Il blog di Joe7

  1. LOVELY SARA - ANALISI (6)

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    Lovely Sara
    By joe 7 il 18 June 2016
     
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    LOVELY SARA, UN ANGELO ALL’INFERNO: IL MISTERO DEL MALE E DELLA DIGNITA’ DELL’UOMO - SESTA PARTE
    Primo articolo: qui; precedente articolo: qui.

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    LAVINIA: UN CONCENTRATO DI SUPERBIA, CRUDELTA', MESCHINITA' E INVIDIA

    Lavinia_2

    Lavinia


    E' molto difficile trovare una persona peggiore di Iriza Legan della storia di Candy Candy. Ma Lavinia, probabilmente, lo è: è crudele, meschina, sadica.

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    E' in grado di compiere delle malvagità talmente pesanti e disumane, e allo stesso tempo sottili, da mettere a disagio lo spettatore. La stessa Minci è perplessa nel pensare che Sara possa essere al servizio di Lavinia, come espressamente richiesto da lei, attraverso la madre, nell'ep20: questo dà un'idea della bestialità di Lavinia, che è tale da spaventare persino la spietata Minci.

    ep20_1 ep_20_2 ep_20_3


    Infatti, si deve ricordare che non sarà Minci a provocare a Sara la malattia per cui rischierà di morire, ma Lavinia, che imporrà a Sara di uscire con solo i suoi stracci e un ombrello malfatto, in mezzo a un diluvio, perchè pulisca la sua camicia che indirettamente Sara aveva macchiato (anche se la colpa era solo del gatto di Minci). Se Minci porta Sara in miseria, facendola vivere come una stracciona, Lavinia ne provoca quasi la morte.

    22ep35 25ep35


    E non avrà nessun rimorso, nemmeno minimo, per questo, per tutta la serie: il suo atteggiamento arrogante e supponente rimarrà tale sino alla fine. Lavinia rimarrà sempre il mostro di crudeltà che era all'inizio, e sarà sempre pronta a tormentare qualcun altro.

    image


    Lavinia sa di essere solo ciò che ha e quindi di non valere niente come persona di per sè, ma di valere qualcosa solo come "persona che ha i soldi, i vestiti, il prestigio" e sa anche che nel suo mondo contano soltanto le apparenze. Lavinia sa che bisogna primeggiare in tutto, altrimenti si viene considerati dei "signor nessuno". Però avverte che Sara non è una persona debole come lei, giacché sopporta tutte le sue umiliazioni senza mai cedere. Nella serie animata, motiva il suo odio viscerale verso Sara con una lucida analisi (ep39):
    - Ascolta Lavinia, è da tanto tempo che voglio chiedertelo: perché sei così cattiva con Sara? Che cosa ti ha fatto? Perché la odi così?
    - (...)La prima volta che mi è comparsa davanti l'ho odiata immensamente. Vedi, io sono sincera e lo ammetto. E l'ho odiata innanzitutto perché era più ricca di me, perché parlava francese meglio di me, e anche perché era decisamente più bella di me. Ma adesso le cose sono nettamente cambiate. Sara è diventata terribilmente povera, e non ha più nulla. Quanto al francese, che cosa se ne può fare una semplice sguattera? Inoltre i suoi bei vestiti si sono trasformati in miserabili stracci, e non può essere bella così.
    - Ma allora, perché, Lavinia?
    - Se vuoi proprio saperlo, Ermengarda, perché nonostante quello che ha passato e che passa ogni giorno è serena, e io al suo posto sarei disperata, capisci? E' ancora lei la più forte, ancora lei! (e se ne va via, rabbiosa).

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    Questa considerazione, assente nel libro, è una visione "giapponese", in cui quello che vale è essere capaci di resistere. Di conseguenza, è un'analisi che si basa solo sull'ideale giapponese del samurai, non su quello che c'è davvero nel cuore umano (si veda a proposito l'analisi fatta qui). Di conseguenza, è una visione parziale della motivazione dell'odio di Lavinia. Se si vuole vedere in pieno il motivo di questo odio, bisogna capirne l'obiettivo: è un odio non solo verso Sara, ma soprattutto verso il bene di per sè. Per capire meglio quello che ho detto, posto qui un brano della Bibbia:
    Libro della Sapienza 2,1a.12-22: Dicono gli empi tra sé, con ragionamenti errati: « Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo ed è contrario alle nostre azioni; ci rimprovera le trasgressioni della legge e ci rinfaccia le mancanze contro l'educazione da noi ricevuta. Proclama di possedere la conoscenza di Dio e si dichiara figlio del Signore. È diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti; ci è insopportabile solo al vederlo, perché la sua vita è diversa da quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade. Moneta falsa siam da lui considerati, schiva le nostre abitudini come immondezze. Proclama beata la fine dei giusti e si vanta di aver Dio per padre. Vediamo se le sue parole sono vere; proviamo ciò che gli accadrà alla fine. Se il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà, e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti, per conoscere la mitezza del suo carattere e saggiare la sua rassegnazione. Condanniamolo a una morte infame, perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà ». La pensano così, ma si sbagliano; la loro malizia li ha accecati. Non conoscono i segreti di Dio; non sperano salario per la santità né credono alla ricompensa delle anime pure.

    Lavinia_e_Sara



    JESSIE E GERTRUDE: I PERSONAGGI PIU' SQUALLIDI DELL'INTERO ANIME

    29ep34


    Le miserabili due compagne di Lavinia, Jessie e Gertrude, sono sempre pronte a ridacchiare odiosamente accanto a Lavinia. Le due bambine infami, infatti, deridono le persone deboli come Lalla ed Ermengarda, e successivamente Sara, appoggiando le squallide azioni di Lavinia. Inoltre, la difendono anche quando sanno che è colpevole. Sono, in sostanza, delle squallide leccapiedi, tanto più vomitevoli quando, verso la fine della serie, acclamano Sara che è tornata ricca, la stessa Sara che avevano deriso per tutta la serie. E la offendevano anche dicendo delle vere e proprie crudeltà: per esempio, nell'ep19, quando avevano ricevuto le lettere dai propri genitori, avevano detto in faccia a Sara, sogghignando, che lei non può ricevere nessuna lettera, poverina, perchè i suoi genitori sono morti. Jessie e Geltrude sono i personaggi più ripugnanti dell'intero anime, e questi due personaggi confermano un vecchio adagio: gli sciacalli agiscono sempre in coppia perchè si sostengono a vicenda.

    I DUE CUOCHI: ODIO E INVIDIA SATANICA VERSO IL BELLO E IL BUONO

    a21


    Come mai i personaggi del collegio, con poche eccezioni, si accaniscono così tanto contro Sara? In particolare qui sottolineo il comportamento dei due cuochi, Mollie e James, che, invece di essere solidali con una persona che lavora con loro, come Becky, ne approfittano per farla lavorare praticamente al loro posto, sfruttandola fino all'osso. E quando Sara è nelle loro mani, si accaniscono ancora più sadicamente e crudelmente contro di lei, godendo delle sue sofferenze e difendendosi, alla fine della serie, quando Sara recupera il suo posto, con la miserabile giustificazione "Abbiamo obbedito agli ordini". Una spiegazione del comportamento di questi miserabili è il fatto che le persone povere e di umili condizioni, se sono di animo invidioso e meschino, godono nel vedere una persona come Sara, che prima era ricca, è caduta nel fango insieme a loro. E' su di loro che questi vigliacchi si accaniscono più crudelmente, trovando soddisfazione e meschina vendetta nel rifarsi su di loro del fatto di non essere nè ricchi nè nobili come loro. E' la stessa cosa che accadeva nei campi di concentramento: i prigionieri che vi erano deportati, se erano poveri e di animo miserabile, godevano nel vedere persone ricche, oppure che avevano studiato, notai, avvocati, medici, luminari, ridotti negli stenti come loro, e spesso si accanivano contro di loro, facendo peggiorare di più le loro sofferenze. Santa Gemma Galgani era di famiglia ricca: quando divenne povera, ebbe tante di quelle umiliazioni da parte dei poveri di animo miserabile che fu un calvario ben peggiore della stessa povertà.

    In sostanza, Lovely Sara mostra, insieme alla dignità dell'uomo (Sara), anche tutta la sua miseria e il suo putridume (Lavinia, Jesse, Gertrude, i cuochi): entrambe queste realtà vivono in noi e sta a noi scegliere da che parte stare.

    (6 - Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SU LOVELY SARA

    Edited by joe 7 - 26/3/2022, 20:03
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    CITAZIONE (LUCE5 @ 18/6/2016, 18:41) 
    - Se vuoi proprio saperlo, Ermengarda, perché nonostante quello che ha passato e che passa ogni giorno è serena, e io al suo posto sarei disperata, capisci? E' ancora lei la più forte, ancora lei! (e se ne va via, rabbiosa).

    Oltre alla tua motivazione che hai messo sotto, ne aggiungo un'altra che ho saputo molto tempo fa.
    La persona veramente invidiosa, invidia anche le disgrazie degli altri, perchè pensa, o che siano più sopportabili delle proprie, o perchè sa che lei stessa al suo posto non ce la farebbe, mentre l'altro sì, quindi si adopera con ancora più accanimento finchè non l'ha uccisa moralmente e/o fisicamente.

    E' vero che il concetto detto da Lavinia sulla motivazione del suo odio per Sara non è esprimibile nella realtà: in tal caso non risponderebbe affatto o al massimo con un moto di rabbia.

    E' chiaro che il discorso di Lavinia è fittizio perchè nessuno, nella realtà (tantomeno una ragazzina) parlerebbe in quel modo: qui siamo nell'avvenimento romanzato (tra l'altro, questa scena nel libro originale di Sara non c'è). Ma esprime comunque i sentimenti del personaggio. E, riguardo all'invidia, è una prigione che circonda completamente l'invidioso, e non ne può uscire, a meno che non se ne renda conto.

    CITAZIONE (LUCE5 @ 18/6/2016, 18:41) 
    Santa Gemma Galgani era di famiglia ricca: quando divenne povera, ebbe tante di quelle umiliazioni da parte dei poveri di animo miserabile che fu un calvario ben peggiore della stessa povertà.

    Ma quanto era ricca dentro? :wub:

    Parecchio: ma questa ricchezza è stata forgiata dalla sofferenza. E spesso è una strada necessaria. Ma la responsabilità delle persone povere e crudeli che hanno tormentato Gemma (o Sara, nel caso dell'anime) rimane: è sbagliato pensare al povero come uno che, appunto perchè non ha soldi, è buono. Non è l'avere o non avere soldi che rende migliori, è come si orienta il proprio cuore la cosa essenziale: o verso Dio - quindi amando - o verso te stesso - e quindi odiando?
     
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  2. Giada Luisa melis
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    "Nonostante ciò che ha passato e passa tutti i giorni è serena..e io al suo posto sarei disperata..", C'è una parte di ragione in quanto esprime Lavinia: l'accettazione da parte di Sara di vivere in una stalla sporca,umida e fredda segna la definitiva perdita di dignità da parte della protagonista che addirittura parla di una lotta contro se stessa da cui stava uscendo vincitrice...di cosa??.Un altra sarebbe stata disperata eccome e avrebbe supplicato Peter di portarla immediatamente a casa sua.Lavinia sbaglia: gradualmente Sara ha perso la sua dignità perché ok adattarsi ai cambiamenti un poco alla volta ma come può un essere umano accettare di essere sfruttato, socialmente isolato,denutrito e in ultimo mandato a dormire in una stalla in mezzo alla paglia,al fieno e agli escrementi di cavallo come la peggio delle bestie?.A parer mio Lavinia odia Sara perché consapevole che se la prima è amata a prescindere dal suo status ,la seconda no:Jessie e Gertrude le stanno attaccate solo per convenienza un po' come quando sara arrivò in collegio:erano smaniose di essere amiche sue per i suoi bei vestiti e la ricchezza di suo padre,Sara cade in disgrazia?: Jessie e Gertrude giurano e spergiurano che non hanno mai voluto essere amiche di Sara ma solo di Lavinia .La ex Queen B del collegio deduce che se finisse come Sara ,le sue adepte prenderebbero le distanze allo stesso modo . Lavinia è sadica,crudele e invidiosa ma abbastanza intelligente da inquadrare sia minci che quelle che si professano sue amiche
     
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    CITAZIONE (Giada Luisa melis @ 18/4/2019, 17:16) 
    "Nonostante ciò che ha passato e passa tutti i giorni è serena..e io al suo posto sarei disperata.." C'è una parte di ragione in quanto esprime Lavinia: l'accettazione da parte di Sara di vivere in una stalla sporca, umida e fredda segna la definitiva perdita di dignità da parte della protagonista che addirittura parla di una lotta contro se stessa da cui stava uscendo vincitrice...di cosa?? Un'altra sarebbe stata disperata eccome, e avrebbe supplicato Peter di portarla immediatamente a casa sua. Lavinia sbaglia: gradualmente Sara ha perso la sua dignità perché ok adattarsi ai cambiamenti un poco alla volta, ma come può un essere umano accettare di essere sfruttato, socialmente isolato, denutrito e in ultimo mandato a dormire in una stalla in mezzo alla paglia, al fieno e agli escrementi di cavallo come la peggio delle bestie? A parer mio Lavinia odia Sara perché consapevole che se la prima è amata a prescindere dal suo status, la seconda no: Jessie e Gertrude le stanno attaccate solo per convenienza, un pò come quando Sara arrivò in collegio: erano smaniose di essere amiche sue per i suoi bei vestiti e la ricchezza di suo padre. Sara cade in disgrazia? Jessie e Gertrude giurano e spergiurano che non hanno mai voluto essere amiche di Sara, ma solo di Lavinia. La ex Queen B del collegio deduce che se finisse come Sara, le sue adepte prenderebbero le distanze da lei allo stesso modo. Lavinia è sadica,crudele e invidiosa ma abbastanza intelligente da inquadrare sia Minci che quelle che si professano sue amiche.

    Sara non perde la dignità vivendo in una stalla sporca: una Sara cristiana avrebbe trovato la forza di sopportare questo sapendo che è aiutata dall'Alto, che questo dolore ha un senso, uno scopo: da qui avrebbe avuto la forza di sopportare questo a altro. In situazioni estreme, persino nei campi di concentramento, solo chi ha una forte fede sopravvive e non perde mai la sua dignità. E una Sara cristiana sarebbe andata via con Peter: per il cristiano la croce va accettata, ma non va mai ricercata in una gara di masochismo.

    Il punto è che la Sara dell'anime non è cristiana, ma giapponese, quindi segue la mentalità giapponese del "soffrire per essere accettati dalla comunità", una cosa che non ha nulla a che fare col cristianesimo. Sara non soffre per amore, ma per dovere. E una Sara giapponese non può andare via con Peter, ma deve "allenarsi a stare nella comunità". Inverosimile dal punto di vista psicologico. Ma accettabilissimo dal punto di vista ideologico del Giappone.

    Lavinia odia Sara perchè - dal punto di vista giapponese - sa che non riuscirà mai a sopportare quello che sopporta lei, quindi non riuscirà mai a inserirsi veramente nella società. Però l'odio di Lavinia è più realistico della "mentalità da samurai" di Sara: è un odio che esiste davvero nella realtà, generato dall'invidia del malvagio perso il buono, perchè la stessa presenza del buono è un atto di accusa per il malvagio, e questo lui non lo sopporta. Dal mio punto di vista, è questa la motivazione di fondo per cui la malvagia Lavina odia l'onesta Sara.

    Jessie e Gertrude sono le persone più vili e abiette della serie, per quanto anche le altre non siano fiori di campo: profittatrici, adulatrici, traditrici, attente solo alle cose, praticamente sono delle prostitute senza morale che si vendono al più ricco, pur senza andarci a letto (ci sono diversi modi di prostituirsi: questo è uno di quelli). Non hanno la minima dignità, sanno di non averla, tradiscono senza rimorsi: Dante metteva quelle persone (Bruto e Cassio, appunto dei traditori) nel più profondo dell'inferno.
     
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  4. Giada Luisa melis
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    Soffrire e anche subire per essere accettati dalla comunità
    ,Per poterne essere degni membri:una sorta di stoicismo estremo.L episodio 39 termina con Sara che prende in mano la foto dei suoi genitori e si rivolge al padre"Scusami papà , pensavo di essere forte ma non so se potrò farcela ancora":Sara sembra quasi rimpiangere il non essere andata via con Peter qualche ora prima ,non c'è la fa più,ammette a se stessa che non vede più un senso in tutto questo,la sua fede e le sue convinzioni crollano.Nell episodio 42 si sveglia e dopo che minci l' accusa di aver messo fuoco alla stalla(non lo ha fatto lei ma se lo avesse fatto non sarebbe stata biasimabile)e osa dire che l ha sempre trattata con gentilezza ,Sara fissandola con rabbia e calma allo stesso tempo le dice"No miss minci,lei non è mai stata gentile con me" ovvero"Lei è stata gentile con me finché ero la figlia di un uomo ricco.Una volta che mio padre è venuto a mancare lei mi ha praticamente rubato l infanzia.Ha uno strano concetto di gentilezza". Questo dice Sara.E minci stessa fa quasi paura quando dice"Ti ho sempre trattata con gentilezza"... spaventa questa sua convinzione.
     
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    CITAZIONE (Giada Luisa melis @ 20/4/2019, 15:04) 
    Soffrire e anche subire per essere accettati dalla comunità, per poterne essere degni membri: una sorta di stoicismo estremo. L'episodio 39 termina con Sara che prende in mano la foto dei suoi genitori e si rivolge al padre: "Scusami, papà: pensavo di essere forte ma non so se potrò farcela ancora": Sara sembra quasi rimpiangere il non essere andata via con Peter qualche ora prima, non ce la fa più, ammette a se stessa che non vede più un senso in tutto questo, la sua fede e le sue convinzioni crollano.
    Nell'episodio 42 si sveglia e, dopo che Minci l' accusa di aver messo fuoco alla stalla (non lo ha fatto lei, ma se lo avesse fatto non sarebbe stata biasimabile) e osa dire che l' ha sempre trattata con gentilezza, Sara, fissandola con rabbia e calma allo stesso tempo le dice "No, miss Minci, lei non è mai stata gentile con me" ovvero: "Lei è stata gentile con me finché ero la figlia di un uomo ricco. Una volta che mio padre è venuto a mancare lei mi ha praticamente rubato l'infanzia. Ha uno strano concetto di gentilezza". Questo dice Sara. E Minci stessa fa quasi paura quando dice "Ti ho sempre trattata con gentilezza"... spaventa questa sua convinzione.

    Se una persona è gentile e rispettosa degli altri, è già accettata da tutti: non ha bisogno di passare attraverso torture atroci per "essere accettata dalla società". La "società" non esiste: ci siamo io e te, io e gli altri, io e le persone che incontro. Persone vere con un volto e una storia, non un'astratta "società" che non c'è. Ma la Sara-samurai accetta invece questo ordine di cose, che è sbagliato in partenza.

    Minci cerca di autogiustficarsi fino ad essere convinta di quello che dice: ma lo sa dentro di sè che mente. Inganna anche se stessa, non ha il coraggio di guardarsi dentro e si autoconvince di essere stata sempre corretta. Odia Sara (anche se non lo ammetterà mai) perchè è diversa da lei e Minci lo sa. Sara non è meschina, non è egoista, non vede nell'altro la sua ricchezza esteriore, ma quella interiore. Minci odia Sara perchè le ricorda quello che lei avrebbe dovuto essere.
     
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  6. Giada Luisa melis
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    Un capitolo a parte è dedicato ai cuochi : nel libro le loro figure sono marginali o comunque non c'è largo spazio al loro rapporto con Sara.Nella serie TV "A Little princesse" le figure della cuoca e delle cameriere sono maggiormente caratterizzate apparendo sadiche e crudeli come nell' anime.Il primo giorno di lavoro di Sara la cuoca stessa (Cook)e la collega henriette prendono in giro la protagonista "Da oggi non c'è più la principessa ", quando Becky prende le parti di Sara ricordando il grave lutto che l ha colpita ,le due donne affondano il coltello nella piaga:non sembra loro vero che la ragazzina che prima era al centro di tutte le attenzioni ora sia una loro"collega",vero che a quei tempi il personale di servizio veniva trattato male dai ricchi e quindi c'è da parte loro una sorta di rivalsa appena arriva una ragazzina ricca,bella ,servita e riverita e che li ha sempre guardati dall' alto,poco loro importa se Sara ha sempre avuto un grande rispetto per le domestiche e il loro lavoro.Sempre nella serie TV c'è una scena da lacrime e rabbia: Cook (l alter ego di Molly e James)rimanda Sara dal fruttivendolo perché ha dimenticato di comprare il prezzemolo che però la donna non ha messo nella lista: minacciandola di lasciarla a stecchetto rimanda Sara al negozio che ahimè...chiude.La ragazzina rientra senza ciò che è richiesto e citandole la bibbia Cook la lascia senza cibo.Sara supplica di avere almeno del pane ma la donna è irremovibile e di fronte all' affamata e infreddolita bambina si riempie il piatto di pasticcio di carne e sentendo lo sguardo di accusa di Sara addosso le urla di lasciare la cucina.La bimba corre nella sua soffitta affamata, infreddolita e piena di rabbia, il tutto mentre una persona che lavora meno di lei e la sfrutta facendola lavorare al suo posto si rimpinza soddisfatta;La ex principessa del collegio ora è al suo servizio, accanendosi contro di lei può vendicarsi di tutte le umiliazioni subite negli anni
     
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    CITAZIONE (Giada Luisa melis @ 20/4/2019, 15:22) 
    Un capitolo a parte è dedicato ai cuochi: nel libro le loro figure sono marginali o comunque non c'è largo spazio al loro rapporto con Sara. Nella serie TV "A Little princess" le figure della cuoca e delle cameriere sono maggiormente caratterizzate apparendo sadiche e crudeli come nell'anime. Il primo giorno di lavoro di Sara la cuoca stessa (Cook) e la collega Henriette prendono in giro la protagonista "Da oggi non c'è più la principessa", quando Becky prende le parti di Sara ricordando il grave lutto che l ha colpita, le due donne affondano il coltello nella piaga: non sembra loro vero che la ragazzina che prima era al centro di tutte le attenzioni ora sia una loro "collega", vero che a quei tempi il personale di servizio veniva trattato male dai ricchi e quindi c'è da parte loro una sorta di rivalsa appena arriva una ragazzina ricca, bella, servita e riverita e che li ha sempre guardati dall'alto, poco loro importa se Sara ha sempre avuto un grande rispetto per le domestiche e il loro lavoro. Sempre nella serie TV c'è una scena da lacrime e rabbia: Cook (l'alter ego di Molly e James) rimanda Sara dal fruttivendolo perché ha dimenticato di comprare il prezzemolo che però la donna non ha messo nella lista: minacciandola di lasciarla a stecchetto rimanda Sara al negozio che ahimè...chiude. La ragazzina rientra senza ciò che è richiesto e citandole la bibbia Cook la lascia senza cibo. Sara supplica di avere almeno del pane ma la donna è irremovibile e di fronte all'affamata e infreddolita bambina si riempie il piatto di pasticcio di carne e sentendo lo sguardo di accusa di Sara addosso le urla di lasciare la cucina. La bimba corre nella sua soffitta affamata, infreddolita e piena di rabbia, il tutto mentre una persona che lavora meno di lei e la sfrutta facendola lavorare al suo posto si rimpinza soddisfatta. La ex principessa del collegio ora è al suo servizio, accanendosi contro di lei può vendicarsi di tutte le umiliazioni subite negli anni.

    Sono vigliaccherie e meschinità non di gente "povera", ma di gente malvagia. La malvagità c'è dappertutto, non solo nei ricchi: il tuo racconto dovrebbe essere citato come esempio per chi pensa sempre ai poveri come "delle vittime innocenti che non hanno mai colpa e sono sempre sfruttate dai ricchi". Vedo come diventano facilmente sfruttatori questi "poveri". La differenza non è nella povertà o nella ricchezza, ma dalla bontà o malvagità che ciascuno ha nel cuore.
     
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    A conti fatti, Lovely Sara smentisce i dettami del politically correct Ricco sempre cattivo e povero sempre buono.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 28/2/2022, 22:49) 
    A conti fatti, Lovely Sara smentisce i dettami del politically correct Ricco sempre cattivo e povero sempre buono.

    Il politically correct è menzogna allo stato puro. Ci sono ricchi buoni e ricchi malvagi, poveri buoni e poveri malvagi: la vera povertà di cui parla Gesù, "Beati i poveri" non significa "beati quelli che hanno meno di cento euro". Non è povertà economica. Significa piuttosto "beati quelli che si abbandonano a Dio e hanno fiducia in Lui e lo riconoscono Signore coi fatti e non con le parole". Quindi comportandosi bene: cosa che non fa nessun povero e nessun ricco nella storia di Sara (con poche eccezioni).
     
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