Il blog di Joe7


Replying to CANTIAMO INSIEME 17: "UN CUCCIOLO FERITO" (prima parte)

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  1. Posted 23/6/2022, 19:35
    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 23/6/2022, 17:21) 
    Questa é una delle puntate che ricordo meglio.
    Come mi stava sulle scatole la baronessa Matilde.

    Matilde era come la Rottenmeier: diceva le cose giuste, ma lo faceva nel modo sbagliato. Per insegnare bene le cose bisogna saperlo fare nel modo giusto: se no è facile diventare uno che impone.
  2. Posted 23/6/2022, 16:21
    Questa é una delle puntate che ricordo meglio.
    Come mi stava sulle scatole la baronessa Matilde.
  3. Posted 21/6/2022, 16:03
    17 – UN CUCCIOLO FERITO (prima parte)
    Il cerbiatto ferito (Titolo originale giapponese)
    (Il primo articolo si trova qui; la precedente puntata si trova qui)

    Nuova-immagine-65


    RIASSUNTO

    Siamo a Salisburgo, in Austria, alla prima metà del '900. Maria Kutschera è una ragazza vivace che vuole farsi suora. Al convento di Nonnberg la mettono alla prova mandandola come insegnante della famiglia Trapp: dovrà occuparsi di Maria Von Trapp, la giovanissima figlia malata del Barone. Tuttavia, i figli del Barone (soprattutto la figlia maggiore Hedwig) la accolgono con freddezza. Inoltre, la tutrice dei bambini, la baronessa Matilda, non la vede di buon occhio. Anzi, Matilda vorrebbe che il barone sposasse Yvonne, la cugina della moglie defunta. La Kutschera prende sempre maggior confidenza sia con Maria che con sua sorella Joanna. Un giorno, Yvonne viene nella villa per incontrare il Barone: ma la resistenza dei figli, soprattutto di Hedwig, è molto forte. La Kutschera cerca di mediare, ma senza ottenere molto. Una volta che Yvonne è tornata a casa sua a Vienna, Maria Kutschera scopre il vecchio violino della defunta moglie del Barone: lo fa mettere a posto e lo affida a Maria, organizzando anche delle gare di musica all'aperto, in cui partecipano anche gli altri fratelli. Col tempo, la Kutschera si inserisce sempre più nella vita quotidiana della famiglia Trapp senza quasi accorgersene. Durante una prova di canto, Martina, una della figlie del Barone, cade in acqua prendendo la polmonite. Maria Kutschera si sente responsabile dell'accaduto e, dopo che la bambina è guarita, torna al convento. Ma Maria e sua sorella Joanna vanno di persona al convento, chiedendole di tornare, e alla fine Maria Kutschera torna alla villa.

    STORIA

    (Dopo la scuola, nel bosco vicino, Werner, uno dei figli del Barone, insieme a un suo amico, cercano di arrampicarsi su un albero: una mossa rischiosa. Vogliono prendere un nido di uccelli. Werner si arrampica sulle spalle dell'altro)
    Werner: Non va bene. Devi spingermi più in alto!
    Amico di Werner: Prova a mettere lì il piede (indica un ramo) Bene, Werner, ci sei quasi, ancora un pò...OH, er...buongiorno, professore!
    (compare il loro professore che li guarda severamente)
    Professore: Che state facendo? Werner!
    (Werner, sorpreso, scende, ma si rompe il fondo dei pantaloni. La scuola telefona a Matilda, la governante)
    Matilda: I pantaloni? Capisco. Cosa? Ma quali pantaloni da ginnastica! Signor professore, questa è la tenuta di un barone! Gli manderemo subito un paio di pantaloni nuovi. (torna a sedersi, un pò irritata, e si rivolge al maggiordomo) Hans, per favore manda qualcuno a scuola perchè porti un paio di pantaloni a Werner.
    Hans: (sorpreso) Pantaloni?
    Matilda: Esatto. Quelli di Werner.
    Hans: Va bene. (esce)
    Matilda: Come può Werner tornare qui con addosso dei pantaloni da ginnastica?!? Quella scuola tratta i figli dei mercanti e quelli dei baroni come se fossero tutti uguali!
    Barone: Ma cosa è successo a Werner?
    Matilda: Sembra che si sia rotto i pantaloni mentre si stava arrampicando sugli alberi.
    Barone: Si è arrampicato sugli alberi?!
    (Joanna e Maria, due figlie del barone, ridacchiano, come pure Maria Kutschera. Però Rupert e Hedwig, i figli più grandi, non ridono)
    Rupert: Che vergogna per Werner.
    Hedwig: Non si rende conto della sua posizione e si comporta male.
    Matilda: Sono d'accordo. Georg (il nome del Barone) se non sei più severo con Werner, lui porterà dei problemi.
    Barone: Sì.
    Matilda: Sembra che quel ragazzo non sia consapevole del fatto di far parte della famiglia di un barone! Da quando Agatha (la defunta moglie del Barone) ci ha lasciati, i bambini sono stati un pò trascurati! Quando c'era lei, erano più...
    (Maria Kutschera sta mangiando la colazione)
    Maria Kutschera: Hmm, questo piatto è molto buono. Sono grata di poter condividere questo stile di vita in buona salute con tutti voi.
    (la sua interruzione spezza l'ambiente pesante creato da Matilda, ma Matilda la guarda male. Intanto il giardiniere porta i pantaloni a Werner e lo riporta a casa in bici)
    Giardiniere: Devi aver fame, vero, Werner?
    Werner: Non so se mi sarà permesso mangiare.
    Giardiniere: In momenti come questi, la cosa più virile1 da fare è scusarsi.
    Werner: Sì.
    (arriva alla villa e Hans, il maggiordomo, gli apre)
    Hans: Bentornato, signorino.
    Werner: Sono tornato.
    (è davanti a Matilda e al padre)

    Nuova-immagine-32


    Matilda: Non hai vergogna? Werner, tu sei del casato del Barone Von Trapp! Se fai delle cose vergognose come questa, infanghi non solo il casato dei Von Trapp, ma la stessa aristocrazia Austriaca. Non è così, Georg (il nome del Barone)?
    Barone: Werner, perchè ti sei arrampicato sugli alberi?
    Werner: Avevo trovato il nido di un picchio su un ramo e volevo vedere com'era fatto.
    Barone: Il nido di un picchio?
    Matilda: Che sciocchezza! Meno male che non ti sei fatto niente. Per punizione, Werner, andrai a letto senza cena!
    Barone: Matilda, Werner sta crescendo. Per questa volta, non penso sia necessaria una punizione.
    Matilda: (sorpresa) Georg, cosa dici? Tu non sei nato in una famiglia nobile, giusto?
    Barone: Sì, mio padre era un soldato e non era legato all'aristocrazia.
    Matilda: Quindi non conosci la disciplina della casata di un barone, giusto? Sì, è naturale. Durante la guerra (la Prima Guerra Mondiale, ndr), avevi compiuto molte imprese meritevoli per le quali avevi avuto la Medaglia all'Ordine Militare di Maria Teresa2 e hai avuto anche il titolo di Barone. Di conseguenza, io sono in questa villa per assicurare che i bambini ricevano un'educazione appropriata a quella di un nobile. Non è così, forse?
    Barone: (un pò seccato) Beh, se Werner vuole vedere il nido di un picchio, non penso sia una cattiva cosa arrampicarsi su un albero.
    Matilda: E' proprio perchè sei così che Werner non imparerà mai le fondamenta della disciplina di una famiglia aristocratica!
    Werner: Va bene. Andrò a letto senza cena.
    Matilda: E' ovvio!
    Barone: Scusatemi, devo andare a vedere i vigneti adesso. (il barone sale in macchina insieme al giardiniere, Franz, che era stato al suo servizio in guerra e lo chiama sempre "capitano") Tutti questi discorsi di aristocrazia e baroni...mi spiace per Werner. Santo cielo, ero fuggito dalle limitazioni dell'aristocrazia di Vienna andando apposta ad abitare in una villa a Salisburgo e non è servito a niente!
    Franz: Sono d'accordo con voi, Capitano.
    (la macchina si allontana sotto gli sguardi di Hedwig e Rupert, i due figli maggiori del Barone, che osservano da dietro una finestra. Poi si voltano e guardano male Werner)
    Hedwig: Cosa conti di fare adesso? Hai fatto arrabbiare papà!
    Werner: Non era colpa mia!
    Rupert: Per colpa tua, Matilda ha rimproverato il papà!
    Werner: Non è vero!
    Hedwig: E' stato rimproverato! Gli ha detto che, siccome non è nato barone, non è un aristocratico! E' tutta colpa tua!
    Rupert: Hedwig e io siamo stati disciplinati da Matilda come figli di un casato, ma Matilda ha detto che tu e tutti i fratelli più giovani non siete stati disciplinati bene.
    Werner: Non è che io abbia voluto essere figlio di un Barone!
    Rupert: Uno come te porterà solo dei problemi!
    Hedwig: Come tua sorella maggiore, mi vergogno di te!
    (Werner sta per piangere e scappa via)
    Hedwig: Fermati!
    Rupert: Lascialo andare, è meglio che rifletta su ciò che ha fatto.
    (Werner corre via davanti a Maria Kutschera)
    Maria Kutschera: Werner?
    (scappa nel bosco vicino, ricordando tutto quello che gli hanno detto; poi cade a terra e si lamenta)
    Werner: Maledizione! Maledizione! Non voglio più essere il figlio di un barone! Se fossi nato in una famiglia normale...(vede un cerbiatto ferito) Ehi, cos'hai? Ti sei fatto male?

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    (Maria Kutschera, nella villa, vede Werner che entra di soppiatto e porta via la cassetta del pronto soccorso. Lo segue e vede che entra in un deposito abbandonato, vicino alla villa)
    Werner: (al cerbiatto) Ehi, fermo, so no non riesco a mettere la medicina. (Compare Maria Kutschera) Frau Maria!
    Maria Kutschera: Sembra una ferita da morso.
    Werner: Da morso?
    Maria Kutschera: Gli animali mordono, non lo sai? Tienilo fermo, Werner, così non si muove mentre lo disinfetto. Sei pronto? Tienilo ben stretto.
    Werner: OK.
    (versa il disinfettante e il cerbiatto si muove)
    Maria Kutschera: Tienilo più stretto.
    Werner: Fa male? Sopporta un pò. Se non lo sopporti non guarisci!
    Maria Kutschera: Ecco fatto.
    Werner: Frau Maria, sei brava con le bende!
    Maria Kutschera: Sono cresciuta a casa di mia nonna, che era vicino al bosco: portavo spesso degli uccelli e scoiattoli feriti a casa e mio zio Sigfried mi rimproverava sempre. A pranzo, nascondevo del pane nelle tasche e dopo davo da mangiare agli uccellini. E poi c'era quella scatola di cibo per uccelli.
    (una scena del passati di Maria: lo zio scopre la scatola e la prende)
    Zio: Cos'è questa? (la apre e ci trova i vermi per gli uccelli e sviene: non sopportava i vermi)
    (si torna al presente)
    Maria Kutschera: Bisogna fare un letto per il cerbiatto.
    Werner: Ok. Frau Maria, può tenere questa cosa segreta per un pò?
    Maria Kutschera: Ho capito. Teniamolo segreto per ora.
    (E' ora di cena)
    Hans: Stasera abbiamo carne di cervo arrosto.
    Barone: Grazie.
    Werner: (a disagio perchè sta mangiando una carne come quella del cerbiatto) Uhm, ho un pò di mal di stomaco stasera. Va bene se vado, padre?
    Barone: D'accordo, ma stai al caldo e vai a dormire presto.
    Werner: Sì. (si affaccia sul balcone pensando al cerbiatto) Mi chiedo se è già andato a dormire.
    (la mattina dopo, Maria Kutschera va al posto segreto per trovare Werner)
    Maria Kutschera: Werner, devi sbrigarti, se no farai tardi a scuola! Tutti ti stanno cercando!
    Werner: Come? E' già ora?
    Maria Kutschera: Devi prendere più seriamente il fatto di andare a scuola! Non vorrai che tuo padre ti rimproveri ancora?
    Werner: Sì. OK, capisco. Vado, adesso. (dice al cerbiatto) Ciao, vado a scuola per un pò ok? Fà il bravo e aspettami.
    Maria Kutschera: Lascia il resto a me. Su, Werner, vai!
    (Matilda li vede dalla finestra e si insospettisce. Poi Maria Kutschera, mentre fa lezione con Maria e Joanna, dice loro:)
    Maria Kutschera: Devo uscire un momento, quindi continuate a fare quello che state facendo, va bene?
    Maria: Dove sta andando, Frau Maria?
    Maria Kutschera: E' una cosa che devo controllare.
    (porta da mangiare al cerbiatto; Clarine, la cameriera di Matilda, la spia)
    Maria Kutschera: Uff, devi essere affamato, vero? Mangia finché vuoi! Vorrei stare qui un pò di più, ma ho del lavoro da fare. Comportati bene. Eh? (entrano all'improvviso Matilda e Clarine)
    Matilda: Che cosa sta facendo qui, Frau Maria?
    Maria Kutschera: Frau Matilda...
    (Maria Kutschera è davanti al barone e a Matilda)
    Barone: Così, ci vuole spiegare questo, Frau Maria?
    Maria Kutschera: Sì. Il cerbiatto era ferito e si era rifugiato nel parco: avevo pensato che non sarebbe sopravvissuto, quindi l'ho aiutato.
    Matilda: Chi l'ha trovato?
    Maria Kutschera: Eh? Ero...io.
    Matilda: Sta mentendo, vero? Non c'era solo lei, vero?
    Barone: Cosa vuole dire?
    Matilda: E' qualcosa che ha a che vedere con Werner.
    Barone: Con Werner?
    Matilda: Mi dica la verità, Maria!
    (nel frattempo, Werner torna da scuola e saluta gli amici; poi corre verso il rifugio per rivedere il cerbiatto.)

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    1 virile: oggi questo termine, insieme a "virilità", è usato esclusivamente in senso sessuale, perdendo il suo valore originario. Infatti, il significato vero di "virile" è "coraggioso, serio, risoluto, fermo, equilibrato". E' un termine che si può usare anche per le donne: le "donne dall'animo virile" sono cioè dotate di queste qualità. Il contrario di virile non è "impotente" come si dice sempre, ma è piuttosto l'essere debole, fiacco, pauroso, pavido, pusillanime. E anche questo vale pure per le donne dall'animo non virile.

    2 Medaglia all'Ordine Militare di Maria Teresa. Era la massima onorificenza e decorazione militare al valore nell'Impero Austriaco. Oltre al prestigio, conferiva anche la carica nobiliare di Barone: quindi questo dettaglio è corretto dal punto di vista storico.

    (Continua qui)

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