Il blog di Joe7


Replying to LUPIN III CONTRO DAITAN 3 - dodicesima e ultima parte

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  1. Posted 9/11/2022, 16:28
    LUPIN III CONTRO DAITAN 3 - DODICESIMA E ULTIMA PARTE
    (Prima puntata: qui. Puntata precedente: NOTA: Il termine più comunemente usato è "Daitarn 3" con la "r", ma, visto che è sempre chiamato Daitan, senza la "r", ho preferito escluderla anch'io.
    qui.)

    Lupin-e-Banjo


    GRAN FINALE

    RIASSUNTO

    Siamo alla fine della storia: Radik, il comandante dei Bluebeller che era comparso in una puntata di Daitan 3 (ep16, "Il triste canto dei Bluebeller") ha una sorellina che sta morendo, Kelly, a causa delle radiazioni dei Meganoidi. Ne parla col suo collega che aveva incontrato in passato, Jigen Daisuke. Lupin è interessato non solo a trovare una cura per Kelly, ma anche all'oro che Haran Banjo, il pilota del Daitan 3, nasconde nella sua villa. Lupin irrompe di nascosto nella villa durante una festa: ma non sa che Banjo e gli altri sono dei meganoidi agli ordini di Nach, un criminale, e Koros, che è sopravvissuta allo scontro finale col Daitan 3. L'Omegatron, uno strumento costruito da loro per trasformare tutti i terrestri in meganoidi, si attiva. La banda Lupin è accerchiata dai meganoidi, ma Radik, che era entrato anche lui di nascosto nella villa, attacca il Banjo meganoide, che viene sconfitto, e così pure la Reika meganoide, mentre Fujiko scappa via verso la cassaforte di Banjo. Nel frattempo Kelly, la sorellina di Radik, colpita dalle radiazioni dell'Omegatron, guarisce all'istante e fa ritornare umani i Bluebeller diventati Meganoidi. Intanto, nei sotterranei della villa, il vero Banjo si riprende, insieme ai suoi amici, e chiama a sè il Daitan 3, che combatte contro Nach, diventato un Megaborg. Lupin, dopo aver evitato gli attacchi di Koros, raggiunge la cassaforte di Banjo insieme a Fujiko: ma l'oro di Banjo, siccome viene da un altro pianeta, è radioattivo. Zenigata, con l'aiuto di Garrison e Toppi, salva Lupin e Fujiko dall'attacco dei Meganoidi...

    Koros esaminò ancora i dati per la quarta volta: non c'erano dubbi, i risultati erano proprio questi. Fece un lungo respiro, poi si accasciò sulla sedia. Aveva il volto sconvolto e si toccava la fronte con la mano, guardando il soffitto.
    "Non è possibile..."

    L'Omegatron si stava spegnendo: l'intervento di Kelly, la sorellina di Radik, aveva provocato una reazione opposta a quella del macchinario. Era sintonizzato per trasformare gli umani in Meganoidi: ma, davanti a un'umana come Kelly, che era già stata colpita dalle radiazioni meganoidi per opera di suo fratello (che in passato era diventato Megaborg), non poteva fare nulla. Kelly aveva già subito le radiazioni meganoidi: riceverle ancora da parte dell'Omegatron aveva provocato un effetto opposto. Oltre a farla guarire, le aveva dato la capacità di trasformare i Meganoidi in umani. E, dopo aver "umanizzato" gli uomini della banda di Radik, i Bluebeller, Kelly era andata con loro alla villa-castello di Banjo, ritrasformando tutti quelli che toccava in umani, fino a raggiungere lo stesso Omegatron: un semplice tocco e la macchina si era spenta lentamente. Ed ora era diventata completamente inattiva e tutti stavano ridiventando umani. I Bluebeller erano entusiasti.
    "Sei diventata un'arma segreta, Kelly! La nostra arma!"
    "Dobbiamo farla diventare la nostra mascotte!"
    "Calmatevi, ragazzi" li interruppe Radik "questa storia non è ancora finita. Mentre il Daitan sta ancora combattendo contro Nach, non sappiamo dov'è finita Koros: dobbiamo assolutamente trovarla! Dividetevi e cercatela! Kelly, tu vieni con me!"
    "Va bene, fratellone!"

    Il Daitan 3 era alle strette: il Megaborg Nach era più resistente del previsto. Ed era da molto tempo che Banjo non combatteva: i suoi riflessi erano sempre eccellenti, nonostante la lunga animazione sospesa, ma non erano all'altezza di un combattimento reale. I pochissimi secondi di ritardo diventavano mortali in un duello, e Nach lo sapeva. Era giunta l'ora di usare l'arma finale.
    "Ed ora, con la forza del sole, io ti distruggerò! ATTACCO SOLARE! ENERGIA!"
    Il Daitan raccolse tutta l'energia solare e la scagliò come un missile contro Nach. E non successe nulla.
    "Non è possibile..." mormorò Banjo stupefatto.
    "Ti ho tenuto prigioniero per anni, tu e Daitan 3. Credevi davvero che non vi avrei esaminati? Che non avessi costruito una mia difesa contro l'attacco solare? Per te è finita, Banjo!"
    La sua lancia trafisse il petto del Daitan.
    "Volevo completare l'analisi su di voi, per questo vi avevo tenuti in vita. Ma ora non mi servite più."
    La sua spada tagliò il braccio destro del Daitan.
    "Anche se avete spento e distrutto l'Omegatron, non mi ci vuole niente a farne un altro all'istante: l'ho costruito in modo che possa rigenerarsi. Già adesso sta cominciando a ricomporsi, e non ci sarà niente che lo potrà fermare!"
    La lancia e la spada di Nach tagliarono l'altro braccio del Daitan, e una pedata del Megaborg fece cadere il Daitan a terra. La lancia era puntata verso il collo del robot.
    "Ti taglierò la testa e la ridurrò in atomi, Banjo!"
    La testa di Daitan 3 volò via e fu distrutta in un attimo dai raggi ottici. All'improvviso, un raggio laser trafisse il Megaborg Nach, che rimase scosso dall'attacco improvviso, abbandonando le armi. Voltandosi, vide Koros, in piedi sulla terrazza del castello, con un bazooka in mano.
    "Koros! Ma cosa stai facendo?"
    "L'Omegatron non funzionerà mai più, Nach! L'ho disattivato io personalmente!"
    "Ma...perchè l'hai fatto? Perchè colpirmi? Tutto il piano che avevamo programmato..."
    "TACI! Mi hai ingannata fino all'ultimo!"
    "Koros..."
    "Non chiamarmi Koros! Koros è morta! E' morta da anni! Io sono la sua copia, il meganoide che tu hai ricreato a sua immagine e somiglianza! Sono solo stata un burattino nelle tue mani, Nach!!"
    "Io...ti amavo. Non sopportavo di vederti morire. Volevo averti al mio fianco, sin da quando tu e Don Zauker mi avevate contattato...volevo realizzare il vostro sogno, Koros..."
    "IO NON SONO KOROS!"
    La meganoide con le sembianze di Koros sparò rabbiosamente più volte col bazooka, trafiggendo il Megaborg Nach, che esplose in diversi punti. Lui si lasciò colpire senza difendersi, con un'espressione dolorosa.
    "Koros..."
    Lanciò un paio di raggi ottici alla figura che sparava: l'esplosione e il disastro devastarono l'intera ala dell'edificio.
    "Ti ricostruirò...realizzeremo il tuo sogno, Koros, io e te...insieme..."
    "Sei completamente impazzito" disse una voce dietro di lui. Voltandosi, il Megaborg Nach vide il piede di Daitan 3 puntato verso di lui. La vampata di fuoco che partì da lì lo colpì in pieno in testa: barcollando, senza sapere dove andare, cadde a terra. Banjo uscì dall'abitacolo, che era sul petto del robot, poco sotto il collo.
    "Chi te l'ha detto che il mio posto di pilota è nella testa? Posso pilotare il Daitan da ogni posizione, Nach."
    Il Megaborg Nach si rimpicciolì, ritornando ad essere il Nach umano.
    "Non esplode come gli altri Megaborg e ritorna come prima" commentò Banjo "La tecnologia meganoide ha fatto dei passi da gigante in tutto questo tempo. Sarà meglio che aggiorni il robot..."
    Nach si alzò a fatica.
    "No...non è finita... io non finirò così!"
    Una manetta scattò sul suo polso e Zenigata mostrò il suo tesserino.
    "Puoi scommetterci che non finirai così. Finirai molto peggio! Sei in arresto per aver guidato un'organizzazione criminale, per aver tentato di conquistare il mondo, per una sfilza di omicidi lunga due chilometri, per rapine, vessazioni, abigeati e tentato omicidio delle persone qui presenti, per non parlare di ratto di persona e simulazione di identità. E ometto tutto il resto. Per te c'è solo la sedia elettrica o almeno trecento ergastoli!" Zenigata alzò bruscamente Nach. "Ti aspetta un lunghissimo interrogatorio, farabutto. Seguimi e non fare resistenza: ho già chiamato la polizia, che è già tornata normale, tra l'altro."
    "Ma che sorpresa, Zazà. E Lupin, non lo arresti più?" gli fece notare Jigen, divertito.
    "Questo imbecille fissato coi meganoidi ha messo su un tal caos che ci vorranno mesi per fare un pò d'ordine. Figuriamoci se ho tempo anche per voi. Ma verrà anche il vostro turno. Scappate finché volete nel frattempo, ché tanto io vi trovo lo stesso."
    "Come se non lo sapessi" replicò Jigen, osservando Nach che veniva trascinato via dal tenace ispettore.
    "Ogni volta che vengo coinvolto da Lupin, succede il finimondo" sospirò Goemon, osservando la villa-castello ridotta a un rudere, dopo la battaglia tra i due robot giganti.
    "Non dire bugie, furbastro, che ti sei divertito da matti."
    "Hmph. In ogni caso, devo andare a purificare la mia spada. Ha tagliato troppe cose insignificanti." Goemon si allontanò senza dire niente.
    "Sì, sì, buona purificazione."
    Gli si avvicinò Radik. "Bè, e Lupin? Non lo volevate cercare?"
    "Figurati. Quello lì ti rispunta quanto meno te lo aspetti. Andiamo a farci una bevuta per festeggiare piuttosto, che quella volta a Rurutu era finita in una schifezza."

    Garrison digitò il codice per aprire la cassaforte: anche se Nach lo aveva cambiato, per lui non c'erano problemi a trovare il codice nuovo.
    "Come mai è riuscito a trovare il codice nuovo?" chiese Toppi.
    "Ho fatto parte del Mi-6 nella sezione spionaggio ai tempi della Guerra Fredda, signorino Toppi"
    "Ma a quei tempi non c'era internet nè altro."
    "Basta usare la logica e aggiornarsi quotidianamente. Le spie lo fanno sempre."
    La porta gigantesca si aprì: l'oro era ancora al suo posto.
    "Pensavo che Lupin avesse già preso tutto in qualche modo. E invece no." osservò Toppi.
    "L'ispettore aveva ragione. E' incredibile come conosca bene quell'uomo." Garrison pensò alle parole di Zenigata.

    "Lupin ama le sfide. Gli è bastato raggiungere la cassaforte. Ora se ne sarà già andato"
    Garrison gli fece notare: "Ma perchè? Anche se è radioattivo, può trovare un modo per portare via l'oro..."
    "Gli abbiamo salvato la vita. Lupin ora è in debito con noi. State tranquilli: non solo ha rubato l'oro, ma non ve lo ruberà più. Adesso devo andare: ho un altro criminale da acciuffare" concluse Zenigata, osservando la conclusione dello scontro tra i due robot alla finestra.


    Beauty teneva la pistola puntata contro la sua copia meganoide: non se la sentiva di sparare contro un'altra se stessa.
    "Guardate che non è finita, eh" osservò la Beauty meganoide "Non c'era soltanto Nach come capo dei Meganoidi. Ce ne sono tanti altri nel mondo, e anche in diverse basi spaziali."
    "Che stai dicendo?" chiese Reika.
    "Nach agiva in accordo con loro. Cosa credete, che abbia fatto tutto da solo? I Meganoidi ci sono ancora, ragazzi!"
    "E perchè ce lo dici?"
    "Ma perchè voglio lavorare con voi!" rispose la Beauty meganoide "Vi svelerò tutto, se mi accogliete nel gruppo. Non mi ha mai interessato la faccenda dei Meganoidi e del mondo da conquistare, non lo so perchè: forse per via del fatto che il cervello di Beauty mi permetteva di pensare in modo diverso dagli altri!"
    "Eeeh, lo sapevo di essere un tipo molto intelligente, visto Reika? E tu che mi chiamavi sempre zucca vuota!" sogghignò la biondona.
    "A dire il vero, è proprio perchè sei una zucca vuota che ho potuto pensare liberamente. Avevo molto spazio per nuovi pensieri."
    "..."
    "Comunque, se ti accettiamo, come faremo a distinguerti? Sei la copia perfetta di Beauty!" osservò Reika.
    "Sono anche una mutaforma: ho sempre voluto essere così, a dire il vero."
    Si cambiò in una ragazza dai capelli ricci, neri, lunghi e vaporosissimi come se fossero una nuvola: praticamente la copia di Kelly Garrett delle Charlie's Angels.

    XnmPezq


    "Che ne dite? Potete anche chiamarmi Kelly adesso."
    Le due ragazze si guardarono confuse. "Aspetta quando lo diremo a Banjo..."

    La Fiat 500 saettò lungo le strade di montagna, fermandosi in un parcheggio dove c'era un panorama da togliere il fiato: da lì si vedeva tutta la città, illuminata dal sole del mattino. Lupin scese dalla macchina, accendendo una sigaretta. Il gigantesco castello-villa di Banjo era praticamente scomparso: rimaneva solo qualche detrito fumante. Fujiko gli si avvicinò: appoggiandosi al parapetto, sospirò.
    "Mai visto così tanto oro in vita mia. E non poterlo prendere..."
    "Ci saranno altre occasioni. O volevi diventare radioattiva?"
    "Sul serio, volevi rilasciare tutto l'oro perchè ci avevano salvato la vita? Bastava dire un grazie."
    "Boh, forse ce la saremmo cavata comunque. Ma c'era un altro motivo che mi ha fatto decidere di lasciar perdere."
    "E sarebbe?"
    "Fujiko, tesoro, dove le mettevo tutte quelle decine di migliaia di tonnellate di lingotti? In un deposito da difendere, come Zio Paperone? Sarebbe stata la mia fine di carriera di ladro!"
    Dopo un attimo di riflessione, Fujiko concluse: "Forse hai ragione, Lupin. Però..."
    "Cosa?"
    "Tu che fai lo Zio Paperone...allora avremmo dovuto venire noi a derubarti!"
    "Hai capito perchè sarebbe stata la mia fine?"
    Si misero a ridere tutti e due, sorprendendo gli uccelli che volavano vicino, mentre il sole si alzava sempre più in alto.

    lupin-gif



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