YOKO SHIRAKI E JOE YABUKI: UN RAPPORTO SENZA DOMANI?La prima parte è
qui.
La morte di Rikishi è stata uno shock per Joe, che ha abbandonato la sua carriera pugilistica e cammina per le strade di Tokyo come un vagabondo, arrivando persino a chiedere dei soldi ad alcuni giornalisti che l'avevano incontrato e volevano fare un servizio su di lui. A uno dei giornalisti viene anche in mente l'idea di far incontrare Joe con Yoko, per vedere come reagirà la ricca ereditiera nel vedere l'assassino del suo Rikishi e costruire così un articolo più interessante, da stampa scandalistica. La storia dei giornalisti che creano le notizie apposta è vecchia come il mondo. In ogni caso, l'incontro avviene in una discoteca, e la reazione di Yoko è stata inaspettata per loro. Infatti, lei non si mette ad aggredire Joe con delle accuse di omicidio per vendicarsi: invece lo rimprovera con sarcasmo e asprezza per quello che sta facendo, senza curarsi delle reazioni di lui. Più che al ricordo di Rikishi, Yoko è interessata allo stato di Joe, quasi in modo ossessivo. Il "domani" di Yoko è inestricabilmente legato al "domani" di Joe.
Ben due volte Yoko insiste con Joe sul concetto di
debito, o
"giri", un concetto essenziale per un giapponese, e che non può non colpire Joe come una frustata: avevo parlato di questo concetto nell'
analisi su Candy Candy e Terence. Yoko, in questa scena, non è la solita donna calma e sicura di sé: è quasi stravolta dal desiderio di far tornare Joe sul ring. E' un obiettivo sul quale Yoko, da ora in poi, lavorerà mettendoci tutta se stessa, diventando in pratica una specie di "ombra" che seguirà sempre, attentamente, tutti i passi di Joe.
Se non pensate che Yoko sia fissata su Joe, fino al profondo del suo essere, allora è difficile spiegare come mai lei, che dopotutto è una novizia del mondo del pugilato, sia riuscita a capire subito che il Joe che ritorna sul ring dopo la morte di Rikishi è solo un guscio di se stesso. Infatti, Tange, l'allenatore, e Nishi, lo sparring partner, avevano capito che Joe è diventato un
pugile difettato: non colpisce più alla testa, a causa del fatto che lui aveva ucciso Rikishi proprio con un pugno alla testa. E quando Joe, a volte, colpisce alla testa qualcuno sul ring, senza saperlo lo fa senza metterci forza. Questa è una cosa che Tange non aveva capito subito (lo aveva capito solo dopo che Nishi gli aveva fatto notare la cosa) e che persino i commentatori veterani degli incontri pugilistici non avevano notato. Ma Yoko, invece,
lo aveva capito subito, o almeno intuito, anche se lei non sapeva nulla dello stato "difettato" di Joe. Una cosa impressionante.
Come se non bastasse, Yoko non si limita ad osservare. Siccome sente che Joe ha bisogno di essere "pungolato", la sua fissazione su di lui è talmente forte da decidere alla fine di
diventare il nuovo manager della Palestra Shiraki, al fine di aiutare Joe a recuperare la sua forma. Una palestra che suo nonno, il vecchio Shiraki, pensava di chiudere definitivamente dopo la morte di Rikishi. Una decisione così inaspettata e decisa da lasciare esterrefatto l'anziano patriarca.
Chiaramente, la scelta di Yoko è molto difficile, visto che l'ambiente pugilistico - soprattutto egli anni '60-70 di allora - era - e in parte è ancora - appannaggio esclusivo degli uomini. Di conseguenza, gli altri manager pugilistici e la stampa specializzata pensano a lei e alle sue azioni come a "capricci da ragazza ricca". La strada di Yoko, quindi, ha anche dei punti in comune con Tange, l'allenatore, che, a causa del suo passato di ubriacone e personaggio sopra le righe, è stato espulso dall'ambiente della boxe e, anche se successivamente è stato riammesso, è sempre considerato un pò pazzo dalla stampa e guardato dall'alto al basso dagli altri manager. E queste sono le stesse condizioni che Yoko aveva descritto nel suo accorgersi di non avere mai avuto un "domani" preciso, come avevo descritto
nel precedente post: "Un oggi in cui devi sopportare la derisione degli altri, che ti trattano come un matto...se e solo se esiste un tale oggi, allora...allora sarà un vero domani...un vero domani". Non è solo la sua situazione che è simile a quella di Tange. Da adesso, da quando assume il comando della palestra Shiraki, Yoko giocherà anche il ruolo di un secondo Tange, lavorando segretamente dall'ombra per sostenere Joe. E senza guardare in faccia a nessuno, mostrando una notevole spietatezza, al contrario di Tange, come si vedrà tra poco.
Infatti, Yoko, come manager non ufficiale di Joe, non ha paura di portare sul ring un avversario mostruosamente forte come
Carlos Rivera per far ritornare Joe come prima, senza più traumi psicologici, sapendo perfettamente che, se il suo piano dovesse fallire, Joe non solo rimarrà psicologicamente traumatizzato come prima, ma potrà anche avere il fisico distrutto per tutta la vita, tanto Rivera è pericoloso. I suoi metodi di "addestramento" contrastano fortemente con quelli di Tange, che alla vita, e alla sanità fisica, del suo allievo ci tiene. Anzi, Yoko non ha paura di mettere a repentaglio la vita, o la salute, di altri pugili come Tiger Ozaki, Harajima, Nango. Anzi, la spietatezza di Yoko si vedrà bene quando farà venire dalla giungla il bestiale pugile
Harimao, mettendolo in prova contro
Shuhei Takigawa, un pugile che sta per svilupparsi bene e sta per avere una promettente carriera. Yokokura, l'allenatore di Shuhei, accetta imprudentemente l'incontro con Harimao, visto che questi era un pugile sconosciuto. Yokokura e Shuhei erano entrambi poveri, avevano messo su una palestra con enormi prestiti, nella sottile speranza che un giorno sarebbero riusciti a fare carriera nel pugilato. Il pugile Shuhei, per l'allenatore Yokokura, era un "uovo d'oro" che sarebbe diventato in futuro qualcuno nella boxe. Ebbene, per amore di Joe, Yoko non esita a mettere Harimao contro il novello pugile Shuhei (una condizione necessaria perchè Harimao, poi, potesse affrontare Joe). E Shuhei finisce a pezzi, l'uovo d'oro si rompe per sempre e l'allenatore, che aveva puntato su di lui tutte le sue speranze, crolla in lacrime. Per loro due è finita: il "domani" di Yoko passa sopra tutti come un bulldozer.
Solo ad un certo punto, Yoko comincia a capire che questa strada sta diventando non solo pericolosa, ma anche mortale per Joe. Al ricevimento per l'ultima vittoria di Joe, arriva una persona non invitata:
Josè Mendoza, il campione del mondo, che si limita solo a salutare Joe, augurandogli buona fortuna. E Yoko non può non reprimere un brivido: comincia a capire fin dove sta arrivando la strada di Joe.
Yoko convince Joe ad uscire dal ricevimento e alla fine raggiungono la stessa discoteca dove Yoko, tempo prima, aveva redarguito Joe, dicendogli che, per i suoi debiti verso Rikishi doveva morire sul ring: una cosa che Joe le fa notare. Yoko, per la prima volta, è perplessa e prova a chiedere a Joe di ritirarsi. Ma questo ormai non è più possibile: anche se il "domani" di Joe lo può portare alla morte, Yoko si accorge che non può più fermarlo. Anzi, il peggio deve ancora arrivare. E, come sempre, sarà lei la prima a capirlo.
I primi segni sono alle Hawaii, dove Joe deve fare un incontro sul ring contro il campione locale. Yoko si accorge che le impronte che Joe lascia sulla spiaggia non sono dritte, ma storte, e lei sobbalza dentro di sè: sono i sintomi del
punch drunker, cioè del pugile suonato. Il fisico di Joe si sta danneggiando irreparabilmente. Ora, i tentativi di Yoko per allontanare Joe dal ring saranno molteplici: cercherà di avvisare Joe del suo stato, senza mai riuscirci, fino al momento finale, dove Yoko riesce ad incontrare Joe nel camerino prima dell'incontro con Mendoza. Ma, anche mettendo Joe davanti al fatto compiuto, la decisione di lui non cambia: andrà sul ring comunque. Anche la confessione di amore di Yoko fatta davanti a Joe come ultimo tentativo non lo fermerà. Il "domani" di Joe e quello di Yoko si stanno realizzando, solo che adesso Yoko ha capito di che "domani" si trattava.
Questo è il colpo più duro per Yoko, tanto che si allontana dall'edificio dove avviene l'incontro, vagando a caso in macchina, senza sapere dove andare e ascoltando alla radio l'incontro. Ma alla fine capisce che Joe deve percorrere la sua strada, il suo domani, fino alla fine, e adesso, che lui sta affrontando lo scontro della sua vita, lei DEVE sostenerlo. E torna indietro. Senza contare - attenzione - che Yoko ha sperato fino all'ultimo che Joe NON morisse: la sua sorpresa, alla fine della storia, è evidente. E qui c'è la differenza più marcata tra Yoko e Tange, che non ha compreso fino alla fine l'aspirazione di Joe: lo scontro con Mendoza è così terribile che si arriva al punto che la fortuna e l'energia di Joe sembrano esaurirsi. Tutti quelli che stanno guardando sono dolorosamente consapevoli della situazione disperata. Tange non può permettersi di dare un'approvazione volontaria all'insistenza quasi folle del suo allievo nel continuare lo stesso il combattimento. Tuttavia, arriva Yoko: solo lei dice a Joe che deve combattere senza rimpianti e che lei starà accanto a lui, guardando ogni istante, anche se questo significa che starà a guardare l'amore della sua vita morire o diventare irreversibilmente menomato.
In quest'ultima partita, in cui Joe ha più bisogno di sostegno che mai, è proprio Yoko a darglielo. È arrivata a sacrificare il suo "domani" per il domani di Joe: o, meglio ancora, è arrivata al punto di identificare totalmente il suo domani con quello di Joe: è un atteggiamento simile ad un giuramento di matrimonio. Per questo, alla fine del manga, Joe consegna i suoi guanti a Yoko, non a Tange né a nessun altro. Non è un'espressione di pietà: è un riconoscimento da parte di Joe, che vede in Yoko l'unica persona che ha capito il domani a cui lui mirava. E' l'unica forma di legame particolare, che si può chiamare amore, che Joe è stato capace di esprimere a qualcuno. Per gli altri ha riservato l'amicizia, il cameratismo, oppure il contrasto. A Yoko ha affidato i suoi guanti, quindi tutta la sua vita: è un modo per dire "amore", forse l'unico possibile, per Yabuki.
FONTI BIBLIOGRAFICHE: Hox ScanlationsQUI TUTTI I LINK SU ROCKY JOE 
