’altro, come se fossero un gruppo di zombi.

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    Le persecuzioni su Sara sono palesi e crudeli: come mai nessuna delle ragazze protesta? Nessuna osa dire qualcosa a Minci? Oppure almeno ai loro genitori, quando vanno in vacanza in estate? Anche il padre di Lavinia, che, pur vedendo la malvagità della figlia e dandole un sonoro e meritatissimo schiaffone (ep20), dopo non fa più altro per Sara, nonostante avesse visto le condizioni pietose in cui viveva.

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    Lo stesso si può dire del maestro di francese Dufarge: difende Sara (per esempio nell'ep26, in cui Minci dà una forte sberla a Sara perchè ha raccontato una storia alle bambine invece di insegnare strettamente solo il francese), ma non fa altro, non eleva nessuna protesta per l’inumano trattamento riservato alla ragazza.

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    Ma l’elenco può continuare: anche il negoziante di vestiti (ep34), che aveva regalato la bambola a Sara quando era ricca, e aveva capito in che condizioni era finita, non muove un dito per aiutarla. Le rimette a posto il vestito di Lavinia, e null'altro. La morale di tutti è in sostanza dirle “Coraggio, fatti coraggio, ce la farai” e nient'altro. E' lo stile di sopportazione giapponese del samurai, in sostanza, ma è privo di quella carità alla quale ci chiama Cristo.

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    Voi cosiddetti buoni, cosa state al mondo a fare, se non fate nulla? O fate ben poco? Questi comportamenti di indifferenza sono condannati severamente da Cristo: A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore?
    Infatti è una cosa allucinante vedere Minci, Lavinia e le altre andare in chiesa la domenica a pregare, ben sapendo dell’inumano trattamento e della loro indifferenza riguardo a Sara. E’ da notare che, nell'ep40, quando ormai Sara muore di freddo dentro la stalla perchè Minci l'ha sbattuta lì a dormire, quindi nel momento più acuto della persecuzione a Sara, e tutte pregano serenamente in chiesa, in un brevissimo momento, la piccola Lottie fissa Lavinia che sta pregando inginocchiata a mani giunte: e Lavinia si accorge di quello sguardo e fissa Lottie infastidita: Lottie allora guarda da un’altra parte. Ma lo sguardo di quella bambina, senza che lei stessa ne fosse stata consapevole, era uno sguardo terribile di accusa, simile allo sguardo innocente di Dio. Chi fa il male non regge lo sguardo del semplice, anche se il semplice non ne è consapevole: ma in quello sguardo, il malvagio avverte il giudizio di Dio, per questo non lo sopporta. E Lavinia per questo non sopportava lo sguardo di Lottie, perchè era quello della verità, della denuncia dell'ingiustizia palese. Lo sguardo di Dio.

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    (7 - Continua qui)

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