Il blog di Joe7


Replying to LA FURIA DELLA PANTERA - TRAMA (quarta parte)

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  1. Posted 6/3/2018, 16:41
    IL VIAGGIO DELLA PANTERA - SOMBRE E MOKADI
    (inizio qui; precedente articolo qui)

    1975_Jungle_Action_13_Gorilla_bianco 1975_Jungle_Action_14_Mokadi



    RIASSUNTO: T'Challa, la Pantera Nera, deve affrontare la rivolta di Killmonger a Wakanda. Affronta diversi luogotenenti di Killmonger, come Veleno e Malizia, che mostrano delle capacità fuori al comune. Il villaggio di Killmonger viene trovato, circondato e distrutto dalla Pantera e dei suoi uomini, con la cattura di alcuni luogotenenti di Killmonger: Malizia, Lord Karnaj e Barone Macabro. Ma Re Cadavere, uno dei più pericolosi perchè controlla la mente, era già andato via nelle Terre del gelo insieme a Killmonger, per incontrare un misterioso e macabro sacerdote, Sombre, che sottopone Re Cadavere alle radiazioni dell' Altare della Risurrezione, un trattamento che aveva provocato le trasformazioni dei luogotenenti di Killmonger in esseri sovrumani e forse di Killmonger stesso. T'Challa, grazie alle indicazioni di Tayete e Kazibe, due uomini di Killmonger, arriva nella base nascosta di Sombre e affronta Killmonger, ma viene di nuovo sconfitto e abbandonato in pasto ai lupi. Ma riesce a sopravvivere e si rimette sulle tracce di Killmonger e Sombre.

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    TRAMA

    Il giorno dopo aver affrontato i lupi, la Pantera va a caccia di Killmonger e torna all'Altare delle Risurrezione, che trova vuoto: incontra solo due soldati di Killmonger, Jakak e Wenzori, che cercano di abbatterlo senza riuscirci. Viene a sapere da loro che Killmonger se n'è già andato con Re Cadavere: ma Sombre è sicuramente nei paraggi, perchè non si allontana da lì. Nella ricerca di possibili tracce di Killmonger e dei suoi, trova delle impronte grandi, più della norma, probabilmente di qualche uomo di Killmonger che è stato modificato fisicamente anche lui dall'Altare della Risurrezione. Mentre ne segue le tracce, Sombre lo osserva da lontano. In quel momento, Killmonger e i suoi entrano nella Valle dei Serpenti, un'area nascosta di natura tropicale, che Sombre gli aveva indicato. Prima di andare avanti, però, Killmonger intende ammazzare con le sue mani Kazibe, l'amico di Tayete, visto che erano stati loro a portare la Pantera all'Altare della Risurrezione: il tradimento va punito. Kazibe viene straziato da Killmonger, ma Tayete si mette di mezzo e Killmonger è colpito dal suo coraggio, una cosa non si aspettava da lui. Per ora li lascerà stare.

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    Intanto, la Pantera segue le orme gigantesche, che lo portano ad un crepaccio da dove sente dei suoni, ruggiti e grida: sorpreso, vede gli enormi Gorilla Bianchi, che in passato erano stati adorati come divinità dai Wakandiani. Sono gorilla giganteschi e molto feroci, e in mezzo a loro c'è Sombre che, come una specie di sacerdote maligno, dice ai gorilla, come se lo capissero, che sopra di loro c'è la loro offerta: e ovviamente parla della Pantera.

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    Nel frattempo, nella città capitale Central Wakanda, dove si trovano Monica Lynne, la fidanzata della Pantera, e gli altri uomini di T'Challa, la donna accompagna Karota, la madre del bambino Kantu, amico di T'Challa, all'ospedale moderno costruito laggiù. Ma la donna wakandiana è diffidente davanti a queste cose moderne. Monica cerca di spiegarle che lei è denutrita da tempo, da quando le fu ucciso il marito M'Jumbak, e che ha bisogno di vitamine per reggersi: un discorso che Karota non comprende appieno, e scappa via appena Mendinao, lo sciamano, sta per farle una puntura di sostanze energetiche.

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    Nello stesso tempo, sempre a Central Wakanda, Chandra, la moglie di W'Kabi, il capitano delle guardie di Wakanda, è in collera col marito perchè si sente trascurata: sembra anche che lei lo detesti per il semplice fatto che sia capitano delle guardie. In sostanza, Chandra disprezza il marito e lo odia:quindi, provocandolo, si fa schiaffeggiare da lui e scappa via, nonostante le sue scuse, davanti agli occhi disperati dei figli che non capiscono l'odio della loro madre. Non c'è solo il problema di Killmonger qui.

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    Tornando alla Pantera, viene assalito sul ciglio del burrone da un gigantesco gorilla bianco, che quasi lo uccide, mentre gli altri animali stanno arrivando, incitati da Sombre. La Pantera, però, riesce ad accecare a fatica il gorilla, spingendolo così dal burrone e facendolo cadere a terra, dove le costole di uno scheletro di un animale enorme, già mangiato da loro, lo trafiggono, uccidendolo. Gli altri gorilla si riuniscono attorno al loro compagno caduto, perplessi, mentre la Pantera riprende fiato, letteralmente a pezzi: lo stupore delle bestie gli permetterà di avere il tempo di allontanarsi, anche se adesso ha appena la forza di respirare.

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    Sombre si dirige alla Valle dei Serpenti per contattare Killmonger sul fatto che la Pantera è ancora viva: ma non sa che T'Challa lo stava seguendo da tempo, e alla fine lo attacca in una zona paludosa. Alla Pantera sembra di attaccare un non essere, tanta è la stranezza del corpo di Sombre, che sembra quello di un cadavere mobile. La presa del sacerdote è tremenda e dalla bocca di quello che sembrava la sua maschera di legno, mentre invece è proprio il suo volto, escono delle zanne da vampiro molto lunghe con le quali sta per dissanguare la Pantera.

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    Ma una voce da dietro distrae Sombre per il tempo necessario perchè la Pantera faccia capovolgere il sacerdote diabolico e scagliarlo nelle sabbie mobili. Sombre sprofonda laggiù senza fare cenni nè parole, incurante del tentativo della Pantera di salvarlo. T' Challa cerca la persona che ha parlato: si tratta di un uomo piccolo e magro che si fa chiamare Mokadi e risponde alle domande della Pantera con altre domande, quasi fosse un filosofo. La cosa strana è che la Pantera non riesce mai a toccarlo o ad afferrarlo: ogni volta che lo fa, scompare, per poi riapparire vicino, quasi come un folletto. Decide di cercare Killmonger e questa persona misteriosa lo segue, sempre sorridendo.

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    Intanto, Killmonger, insieme coi suoi uomini, sta catturando diversi dinosauri che vivono in queste terre, e, di buon umore, fa cadere Tayete nell'acqua stagnante dove vivono alcuni dinosauri. Laggiù, Tayete nota un uccellino impigliato nell'acqua melmosa, simile al catrame, e sta per tirarlo fuori: ma Killmonger lo ferma, dicendogli che non c'è tempo da perdere per queste sciocchezze. E l'uccellino resta lì, abbandonato e morente.

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    La Pantera osserva incredulo la scena della cattura dei dinosauri e scende lungo un costone di roccia, insieme a Mokadi. Da lontano viene riconosciuto da Tayete e Kazibe. Allora Killmonger libera uno dei dinosauri dalla sua gabbia: si tratta di un tirannosauro, e la Pantera si trova davanti all'improvviso questo mostro. Nel frattempo, sempre a Central Wakanda, W'Kabi parla con suo figlio, Kono, dicendo che non sa più cosa fare con sua moglie Chandra, che ormai non vuole più vederlo. La disperazione è in entrambi, padre e figlio. Ma la situazione non cambia. Raramente si parla delle spietatezza e crudeltà femminile, perchè è molto sottile e ben nascosta, mentre quella maschile è più evidente: ma esiste, e questo è uno di quei casi. Kono, il bambino, è assai più sconvolto e disperato di Kantu: se Kantu ha perso un padre perchè ucciso da Killmonger, Kono ha una madre che odia il padre e quindi due genitori che non si amano più: e questo è molto peggio di un padre morto.

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    Monica e Taku osservano W'Kabi e Kono e non possono dire nulla. Taku va a parlare con Veleno, il luogotenente di Killmonger ora prigioniero, dicendogli che i serpenti che lui custodiva nel pozzo al villaggio di N'Jadaka, quello di Killmonger, che era stato assalito dalla Pantera e dai suoi uomini, sono ancora vivi e stano bene. Veleno gli aveva chiesto infatti come stavano i suoi animali. Ringrazia Taku per la gentilezza, ma gli dice chiaro e tondo che vuole comunque scappare da qui, anche se questo significasse uccidere Taku. Nello stesso tempo, la Pantera rischia di essere inghiottita dal tirannosauro, ma riesce a sfuggire alla presa: raggiungendo dall'alto un albero dal fusto leggero, lo piega e, faticosamente, fissa su di esso una grossa pietra, in modo da usare l'albero come una catapulta contro il dinosauro. Ma la pietra è grossa, non riesce a spostarla bene e il tirannosauro si avvicina. Allora Mokadi aiuta T'Challa e la pietra raggiunge il posto voluto: lasciando andare l'albero, questi si flette come una fionda e la pietra abbatte il tirannosauro, colpendolo in testa.

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    Distrutto dalla fatica, la Pantera cerca Mokadi con lo sguardo, e non lo trova più. All'improvviso, ricorda che quel nome significa "spirito". Chi era Mokadi? Chi era Sombre? T'Challa non lo saprà mai. Mentre va a cercare delle erbe per curare le sue ferite, è consapevole del fatto che Killmonger e i suoi uomini se ne sono già andati. E l'uccellino che Tayete aveva cercato di salvare poco fa ora sta morendo sull'acqua melmosa, dimenticato da tutti.

    PRIMI COMMENTI

    In questi due episodi, la storia della Pantera sta per raggiungere il culmine: si attraversa un vero e proprio "Cuore di tenebra" degno di Conrad, che T'Challa non riuscirà mai a svelare del tutto. Danny Crespi, che partecipò alle realizzazione delle copertine di Jungle Action, era anche il capo della produzione: fu anche l'ideatore del logo della Pantera Nera sulle copertine. Fu anche grazie al suo aiuto e appoggio, oltre a quello di Verpoorten (un altro direttore) che McGregor potè completare la storia come voleva. L'episodio 8 inserisce un argomento religioso, in cui McGregor descrive la morte di un gorilla bianco come se fosse stata la morte di una divinità, o di una fede religiosa, invece di essere semplicemente la morte di un animale un pò grosso adorato come un dio, secondo l'idolatria pagana tipica dei popoli africani. Le scene delle difficoltà della Pantera nel suo viaggio sono indimenticabili e restano dei capolavori nella storia del fumetto, secondo la mia opinione.

    EPISODIO 8: "IL DIO ASSASSINO"
    Titolo originale: "The god killer" - "L'assassino di dei"
    Disegni: Billy Graham; Chine: Craig Russell; Supervisione: Roy Thomas
    Copertina di Gil Kane, Klaus Janson, Danny Crespi
    Jungle Action 13, Gennaio 1975

    EPISODIO 9: "I RETTILI DEL PARADISO"
    Titolo originale: "There are serpents lurking in Paradise" - "Serpenti si aggirano in Paradiso"
    Disegni: Billy Graham; Chine: Pablo Marcos; Supervisione: Len Wein
    Copertina di Gil Kane, Pablo Marcos, Danny Crespi
    Jungle Action 14, Marzo 1975

    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SULLA PANTERA NERA

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