CITAZIONE (Andrea Micky @ 27/6/2020, 16:11)
Nella serie animata, nella trasposizione del Puffissimo, hanno usato Quattrocchi anziché un puffo generico; ironico, visto che nella storia originale Quattrocchi era uno dei rivoluzionari.
Usare un puffo "noto" anziché uno anonimo é una grande differenza rispetto al fumetto, anche se sembra una sciocchezza.
Il flauto a sei puffi mi é piaciuto solo quando c'erano gli ometti blu, in quanto ho trovato le parti sui due protagonisti effettivi decisamente noiose.
Dovrei davvero riprendere l'analisi dei Puffi.
In ogni caso, non conosco la serie animata, quindi non sapevo che lì il Puffo Quattrocchi era diventato il Puffissimo. Non mi sembra una scelta adatta. Quattrocchi è un tipo petulante e noioso, ma da qui a trasformarlo in un dittatore ce ne corre. In questo modo, poi, il personaggio diventa malvagio, anche se ritorna a fare le cose di prima. Infatti, tutti ora (spettatori in primis) penseranno che, se gli si darà la possibilità, il Quattrocchi ritornerà ancora a fare il Puffissimo. Mentre invece Peyo ha avuto l'idea geniale di far fare il Puffissimo a un Puffo qualunque, in modo che, dopo, non ci siano pregiudizi su qualche Puffo noto.
I due protagonisti John e Solfami non sono memorabili: il tizio buono e anonimo e il paggio furbastro e profittatore sono degli stereotipi, più che personaggi veri e propri. Ma a quei tempi era la norma. Quando erano spuntati i Puffi, invece, si vedeva che erano completamente diversi dai due personaggi anonimi, e in quella storia la differenza è stridente. Gli omini blu infatti rubano tutta l'attenzione che si sarebbe dovuta dare ai protagonisti.