50 ANNI DELL'EDITORIALE CORNO: I SUPEREROI IN ITALIA.(precedente articolo: qui. Scusate se il titolo è un pò fuorviante: infatti non sto celebrando i 50 anni della casa editrice Corno, che era nata nel 1960 col nome "Serpente Volante" e che quindi di anni ne dovrebbe avere 60. Qui sto celebrando i 50 anni dei supereroi pubblicati dalla Corno, che iniziarono con l'Uomo Ragno nel 1970, quindi 50 anni fa)L'OPERA DI LUIGI CORTEGGI
Luigi Corteggi nel suo studio
L'
Editoriale Corno - ma anche il fumetto italiano - non sarebbe mai stato lo stesso senza l'opera di
Luigi Corteggi (1933-2018), in arte
Cortez, il "grafico pubblicitario" della Corno. Con lui si ottiene un'eleganza grafica delle testate a fumetti mai vista prima. Cosa si intende per "eleganza grafica"? Si può dire che si tratta dell'impaginazione, del formato, della disposizione delle varie parti della copertina, della seconda e terza di copertina e simili. Ma, in particolare, si intendono
i loghi: cioè i
titoli, sia della testata ufficiale che dei titoli degli episodi. I titoli di tutte le testate di supereroi Corno sono suoi, come pure il titolo della rubrica delle poste.
Il famoso logo "L'Uomo Ragno", opera del bravissimo Corteggi
Luigi Corteggi si diplomò all’
Accademia di Belle Arti di Brera (l'elegante quartiere di Milano, nel cuore della città). Per qualche anno, Corteggi fece il grafico pubblicitario, che, tra l'altro, sarà lo stesso lavoro iniziale di
Alan Ford, prima di diventare agente segreto del Gruppo TNT: fu un omaggio di Max Bunker a Corteggi
. In particolare per quanto riguarda Alan Ford, Corteggi non solo farà il famoso titolo, ma realizzerà anche le prime dieci copertine. Infatti, Corteggi è stato anche disegnatore. Oltre alle copertine di Alan Ford, realizzerà anche molte copertine di Kriminal e Satanik, Gesebel. Anzi, per Gesebel disegnerà anche alcune storie. Anche i titoli ufficiali delle serie di Kriminal e Satanik, Maschera Nera, Gesebel e pure il titolo della rivista Eureka sono tutti opera sua.
Ecco un esempio del lavoro di Corteggi: il suo logo "Alan Ford" e persino il disegno della copertina.
Ecco qui una carrellata di diversi fumetti della Corno che hanno avuto l'impaginazione, i loghi e i titoli di Corteggi: l'Uomo Ragno prima versione e seconda versione. Notate la differenza: le lettere sono più strette nella prima versione, per poi diventare più "cicciose" nella seconda versione, quella definitiva.
Il logo dei
Fantastici Quattro segue quello americano originale, mentre quello di
Capitan America è interamente di Corteggi. La testata originale ha avuto molti cambiamenti di logo, introducendo anche un Capitan America a strisce rosse, bianche e blu: magari efficace dal punto di vista simbolico, ma meno dal punto di vista visivo, perchè non spiccava sulla copertina. Invece, il semplice ma chiaro "Capitan America" di Corteggi era d'impatto.
Le copertine del primo numero.
Thor ha avuto diversi cambiamenti nel logo: dal
"Mitico Thor" a
"Thor e i Vendicatori" a
"Thor e Capitan America" a partire dal 1978, un titolo poco incisivo: infatti non fu realizzato da Corteggi, perchè a quel tempo se n'era già andato dalla Corno passando alla Bonelli. Ne parliamo tra poco. In ogni caso, tutti i loghi dei titoli sono di Corteggi: l'originale americano ha un titolo un pò "sbrindellato", poco incisivo. Potete vedere
qui un esempio.
E qui abbiamo un esempio dei fumetti italiani della Corno coi loghi di Corteggi. Oltre ad
Alan Ford, che non ha mai cambiato logo neanche dopo cinquant'anni (per dire quanto sia stata alta l'efficacia del lavoro di Corteggi), abbiamo anche la rivista-contenitore di fumetti
Eureka, che fu una fucina di talenti come Bonvi, Silver, Pino Zac.
Il rapporto di Corteggi con la Corno si interrompe nel 1975, quando entra come direttore artistico alla
Sergio Bonelli Editore, dove lavora sulla grafica generale, sul lettering (le scritte sui balloon), sulle copertine riguardo alle testate e marchi. I loghi di
Ken Parker, Mister No, Martin Mystere, Dylan Dog, Nick Raider, Nathan Never sono suoi. Anche le copertine del
Piccolo Ranger sono opera sua. Il suo compito era controllare la parte tecnica (montaggi, impianti tipografici, impaginazione di caratteri e testi, correzione di bozze e di disegni) e creativa (grafica generale, lettering, cover, marchi). Gestiva anche i contatti coi giovani disegnatori. Inoltre, negli anni settanta collaborò anche col
Giornalino. Negli anni ottanta realizzò un episodio della serie a fumetti Collana Rodeo:
L’astronave perduta, unico racconto di fantascienza della serie. Ha pubblicato il libro autobiografico "Per non dimenticare". Al di fuori del campo editoriale coltivava la passione per la pittura surrealista.
(Continua qui)QUI TUTTI I LINK SUI 50 ANNI DELLA CORNO E SULLA MARVEL