CITAZIONE (Stella di Latta @ 2/5/2024, 16:19)
Per me la colonna sonora di Goldrake è tra le migliori in assoluto delle serie animate. Faccio fatica a trovarne una altrettanto memorabile, forse solo quella di Lupin giacca verde... Qui praticamente abbiamo un'orchestra rock sinfonica che suona i motivi! Hanno ingaggiato una quarantina di persone per questo scopo! Questo la dice lunga su come venissero curate queste serie. Un'altra cosa che mi ha sempre colpito: anche da bambino sentivo quanto fosse orecchiabile questa musica, eppure era prodotta in Giappone! Un paese così lontano! E non c'entrava nulla con i suoni orientali canonici, sembrava musica europea... Credo che tra il Giappone moderno e Italia esista un legame artistico del tutto particolare, che fa sì che ci apprezziamo ed influenziamo a vicenda...
La musica come la conosciamo noi, la musica europea, insomma, è nata in Italia. Nel 1200 Guido d'Arezzo inaugurò il sistema di notazione musicale basato sulle otto note. Nel 1500 in Italia si creò il clavicembalo, antenato del pianoforte, e Andrea Gabrielli codificò la "sonata" e le varie posizioni orchestrali dei vari strumenti e del coro. Nel 1600 Agostino Agazzari scrisse il primo manuale di istruzione musicale e Girolamo Frescobaldi fece la prima composizione per organo. E Claudio Monteverdi col suo Orfeo a Mantova fondò la musica moderna. Tutti i termini musicali usati all'estero sono italiani, anche in Giappone: concerto, sonata, solo, crescendo, pianoforte, eccetera. Nel 1700 compaiono i primi violini moderni, che sono italiani: Stradivari ne fu il re, per non parlare del violinista Niccolò Paganini. E il violino è lo strumento principe dell'orchestra. Sempre nel 1700, Tommaso Traetta usa per la prima volta nelle sue composizioni l'orchestra, il coro e le sequenze di balletto. E Muzio Clementi sviluppò il sistema a pedali del pianoforte, che permise esecuzioni soliste. Non solo: aprì una scuola in Inghilterra, dove alcuni suoi allievi fondarono la Royal Philarmonic Society. Il padre del jazz è il cornettista italoamericano Nicola la Rocca, americanizzato in Nick: fu il primo a usare il termine "jazz", a New Orleans. (dati presi da "L'elogio degli Italiani", Rino Cammilleri).
Di conseguenza, puoi capire come, appena c'è stata la possibilità di intervenire in campo musicale nelle sigle, in Italia ci si buttarono dentro a pesce!